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9 Lug 2020 [14:26]

Red Bull: "contromisure" Honda,
ma serve anche lavorare sul telaio

Jacopo Rubino

Ambiziosa alla vigilia, ma costretta a un deludente doppio ritiro nella prima gara stagionale a Spielberg, la Red Bull ha un'opportunità fin qui unica, nella storia della Formula 1: disputare subito un altro round sul circuito di casa, denominato "Gran Premio della Stiria". E alla vigilia del bis arriva una buona notizia dalla Honda. Max Verstappen e Alex Albon useranno la stessa power unit dello scorso weekend, perché i problemi patiti non hanno creato danni.

Un aspetto significativo, perché con il calendario 2020 ridotto, dopo l'emergenza Coronavirus, il numero di componenti consentito è ancora più limitato: 2 unità termiche, 2 MGU-H, 2 MGU-K, 2 turbine, 2 centraline elettroniche e un solo pacco batterie. "Bruciare" subito un bonus, specialmente per una scuderia che punta in alto come la Red Bull, può costare caro, con arretramenti in griglia da scontare verso la fine del campionato. Il solito Helmut Marko, consulente della squadra, la pensa però in modo opposto: "Preferiamo usare un motore in più e andare all'attacco. Se prendi la penalità sulla pista giusta, non è un grosso ostacolo", si legge su Speedweek. Iniziare nel verso giusto, comunque, era cruciale: "Non si può uscire con entrambe le macchine, l'affidabilità è il punto di partenza".

"I problemi delle due macchine sono stati entrambi di tipo elettrico, ma originati da cause differenti. Con il team abbiamo adottato delle contromisure per questo weekend", ha intanto confermato Toyoharu Tanabe, responsabile del programma F1 Honda. La casa giapponese per il via del Mondiale ha omologato una versione aggiornata del suo V6, disponibile anche sulle AlphaTauri, dando priorità alle prestazioni. Ma nel primo appuntamento il pacchetto RB16 è stato meno veloce del previsto. Tanto che Marko sostiene: "La Mercedes ha fatto un grande passo avanti con il propulsore, in qualifica hanno tantissima potenza. La Honda è ancora troppo conservativa nei settaggi".

Ma per come si è sviluppata la corsa, con le fragilità del cambio sulle vetture di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, non possono mancare i rimpianti. "Potevamo essere in grado di vincere", aveva sottolineato a caldo il team principal Christian Horner. Marko, in ogni caso, chiarisce: "La modalità-qualifica del motore era ottima". Il gap non è stato solo di power unit, quindi, perché gli aggiornamenti aerodinamici introdotti non hanno funzionato come sperato. "Stiamo lavorando molto sugli assetti e sul telaio, bisogna capire quando arriveranno le parti necessarie", ha spiegato. "Una cosa è ovvia, non possiamo più prendere mezzo secondo al sabato".
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