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29 Set [17:58]

Mugello, gara
Primo centro per Iron Lynx - Proton

Michele Montesano - Foto Speedy

Regna l’assoluto equilibrio nella European Le Mans Series. La 4 Ore del Mugello ha visto il quinto vincitore diverso in altrettante gare sinora disputate. A trionfare sulle colline toscane è stato il team Iron Lynx – Proton al primo centro assoluto nel campionato continentale Endurance. Matteo Cairoli, Jonas Ried e Maceo Capietto sono stati gli assoluti protagonisti di una gara caotica e inframezzata da contatti, incidenti, safety car e persino una bandiera rossa.

Se ieri era stato Cairoli a siglare la pole, quest’oggi Ried ha avuto il compito di gestire la prima frazione di gara. Tuttavia il tedesco è apparso poco incisivo venendo subito sorpassato da un arrembante Clement Novalak. Salito al comando delle operazioni, il portacolori dell’Inter Europol Competition ha provato subito a prendere il largo. Il francese ha, però, dovuto fare i conti con la prima safety car, chiamata per spostare la Oreca LMP2 di Andres Canon Latorre rimasta incastrata nelle barriere di protezione della curva Bucine.



Alla ripartenza Novalak è tornato a dettare il ritmo fin quando è avvenuto il contatto tra la Ferrari di Duncan Cameron e la LMP2 di Reshad de Gerus. Ad avere la peggio è stata la Oreca 07 rimasta ferma alla Biondetti dopo aver perso una ruota. La maggior parte dei team ha approfittato della seconda neutralizzazione per effettuare il cambio piloti. Nella girandola delle soste a salire al comando è stato Olli Caldwell. L’alfiere dell’Algarve Pro Racing non è però riuscito a resistere a Capietto. Subentrato a Ried, il francese ha preso il comando della gara appena prima del terzo ingresso della safety car, richiamata per permettere di spostare la Oreca AF Corse di Alessio Rovera e la Lamborghini di Hiroshi Hamaguchi incagliate nella ghiaia dell’Arrabbiata 1.

Proprio al restart è avvenuto il tremendo incidente tra Claudio Schiavoni e Rahel Frey. Alla ripartenza la Iron Dames ha tamponato, in pieno rettilineo, la Porsche dell’italiano. Non riuscendo più a controllare la vettura, Schiavoni è andato ad impattare dapprima contro il muretto interno per poi rimbalzare al centro della pista. Prontamente schivato dagli altri piloti, l’italiano è fortunatamente uscito incolume dall’abitacolo. Ma i detriti disseminati lungo il tracciato hanno costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa, salvo poi allungare la gara di ulteriori venti minuti.

Con poco meno di un’ora e mezza ancora da disputare, la 4 Ore del Mugello è finalmente ripresa. Capietto ha mantenuto saldamente il comando prima di cedere il volante della Oreca 07 Gibson a Cairoli. Dopo aver firmato la pole, il pilota di Como ha condotto magistralmente il suo stint, siglando anche il giro più veloce di classe, fino a tagliare per primo la bandiera a scacchi. Secondo posto per il terzetto dell’Algarve Pro Racing Matthias Kaiser, Caldwell e Alex Lynn. Proprio quest’ultimo, tramite un undercut è riuscito ad avere la meglio sul Panis Racing. Inoltre, a un quarto d’ora dal termine, Charles Milesi ha perso anche il gradino più basso del podio dovendosi inchinare a un velocissimo Luca Ghiotto (nella foto sotto), in equipaggio con Novalak e Oliver Gray.



Milesi, Manuel Maldonado e Arthur Leclerc si sono classificati quarti precedendo il terzetto dell’AO by TF Louis Deletraz, Jonny Edgar e Robert Kubica, quest’ultimo rimasto coinvolto anche in un contatto. Vittoria e titolo in LMP2 ProAm per Rodrigo Sales, Mathias Beche e Gregoire Saucy. Ottavo assoluto, l’equipaggio del Richard Mille by TDS ha saputo approfittare al meglio delle disavventure degli avversari per imporsi al vertice di classe.

Secondo successo stagionale in LMP3 per il Team Virage. L’esito finale della gara si è deciso nel corso delle ultime battute. Prestando attenzione ai consumi, Gillian Henrion ha completato ben 41 giri nell’ultimo stint. Grazie alla sosta in meno rispetto alla concorrenza il francese, in equipaggio con Julien Gerbi e Bernardo Pinheiro, ha battuto per meno di un secondo l’alfiere del RLR M Sport Gael Julien, che ha diviso la Ligier con Michael Jensen e Nick Adcock. Podio di classe LMP3 completato dal team Inter Europol Competition con Alexander Bukhantsov, Kai Askey e Pedro Perino.

In LMGT3 il Kessel Racing si è assicurato la seconda vittoria consecutiva dopo il sigillo ottenuto a Spa. Protagonista assoluto Daniel Serra che, a sei minuti dalla bandiera a scacchi, ha sorpassato l’Aston Martin Vantage di Lorcan Hanafin. Il brasiliano, in equipaggio con Takeshi Kimura ed Esteban Masson, ha quindi tagliato per primo il traguardo con la Ferrari 296 GT3.

Nonostante la beffa finale, il Grid Motorsport by TF si è consolato con il primo podio nella ELMS conquistato da Hanafin, Martin Berry e Jonathan Adam. Terzo posto di classe per la Ferrari del Formula Racing del terzetto Nicklas Nielsen, Conrad Laursen e Johnny Laursen. Dopo il contatto fratricida, la Porsche delle Iron Dames ha chiuso al quinto posto alle spalle della Ferrari AF Corse di Nicolas Varrone, Emmanuel Collard e Charles-Henri Samani.

Domenica 29 settembre 2024, gara

1 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 114 giri
2 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 6"580
3 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 28"308
4 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 40"703
5 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 43"196
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 47"218
7 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 50"048
8 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 51"579
9 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1'01"259
10 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1'02"888
11 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1'16"347
12 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'18"825
13 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'18"943
14 - Falb-Noble-Yelloly (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'20"450
15 - Kolovos-Narac-Vautier (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1'24"806
16 - Stevens-Pedersen (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'25"477
17 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'27"070
18 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1 giro
19 - Pilet-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 4 giri
20 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 4 giri
21 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 4 giri
22 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 5 giri
23 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 5 giri
24 - M.Lahaye-Stern-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 5 giri
25 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 5 giri
26 - A.Ali-Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 5 giri
27 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 6 giri
28 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 7 giri
29 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 7 giri
30 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 7 giri
31 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 7 giri
32 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 7 giri
33 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 7 giri
34 - Noble-Tuck-Hart (Ferrari 296) - JMW - 7 giri
35 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 8 giri
36 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 8 giri
37 - Hamaguchi-Jefferies-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 9 giri

Giro più veloce: Matteo Cairoli 1'34"882

Ritirati
Brichacek-Mattschull-Oliveira (Duqueine-Nissan P3) - DKR
Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool
Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton
De Gerus-Pino-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec
Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race
Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR

28 Set [16:54]

Mugello, qualifica
Cairoli e Roda profeti in patria

Michele Montesano

Imprendibile Matteo Cairoli. Il pilota di Como ha messo tutti in riga siglando la pole della 4 Ore del Mugello, quinto appuntamento stagionale della European Le Mans Series. Dopo aver preso le misure nelle seconde prove libere, l’italiano ha piazzato la zampata vincere regalando la prima pole assoluta al team Iron Lynx – Proton. Già nelle prime battute della qualifica Cairoli ha subito siglato il riferimento fermando il cronometro in 1’32”829.

