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13 Ago [12:55]

Da Campos all’olimpo IndyCar
Palou ha conquistato l’America

Carlo Luciani

Domenica 10 agosto 2025, sul tracciato di Portland, Alex Palou è entrato di diritto nella storia della IndyCar, conquistando il quarto titolo, il terzo consecutivo, suggellato in una stagione impreziosita dal primo trionfo alla 500 Miglia di Indianapolis. Un’annata magica per il pilota catalano, che a suon di vittorie sta tentando di rendere noioso un campionato da sempre ricco di battaglie come quello americano.

Arrivato con due gare d’anticipo, il quarto sigillo per il pilota del team Ganassi non è mai stato in discussione fin dal primo appuntamento di Saint Petersburg. Palou ha messo in chiaro fin dall’inizio che non ci sarebbe stata storia, vincendo cinque delle prime sei gare stagionali, dimostrando di essere un pilota competitivo in ogni situazione e su qualunque tipologia di circuito.

Nonostante i tre campionati già vinti in soli cinque anni di attività in IndyCar, al catalano mancava infatti ancora il trionfo nell’appuntamento più prestigioso del calendario: la 500 Miglia di Indianapolis. Un tabù che Palou ha infranto proprio nel 2025, vincendo per la prima volta su un tracciato ovale ed in particolare sul più iconico al mondo, replicandosi poi anche in Iowa. Una conferma definitiva della sua crescita, che lo consacra come un pilota ormai completo.



Uno dei punti di forza più evidenti di Alex Palou è la sua straordinaria capacità strategica, resa possibile grazie anche al lavoro del team Ganassi. La lettura perfetta di gara, la gestione delle soste, delle gomme e del carburante, sono elementi che hanno reso lo spagnolo praticamente imbattibile. È interessante sottolineare che nel 2022, dopo aver già conquistato il primo titolo, le strade tra il pilota ed il team sembravano potessero separarsi per una disputa contrattuale con la McLaren. Ma la scelta di rimanere insieme si è rivelata poi decisiva per costruire il dominio degli anni successivi.

In termini di titoli, Palou ha già uguagliato piloti del calibro di Mario Andretti, Dario Franchitti e Sébastien Bourdais, anch’essi con quattro campionati IndyCar all’attivo. Meglio hanno fatto soltanto il suo compagno di squadra Scott Dixon (sei titoli) e A.J. Foyt (sette), al vertice della classifica all-time. Ma, vista la sua ancora giovane età, il catalano ha tutte le carte in regole per poter raggiungere e magari superare anche questi due mostri sacri del motorsport a stelle e strisce.

Questo sarà possibile ovviamente solo se il quattro volte campione restasse in IndyCar ancora a lungo. Il suo nome è stato infatti più volte accostato a quello di Cadillac, pronta al debutto in Formula 1 a partire dal 2026. Palou col marchio americano ha un precedente: la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans e di Daytona 2024. La categoria regina dell’automobilismo fa sicuramente gola ad ogni pilota, ma dopo la vittoria della Indy 500 lo stesso Palou ha dichiarato, sull’onda dell’entusiasmo, di voler proseguire la sua carriera in America.



Sarà vero, oppure il richiamo dell’Europa potrebbe farsi sentire più forte? Del resto, la carriera di Alex Palou, prima ancora di conquistare l’America è cominciata proprio in Europa: fu il compianto Adrian Campos a credere in lui quando l’allora diciassettenne disponeva di pochi mezzi, facendolo debuttare in Euroformula. Il sodalizio è poi proseguito passando per la GP3 fino ad una breve parentesi in Formula 2 nel 2017.

Nonostante i risultati non siano sempre stati brillanti, Palou è riuscito a costruirsi una luminosa carriera oltreoceano, diventando uno dei protagonisti assoluti dell’IndyCar. La Formula 1 rappresenterebbe senza dubbio un’ulteriore sfida: cimentarsi sul palcoscenico più importante del motorsport per dimostrare il suo talento al grande pubblico.

11 Ago [0:17]

Portland - Gara
Palou campione per la quarta volta

Carlo Luciani

Giornata intensa a Portland per il primo dei tre appuntamenti del mese di agosto della IndyCar. A vincere il GP di Portland ci ha pensato Will Power, tornato al successo dopo oltre due anni, ma la festa è tutta per Alex Palou, che ha conquistato con due gare di anticipo il suo quarto titolo nella categoria a stelle e strisce, il terzo consecutivo a dimostrazione di una forza impressionante da parte del pilota spagnolo, capace di vincere anche la sua prima 500 miglia di Indianapolis quest’anno.

