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23 Nov [2:16]

Las Vegas, gara 2
È Pin la nuova regina

Davide Attanasio

Doriane Pin ce l’ha fatta. È lei la nuova regina della F1 Academy. In una Las Vegas tinteggiata di nuvole rosa, pronta a salutare la luce per dare spazio alle stelle, alla 21enne di Ivry-sur-Seine (un tiro di schioppo da Parigi) è bastata la quinta posizione per laurearsi campionessa. Quattro vittorie, otto podi totali, nessuna pole position, ma 172 punti rivelatisi sufficienti per succedere a Marta García (2023) e Abbi Pulling (2024) nell'albo d'oro, con entrambe presenti nel Nevada per celebrare il titolo di Doriane.

Supportata dalla Mercedes dal 2024, la sua carriera si era inizialmente sviluppata tra Ferrari Challenge, ELMS, WEC e IMSA. Poi la scelta di volgere lo sguardo alle monoposto. Audace, perché si sa, lasciando la strada vecchia per quella nuova, si sa ciò che si lascia ma non ciò che si trova. A fine 2023, quindi, il debutto nella F4 SEA, poi - in preparazione alla sua prima stagione in F1 Academy - quattro appuntamenti nella F4 emiratina.

L’inizio della campagna 2024, a Gedda, aveva più che convinto sul piano della velocità. Ma a lungo andare, la superiorità di Abbi Pulling si è fatta schiacciante, e Doriane si è dovuta accontentare del secondo posto. In aggiunta, il suo primo approccio con la Regional by Alpine l’aveva costretta a guardare in faccia alla realtà.

Vincere nel 2025, quindi, diventava fondamentale per tante ragioni. Ma lo stesso si poteva dire di Maya Weug (foto sotto). Entrambe alla seconda e ultima stagione per questioni regolamentari, hanno messo in scena una lotta davvero apprezzabile, ma soprattutto leale. Niente colpi bassi, né scorrettezze, duelli appassionanti e un verdetto che alla fine ha sorriso alla pilota del team Prema, che con la squadra veneta ha condiviso fin qui tutte le sue esperienze con le “single seaters”.



Non è bastato, a Maya, gettare il cuore oltre l’ostacolo. A pesare sulla classifica dell’olandese del team MP Motorsport, oltre al fresco di memoria incidente nella prima gara, è senza dubbio lo sventurato weekend canadese, nel quale non poté lottare ad armi pari per gran parte dell’evento (complice un problema che attanagliò la sua Tatuus), che tra l’altro conteneva ben tre gare per via del recupero della seconda corsa che non si riuscì a disputare a Miami.

Sul Circut Gilles-Villeneuve, Weug perse la bellezza di 38 punti nel confronto con la neo campionessa. E alla fine del campionato, il distacco tra la ragazza della Mercedes e quella della Ferrari è pari a quindici lunghezze. Si sa, però, che con i sé e i ma non si scrive la storia. Ma certamente, la si può raccontare, analizzare. E si può dire che, qualora il titolo fosse andato a Maya, questa non avrebbe certamente demeritato.

Sul gradino più basso del podio, relativamente alla graduatoria pilote, è più che meritatamente salita Chloe Chambers (foto sotto), brava a superare Ella Lloyd (comunque migliore tra le debuttanti e autrice di una stagione positiva) grazie a un successo mai messo in discussione. Il giro veloce siglato all'ultimo passaggio, qualora ce ne fosse il bisogno, è lì a dimostrarlo. Anche per la newyorkese di adozione ci sarebbe da aprire un “capitolo rimpianti”, più per suoi demeriti che altro. Ma è bello anche averne, alla fine, perché significa che si è vissuto. Senza vissuto non esiste errore, e senza errore non esiste rimpianto.



Alisha Palmowski, seconda sotto la bandiera a scacchi, ha resistito all’impeto della Weug regalando al team Campos una memorabile doppietta. Quarta, Alba Larsen ha restituito il sorpasso sulla Pin (inizialmente subìto in occasione della sesta tornata) al penultimo giro. La francese, precedentemente superata dalla rivale Weug, si è ben volentieri accontentata della quinta piazza: il suo posto al sole era già pronto ad aspettarla.