Il tempo dell’italiano è risultato inattaccabile. Anche al restart della sessione, interrotta a poco più di due minuti e mezzo dal termine per via dell’uscita di pista di Patrick Pilet, nessuno è riuscito ad avvicinarsi al riferimento di Cairoli che è così diventato il quinto poleman stagionale. Charles Milesi, al volante della Oreca 07 del Panis Racing, si è dovuto accontentare del secondo posto per appena trentasette millesimi.

Scatteranno dalla seconda fila Alex Lynn, portacolori dell’Algarve Pro Racing, e l’alfiere dell’Inter Europol Competition Oliver Gray. Autore del quinto crono, Rashed de Gerus ha preceduto il leader di classe Louis Deletraz. È andata peggio a Tom Dillmann che, proprio o nel suo giro veloce, ha trovato la bandiera rossa chiudendo la qualifica nono.

Parla italiano anche la LMP2 ProAm. Stampando un crono di 1’35”840, Giorgio Roda ha conquistato la sua quarta pole stagionale. L’italiano del Proton Competition ha preceduto di tre decimi Rodrigo Sales. L’alfiere del Richard Mille by TDS, a sua volta, è riuscito ad avere la meglio su John Falb per sei decimi. Al debutto sulla Oreca 07 LMP2 del Team Virage, Georgios Kolovos ha staccato il quarto crono. Da segnalare che la qualifica della LMP2 ProAm è terminata anzitempo per via dell’uscita di pista di Daniel Schneider.

Porta la firma di Manuel Espirito Santo la pole della LMP3. Per la seconda volta in questa stagione, l’alfiere del Cool Racing è stato il più veloce di classe siglando un crono di 1’41”083. Wyatt Brichacek, al volante della Duqueine Nissan del DKR Engineering, ha chiuso al secondo posto staccato di quasi mezzo secondo dal poleman. A prendere il via dalla seconda fila saranno Kai Askey, Inter Europol Competition, e l’alfiere del Racing Spirit of Leman Antoine Doquin.

Qualifica serrata in LMGT3. Proprio allo scadere del tempo, Derek DeBoer ha conquistato la sua prima pole stagionale nella ELMS. L’americano ha piazzato l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman al primo posto fermando il cronometro in 1’47”891. Per un decimo, DeBoer ha soffiato la pole all’Iron Dames Sarah Bovy. Seconda fila per Martin Berry, al volante dell’Aston griffata Grid Motorsport by TF, e la Ferrari 296 GT3 di Johnny Laursen. A completare la top 5 di classe è stato Hiroshi Hamaguchi a bordo della Lamborghini Huracán dell’Iron Lynx.

Sabato 28 settembre 2024, qualifica

1 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 1'32"829
2 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 1'32"866
3 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1'33"054
4 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'33"302
5 - De Gerus-Pino-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 1'33"309
6 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 1'33"312
7 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'33"497
8 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'33"674
9 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'33"859
10 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'33"889
11 - Pilet-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1'34"114
12 - Stevens-Pedersen (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'34"407
13 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1'35"466
14 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1'35"840
15 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1'36"171
16 - Falb-Noble-Yelloly (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'36"861
17 - Kolovos-Narac-Vautier (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1'37"654
18 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'38"540
19 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1'39"008
20 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1'40"519
21 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 1'41"083
22 - Brichacek-Mattschull-Oliveira (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 1'41"545
23 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 1'41"554
24 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 1'41"731
25 - M.Lahaye-Stern-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 1'41"841
26 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 1'41"885
27 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'42"117
28 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 1'42"220
29 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 1'42"597
30 - A.Ali-Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 1'42"795
31 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'43"485
32 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'45"874
33 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 1'47"891
34 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 1'48"015
35 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 1'48"091
36 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 1'48"190
37 - Hamaguchi-Jefferies-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'48"368
38 - Noble-Tuck-Hart (Ferrari 296) - JMW - 1'49"058
39 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 1'49"231
40 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 1'49"443
41 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 1'49"717
42 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 1'50"382
43 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 1'51"498

25 Ago [18:19]

Spa, gara
AO by TF vince tra le safety car

Michele Montesano - Foto Speedy

Dopo la vittoria ottenuta a tavolino al termine della 4 Ore di Imola, terzo appuntamento stagionale della ELMS, il team AO by TF ha bissato il successo nella 4 Ore di Spa-Francorchamps. Inoltre, grazie al trionfo ottenuto in Belgio Louis Deletraz, Robert Kubica e Jonny Edgar sono saliti al comando della classifica generale della European Le Mans Series. Le Ardenne si sono tinte di tricolore grazie al successo conquistato dal team AF Corse in LMP2 ProAm, con Alessio Rovera, François Perrodo e Matthieu Vaxiviere, e in LMP3 con la coppia dell’Eurointernational Adam Ali e Matt Bell.

Sfruttando la pole conquistata da Deletraz, Edgar ha controllato le prime fasi della gara. Ma, dopo un avvio stranamente tranquillo, le prime due ore sono state condizionate da numerosi incidenti e relative neutralizzazioni. La prima safety car è stata chiamata in causa da John Hartshorne che, dapprima ha toccato la Oreca LMP2 del Vector Sport di Ryan Cullen, per poi urtare il prototipo di Matthias Kaiser terminando la corsa in piena traiettoria a Pouhon.



Neanche il tempo di riprendere le ostilità, che il triplice contato tra la Porsche dell’Iron Dames Sarah Bovy e le Ferrari di Matthew Griffin e Johnny Laursen, a Les Combes, ha costretto il secondo intervento della vettura di sicurezza. Il lavoro della safety car è quindi proseguito per via dell'urto contro le barriere dell’Eau Rouge da parte del leader di classe LMGT3 Hiroshi Hamaguchi e, infine, per lo scontro tra la Oreca LMP2 di Gregoire Sauchy e la Ferrari del team Formula Racing.