Al pilota del team Ganassi è bastato arrivare terzo, visti anche i problemi occorsi a Pato O’Ward. Probabilmente non sarebbe comunque bastata al messicano una gara lineare, ma il destino ha voluto che il titolo si decidesse già nella prima parte di corsa. Sulla sua Dallara del team McLaren si è infatti manifestato un problema elettrico che lo ha costretto a tornare ai box e dopo la sostituzione della centralina ha potuto proseguire, seppur attardato di diversi giri.

Messo fuori gioco l’unico contendente rimasto, Palou ha comunque condotto una gara d’attacco, lottando per la vittoria nell’ultimo stint con il vincitore Power e Christian Lundgaard. Il danese ha salvato la giornata della McLaren, conquistando un podio dopo aver ottenuto il miglior tempo nella qualifica di ieri, dovendo però partire dalla quarta fila in virtù della penalità di sei posizioni per sostituzione del motore non prevista dal regolamento.



A vincere è stato però Power, tornato sul gradino più alto del podio che mancava dal GP di Toronto 2023. L’esperto pilota australiano ha così riportato al successo il team Penske, autore di una stagione tutt’altro che esaltante quest’anno. Alle spalle dei primi tre si è piazzato Graham Rahal, grazie ad una strategia che gli ha permesso di risalire la classifica dopo una qualifica difficile.

Stesso discorso anche per Callum Ilott, giunto al traguardo in sesta posizione dopo esser scattato dalla penultima fila. Così come avvenuto a Laguna Seca, in casa Prema hanno dimostrato ancora una volta di essere abili strateghi, piazzando il proprio pilota nelle prime sei posizioni per la seconda volta consecutiva alle spalle di Alexander Rossi. Il britannico ha provato a ricucire il gap sull’avversario ma non è poi riuscito ad avvicinarsi a dovere.

Settimo Scott McLaughlin, davanti alla coppia del team Meyer Shank, con Marcus Armstrong davanti a Felix Rosenqvist. In top-ten anche Colton Herta, decimo a salvare un fine settimana infelice per il team Andretti, soltanto ventesimo e ventiduesimo con Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson. Buona la prestazione di Robert Shwartzman, risalito fino al quindicesimo posto.

La gara è stata interrotta da tre caution nelle prime fasi di gara: la prima dovuta ad un incidente di Santino Ferrucci al secondo giro (grazie alla quale i due piloti Prema hanno approfittato per effettuare la prima sosta, quella seguente in seguito ad un incidente tra Kyffin Simpson e Louis Foster, che hanno lasciato detriti sull’asfalto, ed infine l’ultima dovuta ad un brutto botto di Conor Daly, fortunatamente senza conseguenze.

Domenica 10 agosto 2025, gara

1 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 11”5298
2 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1”5388
3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 2”4485
4 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 10”5791
5 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 16”1754
6 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 17”7497
7 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 26”9355
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 28”1733
9 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 30”1013
10 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 37”6096
11 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 38”4024
12 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 39”5430
13 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 52”0779
14 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 53”0369
15 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 54”5093
16 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 57”1126
17 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 58”3276
18 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’00”162
19 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1 giro
20 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
21 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
22 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
23 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
24 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1 giro
25 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 10 giri

Ritirati
14° giro - Conor Daly
2° giro - Santino Ferrucci

Il campionato
1.Palou 626; 2.O’Ward 475; 3.Dixon 411; 4.Lundgaard 398; 5.Kirkwood 387; 6.Power 342; 7.Rosenqvist 337; 8.Herta 333; 9.Armstrong 331; 10.Malukas 287.

9 Ago [22:08]

Portland - Qualifica
Lundgaard il più veloce, O’Ward in pole

Carlo Luciani

Dopo due settimane dall’appuntamento di Laguna Seca, la IndyCar è volata in Oregon per il primo dei tre round del mese di agosto che concluderà la stagione 2025. Primo matchpoint per Alex Palou, che a Portland avrà l’occasione di conquistare già il suo quarto titolo di categoria con due gare d’anticipo. Dalla pole position partirà però il suo unico rivale per il titolo Pato O’Ward, che ha ereditato la prima posizione dal compagno di squadra Christian Lundgaard, penalizzato di sei posizioni.