Domenica 23 novembre 2025, gara 2

1 - Chloe Chambers - Campos - 13 giri in 30'31"409
2 - Alisha Palmowski - Campos - 4"895
3 - Maya Weug - MP Motorsport - 5"123
4 - Alba Larsen - MP Motorsport - 5"974
5 - Doriane Pin - Prema - 7"054
6 - Ella Lloyd - Rodin - 10"499
7 - Nina Gademan - Prema - 11"887
8 - Tina Hausmann - Prema - 12"024
9 - Rafaela Ferreira - Campos - 13"568
10 - Aurelia Nobels - ART - 16"495
11 - Lia Block - ART - 17"743
12 - Emma Felbermayr - Rodin - 19"231
13 - Courtney Crone - ART - 21"920
14 - Rachel Robertson - Hitech - 28"673 **
15 - Chloe Chong - Rodin - 31"849 
16 - Nicole Havrda - Hitech - 35"982 *

* 5" di penalità (falsa partenza)
** 10" di penalità (causing a collision)

Ritirate
Joanne Ciconte
Payton Westcott 

Albo d'oro
2023 - Marta García (Prema)
2024 - Abbi Pulling (Rodin)
2025 - Doriane Pin (Prema)

Il campionato finale
1.Pin 172 punti; 2.Weug 157; 3.Chambers 127; 4.Lloyd 109; 5.Palmowski 91; 6.Gademan 74; 7.Larsen 70; 8.Hausmann 50; 9.Block, Felbermayr 37; 11.Chong, Ferreira 18; 13.Nobels 17; 14.Ciconte 8; 15.Kosterman 6; 16.Roberston, Anagnostiadis 5; 18.Westcott, Crone 3; 20.Havrda 1.

22 Nov [4:12]

Las Vegas, gara 1
Weug sbaglia, Pin ipoteca il titolo

Davide Attanasio

La F1 Academy 2025 potrebbe essersi indirizzata, se non decisa, nel corso di un giro di formazione. Dietro la safety-car (pista umida, gomme wet), pronta per la partenza lanciata, l’elastico di Nina Gademan e Tina Hausmann coglie impreparata Maya Weug. L’olandese della Ferrari tampona l’elvetica dell’Aston Martin e consegna un assist che Doriane Pin (Prema) deve solamente “spingere in rete”. Detto, fatto.

Pin, che non vinceva da sette gare (la prima di Montréal), ha il merito di non aver sbagliato, di essere rimasta fredda. Di aver usato la testa, in una corsa - la prima della F1 Academy a Las Vegas - che ne ha viste di cotte e di crude. Tra Doriane e Maya, ora, ben venti punti. Per vincere, Weug dovrebbe… vincere gara 2, con Pin fuori dalle prime sette. Uno scenario attualmente difficile da pronosticare, ma dopo i 14 giri appena andati in archivio mai dire mai.

Dopo l’episodio sopra menzionato, la corsa ha ufficialmente preso il via dietro la safety-car. Nel primo giro di bandiera verde, il quarto, Gademan e Pin vengono fulminate da Alba Larsen, prima che la danese, toccato un muro, non andasse poco dopo in testacoda. Intanto, Chloe Chong va al contatto con Courtney Crone, e Joanne Ciconte sperona Rafaela Ferreira. Risultato? Seconda safety-car e dieci secondi di penalità per Chong e Ciconte.

Giro sei, altro giro, altra giostra. Stavolta è il turno di Ella Lloyd. La gallese, dal decimo posto, aveva recuperato fino al quinto. Nel tentativo di superare Alisha Palmowski va però fuori linea in curva 5, non riesce a recuperare la sua Tatuus e la sua corsa finisce contro le barriere. Ancora una volta, la vettura di sicurezza è costretta a fare il suo ingresso in pista.

Il giro nove è stato quello che ha consegnato la vittoria a Pin. Presa tutta la scia della Gademan sul primo, lungo rettifilo della Strip, è bastato (si fa per dire) staccare tardi per accaparrarsi la vetta. Poco dopo, l’ennesima scaramuccia tra Palmowski e Chloe Chambers - in lotta per il podio dall’inizio - porterà al ritiro dell’americana e alla quarta safety-car. Di fatto, la corsa è finita in questo momento.