Se la prima metà di gara è stata costellata da neutralizzazioni, le ultime due ore hanno visto finalmente tornare protagonista l’azione in pista. Mentre Edgar è stato chiamato a gestire le varie ripartenze, a Kubica è spettato il compito di spingere nel turno centrale di guida prima di cedere il volante della Oreca 07 a Deletraz. Lo svizzero è quindi rientrato al comando con un margine di cinque secondi su Tom Dillmann. Ma il francese dell’Inter Europol Competition ha rapidamente ridotto lo svantaggio nei confronti del battistrada.

Purtroppo solamente il cronometro ha giocato a sfavore di Dillmann che, allo scadere della quarta ora, non è riuscito nella rimonta chiudendo al secondo posto a poco più di un secondo dal vincitore Deletraz (nella foto sotto con Edgar e Kubica). A pesare sul risultato finale del francese, in equipaggio con Sebastian Alvarez e Vlad Lomko, è stata una sosta ai box più lenta nel corso dell’ultima virtual safety car.



Intensa anche la lotta per il gradino più basso del podio. A spuntarla sono stati i portacolori dell’IDEC Sport Marcos Siebert, Reshad de Gerus e Job van Uitert. La compagine francese ha avuto la meglio nelle ultime fasi precedendo la Oreca dell’Inter Europol Competition di Luca Ghiotto, Oliver Gray e Clement Novalak, con quest’ultimo costretto a una sosta supplementare nelle prime fasi per cambiare il retrotreno della sua vettura dopo aver perso l’alettone posteriore.

Top 5 per il terzetto del Cool Racing Malthe Jakobsen, Lorenzo Fluxa e Ritomo Miyata, costretto a scontare una penalità nell’ultima sosta per aver oltrepassato ripetutamente i track limits. Tra i più veloci nel suo stint, il portacolori del Panis Racing Charles Milesi, in equipaggio con Manuel Maldonado e Arthur Leclerc, negli ultimi minuti è scivolato in sesta posizione per un drastico calo degli pneumatici. Settima la Oreca griffata Iron Lynx di Matteo Cairoli, Jonas Ried e Maceo Capietto.



Trionfo del team AF Corse in LMP2 ProAm (nella foto sopra). Optando per una strategia fuori sequenza, rispetto ai diretti avversari, la squadra italiana ha subito preso il comando di classe senza più mollarlo. Rovera, Perrodo e Vaxiviere hanno tagliato il traguardo all’ottavo posto assoluto precedendo la Oreca del Proton Competition di Giorgio Roda, René Binder e Bent Viscaal. A completare il podio di classe il team Algarve Pro Racing con il terzetto composto da Alex Quinn, Richard Bradley e Kriton Lentoudis.



Seconda vittoria consecutiva in LMP3 per l’Eurointernational (nella foto sopra). A Spa la squadra italiana ha bissato il successo ottenuto prima della pausa estiva a Imola. Nonostante un contatto, che li ha visti finire nella ghiaia nelle prime fasi di gara, Ali e Bell hanno letteralmente dominato estendendo anche il loro vantaggio in campionato. Secondo gradino del podio per il trio del Racing Spirit of Leman Antoine Doquin, Jacques Wolff e Jean-Ludovic Foubert.

Approfittando del testacoda di Wyatt Brichacek, commesso all’ultimo giro nella chicane Bus Stop, l’alfiere del Cool Racing Manuel Espirito Santo ha artigliato in extremis il terzo posto di classe. A completare la top 5 il team RLR M Sport, con l’equipaggio Michael Jensen, Nick Adcock e Gael Julien, e la Ligier del team Ultimate di Louis Rossi, Jean-Baptiste Lahaye e Matthieu Lahaye.



La classe LMGT3 ha visto, per via dei numerosi incidenti, uno schieramento quasi dimezzato con sole sei vetture arrivate al traguardo. Si è così assistito al dominio targato Ferrari che ha monopolizzato l’intero podio di classe. A tagliare per primo il traguardo è stato il team Kessel Racing (nella foto sopra). Grazie a una gara solida e priva di sbavature, Daniel Serra, Takeshi Kimura ed Esteban Masson hanno preso il comando delle operazioni nel corso della terza ora senza più mollarlo.

Secondo posto, a venti secondi dai leader, per la Ferrari del GR Racing dei nostri Davide Rigon e Riccardo Pera in equipaggio con Michael Wainwright. Gradino più basso del podio per la 296 GT3 gestita dall’AF Corse di Emmanuel Collard, Nicolas Varrone e Charles-Henri Samani. A completare la top 5 le Aston Martin Vantage dei team Racing Spirit of Leman e Grid Motorsport by TF. Sesta di classe la Porsche di Matteo Cressoni, Claudio Schiavoni e Julien Andlauer.

Domenica 25 agosto 2024, gara

1 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 95 giri
2 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1.100
3 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 32.436
4 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 33.731
5 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 45.658
6 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 47.273
7 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 57.022
8 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1:01.303
9 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1:18.608
10 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1:25.528
11 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1:26.750
12 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1:29.917
13 - Falb-Noble-Yelloly (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1:30.457
14 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1:32.574
15 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 1:43.810
16 - Schneider-Meyrick-Albuquerque (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1:52.067
17 - Wells-Boyd-Vautier (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1:59.492
18 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 2:07.150
19 - Allen-Lindh-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1 giro
20 - Stevens-Henemeier Hansson-Pedersen (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1 giro
21 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 3 giri
22 - A.Ali-Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 4 giri
23 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 4 giri
24 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 4 giri
25 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 4 giri
26 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 4 giri
27 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 4 giri
28 - Brichacek-Mattschull (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 4 giri
29 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 4 giri
30 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 4 giri
31 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 5 giri
32 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 6 giri
33 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 7 giri
34 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 7 giri
35 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 7 giri
36 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 7 giri
37 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 8 giri

Giro più veloce: Charles Milesi 2'01"257

Ritirati
Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS
J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing
Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx
Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames
Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race
Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW

24 Ago [16:56]

Spa, qualifica
Deletraz in pole tra le bandiere rosse

Michele Montesano - Foto Speedy

Spetterà all’iconico tracciato di Spa-Francorchamps dare il via al girone di ritorno della stagione 2024 della European Le Mans Series. Quella andata in scena sul circuito delle Ardenne, è stata una qualifica inframezzata dalle bandiere rosse. A spuntarla in Belgio è stato Louis Deletraz che ha portato in pole la Oreca LMP2 gestita dal team AO by TF. Prima pole position dell’anno per Hiroshi Hamaguchi che ha issato la sua Lamborghini Huracán GT3, gestita dall'Iron Lynx, in vetta alla lista dei tempi di classe LMGT3.

A salire subito al comando della classifica riservata alle LMP2 è stato James Allen. Riferimento fatto segnare appena prima dell’esposizione della bandiera rossa, a causa della doppia uscita di Ben Hanley, a Pouhon, e Frederik Vesti a Les Combes. Alla ripresa della sessione, tutti hanno quindi cercato di migliorare i loro crono con Deletraz che ha stampato un riferimento di 2’01”253 inarrivabile per il resto dei piloti in pista. Dopo la vittoria conquistata nel post gara della 4 Ore di Imola, lo svizzero ha così proseguito la striscia vincente del team AO by TF.

