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16 Giu [10:05]

Madison - Gara
Primo trionfo ovale per Kirkwood

Carlo Luciani

Non sono mancati i colpi di scena nel corso della Bommarito 500, ottava gara della stagione 2025 della IndyCar che si è disputata al World Wide Technology Raceway di Madison. Per la prima volta in carriera Kyle Kirkwood ha trionfato su un circuito ovale, ottenendo così la sua terza vittoria quest’anno, la seconda consecutiva dopo quella di due settimane fa a Detroit.

Successo meritato per il pilota della Florida e per il team Andretti, che si confermano come unici antagonisti di Alex Palou. Questa volta la strategia è stata fondamentale per la Dallara n.27: dopo una gara sempre in lotta per la top-five, Kirkwood si è ritrovato in terza posizione dopo la caution causata da David Malukas, appoggiatosi al muro dopo essere finito fuori traiettoria. Liberatosi subito di Pato O’Ward alla ripartenza, Kirkwood si è poi involato verso la vittoria grazie allo splash-and-go finale, grazie al quale ha superato anche Scott Dixon, primo fino a quel momento.

Una gara molto combattuta, che alla fine non ha premiato O’Ward, che si è dovuto accontentare ancora una volta della piazza d’onore al volante della sua Dallara del team Arrow McLaren. Sull’ultimo gradino del podio è salito invece Christian Rasmussen, al primo podio in IndyCar dopo un principio di incendio che ha colpito la sua monoposto nel momento della prima sosta ai box. Beffato Dixon, che ha tagliato il traguardo soltanto in quarta posizione dopo aver lottato per la vittoria.

Molto bene anche Santino Ferrucci in quinta posizione, secondo risultato importante consecutivo dopo il podio di Detroit. Sesto Conor Daly, seguito da Rinus Veekay e Alex Palou. Weekend anonimo per il leader della classifica, completato comunque con una top-ten, senza mai però finire sotto i riflettori. Tra i primi dieci hanno chiuso anche Marcus Armstrong ed un ottimo Robert Shwartzman, rispettivamente nono e decimo.

Gara importante per il team Prema, che si è affacciato nelle posizioni che contano con entrambi i piloti. Shwartzman è risalito in top-ten dopo un’ottima partenza ed una costante risalita successiva. Callum Ilott ha concluso in diciottesima posizione dopo aver addirittura guidato la corsa a pochi giri dal termine, prima di dover effettuare un ultimo rifornimento. Sicuramente il miglior weekend fino a questo momento per la squadra veneta.

La Bommarito 500 ha riservato non pochi colpi di scena quest’anno. Il più incredibile è sicuramente l’incidente di Josef Newgarden mentre si trovava al comando della gara. Il pilota del team Penske non ha potuto evitare Louis Foster, che si è girato davanti a lui provocando il ribaltamento della vettura n.2. Botto spaventoso, fortunatamente senza conseguenze per entrambi i piloti.



Giornata disastrosa per il team Penske, che non ha tagliato il traguardo con nessuno dei suoi piloti. Il poleman Will Power è finito contro le barriere in seguito ad una foratura, dovendo ritirarsi avendo rotto una sospensione mentre si trovava in seconda posizione. Un problema alle sospensioni posteriori ha colpito invece Scott McLaughlin, che ha dovuto abbandonare la compagnia dopo aver lottato nelle posizioni di testa.

Domenica 15 giugno 2025, gara

1 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 260 giri
2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 0”5398
3 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 0”8896
4 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 4”2065
5 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 8”9459
6 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 10”2934
7 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 10”4518
8 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 14”1018
9 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 19”9565
10 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 21”4104
11 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 23”4350
12 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 24”2622
13 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 25”0222
14 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 26"6108
15 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
16 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1 giro
17 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
18 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1 giro
19 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1 giro
20 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro
21 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 2 giri
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 7 giri

Ritirati
217° giro - Devlin DeFrancesco
216° giro - Scott McLaughlin
129° giro - Josef Newgarden
128° giro - Louis Foster
47° giro - Will Power

Il campionato
1.Palou 335; 2.O'Ward 262; 3.Kirkwood 260; 4.Lundgaard 221; 5.Dixon 206; 6.Rosenqvist 190; 7.Power 181; 8.McLaughlin 171; 9.Herta 170; 10.Armstrong 153.

15 Giu [1:14]

Madison - Qualifica
Power torna in pole

Carlo Luciani

Dopo due settimane la IndyCar è tornata in pista per l’ottavo round stagionale al World Wide Technology Raceway di Madison, seconda gara del 2025 che si disputerà su un ovale dopo la 500 miglia di Indianapolis. Ad avere la meglio nel corso della qualifica è stato Will Power, autore di due giri magistrali percorsi con una media di 180.329 mph (290,211 km/h).

Il due volte campione della categoria è tornato così in pole position a distanza di quasi due anni (l’ultima volta risale infatti a Iowa nel luglio 2023). Grande soddisfazione per l’australiano, che ha beffato il suo compagno di squadra Scott McLaughlin. Il neozelandese non è riuscito a bissare quanto fatto lo scorso anno e si è dovuto accontentare della seconda posizione, ma cercherà sicuramente di rifarsi in gara.

