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14 Lug [16:15]

Test in Giappone per la Haas
Hirakawa e Tsuboi al Fuji il 6-7 agosto

Davide Attanasio - XPB Images

I legami tra il team Haas F1 e Toyota Gazoo Racing, la divisione corse dell'azienda automobilistica giapponese, sono divenuti formali lo scorso 11 ottobre, giorno della nascita di una partnership tecnica in cui le nuove leve nipponiche, che siano piloti, ingegneri oppure meccanici, potessero acquisire esperienza e competenze nel multidisciplinare universo della Formula 1.

Ferventi sostenitori di una politica volta a sfruttare il mondo del motorsport per sviluppare la produzione di veicoli stradali - la cosiddetta "people, pipeline, product" (persone, uso dei dati, sviluppo del prodotto) -, la casa dell'omonima città della prefettura di Aichi è così intenzionata ad assorbire il know-how del team USA mettendolo a disposizione del settore automotive.

Come? Per l'appunto, allenando quelle succitate nuove leve, che sia scendendo in pista oppure, dalla pit-lane e non solo, analizzando dati e procedure. Le conversazioni tra Ayao Komatsu, team principal della Haas nativo di Tokyo, e Akio Toyoda, presidente di Toyota, sono andate bene e il sogno di educare quei "bambini sognatori" a immaginarsi nel pinnacolo del motorsport, che sia con la tuta da pilota o con le cuffie e dei grafici da interpretare, è più vivo che mai.

Ovviamente, questa collaborazione non può che rinforzare il team Haas stesso. Perché Toyota, nel mondo delle corse, non è esattamente l'ultima arrivata, vedasi il loro ricco palmarés nel WEC e nel WRC. Tutto questo, da sottolineare, è stato possibile anche con il benestare di Liberty Media, nella persona di Stefano Domenicali, e della Scuderia Ferrari, con cui Haas vanta una collaborazione tecnica ormai decennale destinata a continuare almeno fino al 2028. 

Ebbene, dopo aver organizzato una due giorni di test in quel di Jerez, a inizio febbraio, a cui ha partecipato anche Ritomo Miyata, pilota supportato dalla Toyota campione Super Formula e Super GT nel 2023 e da due annate presente in Formula 2, ecco che è stata appena annunciata una seconda due giorni di test, questa volta sul circuito del Fuji, tra il 6 e il 7 agosto, alla quale parteciperanno Ryō Hirakawa e Sho Tsuboi, quest'ultimo come Miyata campione di Super GT (2021) e Super Formula (2024).

Hirakawa e Tsuboi, naturalmente, gravitano nell'universo Toyota. Hirakawa, classe 1994 di Kure, città di circa 200mila abitanti della prefettura di Hiroshima, con la realtà fondata da Kiichiro Toyoda ha ottenuto la 24 Ore di Le Mans nel 2022 e per due volte (2022, 2023) il titolo di campione del mondo WEC. Quest'anno, con Haas, dove ricopre il ruolo di pilota di riserva, ha già disputato due turni liberi (a Sakhir e a Montmeló), e ne dovrebbe fare altre due.

Tsuboi, invece, una Formula 1 non l'ha ancora mai guidata. Quale occasione migliore di farlo davanti al pubblico giapponese, su un circuito dove, nella Super Formula, è riuscito a vincere in ben quattro occasioni? Infatti, questi test, saranno aperti al pubblico. La vettura che verrà utilizzata sarà la Haas del 2023, questo in virtù dell'attuale regolamentazione che prevede la possibilità, nelle sessioni di test, di usare macchine vecchie di almeno due anni.

Questi test, difatti, prendono il nome di "TPC", acronimo inglese di "Testing of Previous Cars". I piloti titolari potranno farne al massimo 4 (non più di 1000 km), mentre per le cosiddette riserve non è presente alcuna limitazione. Una cosa diversa, attenzione, sono i cosiddetti "filming days". In essi, due per ogni anno, è infatti possibile scendere in pista con la monoposto più recente, ma solamente per una distanza di 200 chilometri per ciascun filming day.

14 Lug [16:04]

Antonelli tra alti e bassi
Il punto della stagione

Massimo Costa - XPB Images

Dodici Gran Premi su ventiquattro sono stati disputati, siamo quindi perfettamente a metà stagione. Come sta andando dunque Andrea Kimi Antonelli nella sua prima avventura nel Mondiale F1? Alti e bassi è la risposta. Una situazione che sta contraddistinguendo tutti i debuttanti approdati quest'anno nella massima formula.

Il tanto atteso Oliver Bearman, nel team Haas alterna qualche acuto a prestazioni poco produttive (non una novità se guardiamo ai suoi due anni in F2), tanto che ha raccolto 6 punti contro i 23 del compagno Esteban Ocon. Gabriel Bortoleto, campione F2 in carica, con la Sauber è veloce in qualifica, ma in gara puntualmente soccombe al compagno Nico Hulkenberg . Il tedesco ha racimolato 37 punti, il brasiliano 4.

Jack Doohan è stato silurato dalla Alpine dopo sei Gran Premi per far posto a Franco Colapinto, non proprio un debuttante avendo già disputato qualche gara nel 2024. Ma l'argentino sta vivendo un periodo molto complicato e quasi fa rimpiangere Doohan.

Chi sta convincendo è Isack Hadjar che con la Racing Bulls ha centrato la zona punti in cinque occasioni e altrettante volte è entrato nel Q3. Notevole. Ma anche il francese in certi weekend non ha brillato, vedi le ultime tre corse e qualifiche.

Un capitolo a parte lo merita Andrea Kimi Antonelli, arrivato in F1 con la Mercedes a 17 anni e con appena tre stagioni di monoposto sulle spalle. Un azzardo, un rischio, ma fortemente voluto da Toto Wolff . A differenza degli altri debuttanti sopra citati, Antonelli si è ritrovato subito in un top team e le aspettative su di lui sono state esageratamente alte proprio perché si è ritrovato catapultato in una squadra di altissimo livello, anche se negli ultimi anni ha perso competitività.



In Italia, il fenomeno Antonelli è esploso ancora prima che iniziasse il campionato. Non si è mai vista una così elevata attenzione per un giovane pilota nazionale, sul quale sono stati fatti paragoni eccessivi con grandi piloti del passato e attuali. Tutto questo, ancora prima che Andrea prendesse il via nel primo Gran Premio in calendario. Interviste, speciali su Sky, un documentario prodotto dalla Mercedes, il coinvolgimento della famiglia a loro volta ritrovatisi sui giornali o in TV. 