Secondo crono, a oltre quattro decimi dal poleman, per Charles Milesi al volante della Oreca LMP2 del Panis Racing. A prendere il via dalla seconda fila della 4 Ore di Spa saranno Tom Dillmann, alfiere dell’Inter Europol Competition, e Ritomo Miyata al ritorno sulla Oreca 07 gestita dal Cool Racing. Quinto crono per Alex Lynn, il portacolori dell’Algarve Pro Racing ha preceduto Paul di Resta e Felipe Drugovich. Hanno concluso la sessione di qualifica in scia i due italiani: Matteo Cairoli, autore dell’ottavo tempo, ha infatti preceduto Luca Ghiotto.



Giorgio Roda, sul tracciato di Spa, non è riuscito ad allungare la striscia di pole position in classe LMP2 ProAm. L’italiano del Proton Competition si è visto sfilare il miglior crono, per appena trentatré millesimi, da Rodrigo Sales (nella foto sopra). L’americano, in una lotta sul filo dei millesimi, è riuscito a fermare le lancette del cronometro in 2’04”537. Autore della pole provvisoria, John Falb non è riuscito a migliorarsi nell’ultimo tentativo. L’alfiere del Nielsen Racing prenderà quindi il via dalla terza piazzola di classe davanti a François Perrodo, quarto con la Oreca 07 gestita da AF Corse.



Qualifica tirata fino all’ultimo in classe LMP3. Ad avere la meglio è stato il portacolori del RLR M Sport Gael Julien (nella foto sopra) che, stampando un crono di 2’11”847 proprio sotto la bandiera a scacchi, ha strappato la pole a Manuel Espirito Santo per appena quattro centesimi. L’alfiere del Cool Racing, nel tentativo di rispondere, ha purtroppo commesso un errore finendo nella ghiaia della curva Stavelot.

Terzo posto per Pedro Perino, sulla Ligier dell’Inter Europol Competition, seguito da Gillian Henrique e Oscar Tunjo che hanno, così, completato la top 5 di classe. Anche la sessione di qualifica della LMP3 è stata interrotta da una bandiera rossa causata da Wyatt Brichacek, rimasto fermo a bordo pista con la posteriore sinistra, della sua Duqueine M30-D08 , divelta.



Porta la firma di Hamaguchi la pole in LMGT3. Il giapponese del team Iron Lynx (nella foto sopra), al volante della Lamborghini Huracàn GT3, ha stampato un crono di 2’17”873 battendo di oltre un secondo la Ferrari di Johnny Laursen. Tuttavia la squadra italiana resta sotto inchiesta per una possibile violazione delle regole in regime di parco chiuso al termine della qualifica.

Martin Berry ha piazzato l’Aston Martin Vantage del Grid Motorsport by TF in terza posizione davanti la Ferrari dello Spirit of Race portata in pista da Duncan Cameron. Ottenendo il quinto crono, Sarah Bovy ha ripagato il duro lavoro svolto dai meccanici dell’Iron Dames, costretti a riparare la Porsche 911 GT3 rimasta coinvolta nell’incidente delle prime prove libere con la Oreca LMP2 di Bijoy Garg.

Sabato 24 agosto 2024, qualifica

1 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 2'01"253
2 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 2'01"660
3 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 2'01"665
4 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 2'02"064
5 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 2'02"071
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 2'02"114
7 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 2'02"184
8 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 2'02"216
9 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 2'02"237
10 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 2'02"479
11 - Stevens-Henemeier Hansson-Pedersen (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 2'02"630
12 - Allen-Lindh-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 2'02"879
13 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 2'04"537
14 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 2'04"570
15 - Falb-Noble-Yelloly (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 2'04"670
16 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 2'05"036
17 - Schneider-Meyrick-Albuquerque (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 2'05"720
18 - Wells-Boyd-Vautier (Oreca-Gibson P2) - Virage - 2'05"911
19 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 2'07"431
20 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 2'09"127
21 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 2'10"193
22 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 2'11"847
23 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 2'11"887
24 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 2'12"061
25 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 2'12"080
26 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 2'12"259
27 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 2'12"605
28 - A.Ali-Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 2'12"858
29 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 2'13"313
30 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 2'13"369
31 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 2'14"923
32 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 2'17"873
33 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 2'18"916
34 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 2'19"096
35 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 2'19"246
36 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 2'19"508
37 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 2'19"680
38 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 2'19"729
39 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 2'20"247
40 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 2'20"480
41 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 2'22"157
42 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 2'25"878
43 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - Senza tempo

8 Lug [9:41]

Panis Racing penalizzato
AO by TF eredita la vittoria

Michele Montesano

Rivoluzionata la classifica finale della 4 Ore di Imola, terzo appuntamento stagionale della European Le Mans Series. Il Panis Racing, nel corso della serata di ieri, si è visto togliere il primo posto a causa di un’infrazione commessa in un periodo di neutralizzazione. Infatti Charles Milesi, autore del successo insieme a Manuel Maldonado e Arthur Leclerc, ha accelerato troppo presto al termine di un periodo di Full Course Yellow.

I commissari, come da regolamento, al termine della gara hanno inflitto un drive through all’equipaggio del Panis Racing che è stato convertito in 35 secondi da sommare al tempo finale. Ciò ha fatto scivolare il terzetto al quinto posto assoluto regalando la vittoria al team AO by TF. Robert Kubica, Louis Deletraz e Jonny Edgar hanno, così, conquistato il primo successo stagionale in ELMS.

A cambiare è stato anche il resto del podio. Gli alfieri del Vector Sport Ryan Cullen, Felipe Drugovich e Stephane Richelmi sono saliti al secondo posto. A guadagnare il gradino più basso del podio è stato l’Inter Europol Competition con l’equipaggio composto da Tom Dillmann, Vladislav Lomko e Sebastian Alvarez. Inoltre alla United Autosports numero 22 è stata inflitta una penalità di un giro e 43 secondi perché Ben Hanley non ha rispettato il tempo di guida minimo previsto per un pilota Gold.

Sanzioni anche in LMGT3. Terza al traguardo, la Ferrari del Kessel Racing di Daniel Serra, Esteban Masson e Takeshi Kimura è stata penalizzata di 35 secondi per via di un sorpasso effettuato sotto regime di doppia bandiera gialla. Sanzionata di 35 secondi anche l’Aston Martin del Grid Motorsport by TF di Jonny Adam, Martin Berry e Lorcan Hanafin per aver violato in diverse occasioni i limiti della pista. A salire sul terzo gradino del podio di classe LMGT3 è stata quindi la Lamborghini griffata Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Axcill Jefferies e Hiroshi Hamaguchi.

