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13 Set [15:27]

Tolti i punti patente a Sainz
A Zandvoort, contatto di gara

Massimo Costa - XPB Images

Era stato un evidente, chiaro, normale, contatto di gara quello tra Liam Lawson e Carlos Sainz a Zandvoort. Eppure, nonostante le cose fossero apparse ovvie a chi si occupa di corse tutti i giorni, i commissari sportivi FIA avevano penalizzato Sainz di 10" e pure con 2 punti sulla licenza. Una esagerazione, tanto che Carlos via radio, quando gli era stata comunicato di avere ricevuto una penalità, non aveva trattenuto la propria incredulità.

La Williams giustamente si era appellata ed ora, dopo una revisione del "caso", è stato stabilito che quello tra Sainz e Lawson è stato un normale incidente di gara. Ma guarda un po'... Il team inglese, basava la propria protesta sulle riprese della telecamera posteriore di Lawson e della telecamera a 360 gradi di Sainz, non disponibili ai commissari sportivi.

La penalità di 10 secondi era già stata scontata in gara da Sainz, quindi non può essere revocata a posteriori. Tuttavia, i due punti di penalità sono stati decurtati dalla patente di Sainz, lasciandogli solo due punti per il periodo di 12 mesi.

"Siamo grati ai commissari per aver riesaminato la penalità di Carlos a Zandvoort e siamo lieti che abbiano deciso che non era colpevole di nulla e che si è trattato di un incidente di gara", ha dichiarato la Williams. "Sebbene sia frustrante che la nostra gara sia stata compromessa da tale decisione, gli errori fanno parte delle corse automobilistiche e continueremo a lavorare in modo costruttivo con la FIA per migliorare e rivedere le regole per il futuro."

La Williams a Zandvoort ha ottenuto un grande risultato con Alexander Albon, quinto al traguardo a 6"327 dal vincitore Oscar Piastri. Ma il weekend olandese, poteva essere eccezionale per loro senza quei 10" comminati a Sainz. Classificato 13esimo a 17"376 dall'australiano, Sainz poteva risultare sesto a 7"376 , davanti quindi a Oliver Bearman che aveva terminato a 9"044. Sono 8 punti che mancheranno alla Williams nella classifica costruttori (comunque solidamente al quinto posto) e al pilota madrileno, ora 18esimo con 16 punti.

9 Set [20:32]

Wolff critica e... difende
il suo pupillo Antonelli

Massimo Costa - XPB Images

Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha espresso la propria opinione sul suo pupillo Andrea Kimi Antonelli. Ed ha usato bastone e carote. Prima le critiche, poi le dolci parole. Eccole.

Bastone: "Non puoi finire ancora nella ghiaia il venerdì e compromettere tutto il weekend. A Monza, Antonelli è stato deludente. Poi, la manovra nei confronti di Albon, che lo ha portato ad essere penalizzato, è stata semplicemente inutile. La Williams era più veloce e quindi Antonelli doveva assicurarsi di non perdere tempo. Il modo con cui ha voluto difendersi non va bene, non ce n'era bisogno".

Carota: "Deve vivere un weekend pulito, senza portarsi dietro gli errori, i traumi, delle precedenti gare. Tutto questo è un importante bagaglio di esperienza. Sto cercando di liberargli la mente dagli aspetti negativi, Antonelli è un talento naturale, ha una incredibile abilità e ha tutto per essere un grande pilota".

Va detto che Wolff, fino a Monza, non aveva mai espresso una critica nei confronti del proprio rookie, astenendosi anche dopo il ben peggiore fine settimana di Zandvoort, con quella manovra completamente sbagliata, in gara, nei confronti di Charles Leclerc.

Antonelli ha iniziato la stagione del debutto in F1 alla grande, totalizzando 48 punti nelle prime sei gare con la gemma della pole nella qualifica Sprint di Miami. Poi, una fase di crisi, non sempre per sue colpe sue, il terzo posto clamoroso a Montreal, e via ad un'altra sfilza di corse negative. Negli ultimi dieci GP, 18 punti acquisiti.



In totale, Antonelli ne conta 66, ma il suo compagno George Russell veleggia a 194. tre volte tanto. Nelle ultime 10 corse, Antonelli ha recuperato 18 punti, Russell 101. Le scuse degli sviluppi sbagliati sulla W16, da cui il ritorno alla precedente soluzione, lasciano il tempo che trovano. Il confronto con Russell è impietoso e la cosa negativa è che comincia a pesare nella classifica costruttori della Mercedes.

