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30 Mag 2019 [10:14]

Williams: a Monaco qualche sorriso,
ma la top 10 resta troppo lontana

Jacopo Rubino - Photo4

Anche nelle difficoltà, bisogna trovare i lati positivi. E il Gran Premio di Monaco, che per la Williams doveva essere sulla carta il peggiore vissuto in questa stagione di F1, per certi versi è stato invece il più incoraggiante. "Quando ti manca grip, qui si avverte ancora di più", raccontava ad esempio Robert Kubica nella giornata di giovedì. Il polacco è tornato a guidare sulle strade del Principato dopo 9 anni: nel 2010 fu prima fila e podio con la Renault, ben altra storia questa volta con la mediocre FW42, come dimostrato presto da un testacoda nelle prove libere.

Alla fine, Robert ha tagliato il traguardo 18esimo: sembra poca cosa, invece per la prima volta ha concluso senza essere ultimo fra i classificati. Alle sue spalle c'era Antonio Giovinazzi, che lo aveva anche urtato alla Rascasse. "Lì ho perso molto tempo, ma è così che vanno le cose", ha raccontato. "Avevamo cominciato bene, quando è intervenuta la safety-car ho pensato che sarei entrato ai box, ma non è accaduto. La gestione delle gomme è stata impegnativa".

È andata meglio a George Russell, aiutato da una strategia che si è rivelata più favorevole, nonostante al via fosse stato superato dal compagno. Cambiate le gomme in regime di neutralizzazione, il rookie britannico ha infatti chiuso 15esimo, e complice il passo a rilento del gruppo di testa ha persino covato la speranza di andare a punti: "A un tratto credevamo di poter finire davanti a Carlos Sainz sesto". Pensiero un po' troppo ottimista, forse, ma si può essere soddisfatti: "Mi sono davvero divertito e ho spinto al limite. Avevamo un ottimo ritmo, via radio il mio ingegnere mi ha detto che stavo girando alla pari dei leader. Sono contento della mia prestazione", ha spiegato il campione in carica della F2. Dave Robson, capo degli ingegneri di pista, ha ricordato di una Williams "concretamente in lotta con Alfa Romeo e Racing Point".

Miracoli a parte, la top 10 resta comunque fuori portata per la scuderia di Grove. Kubica ne è consapevole: "Anche se gli altri team fermassero lo sviluppo, per noi sarebbe difficile raggiungerli. Il distacco è enorme". Non si molla però la presa: "L'obiettivo è avvicinarci da qui alla fine dell'anno".
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