Nel marasma generale, sono da sottolineare le prove pulite delle debuttanti Rachel Robertson e Payton Westcott. La scozzese, sesta sotto la bandiera a scacchi, è stata promossa al quinto posto per via della penalità della Ciconte; anche l’americana, inizialmente ottava, ha scalato la graduatoria di una posizione. A punti anche Lia Block e Courtney Crone.

Peccato per Emma Felbermayr. L'austriaca avrebbe dovuto prendere il via dalla prima fila, ma non è riuscita scattare per il giro di formazione dovendosi così accodare in fondo al plotone.

Con questi risultati, il team Prema si è aggiudicato per la terza volta su tre il titolo delle squadre. Adesso, manca “solo” la ciliegina a una torta che andrebbe solo mangiata.

Aggiornamento penalità
Squalificata Alisha Palmowski (Campos): la sua Tatuus è stata rilevata irregolare alle verifiche tecniche. Primo podio della sua carriera in F1 Academy per Aurelia Nobels. Penalità anche per Nicole Havrda, dieci secondi stop&go convertiti in trenta sul tempo di gara.

Sabato 22 novembre 2025, gara 1

1 - Doriane Pin - Prema - 12 giri in 35'55"247
2 - Nina Gademan - Prema - 0"543
3 - Aurelia Nobels - ART - 1"188
4 - Rachel Robertson - Hitech - 1"697
5 - Lia Block - ART - 2"059
6 - Payton Westcott - Hitech - 2"405
7 - Courtney Crone - ART - 2"681
8 - Rafaela Ferreira - Campos - 3"748
9 - Emma Felbermayr - Rodin - 5"843
10 - Joanne Ciconte - MP Motorsport - 11"477 *
11 - Chloe Chong - Rodin - 16"147 *
12 - Nicole Havrda - Hitech - 34"975 **

* 10" di penalità
** 30" di penalità

Ritirate
Chloe Chambers
Ella Lloyd
Alba Larsen
Tina Hausmann
Maya Weug

Squalificata
Alisha Palmowski

Il campionato
1.Pin 162 punti; 2.Weug 142; 3.Lloyd, Chambers 101; 5.Palmowski 73; 6.Gademan 68; 7.Larsen 58; 8.Hausmann 46; 9.Block, Felbermayr 37; 11.Chong 18; 12.Nobels, Ferreira 16; 14.Ciconte 8; 15.Kosterman 6; 16.Roberston, Anagnostiadis 5; 18.Westcott, Crone 3; 20.Havrda 1.

21 Nov [7:22]

Las Vegas, qualifica
Chambers, ennesima pole
Pin, 4°, davanti a Weug, 5°

Davide Attanasio 

In qualifica… spostatevi tutte. Avrà pensato questo, Chloe Chambers (Campos), che con la pole position conquistata nell’ultima qualifica della F1 Academy a Las Vegas si è portata a quota quattro partenze dal palo, sulle sette a disposizione. Le altre tre le ha ottenute Maya Weug (MP Motorsport), e quindi, come nel 2024, sono state due sole pilote a monopolizzare le qualifiche. Un anno fa, infatti, ci riuscirono Doriane Pin e la campionessa Abbi Pulling. Ed è paradossale pensare come chi in questo momento guida la classifica, Pin, nel 2025, alla voce pole, dovrà scrivere zero.

Quello che conta, però, è vincere il campionato. E le cose, per la francese del team Prema, sembrano essersi messe bene. Weug, l’unica che potrebbe togliergli lo scettro, o meglio, la corona, si è classificata quinta, e Pin, quarta assoluta, la marcherà a distanza ravvicinatissima. Sia nella prima gara, dove con la griglia invertita sarà Weug a precederla, che nella seconda, dove per forza di cose il verdetto dovrà essere emesso.

Negli ultimi due appuntamenti, Zandvoort e Singapore, Weug non è mai scesa dal podio, cogliendo due vittorie nelle gare più generose in termini di punteggio. Al contrario Pin, il cui ultimo sigillo è datato Montréal gara 1, ha visto poco a poco ricucirsi il distacco in suo favore, passato da +37 a +9. Tutto, quindi, è ancora suscettibile di variazione, e sappiamo benissimo come in campionati così punto a punto sottovalutare la situazione è spesso e volentieri viatico di cocenti delusioni.