Giornata trionfale quindi per il team Penske, che ha monopolizzato i primi due posti e piazzato la terza vettura in top-five con Josef Newgarden (vincitore della Bommarito 500 nel 2024), quinto alle spalle David Malukas, autore di un ottimo quarto tempo alle spalle di Pato O’Ward. Dominio totale dei motorizzati Chevrolet nelle prime cinque posizioni dopo lo smacco subito in casa a Detroit, con le Dallara del team Andretti ad avere la meglio sia in qualifica che in gara.

Per trovare il primo propulsore Honda bisogna scendere in sesta piazza, conquistata dal portacolori del team Meyer Shank Marcus Armstrong, seguito dal proprio compagno di squadra Felix Rosenqvist. Ottavo Colton Herta, poleman a Detroit soltanto due settimane fa, mentre il leader della classifica Alex Palou prenderà il via dalla nona posizione. Il pilota spagnolo, ultimo a lanciarsi per i due giri di qualifica, non ha brillato e dovrà costruire una gara in salita per rifarsi dopo il discusso ritiro dell’ultimo appuntamento disputato in Michigan.

In chiusura della top-ten si è portato il vincitore di Detroit Kyle Kirkwood, davanti a Scott Dixon ed Alexander Rossi. Buona la prestazione del pilota Prema Callum Ilott, che con una velocità media di 176.758 mph ha conquistato la sedicesima posizione. Più attardato invece il suo compagno di squadra Robert Shwartzman, ventiquattresimo. Fanalino di coda Jacob Abel, così come era avvenuto ad Indianapolis, dove però era stato escluso dalla corsa a causa dei 33 posti disponibili. Da segnalare infine che la sessione ha subito un ritardo di 2 ore e mezza rispetto all’orario inizialmente programmato per via della pioggia caduta prima delle prove libere.

Sabato 14 giugno 2025, qualifica

1 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 180.329 mph (290,211 km/h)
2 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 179.783
3 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 179.190
4 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 179.079
5 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 178.910
6 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 178.754
7 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 178.696
8 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 178.511
9 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 178.381
10 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 178.229
11 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 178.014
12 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 177.996
13 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 177.405
14 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 176.868
15 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 176.807
16 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 176.758
17 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 176.288
18 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 176.224
19 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 175.963
20 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 175.779
21 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 174.907
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 174.687
23 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 174.474
24 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 174.265
25 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 174.170
26 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 173.035
27 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 171.424

Il campionato
1.Palou 306; 2.O'Ward 194; 3.Lundgaard 181; 4.Rosenqvist 165; 5.Kirkwood 156; 6.Dixon 153; 7.McLaughlin 145; 8.Power 143; 9.Herta, Malukas 110.

1 Giu [21:47]

Detroit - Gara
Kirkwood domina la scena

Carlo Luciani

Seconda vittoria stagionale per Kyle Kirkwood, che sulle tortuose strade di Detroit ha ottenuto il suo quarto trionfo in carriera in IndyCar, tutti conquistati su circuiti cittadini, a conferma dell’ottimo feeling tra il pilota Andretti e questo tipo di tracciati. Prestazione che assume ancor più valore visto il ritiro di Alex Palou, colpito da David Malukas e finito a muro senza possibilità di proseguire la gara.

In seguito al dominio messo in scena nei primi appuntamenti del 2025, Kirkwood è stato l’unico in grado di contrastare il leader della classifica (per vittorie centrate), che vanta però, ancora un vantaggio considerevole sul secondo. Partito dalla seconda fila, il vincitore di Long Beach ha approfittato della lotta tra Colton Herta e Nolan Siegel per passare il proprio compagno di squadra dopo la prima sosta ai box.

Il poleman non è poi riuscito a tenere il passo di Kirkwood e si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, arrivato non senza fatica dopo una lotta con Santino Ferrucci e Will Power negli ultimi giri di gara. La corsa ha subito diverse interruzioni, tra cui una bandiera rossa a 13 giri dal termine a causa di un incidente tra Louis Foster e Felix Rosenqvist. Sulla Dallara del team Rahal è ceduta improvvisamente la sospensione anteriore destra in pieno rettilineo, con il pilota incapace di controllare la monoposto, che ha poi centrato il suo avversario poco più avanti. Botto violento, ma fortunatamente senza conseguenze per i due coinvolti.

Una volta ripresa la corsa, Kirkwood non ha avuto problemi ad allungare su Power, passato facilmente da Ferrucci ed Herta. Grande prestazione del pilota del team Foyt, che si è ritrovato al comando grazie ad una caution arrivata intorno ai due terzi di gara, causata da Callum Ilott. Il pilota del team Prema, che stava conducendo una buona gara in tredicesima posizione, ha perso la ruota anteriore sinistra, finendo contro le barriere e precludendo così la possibilità di un risultato che potesse riscattare la beffa subita dopo la Indy 500. Se da un lato in casa Prema c’è la delusione per il ritiro di Ilott, dall’altro si può sorridere per il sedicesimo posto di Robert Shwartzman, autore di una gara attenta e lontana dai guai, aspetto non scontato a Detroit.