Per assurdo, si potrebbe dire che forse sarebbe stato meglio un inizio di stagione più soft con una crescita progressiva nella seconda parte del campionato, come si sta verificando con gli altri rookie Gabriel Bortoleto e Isack Hadjar, che pur con monoposto chiaramente inferiori alla Mercedes, riescono a ottenere risultati importanti.

Due campioni del mondo come Jacques Villeneuve e Nico Rosberg hanno espresso critiche verrso il 18enne bolognese. Come sempre acido il canadese ex Williams, più ragionevole l'ex Mercedes. Ma in ogni caso sono commenti che pesano. E chissà come si sarebbe comportato Helmut Marko se fosse stato il consigliere del marchio tedesco...

Prossima tappa, Baku, circuito cittadino atipico dove Antonelli può esaltare il proprio istinto, proprio come a Miami.

9 Set [13:55]

Discussioni su motori e carburanti
Il tema della sostenibilità finanziaria

Davide Attanasio - XPB Images

In Formula Uno è difficile interiorizzare il concetto di pausa. Raramente si sta con le mani in mano, raramente a qualcuno - per non dire a tutti - non frulla il cervello per qualsivoglia motivo. Su questo concetto, quello di iperproduttività, ci sarebbe da aprire un paragrafo a parte. A ogni modo, in questi mesi ci si lambicca il cervello per cercare di arrivare a un compromesso circa due grandi aree della F1 che verrà, o meglio, della F1 che già è per molti: i motori e i carburanti.



Le discussioni di questi giorni vertono sul problema dei costi: le benzine dell'anno prossimo saranno al 100% sostenibili, inclusa la cosiddetta "catena di produzione", che vede tra le altre cose anche la ricerca e lo sviluppo degli ingredienti da mettere insieme per dare vita alla miscela vincente. I fornitori di carburanti di ciascuna squadra - dalla Shell per la Ferrari alla Petronas per la Mercedes, e così via... - sono impegnati in questo lavoro da parecchio tempo ormai.

Ci si è resi conto, però, che come tutte le tecnologie nuove, esclusive e pionieristiche, queste andranno a costare un occhio della testa, con bollette che si prospettano ben più salate di quelle attuali. Fortunatamente questa spesa, ora nel budget cap, non verrà considerata, stando al regolamento finanziario 2026, ma questo non significa che le squadre saranno contente di destinare tutte quelle risorse che, magari, sarebbero potute essere spese in altri settori.

C'è chi sostiene che i costi andranno ad abbassarsi naturalmente, come Nikolas Tombazis, direttore del cosiddetto "Single Seater Department of the FIA", e che la F1 debba continuare a svolgere quel ruolo di innovatrice per far sì che poi quelle tecnologie abbiano un effetto anche su larga scala; c'è invece chi invoca una standardizzazione per far sì che i costi possano essere maggiormente sostenibili. E questa è l'opinione del presidente FIA Mohammed Ben Sulayem.

Le elezioni per eleggere il nuovo capo della Federazione, sono previste per il 12 dicembre 2025, e dovrebbe essere una lotta a due tra lo stesso Sulayem e Tim Mayer (nella foto sotto), voglioso di destituire l'emiratino. Eppure, il 63enne di Dubai, da come parla del futuro, sembra convinto che su quella poltrona si siederà ancora per qualche anno. Comunque, per il 2026, sulle benzine c'è poco da fare: la strada è segnata. I discorsi attuali potrebbero perciò avere un effetto nel 2027.



Discorsi che Sulayem ha fatto anche riguardo ai propulsori. Era prevista una riunione in questi giorni tra la FIA, i produttori di motori e i responsabili delle squadre, ma secondo The Race è stata rinviata a data da destinarsi. C'è infatti troppa discordanza su un tema che non riguarda il 2026, bensì il ciclo tecnico che verrà ancora dopo: quali saranno i motori del futuro? E soprattutto, quando introdurli?

Nel 2026 il motore sarà sempre un turbo-ibrido, come dal 2014 a questa parte, ma con delle differenze sostanziali: il contributo dell'elettrico/ibrido (ci sarà l'eliminazione dell'MGU-H e tutto verrà gestito dall'MGU-K) verrà aumentato al 50%, andando così a spartirsi equamente con l'apporto dell'endotermico. Ecco, questo motore, non molto caro a Sulayem, dovrebbe essere poi sostituito da un V8 da 2.4 litri (come dal 2006 al 2013) con una componente ibrida assai ridotta.