Dovrà quindi tenere gli occhi aperti, Pin, che al termine di quest’anno saluterà la categoria per motivi regolamentari. Stesso discorso per Weug e per molte altre. Anche per Chloe Chambers, che però un’ultima soddisfazione se la vorrà sicuramente togliere. Se le sue qualifiche sono andate quasi sempre bene, le gare non hanno concesso moltissimi sorrisi. Sembrava che la vittoria in gara 3 a Montréal avesse cambiato tutto. Dopo quell’appuntamento era lei la più diretta inseguitrice di Pin, ma problemi tecnici (Zandvoort) e scelte strategiche sbagliate (Singapore) hanno reso il compito ancor più arduo di come, comunque, lo sarebbe già stato.

Nella sessione in questione, si è subito capito che la scia potesse giocare un ruolo di primaria importanza. Forse non ha deciso la contesa per la prima posizione, ma per quelle subito dietro il discorso è differente. Chambers non ha fatto prigionieri, precedendo la compagna Alisha Palmowski di quasi quattro decimi. E però, tra la britannica - che continuerà anche nel 2026 con il supporto della Red Bull - e Weug, ballano meno di tre decimi. Nel mezzo, Alba Larsen ha preceduto Pin, risultando appena 17 millesimi più lenta di Palmowski.

È quindi lapalissiano pensare che l’aver preso il traino giusto al momento giusto, che ti possa aver sospinto per tutto il terzo settore, da curva 12 a curva 17, abbia fatto la differenza. Weug e Larsen, compagne di squadra in seno al team MP Motorsport, hanno provato a darsi una mano, con la danese che ha concesso la scia all’olandese a pochissimi minuti dalla conclusione. Non è bastato, anche perché dopo aver cambiato gomme (cosa che Pin, ad esempio, non ha fatto) Weug non ha più ritrovato il ritmo del quale sembrava disporre a inizio turno. Al contrario, Larsen ha estratto dal cilindro un bellissimo ultimo giro. Ricordiamo che nel 2026 la classe 2008 entrerà a far parte della Ferrari Driver Academy, prendendo proprio il posto della Weug.

Anche in casa Prema hanno forse provato qualcosa di simile per aiutare Doriane Pin. Nella fattispecie, Tina Hausmann ha trainato la pilota della Mercedes per tutto l’ultimo settore, forse bloccandola un tantino nella chicane che separa i due rettilinei, mentre nel caso precedente Larsen aveva aiutato Weug "solamente" nel primo rettifilo, spostandosi prima della suddetta chicane. Insomma, non era facile fare tutto nel modo giusto, ma si può dire che non sia poi andata così male, e qualche equilbrio è sicuramente cambiato.

Hausmann, a sua volta all’ultimo fine settimana del suo biennio nella serie, si è ben comportata ottenendo il sesto riferimento. L’elvetica si trova un po’ nella terra di nessuno, come d’altronde le è successo per buona parte del suo percorso. Troppo veloce per occupare le ultime posizioni, non all’altezza del livello delle primissime. E puntualmente, il discorso si è ripresentato anche in Nevada: Weug, che la precede, dista quasi quattro decimi, mentre Emma Felbermayr (Rodin) la segue dello stesso distacco.

Tra le prime dieci anche Nina Gademan, una buona Rafaela Ferreira (confermata nel 2026 con il supporto della Racing Bulls) ed Ella Loyd, rispettivamente ottava, nona e decima. Per la regola della griglia invertita (prime otto), sarà quindi Gademan a partire davanti in gara 1, quella che assegna meno punti. Non la migliore versione, invece, quella di Ella, approdata a Las Vegas per difendere il terzo posto nella classifica piloti. Con i due punti ottenuti grazie alla pole, Chambers l’ha già agganciata a quota 101. Comunque finirà, la gallese continuerà anche l’anno prossimo con il supporto del team Rodin e della McLaren, che nel contempo
ha rimpolpato la sua academy.