Il danese del team McLaren, pur avendo segnato il miglior tempo (58”3939), scatterà dalla settima posizione per una sostituzione del propulsore non concessa dal regolamento. A beneficiarne sarà il suo compagno di squadra O’Ward, che ha ottenuto il massimo in una giornata in cui Palou non è stato perfetto. Il leader del campionato, dopo aver passato agevolmente i primi due turni, ha commesso un errore in Fast Six che di fatto lo ha escluso dalla lotta per la pole.

In prima fila con O’Ward ci sarà Felix Rosenqvist, autore del terzo tempo ma secondo al via del GP di domani in virtù della penalità inflitta a Lundgaard. Alle sue spalle la prima vettura del team Penske, quella di Will Power, che condividerà la seconda fila con David Malukas, quinto nella tabella dei tempi davanti a Palou.

Insieme allo spagnolo in terza fila ci sarà Alexander Rossi, settimo e fuori di un soffio al termine del Q2. Eliminato in questa fase anche Marcus Armstrong che partirà ottavo, mentre Josef Newgarden, che ha stampato il nono tempo, dovrà scontare una penalità di sei posizioni per lo stesso motivo di Lundgaard. Stessa sorte anche per Santino Ferrucci, che non è andato oltre il quindicesimo posto in qualifica.

Penalità di sei posizioni anche per Kyffin Simpson, ritenuto colpevole dell’incidente avvenuto nel corso del primo giro a Laguna Seca. Il pilota del team Ganassi aveva conquistato la qualificazione in Q2, non andando però oltre il dodicesimo posto. Davanti a lui Scott Dixon e Marcus Ericsson, rispettivamente decimo e undicesimo nella classifica dei tempi.

È stata una sessione difficile per Kyle Kirkwood, fuori già in Q1. Attardate anche le due Dallara del team Prema, che prenderanno il via dalla penultima fila. Da segnalare anche un lungo di Robert Shwartzman che ha provocato una bandiera rossa andando a finire contro le barriere, urtando in maniera lieve. La stessa situazione si è verificata poi anche con Palou in Fast Six.

Sabato 9 agosto 2025, qualifica

1 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”3939 – Fast Six *
2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”5343 - F6
3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 58”5583 - F6
4 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”6424 - F6
5 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 58”6557 - F6
6 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”6690 - F6

7 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 58”4973 - Q2
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 58”5320 - Q2
9 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”6960 - Q2 *
10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”7446 - Q2
11 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 58”7483 - Q2
12 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”7715 - Q2 *

13 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”5449 - Q1 Gruppo 1
14 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”4702 - Q1 Gruppo 2
15 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 58”8237 - Q1 G.1 *
16 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 58”5312 - Q1 G.2
17 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”6376 - Q1 G.1
18 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 58”5457 - Q1 G.2
19 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”7105 - Q1 G.1
20 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 58”5693 - Q1 G.2
21 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 58”9272 - Q1 G.1
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”5836 - Q1 G.2
23 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 59”0866 - Q1 G.1
24 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 58"7557 - Q1 G.2
25 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 59”7458 - Q1 G.1
26 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 58”9617 - Q1 G.2
27 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 58”9648 - Q1 G.2

* penalizzati di 6 posizioni in griglia

28 Lug [0:11]

Laguna Seca - Gara
Palou domina e vede il titolo

Carlo Luciani

Non ci sono rivali per Alex Palou, che grazie alla vittoria conquistata nel GP Monterey ha ipotecato il quarto titolo IndyCar, che potrebbe arrivare già al prossimo appuntamento di Portland in programma tra due settimane. Sull’iconico circuito di Laguna Seca, il pilota spagnolo ha letteralmente dominato, nonostante le numerose interruzioni (ben cinque) che hanno caratterizzato la corsa.

È stata una gara che ha riservato non pochi colpi di scena, a partire dal primo giro, quando si è registrata la prima caution provocata da un contatto tra Kyffin Simpson e Felix Rosenqvist, che ha portato al ritiro del pilota del team Ganassi, autore del suo primo podio nella serie appena una settimana fa a Toronto.

Alla ripartenza Palou ha subito allungato sugli inseguitori, sfruttando le gomme morbide con cui è partito, a differenza di Colton Herta, scattato sulle dure ma bravo a prendersi subito la seconda posizione ai danni di Pato O’Ward. All’undicesimo passaggio si è verificata poi un’altra neutralizzazione, con Jacob Abel costretto al ritiro dopo essere finito a muro, innescando anche le prime soste ai box.