Più o meno sono tutti d'accordo, il problema, o meglio, il punto di scontro è più che altro, come già detto, sul "quando" introdurli. Attualmente, i nuovi motori 2026 durerebbero fino al 2030 incluso, ma Sulayem (e chi per lui) vorrebbe anticipare il cambio al 2029. Ed è qui che avrebbe incontrato l'opposizione di Audi e Honda, che in F1 ci sono rientrate (nel caso dei tedeschi sarà un debutto assoluto) anche per via della direzione tecnologica intrapresa, incentrata sui nuovi turbo-ibridi prossimi al debutto.



Come è noto, per approvare un eventuale anticipo nell'introduzione dei nuovi V8, servirebbe la maggioranza assoluta tra la FIA, la FOM (quindi Liberty Media) e i cinque produttori di motori (RB Powertrains, Ferrari, Mercedes, Honda, Audi). Maggioranza che al momento appare lontana. Ovviamente, visti gli investimenti per i carburanti, e visto quanto la F1 stia spingendo per una sostenibilità zero entro il 2030, questi resterebbero a priori a "equipaggiare" i motori.

7 Set [17:23]

Red Bull torna imbattibile (a Monza)
La sportività della McLaren

Massimo Costa - XPB Images

In una domenica in cui la MotoGP incorona una volta di più la Ducati, le ragazze del volley vincono un mondiale incredibile, Jannik Sinner è finale nel Grande Slam di New York, la nota stonata per l'Italia arriva dalla Ferrari. E proprio a Monza, dopo la festa a Milano in cui erano volate roboanti parole, proprio come nel pre campionato. Tanto fumo e poco arrosto, false illusioni.

Lo avevamo già scritto nel commento riguardante Charles Leclerc (
La solitudine di Leclerc) che solo un miracolo poteva permettere al monegasco, o a Lewis Hamilton, di poter raggiungere la vittoria, o almeno il podio a Monza. Niente da fare, troppo veloce la Red Bull e la McLaren. Leclerc nonostante la grande forza espressa nei primi chilometri di gara duellando con Oscar Piastri, giro diopo giro ha visto gli avversari sempre più lontani.

Bravo nello spegnere la Mercedes di George Russell, che aveva tentato di strappargli nella prima parte della gara la quarta posizione, Leclerc si è preso la quarta piazza finale come a Budapest. Una gara regolare, attenta. Hamilton, da decimo in partenza, con dedizione a pazienza ha recuperato fino al sesto posfo finale. Sembrava poter raggiungere Russell, ma la sua SF25 non ne aveva più. E' andata così, la cosa positiva sono i 20 punti acquisiti contro i 12 della Mercedes, cosa che permette alla Ferrari di portare a 20 i punti di vantaggio, 280 contro 260.



Ma veniamo ai protagonisti di Monza. Max Verstappen ha dettato legge grazie anche a una Red Bull-Honda imprendibile, velocissima, tanto che anche l'ingegnere dell'olandese, Gianpiero Lambiase, ha ammesso che non se l'aspettava un dominio del genere. Verstappen ha guidato la RB21 nel migliore dei modi, ma questa non è una novità, la sorpresa è arrivata dal rendimento della sua monoposto. Poco consumo delle gomme, velocissima grazie a un set-up indovinato.

Dopo la bagarre iniziale con Lando Norris, Verstappen ha salutato la compagnia allungando sempre più fino a raggiungere 6 secondi di vantaggio sul britannico che saranno poi 19 al traguardo in seguito alla scelta McLaren di posticipare al massimo il pit-stop. Con questa vittoria, la Red Bull ha rosicchiato di 13 punti lo svantaggio sulla Mercedes nella classifica costruttori ed ora è a meno 21 lunghezze dal team di Toto Wolff, terzo in graduatoria.

Alla Red Bull mancano i punti della seconda guida, Yuki Tsunoda dopo i 2 punti di Zandvoort è tornato a scrivere uno zero in casella. Verstappen rimane terzo nella classifica piloti con 230 punti, allunga su Russell e accorcia brevemente su Norris che rimane a distanza siderale, 63 lunghezze. Per l'olandese è il terzo successo stagionale, il 66esimo in carriera.