Oltre a Ferrucci, anche Kyffin Simpson e Marcus Armstrong hanno beneficiato della situazione avendo effettuato l’ultimo pit-stop poco prima dell’incidente di Ilott. Chi ha gestito al meglio questo vantaggio è stato però Ferrucci, capace di conquistare il secondo posto, sua miglior prestazione in IndyCar e miglior pilota motorizzato Chevrolet nella sede del suo quartiere generale.

Simpson e Armstrong hanno invece tagliato il traguardo in quinta e sesta posizione alle spalle di Power (ritrovatosi in lotta per la vittoria grazie alla prima caution arrivata al momento del suo primo pit-stop) e davanti alle due Dallara McLaren di Pato O’Ward e Christian Lundgaard. Nono Josef Newgarden, in rimonta davanti ad Alexander Rossi, a chiudere la top ten.

Male Scott McLaughlin, che grazie alla prima sosta effettuata sfruttando la prima neutralizzazione si era ritrovato virtualmente al comando, vanificando poi il tutto tamponando Nolan Siegel, subendo anche una penalità stop-and-go e chiudendo dodicesimo. Stessa sorte anche per David Malukas, penalizzato con un drive-through dopo il contatto con Palou, passando sotto la bandiera a scacchi in quattordicesima piazza.

Domenica 1 giugno 2025, gara

1 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 100 giri
2 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 3”5931 *
3 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 4”9427
4 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 5”4488
5 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 6”2189
6 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 8”5237
7 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 9”1683
8 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 9"7823
9 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 18”7691
10 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 19”4492
11 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 19”9431
12 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 20”4172
13 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 20”7988
14 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 21”5169
15 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 22”1711
16 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 29”0575
17 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 33”6641
18 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 48”9180
19 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 2 giri
20 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 3 giri

Ritirati
83° giro - Felix Rosenqvist
83° giro - Louis Foster
83° giro - Devlin DeFrancesco
80° giro - Christian Rasmussen
66° giro - Callum Ilott
6° giro - Rinus Veekay

*penalizzato di 25 punti in classifica più bonus giri in testa per vettura sottopeso in seguito a verifiche tecniche post-gara

Il campionato
1.Palou 311; 2.O’Ward 221; 3.Kirkwood 209; 4.Lundgaard 205; 5.Power, Rosenqvist 175; 7.Dixon 173; 8.McLaughlin 164; 9.Herta 157; 10.Armstrong 131.

31 Mag [19:59]

Detroit - Qualifica
Herta davanti a tutti

Carlo Luciani

Dopo l’intenso “Month of May”, culminato con la Indy 500 della scorsa settimana, la IndyCar è tornata subito in pista per il settimo appuntamento stagionale in Michigan. Sul tortuoso cittadino di Detroit a spuntarla in casa della Chevrolet è stato Colton Herta, al volante della Dallara motorizzata Honda del team Andretti. Beffato invece David Malukas, secondo dopo aver comandato quasi fino al termine della Fast Six.

Back-to-back per Herta, che anche lo scorso anno aveva ottenuto la pole position sullo stesso circuito, dove si corre nell’attuale conformazione dal 2023, anno in cui fu il campione in carica Alex Palou a centrare il miglior tempo. Per lo spagnolo non è stata una giornata semplice, conclusa al sesto posto non senza qualche fatica. Sia nel Q1 che nel Q2 il fresco vincitore della 500 miglia di Indianapolis si è qualificato allo scadere del tempo, terminando poi con l’ultimo tempo della Fast Six. Davanti a lui un ottimo Graham Rahal, quinto ma penalizzato di 6 posizioni da scontare domani per via di una sostituzione motore non autorizzata prima della Indy 500. Stessa sorte anche per Will Power, che avendo terminato in nona posizione la qualifica scatterà quindi quindicesimo.

Tornando alle posizioni di vertice, sarà Malukas ad affiancare Herta in prima fila. Il pilota del team Foyt ha subito effettuato un giro veloce nei minuti a disposizione della Fast Six, venendo poi battuto sul finale. Terzo Kyle Kirkwood, in forma fin dal primo turno di prove libere in questo weekend. Proprio nella sessione di apertura del venerdì il portacolori Andretti è stato protagonista di un curioso episodio tra con Will Power. Mentre quest’ultimo era impegnato in un giro veloce, ha tamponato la vettura del suo rivale alla curva 5, spingendolo fino alla curva seguente, in un tratto particolarmente stretto del tracciato. Questo contatto ha causato danni alla parte posteriore della Andretti n.27.

Dalla seconda fila nel GP di Detroit partirà anche Christian Lundgaard, a salvare la brutta giornata del team Arrow McLaren. Il suo compagno di squadra Pato O’Ward non è andato oltre il diciottesimo posto, mentre Nolan Siegel sarà costretto a scattare dal fondo dello schieramento dopo aver accusato problemi tecnici nel corso della sessione di qualifica.