Decisamente troppo. Sky ha giocato un ruolo fondamentale in questa narrazione smodata. Tutto il contrario di quanto verificatosi con Jannik Sinner, fenomeno mondiale del tennis. I suoi inizi sui campi in erba, terra, cemento, sono avvenuti in sordina e soltanto (giustamente) quando ha iniziato a vincere tornei di grande caratura, o sconfiggere rivali posizionati nelle zone alte della classifica ATP, il circo mediatico si è mosso. Chi si occupa di tennis ha atteso con intelligenza il momento giusto. Con Antonelli è accaduto il contrario da parte di chi si occupa di motorsport.

Circa 30 anni fa, l'Italia ha conosciuto due giovani sbarcati in F1, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli , che si sono rivelati due grandi piloti, e l'attenzione nazionale per loro è sempre stata proporzionata ai risultati conquistati. Forse perché non c'erano ancora i social, Sky (che all'epoca era Tele+), sezione motori, non era aggressiva come lo è oggi nel voler proporre a tutti i costi nuovi personaggi. A dire il vero, tutto questo fermento non c'era stato neanche per l'ottimo Antonio Giovinazzi quando pochi anni fa ha raggiunto la F1 con la Sauber.

Davanti a questa imponente esposizione mediatica, Antonelli ha reagito con grande maturità e serietà. Non si è fatto travolgere, ha mantenuto il suo essere ragazzo semplice, aperto, disponibile. Però, il troppo è stato troppo anche per lui quando si è arrivati al GP di Imola. La pressione è stata eccessiva sotto tutti i punti di vista e il rendimento in pista si è fatto sentire in maniera negativa. La Mercedes avrebbe dovuto proteggerlo maggiormente.

In tutto questo, quel che conta alla fine è il cronometro, sono i risultati. Come è andato allora Antonelli in queste prime dodici gare del Mondiale? Alti e bassi, come scritto in apertura di questo articolo. Il punto massimo lo ha raggiunto a Miami, nella qualifica Sprint, con quella spettacolare pole, ma non concretizzata in gara. Troppo morbido al via con Oscar Piastri, poi sfortunato nella sosta ai box per un contatto con Max Verstappen.



Poi, c'è stato lo splendido weekend di Montreal, quarto in qualifica e terzo in gara, dunque sul podio. Un grande risultato, ma isolato nel mezzo di cinque Gran Premi negativi tra Imola e Monte Carlo, il ritiro di Montmelò per rottura del motore quando era settimo, l'errore di Spielberg dove ha travolto Verstappen dopo due curve dalla partenza, e infine la tamponata ricevuta da Hadjar nella pioggia di Silverstone, dove qualificatosi settimo è partito decimo per la penalità relativa all'incidente in Austria.

Il confronto con il compagno George Russell non è positivo. L'inglese lo ha battuto dieci volte su dodici in qualifica. Russell ha segnato una pole e vinto un Gran Premio salendo sul podio cinque volte in totale. Russell ha 147 punti, Antonelli 63, meno della metà. Se non fossimo italiani, si parlerebbe di risultati negativi considerando tutto il can can creato nei mesi precedenti.

Essendo da tanti anni nel mondo del motorsport, pratichiamo la via del "calma e sangue freddo". Antonelli è stato buttato nella mischia in fretta e piano piano sta imparando a gestire un qualcosa che per lui, così in giovane età, non deve essere affatto facile. Ma ha talento, ha tutto per ottenere risultati importanti. In pochi, molto pochi, per quanto riguarda i colleghi giornalisti, hanno utilizzato un profilo basso, ovvero: il 2025 deve essere soltanto un anno di apprendistato, il 2026 sarà quello in cui si capirà qualcosa di più sull'Antonelli pilota di F1.

La prossima tappa sarà nella cattedrale di Spa, un circuito imponente, spettacolare, il più bello del mondo (assieme a Suzuka), nel quale Antonelli lo scorso anno in Formula 2, sotto la pioggia battente, si è fatto valere e ricordiamo anche un sorpasso da urlo verso l'Eau Rouge effettuato su Colapinto. Che sia di buon auspicio...

13 Lug [15:23]

Elkann, presidente Ferrari, deve
versare 175 milioni al fisco per truffa

Articolo tratto dal Corriere della Sera

Non è la prima volta che a Torino bussano gli esattori del fisco. Il 18 febbraio 2022 il gruppo Agnelli aveva pagato al fisco quasi un miliardo di euro (949 milioni) per chiudere un contenzioso relativo alla ri-domiciliazione in Olanda del 2016: 746 milioni per Exor e 203 milioni per la ex accomandita Giovanni Agnelli. Una decisione «per evitare un lungo e costoso contenzioso», ma nella convinzione «di avere sempre agito correttamente secondo le regole».

Tecnicamente si era trattato di un accertamento con adesione, uno fra i più consistenti in Italia, secondo dopo quello con Kering da 1,2 miliardi avvenuto nel 2019. A febbraio scorso la saga col Fisco degli Elkann-Agnelli si era arricchita di un nuovo capitolo, con l’Agenzia delle Entrate che aveva riscosso poco meno di 10 milioni dai fratelli Elkann a seguito della notifica di un verbale.
 
Stavolta l’importo è minore, ma riguarda direttamente John Elkann, il nipote dell'Avvocato e presidente di Stellantis, che starebbe sanando circa 175 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate per l'eredità Agnelli: tra imposte e tasse evase e le relative sanzioni. A riportare la notizia il Fatto Quotidiano e anche il Corriere della Sera ha trovato conferma.

Un portavoce dei fratelli Elkann conferma che «John, Lapo e Ginevra Elkann - con l’obiettivo di chiudere rapidamente e definitivamente una vicenda dolorosa sul piano personale e familiare - hanno raggiunto una definizione complessiva con l’Agenzia delle Entrate delle potenziali controversie attinenti agli oneri tributari su di essi potenzialmente gravanti quali eredi di Donna Marella Agnelli.

Tale definizione è stata conclusa senza alcuna ammissione neppure tacita o parziale della fondatezza delle contestazioni inizialmente ipotizzate. Inoltre sono in atto interlocuzioni con la Procura della Repubblica di Torino, il cui esito non è al momento definito».