Su un circuito dove prevalgono i rettifli sulle curve, la McLaren è andata in difficoltà. Già in qualifica si era capito che non sarebbe stato semplice tenere testa a Verstappen. E così è andata. Norris ha rapidamente perso la scia della Red Bull mentre Piastri, dopo i primi giri non svolti al meglio, è rimasto alle spalle del compagno, anche piuttosto staccato. La McLaren ha così deciso di posticipare al massimo la sosta per il cambio gomme sperando in una safety-car e per montare così negli ultimi giri le soft per attaccare Verstappen. Ma non ci sono state situazioni di SC.

Il cambio pneumatici a Norris non è stato perfetto per un problema alla ruota anteriore sinistra. Per questo motivo, Piastri è salito in seconda posizione davanti a Norris, ma a rimettere le cose a posto di ha pensato Andrea Stella. All'australiano è stato chiesto di far passare il compagno e lui ha accettato con grande sportività. Un applauso alla McLaren e a Piastri. Norris dopo la grande sfortuna di Zandvoort per il ritiro in gara, recupera così 3 punticini al leader del campionato che gode di un notevole vantaggio, 31 punti.



Sorride poco la Mercedes, mestamente quinta con George Russell e nona con Andrea Kimi Antonelli. Per il bolognese un positivo ritorno ai punti, ma non sono mancati gli errori. Una pessima partenza, un lungo alla Roggia, una manovra scorretta nei confronti di Alexander Albon che gli è costata 5" di penalità perdendo così l'ottava posizione. Bene Albon, settimo con la Williams-Mercedes, altro piazzamento importante dopo la quinta posizione di Zandvoort. Un contatto con Oliver Bearman ha privato a Carlos Sainz la zona punti, concludendo 11esimo.

Quarta volta a punti per Gabriel Bortoleto, protagonista in qualifica e in gara con la Sauber-Ferrari portata in ottava posizione. Peccato per Nico Hulkenberg che non è partito: un problema tecnico emerso mentre percorreva il giro di ricognizione lo ha costretto ai box. Superlativa, ancora una volta, la gara di Isack Hadjar: partito dai box, è arrivato decimo con la Racing Bulls-Honda. Zero punti per la Aston Martin-Mercedes. Fernando Alonso ha preso malamente il cordolo in uscita dalla Ascari ed ha danneggiato la sospensione posteriore destra. Sempre lontano Lance Stroll.

Domenica 7 settembre 2025, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 53 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 19"207
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 21"351
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 25"624
5 - George Russell (Mercedes) - 32"881
6 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 37"449
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 50"537
8 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 58"484
9 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 54"762 **
10 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'03"891
11 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'04"469
12 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'09"288
13 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'20"701
14 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'22"351
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1 giro
16 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro

** 5" di penalità per scorrettezza nei confronti di Albon

Ritirato
Fernando Alonso

Non partito
Nico Hulkenberg

Il campionato piloti
1.Piastri 324; 2.Norris 293; 3.Verstappen 230; 4.Russell 194; 5.Leclerc 163; 6.Hamilton 117; 7.Albon 70; 8.Antonelli 66; 9.Hadjar 38; 10.Hulkenberg 37; 11.Stroll 32; 12.Alonso 30; 13.Ocon 28; 14.Gasly, Lawson 20; 16.Bortoleto 18; 17.Sainz, Bearman 16; 19.Tsunoda 12

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 617; 2.Ferrari 280; 3.Mercedes 260; 4.Red Bull-Honda 239; 5.Williams-Mercedes 86; 6.Aston Martin-Mercedes 62; 7.Racing Bulls-Honda 61; 8.Sauber-Ferrari 55; 9.Haas-Ferrari 44; 10.Alpine-Renault 20.

7 Set [16:24]

Monza - La cronaca
Verstappen domina e batte le McLaren

Verstappen vince il GP di Monza precedendo Norris e Piastri. Quarto Leclerc, poi Russell Hamilton Albon Antonelli Bortoleto, Hadjar Sainz Bearman Tsunoda Lawson Colapinto Gasly e Stroll. Ritirati Ocon (nel finale) Alonso e Hulkenberg.