Domenica 7 luglio 2024, gara

1 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 133 giri
2 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 11"621
3 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 12"561
4 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 12"735
5 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 23"643
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 42"244
7 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'01"248
8 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1 giro
9 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1 giro
10 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1 giro
11 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1 giro
12 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1 giro
13 - Wells-M.Bell-Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 2 giri
14 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 2 giri
15 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 2 giri
16 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 3 giri
17 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 3 giri
18 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 3 giri
19 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 5 giri
20 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 8 giri
21 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 8 giri
22 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 9 giri
23 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 9 giri
24 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 9 giri
25 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 9 giri
26 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 9 giri
27 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 10 giri
28 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 10 giri
29 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 10 giri
30 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 10 giri
31 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 10 giri
32 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 10 giri
33 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 10 giri
34 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 11 giri
35 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 11 giri
36 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 11 giri
37 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 11 giri
38 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 13 giri
39 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 13 giri
40 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 26 giri

Giro più veloce: Arthur Leclerc 1'31"757

Ritirati
Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx
Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit
Chatin-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool

7 Lug [17:35]

Imola, gara: Panis Racing vince
Eurointernational trionfa in LMP3

Michele Montesano - Foto Speedy

Tre vincitori diversi in altrettante gare sinora disputate, regna l’equilibrio e l’incertezza nella European Le Mans Series. L’Italia ha portato nuovamente bene al Panis Racing che non saliva sul gradino più alto del podio da Monza nel 2021. Questa volta il team francese ha sbancato in riva al Santerno e Charles Milesi, Manuel Maldonado e Arthur Leclerc hanno conquistato meritatamente la 4 Ore di Imola. Trionfo in casa per l’Eurointernational che ha vinto in classe LMP3 con la coppia Adam Ali e Matthew Richard Bell. Meritato successo per le Iron Dames in LMGT3.

La lotta per la vittoria assoluta è stata intensa ed emozionante dallo spegnimento dei semafori fino alla bandiera a scacchi. Nelle prime fasi il protagonista indiscusso è stato Luca Ghiotto. Partito sesto, l’alfiere dell’Inter Europol Competition ha infiammato le tribune di Imola rendendosi protagonista di una serie di sorpassi mozzafiato. Missione completata allo scoccare della prima ora, quando Ghiotto ha preso il comando della gara.

Purtroppo un problema al musetto, con relativo cambio, ha fatto scivolare il team Inter Europol Competition in terza pozione. Oliver Gray, subentrato a Ghiotto, si è così trovato alle spalle della Oreca AO by TF Sport di Robert Kubica e alla LMP2 del Panis Racing di Leclerc. Supportato da un’ottima strategia, e dal primo stint di un veloce e consistente Jonny Edgar, Kubica ha dettato l’andatura nella parte centrale della 4 Ore di Imola tallonato da uno scatenato Leclerc.



Il primo vero colpo di scena è avvenuto a metà gara con l’uscita di Paul-Loup Chatin alla curva del Tamburello. Il francese del Cool Racing ha perso il controllo della sua Oreca danneggiando le barriere. Ciò ha costretto la direzione gara a richiamare la Virtual Safety Car seguita, come da regolamento, dalla presenza in pista della vettura di sicurezza. La corsa è ripresa a novanta minuti dal termine con la lotta per la vittoria ancora aperta.

Anche l’ultima frazione di gara è stata inframezzata da diverse Full Course Yellow. Ciò nonostante la vittoria sembrava ormai saldamente nelle mani del AO by TF Racing. Ma in occasione delle ultime soste, a venti minuti dalla fine, il Panis Racing è riuscito a balzare al comando. Complice un pit-stop più lento, Louis Deletraz è rientrato in pista alle spalle di Milesi. Scivolato al secondo posto, lo svizzero ha provato una disperata rimonta ma l’alfiere del Panis Racing è riuscito a tagliare il traguardo con un margine di undici secondi.

Gradino più basso del podio per il Vector Sport, al suo miglior risultato stagionale. Veloce nel primo stint, Ryan Cullen ha commesso due errori che l’hanno fatto scivolare a centro gruppo. L’ottima gestione strategica, durante le varie neutralizzazioni, ha permesso a Felipe Drugovich di risalire al terzo posto. L’ex campione di Formula 2 ha quindi tenuto a bada nelle ultime tornate Tom Dillmann che ha sfiorato il podio con l’Inter Europol Competition.

Top 5 completata dall’Idec Sport di Reshad de Gerus, Marcos Siebert e Job van Uitert. Sesto posto per la Oreca dello United Autosports di Paul di Resta, Fabio Scherer e Bijoy Garg. Dopo l’ottimo avvio di Ghiotto, l’equipaggio numero 34 dell’Inter Europol Competition è scivolato settimo per colpa di un drive through per aver sorpassato in regime di bandiera gialla. A seguire l’Algarve Pro Racing con Alex Lynn, Olli Caldwell e Matthias Kaiser.



Vittoria in LMP2 ProAm per il terzetto Richard Bradley, Alex Quinn d Kriton Lentoudis. L’equipaggio dell’Algarve Pro Racing (nella foto sopra) ha inoltre tagliato il traguardo al nono posto assoluto. Alla base del successo l’ultima sosta ai box che ha visto Quinn effettuare solamente uno splash and go ritornando in pista davanti alla Oreca 07 AF Corse di Matthieu Vaxiviere che, assieme ad Alessio Rovera e François Perrodo, ha ottenuto il secondo posto di classe. Podio completato dal Richard Mille by TDS con Rodrigo Sales, Mathias Beche e Gregoire Saucy.



Prima affermazione stagionale nella ELMS per il team Eurointernational (nella foto sopra). La squadra italiana ha vinto in classe LMP3 davanti al suo pubblico battendo un’agguerrita concorrenza. Scattata dalla pole la Duqueine del DKR Engineering ha subito perso il comando in favore del WTM by Rinaldi. Ma dopo la prima tornata di pit-stop a dettare l’andatura è stata la Ligier del team Ultimate.

Subito dietro, grazie alla prestazione di Bell, è iniziata la rimonta dell’Eurointernational culminata nelle posizioni di vertice proprio a ridosso della Virtual Safety Car. È quindi toccato ad Ali allungare nei confronti degli avversari chiudendo la 4 Ore di Imola con un vantaggio di quasi quattordici secondi sull’equipaggio del Team Virage. Distacchi ben più consistenti a partire già dal terzo posto, con la squadra Ultimate arrivata al traguardo con un ritardo di un giro.