 La cifra è quella che gli contesta la Procura torinese che lo ha indagato nel febbraio 2024 per truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale, assieme ai fratelli Lapo e Ginevra. I magistrati per questo hanno anche disposto un decreto di sequestro preventivo, convalidato dal gip, per 74,8 milioni di euro. Nell’indagine sono coinvolti anche il commercialista torinese Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs von Grünigen. «Oltre 110 milioni, per le evasioni fiscali, sarebbero già stati versati, grazie alle garanzie di istituti bancari nazionali ed esteri, mentre nelle prossime settimane dovrebbe essere la volta del “saldo” finale, relativo al mancato pagamento della tassa di successione», aggiunge il Fatto.


 
La circostanza è legata agli sviluppi delle indagini della Procura di Torino sulla gestione dell’eredità Agnelli e, in particolare, a un presunta violazione fiscale sul vitalizio percepito da Marella Caracciolo, vedova dell'Avvocato e nonna dei tre Elkann: John, Lapo e Ginevra. Un'inchiesta che ruota attorno agli «artifizi» che sarebbero stati messi in atto per costruire (almeno dal 2010) una falsa residenza in Svizzera di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli e nonna dei tre Elkann, scomparsa il 23 febbraio 2019. Artifizi e raggiri al fine di non pagare, sostiene la Procura torinese, la tassa di successione in Italia e anche di sottrarre quell'eredità alla madre: Margherita Agnelli de Pahlen.

 Siamo dunque di fronte ad una sorta di «ravvedimento operoso» che riguarda due anni di vitalizio percepito da Marella Caracciolo e pagato dalla figlia Margherita Agnelli sulla base del patto successorio firmato oltre 20 anni fa. Il patto è uno dei documenti chiave dell’eredità Agnelli che la madre degli Elkann vuole azzerare. La cifra mensile era di quasi 600mila euro e la mancata dichiarazione dell’importo è stata contestata dalla Gdf ai tre fratelli eredi di Marella Caracciolo.
 
La scelta degli Elkann potrebbe far parte di una “strategia”: sistemare le partite fiscali dando un segnale di apertura. I legali di Elkann starebbero dunque per presentare al giudice delle indagini preliminari una richiesta di «messa alla prova». «Secondo un programma “riparatorio” e di lavori di “pubblica utilità” legati all'assistenza di soggetti deboli o in strutture socio-sanitarie oppure di protezione civile», riporta il Fatto. Un impegno che dovrebbe durare almeno un anno: il procedimento sarà sospeso e, se al termine di quel periodo Elkann avrà concluso positivamente il percorso indicato dal gip, il reato si estinguerà.
 
Tutto ciò rimanda, per analogia, alla vecchia storia delle società estere dell’avvocato che nel 2010 costò 100 milioni di euro alle eredi (la moglie Marella Caracciolo e la figlia Margherita) e all’allora accomandita Agnelli dopo una transazione con l’Agenzia delle Entrate. Un altro successo per le casse dello Stato che recuperava soldi sottratti agli obblighi fiscali.

9 Lug [11:54]

Horner licenziato dalla Red Bull
Al suo posto arriva Mekies

Massimo Costa - XPB Images

Era abituato a far saltare i propri piloti come fossero carte di caramelle, questa volta nel cestino dei rifiuti ci è finito lui. Christian Horner, team principal e CEO del team Red Bull, è stato clamorosamente licenziato dalla squadra che fin dal debutto, nel 2005, ha guidato verso la conquista di otto titoli mondiali per piloti e sei titoli per costruttori.

Le voci che volevano Horner fuori dalla Red Bull risalgono all'inizio della scorsa stagione, quando era precipitato in un caso di presunte molestie che avevano coinvolto la sua assistente. Una brutta storia e non si è mai capito fino in fondo quale fosse la realtà dei fatti. Horner era finito nel mirino della dirigenza Red Bull e attaccato duramente da Jos Verstappen, padre di Max, che voci di corridoio volevano molto vicino a tale assistente...

Un vero caso di gossip che aveva destabilizzato l'intero team. A questo si sono aggiunte le dimissioni di Adrian Newey e la mancanza di competitività della RB21, e già lo scorso anno della RB20, guarda caso coincidente con l'uscita di scena del progettista inglese. Chi lo ha rimpiazzato, Pierre Waché, non sembra reggere il passo ed essere all'altezza della situazione.

La mancanza di risultati, la paura di perdere Max Verstappen, la scommessa della power unit realizzata in casa con il supporto della Ford, hanno via via fatto perdere la fiducia in Horner da parte di Mark Mateschitz, figlio del fondatore Red Bull Dietrich, e del socio Chalerm Yoovidhya oltre che di Oliver Mintzlaff, il respondabile della divisione sportiva della marca di bevande più famosa al mondo dopo la Coca Cola. Horner aveva un contratto che lo legava al team Red Bull fino al 2030, ma si è ritenuto di non dargli seguito. 

Sembra che prima di giungere alla decisione di estromettere Horner, siano state svolte diverse riunioni tra i tre personaggi sopra citati, probabilmente coinvolto anche Helmut Marko, l'anima ombra della squadra, il creatore del programma Junior Red Bull che tanti piloti ha portato in F1 arrivando alla conquista del Mondiale con Sebastian Vettel e Verstappen.

Horner era il team principal più longevo nella storia della F1, ovviamente vanno esclusi coloro che erano i creatori delle squadre, ma quella era un'altra epoca. Oggi, è rimasto soltanto Gene Haas come unico proprietario di un team di F1.

Horner verrà sostituito da Laurent Mekies, che fino a domenica scorsa era alla guida della Racing Bulls di Faenza, la seconda squadra della Red Bull. Mekies si ritrova una patatina bollente da gestire e non sarà facile per lui. Cresciuto come ingegnere proprio a Faenza con la Minardi nei primi anni 2000, poi divenuta Toro Rosso, Mekies dal 2014 ha lavorato per la FIA occupandosi dello sviluppo dell'halo, è stato vice direttore di gara nel 2017.

Dalla fine del 2018 è passato in Ferrari come direttore sportivo. Dallo scorso anno è tornato a Faenza come team principal Racing Bulls al posto di Franz Tost, ritiratosi. E ora, il salto in Red Bull. Il suo ruolo in Racing Bulls sarà preso da Alan Permane, direttore sportivo della squadra dopo essere stato vittima della epurazione Alpine nell'estate 2023 di tecnici, team principal, direttori sportivi, che poi, come volevasi dimostrare, non ha portato alcun risultato migliore al costruttore francese. Permane era in Benetton dal 1989, team poi divenuto Renault, Lotus, di nuovo Renault e infine Alpine.
 