In Q2 è stato, oltre al già citato Power, è stato eliminato anche il suo compagno di squadra Scott McLaughlin, ottavo alle spalle di Rinus Veekay. Peggio è andata alla terza Dallara del team Penske, quella di Josef Newgarden, autore di un piccolo contatto con le barriere in Q1 che non gli ha permesso di proseguire. Fuori dalla Fast Six anche Scott Dixon, Marcus Armstrong e Christian Rasmussen, rispettivamente accreditati del decimo, undicesimo e dodicesimo tempo.

Le due Dallara-Chevrolet del team Prema scatteranno nella seconda metà dello schieramento: Callum Ilott ha disputato un buon Q1, nel corso del quale sembrava della partita per passare al turno successivo, concluso poi nono nel suo gruppo (diciassettesimo nella classifica combinata); il poleman Robert Shwartzman partirà ventiduesimo, alla sua prima apparizione sul difficile cittadino di Detroit.

Sabato 31 maggio 2025, qualifica

1 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1’00”4779 - Fast Six
2 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’00”6492 - F6
3 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1’00”7312 - F6
4 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’00”8938 - F6
5 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’01”0651 - F6 *
6 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’01”4680 - F6

7 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 1’00”7208 - Q2
8 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”7599 - Q2
9 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”7857 - Q2 *
10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’01”1595 - Q2
11 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’01”2434 - Q2
12 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’01”5312 - Q2

13 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1’01”3816 - Q1 Gruppo 1
14 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’01”2089 - Q1 Gruppo 2
15 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’01”4149 - Q1 G.1
16 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’01”4307 - Q1 G.2
17 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’01"4637 - Q1 G.1
18 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’01”6819 - Q1 G.2
19 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’01”5558 - Q1 G.1
20 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1’01”7311 - Q1 G.2
21 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’07”5797 - Q1 G.1
22 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’01”8499 - Q1 G.2
23 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’01”6040 - Q1 G.1
24 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’02”2055 - Q1 G.2
25 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’02”1682 - Q1 G.1
26 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’02”4053 - Q1 G.2
27 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’02”3196 - Q1 G.2

*scalano di 6 posizioni per sostituzione motore

Il campionato
1.Palou 306; 2.O'Ward 194; 3.Lundgaard 181; 4.Rosenqvist 165; 5.Kirkwood 156; 6.Dixon 153; 7.McLaughlin 145; 8.Power 142; 9.Herta, Malukas 110.

30 Mag [12:14]

Tanti ‘olè’ in Spagna per Palou,
ma manca un ricordo per Campos

Alfredo Filippone

Come era prevedibile, il successo di Alex Palou a Indianapolis ha trovato vasta eco in Spagna, dove la fantastica carriera in America del catalano è stata sempre seguita, più per dover di cronaca che per consapevolezza dei meriti. L’aver sbancato la 500 Miglia, però, è ben altra cosa, e Alex ha avuto l’onore di finire in prima pagina anche dei media non specializzati e dei telegiornali. La stampa ‘mainstream’ non se l’è sempre cavata bene nello spiegare cos’è l’Indycar, se è vero, per esempio, che l’incauto redattore di un pur autorevole quotidiano, probabilmente impressionato dal numero di miglia percorse, ha sottotilato che Indy è “la più prestigiosa gara americana di durata” (!).

Nei concitati giorni del dopo-gara, un pur presissimo Palou è riuscito a condividere le sue impressioni anche con la stampa di casa: “Da quando è finita la gara, non ho avuto un minuto. Domenica notte, per il nervosismo e la stanchezza, ho dormito pochissimo, mi sono svegliato alle tre, e da lunedì sono in un media tour indiavolato. Segno che non è una vittoria come le altre, ma non ho ancora avuto un attimo per rendermi conto di cosa significa. So però che sono felicissimo come non mai.” Il fatto di essere il primo spagnolo a vincere a Indy “è un extra di cui andare fiero, ma non sarei meno contento anche se fossi il cinquantesimo a esserci riuscito.”

A chi gli chiedeva del festeggiamento in famiglia in mondovisione, con la moglie Esther e la piccola Lucia, di due anni, ha ammesso che “averle con me in quel momento è stato meraviglioso. Ovviamente, la piccola non avrà capito molto di cosa stesse succedendo, ma tutto quel festante trambusto sembra averla divertita. Il latte? Era fresco e dolce, buonissimo!” Palou ha detto anche cose interessanti circa il suo futuro agonistico. In primis, che la 24 Ore di Le Mans, scoperta lo scorso anno, è nei suoi piani: “E’ una corsa fantastica, quest’anno non potrò esserci, ma sicuramente ci tornerò e proverò a vincerla”.

E poi si è pronunciato anche sulla Formula 1, che forse da buon europeo non ha smesso di sognare, nonostante il polemico naufragio della trattiva con la McLaren due anni fa. Ora che in America ha conquistato tutto e non ha più nulla da dimostrare, ci riproverà? Alla TV spagnola ha dato una risposta ambigua ma interessante: “La F1 è sempre una porta aperta, anche se al momento tanto socchiusa da far passare pochissima luce.”



