4 Giu 2025 [19:17]
Quando Hulkenberg si traveste da Hulk
Dal 2022 la Sauber mai così in alto
Massimo Costa - XPB Images
Il risultato più clamoroso del GP di Spagna non è rappresentato dalla doppietta McLaren o tanto meno dal podio della Ferrari di Charles Leclerc. No, quello che ha lasciato tutti a bocca aperta è stato il quinto posto finale della Sauber-Ferrari di Nico Hulkenberg. Sesto al traguardo, ma quinto nelle classifiche ufficiali per la penalità a Max Verstappen, protagonista di una delle tante scorrettezze che riempiono la sua carriera in F1.
Pensate, la Sauber non concludeva un Gran Premio al quinto posto da Imola 2022 con Valtteri Bottas, quando era sponsorizzata Alfa Romeo. Mentre Hulkenberg non vedeva il suo nome affiancato al numero 5 dal GP di Monza del 2019, quando ancora era in Renault. Come è stato possibile per Hulkenberg ritrovarsi così avanti in classifica e superare negli ultimi km di gara un affranto Lewis Hamilton con la Ferrari?
La qualifica non era stata particolarmente entusiasmante per Hulkenberg, che aveva sì superato il Q1, ma si era poi fermato al 15esimo posto in griglia, battuto dal compagno e rookie Gabriel Bortoleto, brillante 12esimo, sua miglior qualifica stagionale. La stessa posizione che il tedesco aveva conquistato nella qualifica di Shanghai.
La Sauber in Spagna aveva portato un pacchetto di sviluppi decisamente importante e che in qualche maniera ha permesso alla C45 di superare con facilità la fase del Q1 in qualifica. Va detto infatti, che Hulkenberg è rimasto impantanato nel Q1 ben sei volte su nove mentre Bortoleto non è entrato nel Q2 in cinque occasioni.
Probabile che il 20enne brasiliano, campione F2 in carica, abbia uno spunto migliore del 37enne Hulkenberg in qualifica, che però, in gara con l'esperienza di 236 Gran Premi disputati, spesso fa la differenza. E lo si è visto domenica scorsa o a Melbourne, l'unica altra volta in cui ha concluso in zona punti, settimo. Mentre Bortoleto la top 10 ancora non l'ha vista, risultato più alto il 12esimo posto proprio a Montmelò. Ma avrà tutto il tempo per crescere a dovere.
Hulkenberg, in versione Hulk, ha così spiegato la sua incredibile gara: "È stata una di quelle domeniche in cui tutto è andato alla perfezione. Fin dall'inizio eravamo in lizza per qualche risultato importante: una partenza forte, un primo giro pulito e siamo stati subito in grado di lottare per i punti. Ironicamente, non aver avuto il sabato migliore e aver risparmiato un set di gomme morbide ci ha dato un vantaggio strategico con l'allocazione degli pneumatici. La safety-car ha un po' rimescolato le carte, e avere quelle mescole nuove si è rivelato un'arma vincente. C'è stata una differenza significativa tra gomme usate e nuove, quindi questo ha dato i suoi frutti.
"La macchina si è comportata bene per tutto il weekend e gli aggiornamenti ci hanno chiaramente permesso di fare un passo avanti in termini di prestazioni: abbiamo avuto un ritmo elevato per tutta la gara. Complimenti a tutto il team, sia in fabbrica che in pista, per il duro lavoro sugli aggiornamenti. In qualifica invece, non ho sfruttato al massimo le mie potenzialità: è stato deludente non aver dato il massimo ed ero frustrato con me stesso. Ma quella rabbia mi ha dato una spinta in più per la gara. È una soddisfazione riprendermi così e portare a casa 10 punti. Un grande risultato per noi, è questo che conta alla fine".
La Sauber ha in programma un altro pacchetto di sviluppo nella parte centrale della stagione, Mattia Binotto ha impresso un ritmo ben diverso al team svizzero che con l'arrivo del nuovo management a metà della scorsa stagione, ha velocizzato il processo di produzione dei pezzi. E non dimentichiamo che tra pochi mesi entrerà direttamente in gioco l'Audi.