8 Lug [16:39]

Hulkenberg, un podio che vale tanto
Un premio per una carriera infinita

Massimo Costa - XPB Images

Nella sua ormai lunga, infinita, carriera, ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Poco meno di 20 anni fa, Nico Hulkenberg era il Charles Leclerc, il George Russell, l'Oscar Piastri, del motorsport. Nel senso che il biondo tedesco aveva vinto tutte le serie addestrative esistenti. Ecco l'elenco: campione della F.BMW tedesca nel 2005 (l'equivalente alla F4 di oggi), vincitore del Masters F3 di Zandvoort nel 2007, campione per la Germania nella A1 Grand Prix, campione europeo F3 nel 2008, campione della GP2 (l'attuale F2) nel 2009.

Dopo di che, l'ingresso in Formula 1 con la Williams e una pole incredibile a San Paolo, ma l'anno dopo, nessun GP disputato, solo le prove del venerdì con la Force India. Nel 2012, il rientro nel Mondiale a tempo pieno con Force India, il passaggio alla Sauber nel 2013 e il ritorno al team di Vijay Mallya nel 2014 dove è rimasto fino al 2016. In mezzo, la clamorosa vittoria alla 24 Ore di Le Mans con la Porsche LMP1.

E veniamo al 2017, quando viene chiamato dalla Renault e vi rimane fino al 2019, poi l'uscita di scena temporanea. In periodo Covid, viene chiamato da Racing Point, l'ex Force India divenuta di proprietà di Lawrence Stroll, per disputare tre GP in sostituzione dei piloti fermati dal virus. E subito, come niente fosse, prende punti ottenendo anche un meraviglioso terzo tempo nella qualifica di Silverstone, nel GP denominato Anniversary.

Nonostante questo, nel 2021 rimane fuori dalla Formula 1, è richiamato nel 2022 da Lawrence Stroll nel team denominato Aston Martin per partecipare a due Gran Premi. Poi, ecco il rientro in pianta stabile con la Haas nel 2023 e 2024, infine l'ingresso in Sauber con vista Audi nel 2025.

Ora Hulkenberg ha 37 anni e domenica scorsa ha conquistato il primo podio in carriera, terzo a Silverstone al 239esimo Gran Premio disputato. Concretezza, solidità, velocità, grande lettura delle gare, queste le doti di Nico che non ha mai ricevuto la chiamata (e chissà perché) di un grande team. Sì, d'accordo, Renault lo ha voluto ed è un grande costruttore, ma non erano gli anni giusti.

Adesso Hulkenberg è entrato a far parte della schiera di piloti capaci di conquistare un podio nel Mondiale F1. Gli mancava certo, per completare il suo lungo e ricco curriculum pieno di soddisfazioni. L'Audi che verrà ha visto giusto nel puntare su di lui come uomo di esperienza per far crescere il team, e non solo. Nico ha dimostrato che in tasca ha tutte le carte in regola per puntare a grandi risultati. Ma questo lo sapevamo già...

6 Lug [18:21]

Piastri la regala a Norris
Hulkenberg magico, Hamilton grintoso

Massimo Costa - XPB Images

Pioggia, cambi gomme, magie, errori, 97 minuti di pura adrenalina. Il GP di Silverstone è stato tutto questo. Lando Norris è salito per la seconda volta consecutiva sul gradino più alto del podio, la prima sul circuito di casa, ottavo successo in carriera. Ed ora si è portato a soli 8 punti dal compagno di squadra Oscar Piastri. Che è stato fenomenale sul bagnato, ma ha commesso una leggerezza (pericolosa) prima di ripartire da una situazione di safety-car.

PIastri si è lanciato dopo che la SC aveva accelerato per andare ai box. Poi, improvvisamente, ha frenato per scaldare i dischi ovviamente, ma ha rischiato di farsi tamponare da Max Verstappen che lo seguiva in seconda posizione creando anche il panico nelle posizioni retrostanti. La pressione sul pedale del freno è stata di 60 bar, troppi, ed è scattata la penalità di 10".

Peccato perché Piastri è stato impeccabile finché ha occupato la prima posizione. Ha superato Max Verstappen con forza, ha allungato su di lui con facilità, aveva la vittoria nelle proprie mani. Oscar ha ritenuto eccessiva la penalità, così anche il team  principal Andrea Stella, ma l'evidenza della manovra è stata chiara e i 10" sono stati giusti.

Norris a quel punto si è messo tranquillo. E' rimasto dietro al compagno di squadra senza rischiare, ha atteso il pit-stop finale, per montare le slick come tutti, e ritrovarsi in testa. Un sogno per Norris vincere a Silverstone davanti al suo pubblico. C'erano intere tribune riempite da tifosi vestiti di giallo, come il casco di Lando, che è sempre più nel cuore dei suoi connazionali proprio come lo è da sempre Lewis Hamilton.

Per Norris è il quarto successo stagionale e oramai è sempre più chiaro che la lotta per il titolo mondiale è ristretta ai due piloti McLaren. Non c'è spazio per qualche miracolo, anche perché Verstappen ha commesso uno dei suoi rarissimi errori (negli ultimi mesi) girandosi al restart dalla safety-car, quella che ha causato la penalità a Piastri. In quel momento era secondo, davanti a Norris, ed ha ripreso la gara in decima posizione concludendo poi quinto. Non una giornata positiva per Verstappen e per la Red Bull-Honda, che si è ritrovata uno Yuki Tsunoda tistemente inesistente.



Lewis Hamilton ha commesso qualche errore per via di una Ferrari instabile, come sempre descrive. Ma ha disputato una gara estremamente grintosa fin dal via. Dopo un cambio gomme forse non arrivato nel momento milgiore, si è ritrovato ottavo da quarto ed ha recuperato con grande forza, arrivando non lontano dal terzo gradino del podio. Non ce l'ha fatta perché, messe le slick, ha sbagliato un paio di volte, ma la SF25 non ne aveva più. E' comunque stato bello rivedere un Hamilton così pimpante per tutto il fine settimana di Silverstone.

Al contrario, Charles Leclerc ha svolto una gara inguardabile. La scelta, al termine del giro di ricognizione, di entrare in corsia box per montare le gomme slick (erano tuttii sulle wet intermedie) non ha affatto pagato perché dopo poco ha piovuto. Leclerc aveva visto che i primi due settori erano da slick, non il terzo, ma si poteva asciugare velocemente, Ha sbagliato e come lui anche George Russell. Il problema è che poi non ne ha azzeccata una, è finito fuori pista diverse volte ed ha concluso 14esimo, penultimo. La Ferrari era assettata per l'asciutto? Chissà, forse è una delle tante giustificazioni che si cercano di dare per salvare la brutta prova di Leclerc.