Fra i tanti e giustificati ‘olè’, una cosa non abbiamo ancora letto o sentito sulla stampa spagnola. Magari ci penserà la stampa specializzata, che ha cadenze settimanali o mensili; nel frattempo lo facciamo noi: in queso momento di euforia, ci sembra doveroso ricordare Adrián Campos sr. Perchè fu proprio il compianto e grande team manager a dargli la prima chance in monoposto. Correva l’anno 2014 e Alex, diciassettenne della provincia barcellonese, nato in una famiglia normalissima, non aveva i mezzi per debuttare in formula pur avendo vinto tutto coi kart in Spagna.

Lo notò Adrián che si fece in quattro per farlo correre in Euroformula, dove Alex arrivò terzo, vincendo al Nürburgring, in Ungheria e a Montmeló, foto sopra, L’anno dopo se lo portò in GP3 e lo fece debuttare anche in F2 a fine 2017. La via non era spianata del tutto, perchè Alex dovette emigrare in Giappone prima del felice approdo negli Stati Uniti, ma chi ha creduto in lui per primo è stato Campos, incredibile personaggio passato da dignitoso pilota con la valigia in F.1 a talent scout impareggiabile (Alonso è l’esempio più lampante), e team manager generoso, sempre poronto a dare una prima chance a chi valeva e sempre pronto a lasciar andare i diamanti scoperti quando altri potevano offrire loro un futuro migliore. Domenica sera, lassù, con la modestia di sempre, avrà sorriso felice pure lui.


 

26 Mag [21:08]

Indy 500 - Penalità post gara
Colpite Andretti e Prema

Carlo Luciani

Pioggia di penalità al termine della 109a edizione della 500 miglia di Indianapolis. In seguito alle ispezioni tecniche post gara sono state colpite tre monoposto: le n.27 e n.28 del team Andretti (quelle di Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson), e la n.90 del team Prema, ovvero l’unica che ha tagliato il traguardo del team italiano (guidata da Callum Ilott). Come conseguenza le tre vetture sono state retrocesse in fondo alla classifica, vale a dire dal trentunesimo al trentatreesimo posto.

Dopo l’esclusione delle Dallara del team Penske dalla seconda giornata di qualifica per via degli attenuatori sulle n.2 e n.12 di Josef Newgarden e Scott Dixon, ecco arrivare un’altra stangata dopo la conclusione della Indy 500. Le violazioni riguardano componenti modificate e non approvate, per cui i team avrebbero tratto vantaggi aerodinamici.

Oltre alla penalizzazione subita nell’ordine di arrivo, si va ad aggiungere una multa di 100.000 dollari per ogni monoposto, nonché la sospensione dei team/competition manager per un weekend di gara, da scontare già nell’imminente appuntamento di Detroit, in programma questo fine settimana. Rimodulati anche i punti ed i premi in base alla nuova classifica ufficiale.

Per quanto riguarda il team Andretti, sono tre i punti del regolamento violati secondo i commissari: articolo 9.3.1, che riguarda la condotta antisportiva di qualunque membro di una squadra; articolo 14.1.2, secondo il quale eventuali modifiche, in seguito a richiesta, devono essere approvate almeno sette giorni prima della data di utilizzo; articolo 14.1.3, per cui le componenti prodotte da fornitori unici non possono essere modificate. Le parti incriminate sono il sistema di gestione dell’energia e i punti d’attacco dei bracci delle sospensioni.

Irregolarità all’anteriore per il team Prema, più nel dettaglio non è stata rispettata l’altezza minima dell’ala. Le violazioni regolamentari riguardano: l’articolo 9.3.1; il 14.7.6.8 per cui l’ala anteriore deve rispettare le dimensioni indicate ed il 14.7.6.4, in base al quale tutti gli elementi dell’ala devono rimanere nella posizione prevista.

Un vero peccato per il team di Grisignano di Zocco, che aveva ben figurato con entrambi i piloti, e dopo il ritiro di Robert Shwartzman ha continuato a sognare con Callum Ilott, protagonista di una gara nelle posizioni di rilievo per buona parte del tempo, conclusa in dodicesima posizione. Beffato però anche Marcus Ericsson, grande deluso della domenica dopo essersi giocato addirittura la vittoria finale contro Alex Palou.

Il campionato
1.Palou 306; 2.O'Ward 194; 3.Lundgaard 181; 4.Rosenqvist 165; 5.Kirkwood 156; 6.Dixon 153; 7.McLaughlin 145; 8.Power 142; 9.Herta 109; 10.Malukas 110.

25 Mag [23:09]

Indy 500 - Gara
La prima volta di Palou

Carlo Luciani

Non ci era mai riuscito prima, ma adesso Alex Palou è finalmente un vincitore della 500 miglia di Indianapolis. Nonostante i tre titoli IndyCar conquistati fino a questo momento della sua carriera, il pilota spagnolo non aveva mai trionfato nella gara più importante del campionato. Adesso quel sogno è realtà, che si unisce alla prima vittoria su un ovale, arrivata al termine di una gara pazza caratterizzata da numerosi incidenti.