Tra i piloti a fermarsi anche Scott Dixon, che ha poi iniziato la sua rimonta dalla diciannovesima posizione di partenza. Alla venticinquesima tornata, la pace-car è tornata per la terza volta in pista in seguito ad un contatto tra Rinus Veekay e Kyle Kirkwood, con quest’ultimo che ha tamponato il suo avversario, subendo poi anche una penalità per questa manovra.

Le ultime due caution sono arrivate invece nelle fasi finali, una a 20 giri dal termine in seguito ad un testacoda di Marcus Ericsson e quella conclusiva quando mancavano soltanto 11 giri alla fine della corsa. Anche dopo queste interruzioni Palou non ha avuto problemi ad allungare sui suoi avversari, mentre Christian Lundgaard, che nel frattempo era risalito in seconda posizione, ha conservato il secondo gradino del podio davanti a Herta, terzo in qualifica e terzo in gara.

Non è riuscito nell’impresa invece O’Ward, che chiudendo al quarto posto ha ormai ridotto al lumicino le sue speranze di titolo. A Palou basterà conservare un vantaggio di 108 punti per laurearsi campione già al prossimo round con ben due gare di anticipo. La top-five è stata completata da Dixon, mentre con grande stupore Callum Ilott ha portato la Dallara n.90 del team Prema in sesta piazza. Grande risultato per il pilota e per il team, capaci di migliorare l’ottimo piazzamento di Toronto con questa prestazione, nonostante la qualifica difficile di ieri.

Soltanto settima la prima monoposto del team Penske, quella guidata da Will Power. A seguire in ottava posizione Marcus Armstrong, davanti a Christian Rasmussen e Scott McLaughlin, che ha concluso davanti al suo compagno di squadra Josef Newgarden, nonostante quest’ultimo scattasse dalla seconda fila. Giornata difficile per Kirkwood, sedicesimo dopo la penalità ricevuta e matematicamente fuori dai giochi per il titolo. Da segnalare anche il ventunesimo posto di Robert Shwartzman al volante dell’altra monoposto del team Prema.

Domenica 27 luglio 2025, gara

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 95 giri
2 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 3”7965
3 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 4”6340
4 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 6”6484
5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 7”3422
6 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 8”9243
7 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 11”5298
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 13”0055
9 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 14”0988
10 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 14”5960
11 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 15”2224
12 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 16”5256
13 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 16”9614
14 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 17”8336
15 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 19”1194
16 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 19”7294
17 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 21”5898
18 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 29”3009
19 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 30”4964
20 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
21 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1 giro
22 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1 giro
23 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 2 giri
24 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 3 giri

Ritirati
79° giro - Marcus Ericsson
11° giro - Jacob Abel
1° giro - Kyffin Simpson

Il campionato
1.Palou 590; 2.O’Ward 469; 3.Dixon 392; 4.Kirkwood 377; 5.Lundgaard 357; 6.Rosenqvist 315; 7.Herta 313; 8.Armstrong 307; 9.Power 289; 10.Malukas 276.



26 Lug [22:08]

Laguna Seca, qualifica
Palou batte O’Ward

Carlo Luciani

Sta per volgere al termine l’intenso mese di luglio per la IndyCar, che per l’ultima delle cinque gare in programma questo mese è sbarcata a Laguna Seca. Alex Palou ha conquistato la pole position sul tracciato alle porte di Monterey, in California, la quinta in questa stagione che lo vede sempre più dominatore della categoria a stelle e strisce.

Nonostante l’ultima gara a Toronto non sia andata bene, concludendo soltanto dodicesimo in seguito ad una strategia discutibile messa in atto dal team Ganassi, il campione in carica è tornato subito a fare quello che gli riesce meglio, primeggiare. Con un tempo di 1’08”3413, il pilota spagnolo ha battuto la concorrenza in qualifica, Pato O’Ward in primis, secondo alle sue spalle.

Il messicano, reduce dalla vittoria di Toronto, ha confermato anche oggi l’ottimo stato di forma e domani cercherà sicuramente di replicare quanto fatto domenica scorsa in Canada dando fastidio al leader della classifica. Peccato non aver visto il portacolori del team McLaren così in forma già ad inizio stagione, anche se per lui la rimonta è ancora possibile, per quanto molto difficile.