Buon per la Ferrari che la Mercedes ha fatto peggio e quindi il secondo posto nella classifica costruttori è sempre il suo. Russell si è buttato via come Leclerc, poi ha commesso anche lui diversi errori ben supportato dal team che incredibilmente lnel finale gli ha montato slick hard su una pista fredda e umida. Andrea Kimi Antonelli è stato tamponato da Isack Hadjar che non l'aveva visto, "nascosto" da una nuvola di acqua. Ha proseguito per qualche giro, poi si è dovuto ritirare. Come Hadjar, finito contro le barriere in un incidente che poteva avere brutte conseguenze. Antonelli aveva subìto anche un pit-stop senza senso, slick nel momento sbagliato perché dopo poco ha piovuto. Ma chi fa le strategie in Mercedes, un ubriaco prelevato dal primo pub di Silverstone?



L'eroe del giorno è Nico Hulkenberg. Partiva dall'ultima fila, per una serie di circostanze favorevoli nella serie dei pit-stop si è ritrovato quarto dietro a Lance Stroll, anche lui come il tedesco bravo nello sfruttare una situazione positiva. Poi, Hulkenberg ha tenuto un passo incredibile, nessuno riusciva a raggiungerlo. Non ha commesso il benché minimo errore con la sua Sauber-Ferrari, ha raggiunto e superato Stroll, poi ha resistito alla rimonta di Hamilton. Una vera magia quella di Hulkenberg, pilota di assoluto valore, da sempre affidabile e concreto con le squadre di centro e bassa classifica, che ha festeggiato il primo podio in carriera al GP 239. Emozioni vere.

E un plauso alla Sauber che è al quarto Gran Premio consecutivo in zona punti e a Spielberg aveva portato entrambi i piloti in top 10. Questa volta però, Gabriel Bortoleto è finito in ghiaia dopo aver montato troppo presto gomme slick a mescola media. La Sauber ha fatto un salto enorme nella classifica costruttori balzando dal nono al sesto posto. Mattia Binotto può dirsi soddisfatto, in Audi pure.



Una gara superba l'ha fatta anche Pierre Gasly con l'Alpine-Renault, un passo elevatissimo il suo col bagnato dopo una altrettanto bella qualifica. Il francese sta tenendo a galla l'Alpine, Franco Colapinto si è dovuto ritirare ancora prima di partire. Bella soddisfazione per l'Aston Martin-Mercedes che ha la sede del team a pochi km dal circuito. Stroll, che l'avevamo dato per disperso da diverse setitmane, si è rinvigorito con l'acqua santa di Silvertone ed ha convinto con un bel settimo posto. A dire la verità era quinto, ma è crollato nei giri finali. A punti pure Fernando Alonso, nono. Tra di loro un bravo Alexander Albon con la Williams-Mercedes che non ha trovato in zona punti Carlos Sainz.

Disastro per la Racing Bulls-Honda: Liam Lawson subito fuori per un rovinoso contatto al primo giro con Esteban Ocon. Hadjar, invece, KO per quel brutto incidente con Antonelli descritto sopra. Ancora peggio quel che hanno fatto i piloti Haas, entrati in contatto nel finale giocandosi così la zona punti. Ocon ha chiuso troppo, Bearman non poteva sparire e bum. Ocon colleziona il record di incidenti con i compagni di squadra: Sergio Perez in Force India, Gasly in Alpine ed ora aggiunge Bearman in Haas.

Domenica 6 luglio 2025, gara

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 52 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 6"812
3 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 34"742
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 39"812
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 56"781
6 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 59"857
7 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'00"603
8 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'04"135
9 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'05"858
10 - George Russell (Mercedes) - 1'10"674
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'12"095
12 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'16"592
13 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'17"301
14 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'24"477
15 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1 giro

Ritirati
Andrea Kimi Antonelli
Isack Hadjar
Gabriel Bortoleto
Liam Lawson
Franco Colapinto

Il campionato piloti
1.Piastri 234; 2.Norris 226; 3.Verstappen 165; 4.Russell 147; 5.Leclerc 119; 6.Hamilton 103; 7.Antonelli 63; 8.Albon 46; 9.Hulkenberg 37; 10.Ocon 23; 11.Hadjar 21; 12.Stroll 20; 13.Gasly 19; 14.Alonso 16; 15.Sainz 13; 16.Lawson 12; 17.Tsunoda 10; 18.Bearman 6; 19.Bortoleto 4.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 460; 2.Ferrari 222; 3.Mercedes 210; 4.Red Bull-Honda 172; 5.Williams-Mercedes 59; 6.Sauber-Ferrari 41; 7.Racing Bulls-Honda, Aston Martin-Mercedes 36; 9.Haas-Ferrari 29; 10.Alpine-Renault 19.

6 Lug [17:47]

Silverstone - La cronaca
Norris vince il GP di casa

Ultimo giro - Norris conquista il GP di casa e Piastri è secondo, ennesima doppietta McLaren, grande terzo posto di Hulkenberg con la Sauber, Hamilton è quarto davanti a Verstappen Gasly Stroll Albon Alonso Russell, questi i piloti a punti. A seguire Bearman Sainz Ocon Leclerc Tsunoda

Hulkenberg, 238 GP disputati, non ha mai conquistato il podio, fino ad oggi vanta tre quarti posti in carriera

Tre giri al termine, Norris ha il GP di casa in tasca, Piastri dovrà riflettere su quella sciocchezza compiuta con la safety-car. Hulkenberg sta magicamente resistendo a Hamilton, ora a 5"8. Stroll è quinto davanti a Verstappen e Gasly, motlo vicini. Bearman sta attaccando Russell per il decimo posto

Hamilton cerca disperatamente il terzo gradino del podio, ma Hulkenberg è lontano e il ferrarista commette un altro errore

La situazione al giro 46 di 52 vede Norris +4"7 Piastri +27"5 Hulkenberg +33"7 Hamilton poi Stroll Verstappen Gasly Alonso Albon Russell, questi a punti. Seguono Bearman Sainz Ocon Leclerc Tsunoda

Errore di Piastri che rischia grosso, ma prosegue

Norris ai box per montare le slick mescola media

Verstappen si lamenta, dice che la sua Red Bull con le slick è inguidabile, ma un po' tutti hanno grandi difficoltà

Ancora per terre Leclerc...