Antonelli si prende una penalità per la non necessaria manovra pericolosa nei confronti di Albon e così rischia di uscire dalla zona punti

Le gomme soft non hanno prodotto alcun vantaggio per le McLaren. Verstappen rimane solitario al vertice con 19"3 su Norris

Informato via radio del cambio di posizioni dei piloti McLaren, Verstappen si fa una risata. Come sempre la sportività non sa cosa sia

Bel gesto della McLaren che spiega a Piastri di far pasare Norris per l'inconveniente ai box e il pilota australiano accetta con grande sportività

48° giro di 53 - Verstappen è leader con 18" su Piastri che ha 1"6 su Norris. Leclerc è sempre quarto a 3" da Norris

47° giro - Cambio gomme lento per Norris che monta le soft. E in uscita box si ritrova clamorosamente dietro a Piastri

Brutta manovra di Antonelli al curvone, ha spinto sull'erba Albon, che poi lo ha passato alla Roggia

46° giro di 53 - Piastri ai box, gomme soft

Albon supera Antonelli al giro 45 per il nono posto

Il divario tra Norris, primo, e Verstappen, terzo, è di 8". Sarà dura per l'inglese dopo il pit-stop andare a prendere la Red Bull

43° giro - La McLaren aspetta gli ultimi giri per montare gomme soft

41° giro di 53 - Contatto tra Bearman e Sainz alla Roggia, entrambi ripartono

40° giro - Norris Piastri Verstappen Albon Leclerc Russell Ocon Stroll Hamilton Antonelli Gasly Bortoleto Bearman Sainz Hadjar Tsunoda Lawson Colapinto

Hamilton rientra in nona posizione

39° giro - Norris leader con 5"7 su Piastri, ma ancora sono senza pit-stop. Hamilton prende la via dei box e monta le hard

38° giro - Pit-stop non perfetto per Verstappen che monta le hard

E intanto l'Italia del volley femminile, nella finalissima dei mondiali, va sul 2-1 contro la Turchia

34° giro - Box per Leclerc che riparte con le hard

33° giro - Hadjar partito dai box con le hard monta le gomme medie

Leclerc è sempre quarto ed ha 8" sul compagno Hamilton, quinto. Entrambi devono ancora cambiare le gomme

Il vantaggio di Verstappen su Norris rimane stabile sui 6"

31° giro - Pit-stop per Sainz, hard anche per lui

29° giro - Dopo Russell, la Mercedes chiama al cambio gomme anche Antonelli

28° giro - Gomme hard per Russell

La situazione al giro 26 di 53 - Verstappen Norris Piastri Leclerc Russell Hamilton Antonelli Albon Sainz Ocon Stroll Hadjar Colapinto Gasly Bortoleto Bearman Lawson Tsunoda

Rottura della sospensione posteriore destra per Alonso che ha preso con violenza il cordolo esterno della Ascari

Alonso procede lentamente, dalla Williams arriva l'ordine a Sainz di far passare Albon

22° giro - Sale a 6" il vantaggio di Verstappen su Norris, lo stesso divario che soffre Piastri sul compagno. Leclerc è a 5"5 da Piastri ed ha messo diversi metri tra sè e Russell che dietro ha sempre Hamilton. Antonelli è settimo davanti a Sainz Albon Ocon Stroll Hadjar Colapinto Gasly Alonso Bortoleto Lawson Bearman Tsunoda

Ai box Bortoleto e Alonso, mettono le hard, ma in Sauber sono più lenti di Aston Martin e Alonso lo passa in pit lane

Rischio Gasly che va largo alla seconda di Lesmo

20° giro - Box per Tsunoda che monta le hard ed entra davanti a Bearman che lo supera alla Roggia

Ai box Bearman per il cambio gomme da medie ad hard

18° giro - Tsunoda si addormenta alla prima variante e Antonelli è lesto a superarlo

Verstappen ha portato a 4"4 il vantaggio su Norris, Piastri è terzo tranquillo, Leclerc sembra aver messo la museruola a Russell che deve guardarsi da Hamilton. Bortoleto è splendido settimo davanti ad Alonso Tsunoda Antonelli Bearman Sainz Albon Ocon Stroll Hadjar Colapinto Gasly Lawson

17° giro - Distacchi piuttosto cristallizzati in questa fase

11° giro - Verstappen ha portato il vantaggio su Norris a 3"5, Piastri è terzo e sembra recuperare qualcosa sul compagno. Leclerc è quarto a 2" da Piastri e sta cercando di tenere distante Russell, il quale a sua volta vede avvicinarsi Hamilton

8° giro - Verstappen sorprendentemente ha preso il largo su Norris e il divario è di 2"2. A 3"7 da Norris c'è il compagno Piastri seguito a 1"2 da Leclerc, poi Russell e Hamilton

Hamilton supera Bortoleto e da decimo al via è sesto

6° giro - Piastri supera Leclerc alla prima variante e va in terza posizione. Leclerc deve guardarsi da Russell. Bortoleto è splendido sesto con la Sauber e precede Hamilton Alonso Tsunoda Antonelli Bearman Sainz Albon Ocon Lawson Stroll Colapinto Hadjar Gasly

