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dtm Zolder - Gara 1<br />La safety-car lancia Eng
18 Mag 2019 [15:11]

Zolder - Gara 1
La safety-car lancia Eng

Jacopo Rubino

Come si immaginava i sorpassi nella tortuosa Zolder sono stati merce rara, per i bolidi del DTM tornati su questo tracciato dopo 17 anni, ma a rimescolare le carte in gara 1 è stata la safety-car: Philipp Eng ringrazia, conquistando la sua prima vittoria nella categoria. Il pilota austriaco della BMW era in quinta posizione fino al pit-stop effettuato al giro 12, ma poco più tardi l'Aston Martin di Daniel Juncadella si è fermata per un problema all'acceleratore. Ci voleva la neutralizzazione per rimuovere la vettura dello spagnolo dalla via di fuga, spiazzando chi non aveva ancora effettuato la sosta: Bruno Spengler, Marco Wittmann, René Rast, Sheldon van der Linde, Robin Frijns, Timo Glock e Pietro Fittipaldi.

Un disastro per loro, a cominciare da Spengler che era scattato a razzo dalla terza casella in griglia, scavalcando il poleman Wittmann e Rast. Nelle retrovie dopo il cambio gomme, il canadese ha agguantato almeno l'ingresso in zona punti (10°), mentre a Wittmann è andata un po' meglio, settimo per conservare la vetta della classifica generale a quota 43 lunghezze. Il bi-campione della serie è rientrato ai box solo al 25esimo passaggio, quando da leader provvisorio stava tenendo un ottimo ritmo nonostante i pneumatici usurati. Stava invece perdendo terreno Rast, poi messo fuori gioco da un guasto al motore turbo della sua Audi.

Là davanti Eng ha avuto quindi la strada spianata verso il successo, mentre nelle fasi conclusive Joel Eriksson si è difeso strenuamente dalla minacciosa RS5 di Nico Muller. Lo svizzero si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio, per la BMW è invece maturata la doppietta. Proprio sulla pista dove, nel 1984, era stato il marchio bavarese ad aggiudicarsi la prima corsa disputata nella storia del DTM.

Quarto posto per Loic Duval, quinto per Mike Rockenfeller che ha rimontato dall'ultima posizione allo start, dopo una qualifica da dimenticare. Per lui ha pagato la scelta di effettuare un pit-stop aggiuntivo, sfruttando l'intervento della safety-car. Ha terminato sesto Jamie Green, a punti anche le due Aston Martin "superstiti": Paul Di Resta ottavo, il rookie Ferdinand Habsburg nono. Praticamente subito dopo Juncadella, infatti, anche Jake Dennis si era ritrovato ko per un probabile malfunzionamento elettronico. La Vantage sviluppata da HWA ha qualche difetto di gioventù, ma tutto sommato sembra avere un buon potenziale.

Fra i ritirati, pure Jonathan Aberdein: il sudafricano aveva ricevuto la bandiera nero-arancio per la carrozzeria danneggiata nella zona anteriore destra a causa di un contatto con Duval, manovra per cui era stato peraltro ammonito con la bandiera bianco-nera.

Sabato 18 maggio 2019, gara 1

1 - Philipp Eng (BMW) - RMR - 39 giri 59'34"758
2 - Joel Eriksson (BMW) - RBM - 8"645
3 - Nico Muller (Audi) - Abt - 8"829
4 - Loic Duval (Audi) - Phoenix - 18"159
5 - Mike Rockenfeller (Audi) - Phoenix - 24"502
6 - Jamie Green (Audi) - Rosberg - 32"318
7 - Marco Wittmann (BMW) - RMG - 32"749
8 - Paul Di Resta (Aston Martin) - R-Motorsport - 35"875
9 - Ferdinand Habsburg (Aston Martin) - R-Motorsport - 38"858
10 - Bruno Spengler (BMW) - RMG - 39"874
11 - Sheldon van der Linde (BMW) - RBM - 40"571
12 - Robin Frijns (Audi) - Abt - 42"721
13 - Timo Glock (BMW) - RMR - 45"672
14 - Pietro Fittipaldi (Audi) - WRT - 1'09"779

Giro più veloce: Robin Frijns 1'23"751

Ritirati
28° giro - Jonathan Aberdein
28° giro - René Rast
13° giro - Daniel Juncadella
13° giro - Jake Dennis

Il campionato
1.Wittmann 43 punti; 2.Eng 40; 3.Muller 37; 4.Frijns 31; 5.Rockenfeller 30; 6.Rast 27; 7.Duval 22; 8.Glock 20; 9.Eriksson 19; 10.Spengler 18