Bene anche Colton Herta, già autore della pole position in Ontario e di nuovo competitivo in California. All’americano del team Andretti è mancato però il podio, che tenterà di conquistare domani. Al suo fianco in seconda fila ci sarà Josef Newgarden, in Fast Six al volante della sua Dallara del team Penske. Sessione incoraggiante per il team a capo della IndyCar, visto anche il quinto tempo stampato da Will Power appena dietro al suo compagno di squadra. Più attardato invece Scott McLaughlin, messo fuori all’ultimo da Christian Rasmussen nel primo gruppo del Q1.

Tra i sei più veloci è finito anche David Malukas, che scatterà dalla terza fila. Eliminato in Q2 invece Christian Lundgaard, che condividerà la quarta fila con Graham Rahal, ottavo. Nono il suo compagno di squadra Louis Foster, seguito da Marcus Armstrong a chiudere la top-ten. Fuori in Q2 anche Rasmussen e Felix Rosenqvist, quest’ultimo autore di un lungo che non gli ha più consentito di migliorarsi.

Se Palou ha tenuto alto l’onore del team Ganassi, lo stesso non si può dire per i suoi compagni di squadra. Kyffin Simpson è stato il primo degli eliminati al termine del secondo gruppo del Q1 e prenderà il via della gara di domani dalla settima fila. Peggio di lui Scott Dixon, soltanto diciannovesimo. Qualifica complicata anche per Prema, relegata alla penultima fila con i suoi piloti Callum Ilott e Robert Shwartzman.

Sabato 26 luglio 2025, qualifica

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’08”3413 - Fast Six
2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’08”6280 - F6
3 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1’08”8824 - F6
4 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”6695 - F6
5 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’10”0062 - F6
6 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’10”1811 - F6

7 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’09”2131 - Q2
8 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’09”2658 - Q2
9 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’09”2791 - Q2
10 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’09”2993 - Q2
11 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’09”7246 - Q2
12 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’09”8116 - Q2

13 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’08”9903 - Q1 Gruppo 1
14 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’09”3156 - Q1 Gruppo 2
15 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1’09”0966 - Q1 G.1
16 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’09”3535 - Q1 G.2
17 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 1’09”2042- Q1 G.1
18 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1’09”3875 - Q1 G.2
19 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’09”2652 - Q1 G.1
20 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’09”4663 - Q1 G.2
21 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1’09”3942 - Q1 G.1
22 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’09”4788 - Q1 G.2
23 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’09”4508 - Q1 G.1
24 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’09"5751 - Q1 G.2
25 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’09”5634 - Q1 G.1
26 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’10”0509- Q1 G.2
27 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’15”8287 - Q1 G.2

Il campionato
1.Palou 537; 2.O’Ward 437; 3.Kirkwood 363; 4.Dixon 362; 5.Lundgaard 317; 6.Rosenqvist 309; 7.Armstrong 283; 8.Herta 278; 9.Power 263; 10.Malukas 259.

20 Lug [21:01]

Toronto - Gara
O’Ward la spunta nel caos

Carlo Luciani

Non è riuscito nell’impresa Colton Herta, che dopo aver conquistato la pole position nella qualifica di Toronto, sperava di bissare il successo ottenuto lo scorso anno nell’unica tappa fuori dagli Stati Uniti della IndyCar. Ad avere la meglio, in una gara a dir poco caotica, è stato Pato O’Ward, che dopo la vittoria ottenuta in Gara 1 in Iowa ci ha preso gusto e a distanza di una sola settimana è tornato nuovamente sul gradino più alto del podio.

Per il messicano una prestazione importante in ottica campionato, con una seconda posizione in classifica rafforzata e la leadership di Alex Palou che ora, seppur ancora lontanissima, è un po’ più vicina grazie alla giornata non eccezionale dello spagnolo e del team Ganassi. Corsa caratterizzata dalle numerose caution (ben cinque), che in casa McLaren hanno interpretato al meglio, fermando O’Ward nelle primissime fasi per smarcare la gomma morbida con cui è partito.

La scelta, anche con un po’ di fortuna, ha pagato ed il team “papaya” ha così potuto festeggiare la seconda vittoria stagionale al cospetto del CEO Zak Brown, presente in Ontario. Strategia che ha premiato anche Rinus Veekay, secondo al traguardo e tornato sul podio a distanza di oltre tre anni dall’ultima volta (GP Alabama 2022), la prima al volante della Dallara del team Coyne.