Sesta fila per Joanne Ciconte e la pilota di casa, Lia Block, settima per Aurelia Nobels e la debuttante Rachel Robertson (Hitech), chiamata in causa per sostituire l’ancora infortunata Aiva Anagnostiadis. Non il massimo in battesimo di Payton Westcott, wild card dell’evento, penultima davanti a Nicole Havrda e dietro a Chloe Chong. Quindicesima, infine, l’altra americana Courtney Crone.

Aggiornamento penalità
Per impeding su Ella Lloyd, Aurelia Nobels verrà arretrata di tre posizioni sia sullo schieramento di gara 1 che di gara 2. 

Venerdì 21 novembre 2025, qualifica

1 - Chloe Chambers - Campos - 2’06’’538
2 - Alisha Palmowski - Campos - 2'06"918
3 - Alba Larsen - MP Motorsport - 2’06’’935
4 - Doriane Pin - Prema - 2’06’’978
5 - Maya Weug - MP Motorsport - 2’07’’194
6 - Tina Hausmann - Prema - 2’07’’574
7 - Emma Felbermayr - Rodin - 2’07’’966
8 - Nina Gademan - Prema - 2’07’’987
9 - Rafaela Ferreira - Campos - 2’07’’999
10 - Ella Lloyd - Rodin - 2’08’’153
11 - Joanne Ciconte - MP Motorsport - 2’08’’182
12 - Lia Block - ART - 2’08’’412
13 - Rachel Robertson - Hitech - 2’08’’730
14 - Courtney Crone - ART - 2’09’’043
15 - Chloe Chong - Rodin - 2’09’’044
16 - Aurelia Nobels - ART - 2’08’’641 *
17 - Payton Westcott - Hitech - 2’09’’534
18 - Nicole Havrda - Hitech - 2’10’’173

* tre posizioni di penalità sugli schieramenti di gara 1 e 2

18 Nov [11:03]

Westcott wild card a Las Vegas

Davide Attanasio

Nuova esperienza per Payton Westcott. La 16enne californiana parteciperà all'ultimo appuntamento della F1 Academy, che si terrà questo fine settimana a Las Vegas, in qualità di wild card. Nel corso della sua prima stagione in monoposto, disputata con il team Van Amersfoort nella F4 italiana e nell'E4, ha avuto la possibilità di partecipare ai
rookie test che la serie al femminile ha organizzato sul circuito di Navarra nel mese di settembre, dove nel secondo turno è risultata la più veloce. Un premio meritato, quindi, per chi nel 2024 partecipò alla Champions of the Future Academy (COFTA) con il supporto della "Discover Your Drive" nella categoria OK-N Senior.

Per inciso, il rapporto tra la COFTA e la F1 Academy è stato rinnovato e ampliato per un altra stagione, a dimostrazione del fatto di come i risultati siano incoraggianti. E l'ascesa della Westcott ne è un esempio lampante.

14 Nov [16:11]

Rinnovo della partnership
tra F1 Academy e Formula 1

Eva Surian

“In un accordo storico, la Formula 1 Academy e la Formula 1 hanno annunciato nella giornata di oggi che tutti gli attuali dieci team del Mondiale, hanno riaffermato il loro impegno a sponsorizzare una livrea e una pilota della F1 Academy come parte di una partnership pluriennale. Il team Cadillac, che entrerà in Formula 1 a partire dal 2026, ha confermato che si unirà come sponsor della serie femminile a partire dal 2027”.

Così, attraverso un comunicato ufficiale emesso nella giornata di giovedì 13 novembre, è stato reso noto e confermato il prolungamento dell’accordo tra Formula 1 e Formula 1 Academy. L’impegno del Circus nei confronti delle ragazze della serie tutta al femminile, iniziò già dal 2024, secondo anno di vita della categoria, quando ciascuna squadra di Formula 1 decise di sostenere almeno dieci delle ragazze in pista, tinteggiando le livree delle rispettive monoposto con i colori di ciscun team e fornendo supporto alle pilote.

Ad oggi, l’estensione dell’accordo dimostra da un lato, la diretta volontà di Formula 1 di aumentare la partecipazione e la presenza femminile nel motorsport, dall’altro, l’aumento della competitività tra le ragazze di ottenere un sedile in F1 Academy. Inoltre, il comunicato prevede un importante cambio di regolamento a partire dal 2027. Stando alle regole attuali, la categoria limita a soli 2 anni la partecipazione al campionato di F1 Academy per ciascuna pilota.