4° giro - Verstappen prende la scia di Norris sul rettifilo di arrivo e lo supera all'esterno della prima variante. Leclerc non tiene il passo dei primi due, è a 3"2 da Norris, ma si difende da Piastri

Norris viene fatto passare da Verstappen per non incorrere in una penalità, terzo é Leclerc poi Piastri Russell Bortoleto Alonso Hamilton Tsunoda Antonelli decimo

Leclerc non molla e risupera Piastri

Leclerc supera Piastri, ma l'australiano lo ripassa con una manovra splendida all'esterno della Lesmo

Verstappen al via spinge nell'erba Norris che poi alla prima staccata si butta all'interno della Red Bull. Verstappen taglia la prima variante e si prende dell'idiota da Norris

Hulkenberg ha un problema tecnico e prende la via dei box. Che peccato

Lawson ha le gomme soft, Albon Ocon e Stroll le hard, tutti gli altri sono con le medie

Dalla corsia box partono Hadjar e Gasly

Pronti per il giro di ricognizione

Se una settimana fa le tribune e i terrapieni del circuito olandese di Zandvoort erano tinti di arancione, il colore nazionale delle magliette indossate dai tifosi di Verstappen, a Monza le tribune sono completamente rosse come il rosso Ferrari. C'è grande emozione nell'autodromo lombardo e tutti sono per Leclerc

6 Set [17:10]

Monza - Qualifica
Verstappen batte le McLaren

Massimo Costa - XPB Images

Bisogna sempre tenere in considerazione Max Verstappen e la Red Bull-Honda. Anche quando sembrano fuori dai giochi per un posto al sole, anche quando la RB21 fa le bizze, lasciarli fuori dalla contesa finale di una qualifica è un errore. E soprattutto a Monza, un circuito dove le differenze cronometriche sono minime, la Red Bull e il quattro volte campione del mondo potevano rappresentare la sorpresa del giorno. E così è stato.

Niente McLaren davanti a tutti, niente Ferrari in pole o in prima fila, che sembrava potersi giocare con il team di Zak Brown la pole. Niente di tutto ciò, Il miglior tempo lo ha firmato Verstappen per la quinta volta quest'anno. Dopo Suzuka, Jeddah, Miami, Silverstone, ecco Monza. Per lui, fanno 45 pole in carriera, quinto di tutti i tempi e a meno 12 pole da Sebastian Vettel. Certo, oggi ci sono più gare e dunque maggiori possibilità per segnare pole e vittorie, rendendo queste classifiche storiche poco attendibili, ma tant'è.

Verstappen nel primo tentativo del Q3 è stato l'unico a scendere sotto l'1'19" con il tempo di 1'18"923. Nel secondo push si è migliorato con 1'18"792. Un passo in avanti fondamentale, perché nel secondo push Lando Norris ha concluso il suo giro finale in 1'18"869 e Oscar Piastri in 1'18"892. Minime, ma decisive differenze. Tra Verstappen e Norris corrono 77 millesimi, 190 ne ha rimediati Piastri.

Con i suoi lunghi rettifili che portano dalla prima variante alla Roggia, da Lesmo alla Ascari, dalla Ascari alla Parabolica, da qui alla prima variante, le possibilità di sorpasso sono infinite e il DRS, oltre alle scie, sarà fondamentale. Non sarà facile per Verstappen tenere la prima posizione, la Red Bull in gara non ha la costanza di rendimento della McLaren per un degrado gomme che è sempre superiore. Vedremo.

Delusione per la Ferrari. Le prove libere avevano lasciato supporre che Charles Leclerc potesse essere in grado di entrare nella bagarre per la pole, soprattutto dopo il terzo turno quando si è trovato a 21 millesimi da Norris. Ma le cose sono andate diversamente in qualifica. Secondo nel primo push in 1'19"007, Leclerc nel successivo tentativo non ha computo passi in avanti, venendo scavalcato dalle due McLaren. Partirà così quarto, posizione che comunque non pregiudica nessuna speranza di podio o, addirittura, di vittoria.

Poco dietro a Leclerc, Lewis Hamilton che ha fatto suo il quinto posto in 1'19"124. Non male per l'inglese che rispetto ad altre occasioni ha saputo rimanere sul tempo di Leclerc. Ma per la penalità rimediata a Zandvoort è decimo. E' mancata la Mercedes, soltanto sesta nei tempi con George Russell e settima con Andrea Kimi Antonelli. Per il bolognese una buona qualifica che lo ha visto vicino al compagno e cancella, almeno nella sua mente, gli errori di Zandvoort e del secondo turno libero di venerdì.