Vittoria al cardiopalma per le Iron Dames (nella foto sopra). Quella vista tra le LMGT3 è stata senza dubbio la gara più serrata della 4 Ore di Imola. Il risultato finale è stato incerto fino all’ultimo. Una bravissima Michelle Gatting è riuscita a tenere a bada Valentin Hasse-Clott nonostante le gomme più usurate. Dovendo scontare una penalità di dieci secondi per non aver rispettato la procedura di Full Course Yellow, nell’ultima sosta è stato deciso di optare solamente per il rifornimento. Ciò nonostante, Gatting è riuscita a portare a termine il lavoro di Sarah Bovy e Rahel Frey tagliando per prima il traguardo.

Seconda, per appena sette decimi, l’Aston Martin Vantage di Derek Deboer, Casper Stevenson e Hasse-Clott. Il terzetto del Racing Spirit of Leman si è inoltre dovuto guardare le spalle dalla Ferrari del Kessel Racing portata al terzo posto finale da Daniel Serra, Takeshi Kimura ed Esteban Masson. A completare le prime cinque posizioni l’Aston Martin del Grid Motorsport by TF e la Lamborghini griffata Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Axcil Jefferies e Hiroshi Hamaguchi.

Domenica 7 luglio 2024, gara

1 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 133 giri
2 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 11"357
3 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 22"978
4 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 23"918
5 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 24"092
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 53"601
7 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'12"605
8 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1 giro
9 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1 giro
10 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1 giro
11 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1 giro
12 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1 giro
13 - Wells-M.Bell-Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 2 giri
14 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 2 giri
15 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 2 giri
16 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 2 giri
17 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 3 giri
18 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 3 giri
19 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 3 giri
20 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 5 giri
21 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 8 giri
22 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 8 giri
23 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 9 giri
24 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 9 giri
25 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 9 giri
26 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 9 giri
27 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 10 giri
28 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 10 giri
29 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 10 giri
30 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 10 giri
31 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 10 giri
32 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 10 giri
33 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 10 giri
34 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 11 giri
35 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 11 giri
36 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 11 giri
37 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 11 giri
38 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 11 giri
39 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 13 giri
40 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 26 giri

Giro più veloce: Arthur Leclerc 1'31"757

Ritirati
Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx
Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit
Chatin-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool

6 Lug [17:21]

Imola, qualifica
Milesi da pole, Roda in LMP2 ProAm

Michele Montesano - Foto Speedy

L’esito finale della qualifica della 4 Ore di Imola, terzo appuntamento stagionale della European Le Mans Series, si è deciso tutto negli ultimi minuti. Dopo l’incursione nella 24 Ore di Le Mans, le LMP2 sono tornate a sfidarsi nel campionato continentale Endurance. Ad avere la meglio sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari è stato Charles Milesi. Il francese del Panis Racing nelle ultime battute ha staccato un crono di 1’30”829 battendo per poco più di un decimo di secondo Alex Lynn.

Dopo l’interruzione della sessione, per via dell’uscita alle Acque minerali di James Allen, la qualifica è ripresa a sei minuti dal termine. Proprio l’alfiere dell’Algarve Pro Racing si era istallato al comando della graduatoria assoluta. Con un tempo di 1’30”961, Lynn sembrava avere saldamente nelle mani la pole ma, proprio negli ultimi istanti, se l’è vista strappare da Milesi.

Seconda fila conquistata in extremis da Felipe Drugovich. Terzo, il portacolori del Vector Sport ha infatti avuto la meglio sulle due Oreca 07 del Cool Racing rispettivamente di Frederik Vesti e Malthe Jakobsen. Autore del miglior crono prima dell’esposizione della bandiera rossa, Robert Kubica non è riuscito a migliorarsi dovendosi accontentare del settimo posto alle spalle di Oliver Gray.



Dimostrazione di forza da parte di Giorgio Roda (nella foto sopra) che ha conquistato la pole di classe LMP2 ProAm davanti al suo pubblico. L’italiano del Proton Competition ha letteralmente demolito gli avversari fermando le lancette del cronometro in 1’33”093 battendo, a fine sessione, di oltre mezzo secondo Rodrigo Sales. Il pilota del Richard Mille by TDS è riuscito solo all’ultimo ad avere la meglio su François Perrodo. A completare la top 5 Anthony Wells, al volante della Oreca del Team Virage, e John Falb del Nielsen Racing.



Prima fila monopolizzata dalla Duqueine D08 in LMP3. Autore di un crono di 1’37”776, Wyatt Brichacek (nella foto sopra) si è migliorato negli ultimi passaggi, inanellando una sequenza di giri veloci. Il portacolori del DKR Engineering ha così preceduto di oltre due decimi Oscar Tunjo al volante della Duqueine gestita dal WTM by Rinaldi Racing.

Seconda fila per Gael Julien. Il pilota della Ligier JS P320 del RLR Motorpsort, attualmente al comando del campionano di classe LMP3, ha avuto la meglio su Kai Askey dell’Inter Europol Competition. Manuel Espirito Santo ha completato la top 5 con la Ligier Nissan del Cool Racing.



Terza pole in altrettante qualifiche finora disputate in ELMS, Il ruolino di marcia di Sarah Bovy è impressionante. Anche a Imola la Iron Dames, di ritorno alle competizioni dopo l’incidente del Watkins Glenn in IMSA, è riuscita a piazzare la sua Porsche in cima alla graduatoria di classe LMGT3. Bovy (nella foto sopra) ha fatto la differenza nel settore finale staccando un crono di 1’43”349 che ha assicurato un margine di un decimo nei confronti dell’Aston Martin di Derek Deboer. Seconda fila per la Lamborghini Huracan griffata Iron Lynx, portata in pista da Hiroshi Hamaguchi, e la Ferrari gestita dal Kessel Racing con al volante Takeshi Kimura.

Sabato 6 luglio 2024, qualifica

1 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 1'30"829
2 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1'30"961
3 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1'30"988
4 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'31"051
5 - Chatin-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'31"098
6 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'31"184
7 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 1'31"279
8 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'31"321
9 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'31"365
10 - De Gerus-Siebert-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 1'31"465
11 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'31"545
12 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'31"657
13 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 1'31"718
14 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1'33"093
15 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1'33"625
16 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1'34"112
17 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1'34"120
18 - Wells-M.Bell-Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1'34"362
19 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'34"455
20 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'34"959
21 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1'35"872
22 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 1'37"652
23 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 1'37"776
24 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 1'38"019
25 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'38"564
26 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 1'38"637
27 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 1'38"684
28 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 1'38"927
29 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 1'39"072
30 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 1'39"081
31 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'39"700
32 - M.Lahaye-Lanchere-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 1'39"775
33 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 1'43"349
34 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 1'43"476
35 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'43"560
36 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 1'43"821
37 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 1'44"230
38 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 1'44"592
39 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 1'44"747
40 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 1'44"786
41 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 1'45"523
42 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 1'46"321
43 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 1'49"682

5 Mag [16:27]

Le Castellet, gara
Inter Europol al primo centro

Michele Montesano - Foto Speedy

Inter Europol Competition ha conquistato la sua prima vittoria nella European Le Mans Series. Il successo della 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale del campionato continentale Endurance, è andato all’equipaggio composto da Tom Dillmann, Vladislav Lomko e Sebastian Alvarez. Emozioni contrastanti per il team polacco che ha visto svanire, proprio negli ultimi minuti, una potenziale doppietta ad opera di Clément Novalak, Oliver Gray e un velocissimo Luca Ghiotto, quest’ultimo autore di un avvio di gara arrembante.