Un ruolino di marcia impressionante quello instaurato in questa stagione da parte del pilota del team Ganassi, capace di vincere ben cinque delle prime sei gare del 2025, conquistando come peggior risultato un secondo posto nel GP di Long Beach. Una corsa attenta la sua, sempre nelle posizioni di vertice e con un ultimo sorpasso arrivato a quattordici giri dalla fine ai danni di Marcus Ericsson.

Il pilota svedese, già vincitore della Indy 500, non è riuscito a bissare il successo ottenuto nel 2022 nonostante l'ottima strategia messa a segno dal team Andretti. Dopo la sua ultima sosta, infatti, l'ex pilota F1 (sotto nella foto tutta la sua delusione) è tornato in pista al comando della gara, tenendo inizialmente il vincitore alle sue spalle, che ha poi rotto gli indugi senza nessun'altra possibilità di contrattacco nel finale. A condizionare l'andatura dei piloti di testa anche due ospiti d'eccezione: i doppiati Devlin DeFrancesco e Louis Foster, dei quali hanno potuto sfruttarne la scia.



Al terzo posto si è invece piazzato David Malukas, anch'egli candidato alla vittoria finale, ma mai veramente in grado di attaccare la prima posizione. Quarto Pato O'Ward, sempre competitivo ma al quale la vittoria della 500 miglia di Indianapolis continua a sfuggire ancora una volta. Alle sue spalle Felix Rosenqvist, davanti a Kyle Kirkwood, scattato piuttosto indietro dall'ottava fila.

Settimo Santino Ferrucci, a conferma della competitività del team Foyt, visto anche il terzo posto conqusitato dal compagno di squadra Malukas. Ottavo Christian Rasmussen, seguito da Christian Lundgaard e Conor Daly a completare la top ten. Appena fuori dai primi 10 Takuma Sato, scattato dalla prima fila. Il pilota giapponese, dopo una prima parte sempre nelle prime posizioni, non è riuscito ad ottenere altrettanto nella seconda metà di gara.

Alle sue spalle ha chiuso invece l'unica Dallara del team Prema arrivata al traguardo, quella di Callum Ilott. Buona la prestazione del pilota britannico, capace di lottare per le posizioni di vertice dopo esser scattato dalla settima fila. Qualche imperfezione ai box lo ha poi fatto scendere in classifica, ma nel complesso la sua rimane un'ottima prestazione, così come quella del team veneto, che ha però perso per strada il poleman Robert Shwartzman.

Il pilota russo-israeliano è stato bravissimo in partenza (ritardata per via di un po' di pioggia caduta poco prima del via) mantenendo il comando, che ha poi perso successivamente proseguendo tuttavia con un ritmo incoraggiante. All'ottantottesimo giro è però arrivato il ritiro in seguito ad un incidente ai box. Il pilota della monoposto n.83 è arrivato lungo nella propria piazzola, forse a causa del fondo scivoloso, colpendo anche un meccanico alle gambe, trasportato successivamente in barella. Resta comunque una bella apparizione quella di Prema, già competitiva alla sua prima Indy 500.



Giornata sfortunata ai box, visto che poco prima un altro meccanico è stato avvolto dalle fiamme innescate dalla monoposto di Alexander Rossi. Il vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 2016, dopo aver visto fumo bianco uscire dalla sua Dallara motorizzata Chevrolet, è tornato in pit-road per fermarsi, ma a quel punto si è verificato un principio di incendio che ha coinvolto l'uomo del team Carpenter, inquadrato anche dopo l'episodio senza fortunatamente apparenti conseguenze.

Giornata da dimenticare per il team Penske, che ha visto il traguardo con il solo Will Power, diciannovesimo dopo esser stato costretto ad un'ultima sosta a pochissimi giri dalla fine per un rabbocco di carburante. I suoi compagni di squadra hanno terminato la gara anzitempo: Scott McLaughlin ha chiuso la propria corsa contro le barriere già durante i giri di formazione mentre riscaldava le gomme (nella foto sopra); Josef Newgarden è stato invece costretto al ritiro per problemi al sistema di alimentazione mentre si trovava in un'ottima posizione.

Ha dovuto abbandonare la compagnia anche Ryan Hunter-Reay, ritiratosi proprio nel momento dell'ultimo pit-stop, dopo il quale sarebbe stato sicuro protagonista per la vittoria. La gara, oltre ad essere partita con oltre 40 minuti di ritardo, ha subito diverse interruzioni dovute ad incidenti, quasi tutte nella prima metà dei 200 giri. In uno di questi coinvolto anche Marco Andretti.