Applausi per Gabriel Bortoleto che ha portato la Sauber-Ferrari in ottava posizione, poi divenuta la settima. Nella terza sessione libera, aveva fatto capire che c'era la possibilità di un bel risultato e così è stato. Non ci è riuscito Nico Hulkenberg, 12esimo. Bene Fernando Alonso con la Aston Martin-Mercedes, nono (ottavo), mentre il suo compagno continua a deludere in qualifica. Lance Stroll non ha superato il Q1.

Nel Q3 è entrato Yuki Tsunoda con la seconda Red Bull, ma ha chiuso soltanto decimo, poi nono. Considerando che il suo compagno è in pole, abbiamo già detto tutto. Oliver Bearman è 11esimo con la Haas-Ferrari ed ha fallito l'accesso al Q3 per un soffio, battuto proprio da Tsunoda nel Q2. Deludenti la Williams-Mercedes e la Racing Bulls-Honda, quest'ultima stranamente eliminata con entrambe le monoposto nel Q1 dopo il gran weekend di Zandvoort.

Sabato 6 settembre 2025, qualifica

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'18"792 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'18"869 - Q3
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'18"892 - Q3
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'19"007 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'19"157 - Q3
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'19"200 - Q3
7 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'19"390 - Q3
8 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'19"424 - Q3
9 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'19"519 - Q3
10 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'19"124 - Q3 *
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'19"446 - Q2
12 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'19"498 - Q2
13 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'19"528 - Q2
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'19"583 - Q2
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'19"707 - Q2
16 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'16"917 - Q1
17 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'19"948 - Q1
18 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'19"992 - Q1
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'20"103 - Q1
20 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'20"279 - Q1

* Penalizzato di 5" per Zandvoort

6 Set [13:44]

Monza - Libere 3
Norris, poi Leclerc a 0"021

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris, il più veloce nella giornata di prove libere del venerdì a Monza, si è ripetuto anche nel terzo turno. Voglioso di riscatto dopo la delusione vissuta in Olanda, Norris sta spingendo forte, ma vedremo se, proprio come accaduto a Zandvoort, nella sfida per la pole ne uscirà sconfitto. Una settimana fa lo aveva battuto Oscar Piastri, oggi sembra che dovrà giocarsela anche con la Ferrari di Charles Leclerc e la Red Bull-Honda di Max Verstappen.

Sono tutti molto vicini. Leclerc, nel suo giro finale è balzato in seconda posizione a soli 21 millesimi dal britannico della McLaren-Mercedes, Piastri è terzo a 121 millesimi mentre Verstappen è quarto a 167 millesimi. Della partita potrebbe esserci anche George Russell, quinto a 184 millesimi, ma la Mercedes è forse l'anello debole.

Lewis Hamilton, soltanto settimo e a 267 millesimi da Norris, ha detto che se servirà si presterà a tirare la scia a Leclerc. E proprio questo aspetto potrà risultare fondamentale. Di certo, non ci sarà uno scambio di cortesie tra i due piloti McLaren, ma Yuki Tsunoda potrebbe "tirare" Verstappen così come Andrea Kimi Antonellil potrebbe fare lo stesso con Russell. Giochi di squadra che sono in grado di modificare sensibilmente la classifica della qualifica.

A proposito di Antonelli, il 18enne bolognese si è riscattato dopo l'uscita di pista nel secondo turno, disputando una buona sessione conclusa in nona posizione. Sorprendente, invece, Gabriel Bortoleto che ha trovato il modo di occupare la sesta posizione con la Sauber-Ferrari. Notevole, ma ormai non è una sorpresa, Isack Hadjar, ottavo con la Racing Bulls-Honda che ha visto Liam Lawson ai box per un problema tecnico.

Rispetto a venerdì, si sono visti meno errori, soprattutto a Lesmo. Chi ha rischiato è stato Leclerc, poi si è rifatto il giro seguente realizzando il secondo crono. Siparietto tra Verstappen ed Esteban Ocon. L'olandese alla prima variante ha tirato la staccata eccessiva sul francese, che poi dall'esterno lo ha ripassato, e chiuso in traiettoria, suscitando le ire del pilota Red Bull.