Una gara, quella vista in Francia, dai due volti. Se la prima parte si è rivelata più lineare, la seconda metà è stata ricca di colpi di scena regalando un finale tirato e incerto fino all’ultimo. Scattato dalla prima fila, Paul Lafargue ha subito dovuto vedersela con Jonny Edgar. Scatenato, l’inglese del team AO By TF ha immediatamente rotto gli indugi sopravanzando l’alfiere dell’Idec Sport che, poco dopo, ha dovuto cedere il passo anche a Lorenzo Fluxa. A impressionare è stato Ghiotto autore di un primo stint perfetto. Il veneto, già nei primi minuti, è riuscito a issarsi al settimo posto per poi proseguire imperterrito la sua rimonta.

Guadagnata la testa della gara, Ghiotto si è però visto comminare un drive through per aver oltrepassato i track limits. L’ampio margine guadagnato sugli avversari non è stato sufficiente. Infatti, oltre a scontare la penalità, Ghiotto ha poi ceduto il volante a Gray che è scivolato a centro gruppo. A ereditare le redini della gara è stata l’altra Oreca dell’Inter Europol guidata da Lomko (nella foto sotto), a sua volta tallonato da Ritomo Miyata che nel frattempo aveva rilevato il volante da Fluxa. Proprio il nipponico, già vincitore della 4 Ore di Barcellona, ha tentato il sorpasso riuscendoci allo scoccare della seconda ora.



Ma a scompaginare le carte ci ha pensato dapprima Kai Askey, che ha parcheggiato la Ligier LMP3 dell’Inter Europol sul rettilineo principale, seguito da Torsten Kratz che ha fatto lo stesso con la sua Duqueine LMP3 pochi istanti dopo. Le concitate fasi di neutralizzazioni hanno permesso di variare le strategie, ma l’equipaggio del Cool Racing si è confermato in testa. Malthe Jakobsen, subentrato a Miyata, sembrava lanciato verso la vittoria quando, a quarantatré minuti dalla bandiera a scacchi, è stato costretto a fermarsi per noie meccaniche sulla sua vettura.

Al termine dell’ennesima Full Course Yellow, per spostare la Oreca LMP2 del Cool Racing, il restart ha visto il poleman Job Van Uitert difendersi dagli attacchi di Tom Dillmann. L’olandese dell’Idec Sport, pur di mantenere la prima posizione, ha però zigzagato ostacolando il tentativo di sorpasso da parte del francese. Ciò nonostante il portacolori dell’Inter Europol è risuscito a prendere le redini della gara. Vista la strategia differente, Novalak si è poi trovato al comando delle operazioni con l’Inter Europol pronta a festeggiare una possibile doppietta. Ma, a venti minuti dalla bandiera a scacchi, il cambio della Oreca 07 ha tradito il francese che non ha potuto far altro che terminare anzitempo la gara.

Tornato al primo posto, Dillmann ha quindi amministrato l’ultima fase della gara per poi conquistare il primo successo dell’Inter Europol Competition nella ELMS. La manovra al restart di Van Uitert è costata la seconda posizione all’Idec Sport che, a seguito di una penalità di dieci secondi, è così scivolata quarta. A ereditare la seconda posizione l’equipaggio del Cool Racing formato da Alejandro Garcia, Frederik Vesti e da un combattivo Paul-Loup Chatin. Infine a completare il podio il terzetto dell’AO by TF composto da Edgar, Louis Deletraz e Robert Kubica, quest’ultimo sanzionato con un drive through per eccesso di track limits.



Settimo assoluto, il Richard Mille by TDS (nella foto sopra) ha conquistato il successo in classe LMP2 ProAm. Rodrigo Sales, Gregoire Saucy e Mathias Beche hanno avuto la meglio sulla Oreca del Proton Competition di Giorgio Roda, autore della pole di classe, René Binder e Bent Viscaal. Nonostante un problema alla chiusura della portiera, Oliver Jarvis, in equipaggio con Andrew Meyrick e Daniel Schneider, è riuscito a completare il podio in LMP2 ProAm.



Successo di strategia per il team RLS M Sport in LMP3 (nella foto sopra). La squadra britannica, a differenza dei rivali, è riuscita a gestire al meglio il consumo di carburante e pneumatici della Ligier JS P300 motorizzata Nissan effettuando una sosta in meno. Ciò ha consentito al poleman Gael Julien, Nick Adcock e Michael Jensen di tagliare per primi il traguardo precedendo la Duqueine del DKR Engineering di Wyatt Brichacek, Belen Garcia e Alexander Mattschull.

Il podio di classe è stato completato dall’equipaggio del team Ultimate composto da Jean-Baptiste Lahaye, Eric Trouillet e Matthieu Lahaye. Peccato per il team Eurointernational. Matthew Bell si è issato subito nelle posizioni di testa combattendo per la vittoria. Tuttavia le neutralizzazioni hanno rallentato la corsa della squadra italiana con Adam Ali che non è riuscito a risalire oltre al quarto posto finale.



Ancora una volta nulla di fatto per le Iron Dames in LMGT3. Scattata dalla pole, Sarah Bovy ha subito allungato nei confronti di Duncan Cameron, poi scivolato nelle retrovie a causa di un testacoda. Rahel Frey, preso il volante della Porsche 911, ha proseguito ad estendere il margine sugli inseguitori capeggiati dalla Lamborghini dell’Iron Lynx. Ma la safety car ha ridotto, in un sol colpo, tutto il vantaggio con Michelle Gatting che, nelle fasi subito dopo la ripartenza, si è trovata appena fuori dal podio.

A prendere il comando delle operazioni è stato David Perel che, in equipaggio con Cameron e Matthew Griffin, ha riportato al successo la Ferrari dello Spirit of Race (nella foto sopra). In particolare Perel, nonostante le gomme più usurate, è riuscito a tenere a bada un arrembante Andrea Caldarelli. Il pilota di Pescara ha portato al secondo posto la Lamborghini Huracan GT3 assieme a Hiroshi Hamaguchi e Axcil Jefferies. Gradino più basso del podio per l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse Clot, Derek Deboer e Casper Stevenson.