Per Ocon la storia continua... dopo le famose sportellate con i compagni di squadra Perez in Force India e Gasly in Alpine

Non era un fuori pista quello di Ocon ma un contatto incredibile con il compagno di squadra (Haas) Bearman. Bella giravolta per entrambi

44° giro - Piastri infila la corsia box per montare le slick medie e sconta i 10" di penalità. Fuori pista Ocon che rientra

43° giro di 52: cambio gomme per Hulkenberg (medie) e Leclerc (soft)

E' il momento delle slick? Ai box Hamilton Stroll Verstappen Gasly. Hamilton monta le soft e va subito lungo alla prima curva, soft anche per Stroll, medie per Verstappen Gasly Sainz Bearman e Tsunoda

41° giro - Tra Piastri e Norris sempre 1"5, la vittoria andrà a Norris in quanto Piastri ha una penalità di 10". Hulkenberg tiene il terzo posto su Hamilton che ha cominciato a perdere terreno ed è a 2". Quarto è Stroll che precede Verstappen Gasly Leclerc Sainz e Albon.

In questo momento l'azzardo delle slick non sembra pagare, Russell è subito finito in testacoda, Alonso è nettamente più lento di chi ha le wet

39* giro di 52 - Russell ai box monta gomme slick hard

Hulkemberg sta disputando una gara meravigliosa, Hamilton è a 8 decimi da lui

38° giro - Alonso azzarda le gomme slick e monta le medie. E' il primo a farlo

36° giro - Piastri e Norris divisi da 1"5, terzo Hulkenberg a 29"5, quarto Hamilton a 30"3, poi Stroll Gasly Russell Alonso Verstappen Sainz Leclerc Albon Bearman Ocon Tsunoda

Russell da diversi giri è alle spalle di Gasly, ma non riesce a superarlo

Hamilton non perde tempo e supera Stroll salendo quarto, Vertstappen scavalca Sainz per il nono posto

35° giro - Hulkenberg passa di forza Stroll e va terzo

Hulkenberg ha raggiunto Stroll e tra loro è battaglia per il terzo posto. Ma alle loro spalle sta arrivando come un fulmine Hamilton, a 2"4 da Hulkenberg

Piastri comunica che la pista si sta asciugando, ma lentamente e quindi non è ancora il momento per montare gomme slick

Stroll terzo e Hulkenberg quarto hanno beneficiato di tali posizioni per un pit-stop fortunato durante safety-car

Piastri conduce con 3"2 su Norris, 21" su Stroll, 22" su Hulkenberg, 25"8 su Hamilton poi Gasly Russell Alonso Sainz Verstappen Albon Leclerc Bearman Ocon Tsunoda

30° giro - Hamilton supera Gasly e sale quinto, ora è a 4" da Hulkenberg

Hamilton punta Gasly e lo attacca per il quinto posto

26° giro - Gran sorpasso di Hamilton su Russell per il sesto posto

Si è ritirato ai box Antonelli, probabilmente per l'urto subìto da Hadjar

Piastri penalizzato di 10" per la frenata in safety-car che ha rischiato di creare il caos

24° giro - Hamilton va fuori linea e viene superato da Russell

Piastri conduce su Norris, 3" il divario. Terzo a 8"8 è Stroll seguito da vicino da Hulkenberg, poi Gasly Hamilton Russell Alonso Sainz Verstappen Albon Leclerc Ocon Tsunoda Bearman Antonelli

23° giro - Testacoda di Bearman che riparte


Piastri poco prima della ripartenza ha accelerato e poi frenato e per poco non è stato tamponato da Verstappen. Una manovra che non piacerà sicuramente alla direzione gara

La safety-car va ai box, la corsa riparte e Verstappen commette un clamoroso errore compiendo un emzzo testacoda scivolando in nona posizione

Siamo soltanto al 21° giro di 52 e sono già accadute tantissime cose

Antonelli rientra ai box per un nuovo cambio gomme e per far controllare il posteriore della sua Mercedes dopo la tamponata ricevuta da Hadjar

In regime di safety-car, Piastri Verstappen Norris Stroll Hulkenberg Gasly Hamilton Russell Alonso Sainz Albon Leclerc Tsunoda Bearman Antonelli Ocon

Hadjar ha tamponato Antonelli, che non ha riportato danni, in quanto il francese in una nuvola di acqua non l'ha visto

Gran botto di Hadjar, rientra la safety-car mentre Ocon va ai box per montare un altro set di wet intermedie

18° giro - Piastri tiene a distanza Verstappen che ha un vantaggio di 1"7 su Norris

La safety-car rientra ai box e la gara riprende

La SC è entrata per motivi di sicurezza in quanto l'asfalto per la troppa pioggia era troppo viscido

Safety car in pista, ma ancora non si capisce il perché se non per la forte pioggia

Leclerc finisce per terre e prati, ma rientra in gara

13° giro - Piove forte, Piastri ha un gran vantaggio su Verstappen, 13", che è attaccato da Norris. Quarto è Stroll a 7" da Norris poi Hulkenberg Gasly Ocon Hamilton Russell e Alonso in top 10. A seguire Sainz Albon Tsunoda Leclerc Antonelli Hadjar Bearman

Ai box tutti, Norris però ci mette più tempo del previsto nel cambio gomme e Verstappen lo ripassa in corsia box

Norris supera Verstappen che commette un errore e va nella via di fuga

Ai box Lelerc Stroll e Hadjar per montare gomme wet intermedie

Ricomincia a piovere forte, Piastri leader con 5" su Verstappen che si ritrova negli specchietti la sagoma della McLaren di Norris

10° giro - Piastri ha già messo 3"4 su Verstappen, Norris è a 5", Hamilton a 11"5. Antonelli ai box per rimontare gomme wet intermedie come Hulkenberg

Battaglia anche tra Leclerc e Antonelli, con gomme slick e solo in 14esima e 15esima posizione. Antonelli ha superato il monegasco

Piastri riesce a superare Verstappen e il pubblico inglese si esalta, Verstappen non è molto simpatico da queste parti...

