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27 Set [8:47]

Suzuka - Gara
Hamilton vince di carattere

Marco Cortesi

Vittoria vecchio stile per Lewis Hamilton al Gran Premio del Giappone di Suzuka. Il pilota britannico ha preso la vetta con un attacco aggressivo all'interno della prima curva dopo il via nei confronti del poleman Nico Rosberg (Photo 4) per non mollarla più. A parte una vibrazione che nel secondo stint l'ha tenuto sulla corda, il campione britannico ha risposto al meglio agli avvenimenti di Singapore con un altro successo, l'ottavo del 2015, mostrando, ancora una volta, che quando il gioco si fa duro, è lui quello che si sa far spazio al meglio anche nei confronti del compagno di squadra. E, tra un sorriso e l'altro, si porta a casa la vittoria numero 41 che lo appaia ad Ayron Senna nel conto storico.

Dopo l'imprevedibile andamento di gara sul tracciato della città-stato asiatica, i valori in Giappone sono tornati quelli abituali, su una delle piste "normali" per le quali, secondo quanto aveva detto Paddy Lowe, la W06 è stata progettata. Presentatosi al via con un forte mal di testa che gli aveva reso difficile perfino parlare coi giornalisti prima della gara, Rosberg ha recuperato al meglio dopo una prima curva da incubo in cui, nel sorpasso subito dal compagno, si è trovato stretto a bordo pista e costretto a lasciar passare anche Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Passato il finnico in pista, in occasione della seconda sosta il tedesco è stato aiutato da un perfetto undercut. Andato a segno nonostante un pit-stop più lento grazie ad un giro d'ingresso eccezionale.

La Ferrari non è stata in grado di lottare per il successo, ma il passo mostrato è stato comunque molto buono, quasi in linea con quello delle Mercedes su una pista dove le vetture tedesche, si sapeva, dovevano fare la differenza. Vettel alla fine ha terminato a meno di due secondi da Rosberg, dopo 53 giri, e ancora una volta non è stato molto lontano nemmeno Kimi Raikkonen. Il finlandese, portatosi al quinto posto al via, ha passato, con un altro undercut da KO la Williams di Bottas che ha completato la top-5.

A seguire un solido Nico Hulkenberg, restato praticamente da solo tutta la gara mostrando il buon potenziale in terra giapponese della Force India-Mercedes. Chiudere in coda a Mercedes, Ferrari e Williams, dopo l'inizio difficilissimo di stagione per la scuderia, è un gran risultato. Ottimo è anche il risultato delle due Lotus-Mercedes, che sono entrate entrambi nelle prime otto posizioni dopo molto tempo anche se, e va fatto notare, la scuderia inglese è la peggiore di quelle motorizzate Mercedes, Felipe Massa a parte, e dopo il podio di Spa-Francorchamps ci si attende sempre di meglio.

Top-10 e doppio piazzamento a punti anche per la Toro Rosso-Renault, con Max Verstappen, ultimo pilota a pieni giri e ultra-aggressivo come sempre, oltre a Carlos Sainz: lo spagnolo ha pagato un errore in ingresso box per la seconda sosta, quando ha colpito un paletto di delimitazione all'ingresso della pit-lane, procurandosi un danno all'ala anteriore. A seguire un pacchetto di piloti agguerritissimi, che ha incluso tre protagonisti venuti a contatto al via. Nel tentativo di infilarsi tra Massa e Raikkonen, Ricciardo è si è toccato con il brasiliano, il cui spostamento forse in ritardo ha visto coinvolto anche Sergio Perez. Tutti e tre sono tornati ai box per chiudere dodicesimo, quindicesimo e diciassettesimo.

Fuori dalla top-10, si apre il capitolo Fernando Alonso. Lo spagnolo, infuriato dopo essersi visto sverniciare ripetutamente, ha via radio attaccato i propulsori Honda in modo veemente, definendoli "motori da GP2" e "imbarazzanti". Lo stesso vale per Button, sedicesimo. Forse, la scuderia di Ron Dennis dovrebbe davvero pensare a tenere con sé l'inglese perché... potrebbe essere l'unico pilota esperto che rimarrà loro per il 2016.

Difficoltà in Red Bull-Renault, anche oltre il contatto per Ricciardo. Daniil Kvyat ha incontrato da subito problemi ai freni (in particolare alla ripartizione) e si è dovuto accontentare del tredicesimo posto, facendo però miracoli in termini di bagarre. In coda al gruppo, Alexander Rossi ha battuto, alla sua seconda gara, la concorrenza del compagno in Manor-Ferrari Will Stevens, con quest'ultimo miracolosamente uscito indenne da un testacoda alla veloce curva 130R. A completare il gruppo, Felipe Nasr, tornato ai box con 4 giri al termine ma classificato in quanto ha completato il 90% della distanza. Si tratta del 5° gran premio della storia in cui non si registrano ritirati.

Domenica 27 settembre 2015, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 53 giri in 1.28’06”508
2 - Nico Rosberg (Mercedes W06) - 18"964
3 - Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 20"850
4 - Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 33"768
5 - Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 36"746
6 - Nico Hulkenberg (Force India VJM08-Mercedes) - 55"559
7 - Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 1'12"298
8 - Pastor Maldonado (Lotus E23-Mercedes) - 1'13"575
9 - Max Verstappen (Toro Rosso STR10-Renault) - 1'35"315
10 - Carlos Sainz (Toro Rosso STR10-Renault) - 1 giro
11 - Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
12 - Sergio Perez (Force India VJM08-Mercedes) - 1 giro
13 - Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 1 giro
14 - Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari) - 1 giro
15 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB11-Renault) - 1 giro
16 - Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
17 - Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 2 giri
18 - Alexander Rossi (Manor 04-Ferrari) - 2 giri
19 - Will Stevens (Manor 04-Ferrari) - 3 giri
20 - Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 4 giri

Giro più veloce: Lewis Hamilton 1’36”145

Il campionato piloti
1. Hamilton 277; 2. Rosberg 229; 3. Vettel 218; 4. Raikkonen 119; 5. Bottas 111; 6. Massa 97; 7. Ricciardo 73; 8. Kvyat 66; 9. Grosjean 44; 10. Perez 39; 11. Hulkenberg 38; 12. Verstappen 32; 13. Nasr 17; 14. Maldonado 16; 15. Sainz 12; 16. Alonso 11; 17. Ericsson 9; 18. Button 6; 19. Merhi, Stevens e Rossi 0.

Il campionato costruttori
1. Mercedes 506; 2. Ferrari 337; 3. Williams-Mercedes 208; 4. Red Bull-Renault 139; 5. Force India-Mercedes 77; 6. Lotus-Mercedes 60; 7. Toro Rosso-Renault 44; 8. Sauber-Ferrari 26; 9. McLaren-Honda 17; 10. Marussia-Ferrari 0.