Domenica 25 maggio 2025, Gara


1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 200 giri
2 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 0”6822
3 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1”1426
4 - Pato O’Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 2”1327
5 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 2”9464
6 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 3”9822
7 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 4”9902
8 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 6”0274
9 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 9”2592
10 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 13”3125
11 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Rahal LL - 16”9157
12 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 21”3918
13 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 59”6118
14 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’02”1039
15 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’03”0004
16 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1 giro
17 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
18 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1 giro
19 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1 giro
20 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
21 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 2 giri
22 - Jack Harvey (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 2 giri
23 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 3 giri

Ritirati
172° giro - Ryan Hunter-Reay
136° giro - Josef Newgarden
92° giro - Sting Ray Robb
92° giro - Kyle Larson
92° giro - Kyffin Simpson
88° giro - Robert Shwartzman
74° giro - Alexander Rossi
5° giro - Marco Andretti
1° giro - Scott McLaughlin

Il campionato
1.Palou 306; 2.O'Ward 191; 3.Kirkwood 180; 4.Lundgaard 177; 5.Rosenqvist 163; 6.Dixon 150; 7.McLaughlin 145; 8.Power 140; 9.Herta 117; 10.Ericsson 115.

23 Mag [21:24]

Indy 500 - Carb Day
Newgarden precede Sato

Carlo Luciani

Le ultime due ore di prove libere prima della 109a edizione della 500 miglia di Indianapolis hanno visto la Dallara n.2 di Josef Newgarden tornare in cima alla classifica dei tempi. Il pilota del team Penske, con una media di 225.687 mph (363,208 km/h) ottenuta nel corso del suo settimo giro completato, non è stato più battuto dai suoi avversari nel Carb Day che precede la gara di domenica.

Il vincitore delle ultime due edizioni della Indy 500 si candida dunque al tris, ma la scalata verso la vittoria non sarà semplice per via della penalizzazione che lo ha colpito durante l’ultima giornata di qualifica. Le monoposto del team Penske n.12 e n.2, inizialmente escluse dalla Fast12, sono state in seguito penalizzate in fondo allo schieramento, con Newgarden che scatterà in ultima fila insieme al proprio compagno di squadra Will Power.

La sanzione è arrivata in seguito alle verifiche sull’attuatore delle due vetture, ritenuto irregolare dai commissari. Durante la qualifica, dalle immagini televisive sono stati visti anche i meccanici lavorare su quella parte delle monoposto. Da questo momento in poi si è scatenato un vero e proprio terremoto che ha portato all’abbandono di tre figure importanti del team a capo della serie a stelle e strisce: il Presidente Tim Cindric, il Managing Director Ron Ruzewski e il General Manager Kyle Moyer.

Tornando al Carb Day, alle spalle di Newgarden si è piazzato Takuma Sato, secondo anche in qualifica e dunque ancor più candidato alla vittoria. Il giapponese ha completato la sua miglior tornata con una velocità media di 225.415 mph, poco più veloce di Scott Dixon, che ha concluso l’ultima giornata di prove con una media di 225.200 mph.

Alle spalle del pilota del team Ganassi si è piazzato Devlin DeFrancesco, seguito da Will Power e Felix Rosenqvist. Settimo Helio Castroneves, davanti a Pato O’Ward, David Malukas e Conor Daly a completare le prime dieci posizioni. Più attardato il poleman Robert Shwartzman, ventinovesimo e più lento del suo compagno di squadra Callum Ilott, che invece ha concluso con il ventesimo tempo.

Venerdì 23 maggio 2025, Carb Day

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 225.687 (363,208 km/h)
2 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Rahal LL - 225.415
3 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 225.200
4 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 224.778
5 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 224.419
6 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.416
7 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.235
8 - Pato O’Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 224.159
9 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 223.843
10 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 223.769
11 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 223.525
12 - Jack Harvey (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 223.515
13 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 223.437
14 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 223.335
15 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 223.001
16 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 222.899
17 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 222.809
18 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 222.786
19 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 222.749
20 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 222.739
21 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 222.731
22 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 222.539
23 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 222.509
24 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 222.433
25 - Rinus VeeKay (Dallara-Honda) - Coyne - 222.178
26 - Kyle Larson (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 221.779
27 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 221.675
28 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 221.059
29 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 220.987
30 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 220.793
31 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 220.361
32 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 220.261
33 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 219.062

19 Mag [23:00]

Indy 500 - 7° giorno
Palou al comando in assetto gara

Carlo Luciani

Archiviate le due giornate di qualifica della 109a edizione della 500 miglia di Indianapolis, team e piloti sono tornati nuovamente in pista per il settimo giorno consecutivo per un’altra sessione di prove libere. Dopo una domenica non proprio esaltante, in cui si è qualificato con la sesta migliore velocità media, Alex Palou è tornato nuovamente in cima alla classifica dei tempi.

Il campione in carica della IndyCar ha terminato al comando l’ottavo turno di prove libere, il primo svolto con le monoposto in assetto gara. Lo spagnolo ha chiuso il proprio miglior passaggio con una velocità media di 226.765 mph (364,943 km/h) nell’ultima sessione, durata solo due ore prima di tornare in pista venerdì per il Carb Day.

Alle spalle del pilota Ganassi si è classificato Helio Castroneves (226.441 mph). Nonostante il piazzamento non proprio esaltante nel corso del sabato di qualifica, in cui ha terminato ventiquattresimo (ma scatterà ventiduesimo per via della
penalizzazione delle Dallara n.2 e n.12 del team Penske), il brasiliano punterà tutto sul passo gara per tentare la caccia alla quinta vittoria nel catino di Indianapolis.