La gara riprende e Piastri attacca forte Verstappen

7° giro - Sempre in regime di Vritual Safety car, Stroll a sorpresa entra ai box per montare gomme soft slick, benché la pioggia sia attesa da un momento all'altro

Secondo il meteo dovrebbe piovere tra 10 minuti, non una buona notizia per chi ha messo le slick

Bortoleto non riesce a raggiungere i box e si ferma lungo il tracciato. Di nuovo Virtual safety car

5° giro - Verstappen e Piastri sono divisi da pochi decimi, Norris invece è a 3"5 e Hamilton a 8"4

La gara riprende, Bortoleto con le slick va in ghiaia, ma riesce a ripartire con l'ala posteriore danneggiata

Ai box Antonelli per montare gomme hard le stesse che aveva montato Russell prima del via. Leclerc Hadjar e Bortoleto invece, hanno le medie

Il replay evidenzia come Lawson abbia chiuso troppo la traiettoria esterna venendo centrato da Ocon

Verstappen quindi conduce su Piastri Norris Hamilton Gasly Alonso Sainz Antonelli Albon Tsunoda Hulkenberg Stroll Ocon Russell Leclerc Hadjar Bortoleto Bearman

Virtual safety car

C'è Lawson fuori pista mentre Colapinto si è ritirato ai box, non è neanche partito

Hamilton va all'attacco di Norris ma il sorpasso non riesce

Partenza perfetta di Verstappen che prende subito largo davanti a Piastri Norris Hamilton Gasly Alonso Sainz Antonelli

Colpo di scena, Leclerc Russell e Hadjar ai box per montare gomme slick, ai box anche Bortoleto Bearman e Colapinto

Ogni angolo e ogni tribuna del circuito sono completamente affollati

Pochi secondi al giro di ricognizione, spunta il sole, ma la pista è bagnata e tutti hanno le gomme da bagnato intermedie, con la banda di color verde

Piove o non piove? Il dilemma a Silverstone è di attualità. Stamane, la gara della Formula 3 è stata sospesa verso la metà perché la pista era divenuta impraticabile. La successiva corsa della Formula 2 si è svolta con la pioggia. E la Formula 1?

5 Lug [17:28]

Silverstone - Qualifica
Verstappen frega tutti

Massimo Costa - XPB Images

Ci si aspettava un duello per la pole tra McLaren e Ferrari nella qualifica di Silverstone e invece, è sbucato Max Verstappen che ha fregato tutti. con la sua Red Bull-Honda Al termine del Q2, Lewis Hamilton ha mandato in visibilio il pubblico inglese occupando la prima posizione davanti a Charles Leclerc. Pareva un gran bel segnale: 1'25"084 per Lewis, 1'25"133 per il monegasco.

Ma nel Q3, la frazione decisiva della qualifica, le cose sono cambiate. Nel primo tentativo, Oscar Piastri con la McLaren-Mercedes si è preso la prima posizione in 1'24"995 con Hamilton aggrappato al secondo posto in 1'25"130. Il colpaccio per il sette volte campione del mondo pareva alla sua portata.

Nel secondo e ultimo giro, Piastri ha commesso alcuni piccoli errori che non gli hanno permesso di migliorarsi mentre Verstappen ha tolto quasi 4 decimi, passando da 1'25"267 al tempo da pole di 1'24"892. La prima fila è così andata a loro due con Lando Norris che ha tenuto il terzo posto tirando via 2 decimi e mezzo e fermandosi a 15 millesimi dal compagno di squdra.

Il quarto posto è andato alla Mercedes di George Russell, 1'25"029, a 19 millesimi da Norris, po ecco le due Ferrari. Hamilton solo quinto in 1'25"095, migliorandosi di soli 35 millesimi per un erroino alla curva finale, poi Leclerc, sesto, 1'25"121. Grande delusione nel team di Maranello con Leclerc intento a spiegare che sulla SF25 c'è un problema (non ha voluto dire quale) da inizio anno che non si riesce a risolvere. Anche il team principal Frederic Vasseur ne ha parlato, ma senza voler dire di cosa si tratta. Misteri in casa Ferrari.

Ancora una volta va sottollineato come la Red Bull inizi alcuni weekend dei Gran Premi soffrendo la mancanza di aderenza, poi sesione dopo sessione le cose migliorano sempre più e nel momento clou, ci pensa poi Verstappen a fare il resto. L'olandese è alla quarta pole stagionale, la 44esima in carriera, quinto di tutti i tempi nella specifica graduatoria. Davanti a lui c'è Sebastian Vettel con 57 pole.

Buon settimo ha terminato Andrea Kimi Antonelli, ma partirà decimo per la penalità di tre posizoni che si porta dietro da Spielberg per l'incidente al primo giro che ha coinvolto Verstappen. Antonelli scende decimo quindi in griglia di partenza e settimo sale Fernando Alonso con la Aston Martin-Mercedes che senza colpo ferire guadagna due posizioni. E sì perché anche Oliver Bearman, ottavo con la Haas-Ferrari, ha preso ben 10 posizioni per l'alta velocità con cui è entrato in pit-lane nel terzo turno libero, mentre era esposta bandiera rossa, andando poi a sbattere (nella foto).  Un vero peccato per Bearman perché aveva fatto una qualifica straordinaria, ma rovinata con quella sciocchezza.



Grande prestazione anche per Pierre Gasly, decimo, e quindi ottavo per le penalità altrui. Il francese della Alpine-Renault aveva una monoposto inguidabile venerdì, piccoli accorgimenti gli hanno permesso di trovare la fiducia, poi Gasly ha saputo fare la differenza come spesso gli capita.

Fuori dal Q3 le due Williams-Mercedes di Carlos Sainz, 11esimo, e Alexander Albon, 14esimo, il quale via radio si è lamentato non poco affermando di fatto che sono molto bravi a farsi del male. Fuori anche Yuki Tsunoda con la Red Bull. Per il giapponese altra mazzata nel vedere il compagno in pole. Malino la Racing Bulls-Honda che era sempre stata in top 10 nelle libere, obiettivo fallito in qualifica, male la Sauber-Ferrari e malissimo Franco Colapinto, finito fuori pista nel Q1. L'argentino continua a far rimpiangere Jack Doohan, ma non ditelo a Flavio Briatore...