Sabato 6 settembre 2025, libere 3

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'19"331 - 21 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'19"352 - 24
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'19"496 - 22
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'19"498 - 18
5 - George Russell (Mercedes) - 1'19"515 - 19
6 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'19"558 - 18
7 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'19"598 - 23
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'19"603 - 20
9 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'19"696 - 24
10 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'19"720 - 23
11 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'19"737 - 18
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'19"861 - 19
13 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'19"907 - 23
14 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'20"034 - 22
15 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'20"059 - 24
16 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'20"132 - 14
17 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'20"209 - 22
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'20"247 - 23
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'20"247 - 22
20 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'20"304 - 20

6 Set [12:45]

Ricciardo si ritira dalle corse
Ora è l'ambasciatore della Ford

Massimo Costa

Da pilota ad ambasciatore. E' un attimo. Daniel Ricciardo, uscito dal Mondiale F1 lo scorso anno, ha deciso di ritirarsi dalle corse. Niente Indycar, niente WEC o altro. Almeno per il momento. Il 36enne australiano ha invece annunciato il suo nuovo ruolo di ambasciatore per il marchio Ford. Precisamente, Ricciardo è divenuto il Global Ford Racing Ambassador. Ford è pronta per rientrare in F1 legandosi a Red Bull, ma non solo, in quanto si sta lavorando a un programma Hypercar e alla Dakar con il modello Raptor.

"Anche se i miei giorni da pilota sono alle spalle, il mio amore per le corse rimarrà sempre vivo e per questo sono orgoglioso di collaborare con Ford per diventare un Global Ford Racing Ambassador. Lavorerò a stretto contatto con Ford Racing e mi concentrerò in particolare sullo straordinario marchio Raptor e sullo stile di vita che per molti clienti Ford ha rappresentato".

Ricciardo ha proseguito: "Quando ho deciso di chiudere con le corse, ho riflettuto a lungo su come trovare il modo più autentico per rimanere in contatto con il mondo dell motorsport. Per me, gareggiare è sempre stato un divertimento, mi ha reso felice e ha creato ricordi che dureranno per sempre. E' così arrivata l'occasione di unirmi a Ford e sono entusiasta nell'affrontare tutti gli impegni che Ford Racing ha in cantiere".

I primi incontri con i vertici del costruttore americano risalgono al 2023 quando la Red Bull ha annunciato l'avvio della partnership con la Ford per il motore F1 e Ricciardo era il tester della squadra.

Ricciardo ha segnato la storia della F1 e non solo, Nelle categorie inferiori si è sempre messo in luce fin dall'esordio in Formula Renault 2.0, nella serie italiana con RP Motorsport dove era arrivata a seguito del terzo posto nella F.BMW Asia. Divenuto pilota Junior Red Bull, Ricciardo è salito nella Eurocup Renault nel 2008 con SG risultando secondo dietro a Valtteri Bottas. Nel 2009 ha vinto il titolo della F3 inglese col team Carlin, poi il salto in World Series Renault 3.5 sempre con Carlin dove è subito risultato vice campione, battuto di Mikhail Aleshin.

L'anno seguente ha proseguito in World Series Renault 3.5 con ISR, ma a metà stagione è arrivata l'occasione del debutto in F1 con HRT, via Red Bull. Nel 2012, l'ingresso in Toro Rosso dove è rimasto anche nel 2012 e 2013. La stagione successiva, la promozione in Red Bull e il terzo posto finale nel Mondiale con tre vittorie. In seguito, Ricciardo è rimasto in Red Bull nel 2015 (ottavo), nel 2016 (terzo), nel 2017 (quinto), nel 2018 (sesto), anno della rottura con Christian Horner ed Helmut Marko.

E' quindi passato in Renault per due stagioni, 2019-2020 risultando nono e quinto nella classifica iridata, poi l'ingresso in McLaren nel 2021, a Monza il ritorno alla vittoria, e 2022. Ma le prestazioni sono andate sempre più in calando e la McLaren non gli ha rinnovato il contratto. Recuperato dalla Red Bull come terzo pilota e tester, nel 2023 ha avuto la chance di correre sette Gran Premi con l'Alpha Tauri, venendo confermato per il 2024. Ma nuovamente, i risultati non sono stati positivi e dopo Singapore, 18esima gara su 24, è stato appiedato.

Ricciardo ha preso il via in 257 Gran Premi, ne ha vinti 8, ha ottenuto 3 pole, è salito sul podio 32 volte ed è partito dalla prima fila in 10 gare.

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