Un altro plurivincitore della Indy 500 si è piazzato appena alle sue spalle: Takuma Sato. Il giapponese ha girato con una media di 226.087 mph ed all’età di 48 anni potrebbe diventare il più anziano vincitore della competizione, ma lo stesso vale anche per Castroneves, che invece ha da poco compiuto 50 anni. Quarto tempo per Jack Harvey, davanti a Ryan Hunter-Reay a completare la top-five.

In top-ten si sono inseriti anche: Nolan Siegel, Will Power, Josef Newgarden, Christian Rasmussen e Conor Daly, in ordine dalla sesta alla decima posizione. Rasmussen è stato anche protagonista di un incidente in curva 2, fortunatamente senza conseguenze per il pilota. Più attardato il poleman Robert Shwartzman, ventiseiesimo. Meglio il suo compagno di squadra in Prema Callum Ilott, diciannovesimo.

Lunedì 19 maggio 2025, 7° giorno

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 226.765 mph (364,943 km/h)
2 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 226.441
3 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Rahal LL - 226.087
4 - Jack Harvey (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 226.048
5 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 225.969
6 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 225.733
7 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 225.631
8 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 225.597
9 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 225.247
10 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 225.191
11 - Kyle Larson (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 225.056
12 - Pato O’Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 224.933
13 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 224.927
14 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 224.909
15 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 224.500
16 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.392
17 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 224.086
18 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 224.056
19 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 224.006
20 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 223.691
21 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 223.543
22 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 223.429
23 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 223.074
24 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 222.995
25 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 222.821
26 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 222.561
27 - Rinus VeeKay (Dallara-Honda) - Coyne - 222.381
28 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 221.999
29 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 221.734
30 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 221.572
31 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 221.561
32 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 220.982
33 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 220.549

19 Mag [18:49]

Indy 500, penalità Penske
Newgarden e Power retrocessi in fondo

Carlo Luciani

Dopo la mancata partecipazione alla Fast12 nel corso dell’ultima giornata di qualifica della 500 miglia di Indianapolis, le monoposto n.2 e n.12  del team Penske sono state penalizzate con la retrocessione in fondo allo schieramento della gara che si terrà domenica 25 maggio. Josef Newgarden e Scott Dixon prenderanno dunque il via dall’ultima fila, alle spalle dei piloti che ieri si sono giocati gli ultimi tre posti disponibili nella Last Chance Qualifyng.

La seconda giornata di qualifica non era stata un successo per il team Penske, che dopo il botto di Scott McLaughlin nelle prove libere e l’irregolarità tecnica riscontrata sulle altre due monoposto, non ha potuto giocarsi il passaggio in Fast Six né tantomeno la pole position, conquistata incredibilmente da Robert Shwartzman al volante della Dallara n.83 del team Prema.

In seguito ad ulteriori controlli, la quarta fila di partenza si è trasformata nell’ultima, eccezion fatta per McLaughlin, che scatterà regolarmente dalla decima posizione. Anche la Dallara n.3, pur non avendo partecipato alla qualifica, è stata sottoposta alle ispezioni, ma l’attenuatore montato su di essa è stato ritenuto regolare, a differenza della n.2 e della n.12.

Non solo una penalizzazione in griglia, ma anche la sospensione degli strateghi delle due monoposto per il resto della Indy 500, alla quale si aggiunge anche una multa di 100.000 dollari ciascuna. Nello specifico, la violazione per cui è arrivata questa penalizzazione riguarda l’articolo 14.7.8.16 del regolamento della IndyCar.

Con questo aggiornamento, tutti i piloti qualificati dalla tredicesima posizione in poi guadagneranno due posizioni al via della 109a edizione della 500 miglia di Indianapolis. Scalano così in quarta fila, Conor Daly e Alexander Rossi, primi esclusi al termine della prima qualifica di sabato. Un’altra buona notizia anche per il team Prema, con Callum Ilott che passando dalla ventitreesima alla ventunesima posizione scatterà dalla settima fila e non più dall’ottava.

La nuova griglia di partenza della Indy 500

1 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 232.790 mph (374,639 km/h)
2 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Rahal LL - 232.478
3 - Pato O’Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 232.098
4 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 232.052
5 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 231.987
6 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 231.378
7 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 231.599
8 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 231.360
9 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 231.014
10 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 233.013
11 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 231.725
12 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 231.701
13 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 231.641
14 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 231.633
15 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 231.593
16 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 231.575
17 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 231.461
18 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 231.438
19 - Kyle Larson (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 231.326
20 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 231.058
21 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 230.993
22 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 230.978
23 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 230.917
24 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 230.571
25 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 230.363
26 - Jack Harvey (Dallara-Chevrolet) - Dreyer & Reinbold - 230.348
27 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 230.192
28 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 229.863
29 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 229.741
30 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 229.091
31 - Rinus VeeKay (Dallara-Honda) - Coyne - 226.913
32 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 233.004
33 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 232.144

Non qualificato
Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 226.394

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