Se Veekay ha riassaporato il podio dopo tanto, c’è anche chi in questa giornata ci è salito per la prima volta: Kyffin Simpson. Ci ha pensato il barbadiano a salvare la domenica del team Ganassi, che nel caos iniziale delle caution è rimasto in pista sia con Alex Palou che Scott Dixon, rientrati ai box per la prima sosta quasi a metà dei 90 giri totali. La scelta non ha pagato ed i due sono stati risucchiati dal gruppo, passando sotto la bandiera a scacchi rispettivamente in dodicesima e decima posizione, con il vincitore di Mid-Ohio che ha preso la posizione sul compagno grazie ad un overcut.

Beffato Herta, scattato dalla pole e soltanto quarto al traguardo. Negli ultimi giri il pilota del team Andretti si è avvicinato a Simpson, ma non ha avuto modo di tentare l’attacco a causa dell’ultima caution arrivata a tre giri dal termine per via di un contatto tra Felix Rosenqvist e Nolan Siegel, che di fatto ha messo fine alla gara. Il giovane pilota del team McLaren ha chiuso con un altro botto al rientro dopo il brutto incidente di Gara 1 in Iowa, per cui ha saltato Gara 2 ed era stato allertato Linus Lundqvist nel caso di indisponibilità in Canada.

Date per favorite alla vigilia del weekend, le monoposto del team Andretti hanno chiuso in quarta, quinta e sesta posizione, con Marcus Ericsson quinto davanti a Kyle Kirkwood. Grande prestazione da parte dello svedese, che grazie alla stessa strategia di O’Ward è risalito ai primi posti dopo aver rischiato di saltare la qualifica di ieri per un problema ai freni.

Settima posizione per Graham Rahal, davanti a Callum Ilott, che con l’ottavo posto ha ottenuto il miglior risultato del team Prema in IndyCar. Il britannico è apparso in ottima forma fin da ieri, quando ha agevolmente superato il Q1, ed oggi si è confermato nuovamente competitivo centrando la top-ten. Sedicesimo il suo compagno di squadra Robert Shwartzman, che ha condotto una gara lontana dai guai.

Problemi che invece hanno colpito tanti altri piloti, a partire da Scott McLaughlin, che è tornato subito ai box per liberarsi delle gomme morbide ed al rientro in pista ha perso il dado della posteriore sinistra, finendo la sua corsa contro le barriere e causando già la prima caution. La seconda neutralizzazione è arrivata al quindicesimo passaggio, con Christian Rasmussen finito in testacoda. Terza interruzione 15 giri più tardi con Alexander Rossi a muro, mentre alla ripartenza si è verificato un incidente che ha portato al ritiro di Jacob Abel e Josef Newgarden.

Giornata disastrosa per il team Penske, che dopo i ritiri di McLaughlin e Newgarden è rimasta con il solo Will Power in gioco. L’australiano ha rischiato di finire la sua corsa in anticipo per un contatto contro le barriere, in seguito al quale è riuscito a ripartire dal fondo recuperando fino all’undicesimo posto finale alle spalle di Dixon e David Malukas (nono). Non partito Santino Ferrucci, protagonista di un botto nel warm-up che non ha consentito ai meccanici di rimetterlo in pista in tempo per la gara.


Domenica 20 luglio 2025, gara

1 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 90 giri
2 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 0”4843
3 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1”5343
4 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 2”1607
5 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 3”7515
6 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 4”9472
7 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 5”5657
8 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 6”5438
9 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 7”6451
10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 8”6954
11 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 14”0964
12 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 14”9701
13 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 17”3640
14 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 43”9148
15 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 45”4310
16 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 46”0249
17 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro
18 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 3 giri
19 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 4 giri
20 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 8 giri
21 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 23 giri

Ritirati
58o giro - Devlin DeFrancesco
37o giro - Jacob Abel
37o giro - Josef Newgarden
29o giro - Alexander Rossi
3o giro - Scott McLaughlin

Non partito
Santino Ferrucci

Il campionato
1.Palou 536; 2.O’Ward 437; 3.Kirkwood 363; 4.Dixon 362; 5.Lundgaard 317; 6.Rosenqvist 309; 7.Armstrong 283; 8.Herta 278; 9.Power 263; 10.Malukas 259.