Dal 2027, invece, alle pilote che dimostreranno grande potenziale nelle due annate precedenti verrà data la possibilità di continuare la loro carriere in F1 Academy anche per una terza stagione. Questo cambio di regolamento è dettato dalla volontà di incentivare uno sviluppo più profondo del talento di ciascuna ragazza e, inoltre, l’aumento della notorietà della F1 Academy a livello globale ha certamente contribuito al prolungamento della partnership tra la serie femminile e Formula 1.

24 Ott [15:49]

Rinnovo per la collaborazione
tra F1 Academy e COFTA

Davide Attanasio

"La F1 Academy ha oggi annunciato il rinnovo e l'espansione del suo supporto per la serie globale di karting Champions of The Future Academy (COFTA), con fino a 27 giovani pilote pronte a essere supportate dalla "F1 Academy Discover Your Drive" nel 2026". Così, tramite un comunicato ufficiale emesso nella giornata di venerdì, è stato reso noto il prolungamento dell'accordo tra le due parti.

La COFTA, sin dal suo debutto datato 2023, ha fatto passi in avanti significativi per una rappresentanza femminile sempre maggiore (dal 5% di allora all'attuale 30%), e dalla fine di quest'anno ha introdotto due nuovi campionati regionali propedeutici alla stagione vera e propria.

Il primo, denominato "Champions of The Future Academy Program UAE", si svolgerà per l'appunto negli Emirati Arabi Uniti nell'arco di due appuntamenti, il primo dal 7 al 9 novembre 2025 e il secondo nel febbraio 2026. Il secondo, il "British Champions of the Future Academy Program", si articolerà su quattro tappe e avrà luogo esclusivamente nel 2026.

La "F1 Academy Discover Your Drive", oltre alle nove pilote che già supporta nel COFTA, farà lo stesso per altrettante sia nel campionato emiratino che in quello britannico.

Sei delle "beneficiarie" (due per ciascuna delle tre categorie) per gli eventi in Medio Oriente sono già state selezionate: nella categoria "Minis" (8-11 anni) Khloe McGill e Atiqa Mir, in quella "Juniors" (11-14 anni) Kalyani Prateesh e Ilijana Ostojic e, infine, quanto alla "Seniors" (14-17 anni), Vanessa Silkunaite ed Ella Hakkinen, figlia del due volte campione del mondo Formula 1 Mika. A fine ottobre, invece, si apriranno le iscrizioni per il campionato inglese.

"È incredibile vedere quanto velocemente il livello della rappresentanza femminile nel campionato sia salito", ha dichiarato Susie Wolff, lei che è al timone della F1 Academy. "Con tutte le ragazze ad armi pari e un tetto di spesa massimo, ci rende davvero l'idea di chi emerge solo e solamente per suoi meriti. Chi supportiamo non compete e basta, ma vince gare e mostra di avere il potenziale di progredire verso la F1 Academy e oltre. Stiamo ora estendendo il nostro supporto a ben 27 ragazze tra il campionato internazionale e i nuovi di Emirati e Gran Bretagna, rinforzando così il nostro impegno a rimpinguare il bacino di talenti".

5 Ott [11:31]

Singapore, gara 2
Weug sorprende Pin all'ultimo respiro

Eva Surian

È sotto la pioggia improvvisa sul tracciato cittadino di Marina Bay che Maya Weug ha colto l’attimo decisivo, volando verso la vittoria di gara 2. Aveva molto da perdere, eppure la pilota Ferrari ha studiato con precisione l’attacco dall’interno all’ultimo giro sulla contendente al titolo Doriane Pin.

Ma riavvolgiamo il nastro. Un’ottima partenza ha permesso alla pilotessa Mercedes di sfilare l’olandese/spagnola, partita dalla pole, già in curva 1. In una gara alquanto piatta, priva di colpi di scena, la leadership della corsa pareva salda e indiscussa. Maya, infatti, non ha mai avuto realmente la possibilità di sferrare un controattacco a Doriane e ben presto sono saliti a 2 i secondi di ritardo dalla leader.