Domenica 5 maggio 2024, gara

1 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 125 giri
2 - Vesti-Garcia-Chatin (Oreca-Gibson P2) - Cool - 14"004
3 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 15"078
4 - De Gerus-Lafargue-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 20"325
5 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 20"353
6 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 24"186
7 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 34"149
8 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 34"846
9 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 45"906
10 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 59"338
11 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1'03"816
12 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 1'21"952
13 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'30"041
14 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 1'34"810
15 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1 giro
16 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1 giro
17 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1 giro
18 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1 giro
19 - Wells-M.Bell-N.Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1 giro
20 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 3 giri
21 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 7 giri
22 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 7 giri
23 - M.Lahaye-Trouillet-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 8 giri
24 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 8 giri
25 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 8 giri
26 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 8 giri
27 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 9 giri
28 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 10 giri
29 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 12 giri
30 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 12 giri
31 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 12 giri
32 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 12 giri
33 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 12 giri
34 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 12 giri
35 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 13 giri
36 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 13 giri
37 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 13 giri
38 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 14 giri

Giro più veloce: Matthieu Vaxiviere 1'42"781

Ritirati
Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol
Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool
Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi
Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol
Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel

4 Mag [16:52]

Le Castellet, qualifica
Pole casalinga per Idec Sport

Michele Montesano - Foto Speedy

Il fattore campo avrà giocato un ruolo fondamentale nelle qualifiche della 4 Ore di Le Castellet. Infatti a siglare la pole position, del secondo appuntamento stagionale della European Le Mans Series, è stato il team Idec Sport che ha sede a pochi passi proprio dal tracciato del Paul Ricard. Ancora una volta, così come visto nella prova inaugurale del Montmelò, la qualifica delle LMP2 si è rivelata serrata e avvincente, con ben dieci Oreca 07 Gibson racchiuse in meno di un secondo.

A spuntarla è stato Job van Uitert che, pochi istanti prima della bandiera a scacchi, ha stampato il riferimento in 1’40”104. L’olandese dell’Idec Sport, in equipaggio con Reshad de Gerus e Paul Lafargue, è riuscito a strappare per due decimi e mezzo il miglior tempo fatto registrare in precedenza da Louis Deletraz. Lo svizzero, a lungo in cima alla lista dei tempi, inspiegabilmente ha preferito trascorrere gli ultimi minuti ai box anziché tentare di ritoccare ulteriormente il suo crono. Tale strategia si è rivelata errata con il team AO By TF che scatterà dalla seconda piazzola.

Protagonista delle seconde prove libere, Matteo Cairoli prenderà il via dalla seconda fila. Il portacolori dell’Iron Lynx – Proton, per appena quindici millesimi nei confronti di Deletraz, si è dovuto accontentare del terzo crono davanti Frederik Vesti. Il vicecampione Formula 2 2023 si è ben distinto e, oltre a firmare il quarto tempo, ha battuto il compagno di squadra, nonché vincitore della 4 Ore di Barcellona, Malthe Jakobsen. A dividere le due Oreca del Cool Racing ci ha pensato l’alfiere dello United Autosports Ben Hanley.

Seconda pole position stagionale per Giorgio Roda in classe LMP2 ProAm. Fermando il cronometro in 1’43”067, l’italiano del Proton Competition ha battuto di oltre tre decimi il campione in carica François Perrodo, al volante della Oreca 07 gestita dal team AF Corse. Intenso anche il duello per la seconda fila. Al termine dei quindici minuti ad avere la meglio è stato il pilota del Richard Mille by TDS Rodrigo Sales che, proprio nell’ultimo tentativo, ha battuto l’Oreca del Nielsen Racing condotta da John Falb.

Dimostrazione di forza da parte di Gael Julien, autore della pole in LMP3 con un crono di 1’48”867. Il francese, al volante della Ligier JS P320 motorizzata Nissan, ha siglato il riferimento a quattro minuti dalla bandiera a scacchi. Seguendo il consiglio del muretto box del RLR M Sport, Julien è quindi rientrato ai box per assistere agli ultimi istanti della qualifica fuori dall’abitacolo.

Il tempo fatto registrare dal francese si è rivelato di fatto inattaccabile, con Manuel Espirito Santo che ha chiuso secondo a poco più di un decimo. Gillian Henrion, vincitore di classe del primo appuntamento stagionale della ELMS, ha strappato in extremis il terzo crono a Oscar Tunjo, al volante della Duqueine M30 D08 del team WTM by Rinaldi. A completare la top 5 l’alfiere del Racing Spirit of Leman Antoine Doquin.

Sarah Bovy ha messo nuovamente tutti in riga nella LMGT3. Così come avvenuto in occasione della prova inaugurale del Montmelò, la Iron Dames ha piazzato la Porsche 911 GT3 R in pole position con un crono di 1’56”003. Duncan Cameron, al volante della Ferrari 296 GT3 dello Spirit of Race, ha provato a ricucire il distacco ma, al termine della sessione, si è dovuto accontentare del secondo tempo a quasi tre decimi dalla pole.

Hiroshi Hamaguchi, terzo con la Lamborghini Huracán GT3 Iron Lynx, ha avuto la meglio sull’Aston Martin Vantage griffata Racing Spirit of Leman di Derek Deboer. Secondo per gran parte della qualifica, Takeshi Kimura non è riuscito a difendersi nelle fasi cruciali scivolando al quinto posto con la Ferrari 296 GT3 del Kessel Racing.

Sabato 4 maggio 2024, qualifica

1 - De Gerus-Lafargue-van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec - 1'40"104
2 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 1'40"350
3 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 1'40"365
4 - Vesti-Garcia-Chatin (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'40"382
5 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'40"559
6 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'40"703
7 - Stevens-Henemeier Hansson-Pino (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'40"775
8 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1'40"862
9 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 1'40"900
10 - Drugovich-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1'40"931
11 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'41"013
12 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'41"126
13 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 1'41"135
14 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'41"651
15 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1'43"067
16 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1'43"445
17 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 1'43"672
18 - Falb-Noble-Costa (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'43"759
19 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'44"803
20 - Wells-M.Bell-N.Piquet (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1'44"987
21 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1'45"925
22 - Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR - 1'46"581
23 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'48"867
24 - Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool - 1'48"991
25 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 1'49"168
26 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 1'49"214
27 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 1'49"292
28 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 1'49"451
29 - Brichacek-Mattschull-Garcia (Duqueine-Nissan P3) - DKR - 1'49"665
30 - A.Ali-M.R.Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 1'50"001
31 - M.Lahaye-Trouillet-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 1'50"046
32 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 1'51"084
33 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 1'56"003
34 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race - 1'56"283
35 - Hamaguchi-Jefferes-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'56"619
36 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 1'56"898
37 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 1'56"942
38 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 1'57"431
39 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 1'57"456
40 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 1'57"588
41 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 1'58"218
42 - Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton - 1'58"943
43 - Hartshorne-Tuck-Keen (Ferrari 296) - JMW - 2'00"742

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