Sabato 5 luglio 2025, qualifica

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'24"892 - Q3
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'24"955 - Q3
3 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'25"010 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'25"029 - Q3
5 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'25"095 - Q3
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'25"121 - Q3
7 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'25"374 - Q3 *
8 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'25"471 - Q3 **
9 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'25"621 - Q3
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'25"785 - Q3
11 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'25"746 - Q2
12 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'25"825 - Q2
13 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'25"854 - Q2
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'25"889 - Q2
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'25"950 - Q2
16 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'26"440 - Q1
17 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'26"446 - Q1
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'26"504 - Q1
19 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'26"574 - Q1
20 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'27"060 - Q1

* 3 posizioni di penalità
** 10 posizioni di penalità

5 Lug [13:55]

Silverstone - Libere 3
Leclerc sfida McLaren e Red Bull

Massimo Costa - XPB Images

La Ferrari sfida apertamente McLaren e Red Bull. Anche nel terzo turno libero, la SF25 si è espressa sui livelli dei rivali. Charles Leclerc ha concluso al comando con 1'25"498 rifilando quasi un decimo ad Oscar Piastri. E' una Ferrari che convince come aveva dichiarato dopo il seconto turno di venerdì proprio l'australiano. Anche un po' seccato per ritrovarsi questo "nuovo" rivale tra le ruote.

Lewis Hamilton invece, se inizialmente era nelle prime posizioni, poi non si è più migliorato concludendo addirittura 11esimo. Vedremo se in qualifica gli eventuali problemi incontrati nel corso di questo turno saranno cancellati. L'altra McLaren è quarta con Lando Norris, di poco preceduto da Max Verstappen. La Red Bull-Honda come capita spesso dopo un venerdì difficile, ha già trovato il giusto passo e l'olandese sarà sicuramente tra i protagonisti assoluti della qualifica.

La conferma arriva anche da Yuki Tsunoda, finalmente brillante con la seconda RB21 e quinto in classifica davanti a un sorperndente Oliver Bearman con la Haas-Ferrari. A sessione conclusa, il giovane inglese quando ha preso la via della corsia box, nella frenata in corrispondenza della linea bianca dove scatta il limite di velocità, ha bloccato le ruote andando a sbattere lateralmente. Bearman è  poi riuscito a riprendere il cammino e raggiungere i box.

Bene la Williams-Mercedes, settima con Alexander Albon, ancora qualche difficoltà per Carlos Sainz, 12esimo. Non sembra avere il giusto passo la Mercedes che non ha fatto meglio della ottava posizione con George Russell mentre Andrea Kimi Antonelli è 14esimo. La Racing Bulls-Honda tiene la top 10 con i suoi pupilli Isack Hadjar e Liam Lawson.

Brutto incidente per Gabriel Bortoleto che per un cedimento della sospensione anteriore sinistra, è pericolosamente volato fuori nel serpentone di Silverstone, tra la 13 e la 14, in piena velocità. Fortunatamente Bortoleto non ha urtato contro le barriere. Sempre male le Alpine-Renault, trovatesi anche ad ostacolare piloti più veloci.

Sabato 5 luglio 2025, libere 3

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'25"498 - 14 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'25"566 - 14
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'25"585 - 14
4 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'25"606 - 17
5 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'26"104 - 13
6 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'26"112 . 13
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'26"119 - 15
8 - George Russell (Mercedes) - 1'26"125 - 13
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'26"129 - 14
10 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'26"256 - 14
11 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'26"332 - 17
12 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'26"377 - 12
13 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'26"377 - 12
14 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'26"422 - 12
15 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'26"499 - 19
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'26"501 - 15
17 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'26"894 - 16
18 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'27"997 - 14
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'27"600 - 14
20 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'27"878 - 16

4 Lug [18:11]

Silverstone - Libere 2
Norris precede le due Ferrari

Massimo Costa - XPB Images

E' una Ferrari partita col piede giusto nella prima giornata di prove libere a Silverstone. Dopo il primo posto di Lewis Hamilton nel primo turno, Charles Leclerc e il sette volte campione del mondo si sono piazzati secondo e terzo dietro alla McLaren-Mercedes di Lando Norris, tornata sui suoi livelli. Sull'onda del trionfale weekend in Austria, pole e vittoria, Norris è stato solido sia con le gomme soft sia nel passo gara.

Norris ha concluso in 1'25"816, unico a scendere sotto l'1'26" mentre Leclerc, secondo, ha realizzato il crono di 1'26"038 ed Hamilton 1'26"117. Leclerc è parso molto contento del bilanciamento della SF25 nel passo gara, un po' meno quando ha girato con le soft simulando la qualifica. Contento anche Hamilton, benché vi sia ancora da lavorare.

Oscar Piastri, leader del Mondiale, è quarto, ma è convinto che assieme a Norris, come si è verificato a Spielberg, che si potrà lottare per la vittoria. Piastri nel suo giro veloce non è stato perfetto, da cui il quarto tempo, ma nel passo gara è stato notevole. Chi non è affatto soddisfatto è Max Verstappen, quinto a mezzo secondo da Norris, che ha accusato la mancanza di bilanciamento della sua Red Bull-Honda. Non una novità nelle ultime tappe.

Bella giornata per Andrea Kimi Antonelli, capace di svolgere un eccellente lavoro nei due turni. Alla fine, il bolognese è sesto con la Mercedes col tempo di 1'26"383, un bel modo per scordare l'incidente a Spielberg al primo giro. Antonelli ha fatto meglio del compagno George Russell, ottavo in 1'26"523 e preceduto da Lance Stroll con la Aston Martin-Mercedes. Uno Stroll che come in Austria è riuscito a infilarsi nella top 10 nelle libere, non confermandosi in qualifica. Vedremo se a Silverstone la musica per il canadese sarà diversa.

Rimangono al vertice le due Racing Bulls-Honda: Isack Hadjar e Liam Lawson sono brillanti nono e decimo, poi Alexander Albon con la Williams-Mercedes. In difficoltà Carlos Sainz, 16esimo e protagonista di un testacoda in uscita dalla curva Luffield. Lo spagnolo è poi ripartito in maniera maldestra, mentre sopraggiungeva Nico Hulkenberg. Appaiono inguidabili le due Alpine-Renault.

Venerdì 4 luglio 2025, libere 2

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'25"816 - 26 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'26"038 - 29
3 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'26"117 - 29
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'26"286 - 27
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'26"314 - 23
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'26"383 - 28
7 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'26"430 - 24
8 - George Russell (Mercedes) - 1'26"523 - 27
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'26"524 - 27
10 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'26"624 - 28
11 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'26"840 - 30
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'26"876 - 24
13 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'26"904 - 27
14 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'26"941 - 26
15 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'26"980 - 25
16 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'27"159 - 27
17 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'27"165 - 29
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'27"174 - 24
19 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'27"226 - 27
20 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'27"289 - 29

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