Tuttavia, si sa, quando si è in lotta per la vittoria del campionato, ogni punto conta e, infatti, l’unica battaglia tra le due era quella del giro veloce, vinta dalla francese in 2’03’’587. Poi, la pioggia e lo scenario è cambiato radicalmente. Richiesto l’intervento della safety-car a causa del ritiro per incidente di Nicole Havrda, sia il team Prema che il team MP Motorsport hanno preferito non chiamare le due rivali al cambio gomme, temendo di perdere le prime due posizioni.

Alla ripartenza con un solo giro da effettuare, Maya non ci ha pensato due volte. Nonostante avesse gomme slick su una pista completamente bagnata, ha sferrato il colpo cruciale sul finale, allungando poi sulla Pin e conquistando la terza vittoria della stagione. L’assegnazione del titolo avverrà, dunque, durante il prossimo e ultimo appuntamento stagionale di Las Vegas, nel quale le due contendenti arriveranno con soli 11 punti di distacco e 2 gare da disputare.

Ha chiuso in terza posizione Ella Lloyd, per il team Rodin. Partita dalla quarta piazza, la pilota McLaren ha subito rimediato la terza posizione su Chloe Chambers. La bagarre tra le due non si è mai spenta fino all'ingresso ai box dell’americana, chiamata a montare le gomme da bagnato. Non una mossa astuta quella del team Campos, che ha pagato con un undicesimo piazzamento di Chambers, addirittura fuori dai punti.

Completano la top-5 Emma Felbermayr (Rodin) e Alba Larsen (MP Motorsport). È tornata a punti, invece, Joanne Ciconte che ha chiuso in ottava posizione. È stato un weekend dal gusto dolce amaro per la wild card Lisa Billard. Nonostante l’ottima qualificazione in quarta posizione, già al via la francese è stata superata dalla Felbermayr e dalla Nobels. Poi, si è vista passare anche dalla Larsen e dalla Gademan. Infine, la chiamata ai box ha solo peggiorato una situazione già critica, relegando la Billard in 16esima posizione.

La gara 2 di Alisha Palmowski è stata compromessa dall’incidente avvenuto durante la qualifica, ma si è rimboccata le maniche ed è riuscita rimontare sino alla zona punti. Tuttavia, anche in questo caso, il pit-stop non è stato la scelta migliore e così,Palmowski si è ritrovata 15esima. Infine, anche Megan Bruce, l’altra novità oltre a Billard in questo weekend, non ha brillato. Artefice di una gara in sordina, ha chiuso solo in 13esima posizione.

Domenica 5 ottobre 2025, gara 2

1 – Maya Weug – MP Motorsport – 14 giri in 31’42’’238  
2 – Doriane Pin – Prema – 0’’409
3 – Ella Lloyd – Rodin – 1’’316
4 – Emma Felbermayr – Rodin – 2’’610
5 – Alba Larsen – MP Motorsport – 3’’020
6 – Nina Gademan – Prema – 3’’373
7 – Chloe Chong – Rodin – 6’’368
8 – Joanne Ciconte – MP Motorsport – 6’’871
9 – Rafaela Ferreira – Campos – 7’’957
10 – Courtney Crone – ART – 8’’897
11 – Chloe Chambers – Campos – 9’’312
12 – Aurelia Nobels – ART – 12’’083
13 – Megan Bruce – Hitech – 36’’890
14 – Tina Hausmann – Prema – 44’’593
15 – Alisha Palmowski – Campos – 50’’325
16 – Lisa Billard – Hitech – 54’’148
17 – Lia Block – ART – 54’’622

Ritirati
Nicole Havrda

Il campionato
1.Pin 151; 2. Weug 140; 3. Lloyd 101; 4. Chambers 99; 5. Plamowski 73; 6. Gademan 60; 7. Larsen 58; 8. Hausmann 46; 9. Felbermayr 37; 10. Block 33; 11. Chong 18; 12. Ferreira 15; 13. Nobels 10; 14. Ciconte 8; 15. Anaignostiadis 5; 16. Havrda 1; 17. Crone 1; 18. Billard 0; 19. Bruce 0.

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