19 Lug [22:15]

Toronto, qualifica
Herta imprendibile, Palou secondo

Carlo Luciani

In questo mese di luglio senza sosta, questo weekend la IndyCar si è spostata in Canada per l’unica trasferta fuori dai confini statunitensi. Ad ottenere la pole position sul circuito cittadino di Toronto ci ha pensato Colton Herta, che si è confermato anche quest’anno il più veloce di tutti in Ontario, dove nel 2024 ha dominato sia in qualifica che in gara, tornando al successo dopo oltre due anni dall’ultima volta.

Nella scorsa stagione, oltre a quella di Toronto, di vittoria ne è arrivata anche un’altra, all’ultimo appuntamento sull’ovale di Nashville. Che sia questa pole di buon auspicio per il pilota del team Andretti? L’americano, più giovane vincitore di sempre in IndyCar, dovrà però guardarsi dal leader della classifica Alex Palou, che scatterà al suo fianco in seconda posizione grazie ad un tempo di 1’00”1078, comunque più lento del 59”8320 registrato da Herta, unico a scendere sotto il muro del minuto.

Dalla seconda fila prenderà il via Marcus Armstrong, autore di un’ottima qualifica che ha concluso col terzo miglior tempo. Sessione a due volti per il team Meyer Shank, grande protagonista con il neozelandese e fuori già in Q1 con Felix Rosenqvist, che scatterà soltanto diciassettesimo in virtù dell’ottavo tempo fatto segnare nel corso del Gruppo 1 del Q1.

Quarta posizione per Will Power, con l’unica Dallara del team Penske qualificata per la Fast Six (Scott McLaughlin e Josef Newgarden sono stati eliminati già in Q1). Alle sue spalle ci saranno invece Graham Rahal, quinto, e Kyle Kirkwood, che per via di un errore nel suo primo giro lanciato in Fast Six si è precluso la possibilità di giocarsi la pole contro il suo compagno di squadra in Andretti Herta. Dato tra i favoriti all’inizio del weekend, resta comunque in lizza per la vittoria domani, magari puntando sulla strategia, pur partendo sesto.

Escluso in Q2 invece Louis Foster, che condividerà la quarta fila con Marcus Ericsson, al volante della terza monoposto del team Andretti. Lo svedese ha rischiato di non partecipare alla qualifica, con i meccanici impegnati a lavorare sulla Dallara n.28 anche a turno già iniziato, riuscendo a mettere il proprio pilota in pista con il secondo gruppo, come da programma.

In top-ten anche Rinus Veekay, nono davanti a Pato O’Ward, in una giornata tutt’altro che semplice per il team McLaren. Il messicano, vincitore di Gara 1 la settimana scorsa a Newton, è stato l’unico pilota della squadra “papaya” a passare almeno in Q2. I suoi compagni Nolan Siegel e Christian Lundgaard sono infatti rimasti fuori già in Q1 e partiranno rispettivamente tredicesimo e diciannovesimo.

Buona la qualifica di Callum Ilott, velocissimo nel primo gruppo del Q1, in cui ha messo fuori avversari ben più quotati e poi dodicesimo in Q2. Il pilota britannico si è lamentato di problemi di traffico che non gli hanno permesso di migliorarsi ulteriormente, puntando almeno ad una top-ten o magari ad una qualificazione in Fast Six. Fuori in Q1 invece l’altro pilota del team Prema Robert Shwartzman, che partirà dalla decima fila in ventesima posizione.

Sabato 19 luglio 2025, qualifica

1 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 59”8320 - Fast Six
2 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’00”1078 - F6
3 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’00”3535 - F6
4 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”4519 - F6
5 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’00”8600 - F6
6 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1’04”5308 - F6

7 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’00”6684 - Q2
8 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1’00”7134 - Q2
9 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 1’00”7744 - Q2
10 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’00”9795 - Q2
11 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’01”7348 - Q2
12 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’01"8834 - Q2

13 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’00”3464 - Q1 Gruppo 1
14 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1’00”2535 - Q1 Gruppo 2
15 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”3824 - Q1 G.1
16 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’00”2941 - Q1 G.2
17 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1’00”4190 - Q1 G.1
18 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1’00”3520 - Q1 G.2
19 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1’00”4520 - Q1 G.1
20 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1’00”3795 - Q1 G.2
21 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’00”5261 - Q1 G.1
22 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’00”4190 - Q1 G.2
23 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1’00”7058 - Q1 G.1
24 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1’00”6843 - Q1 G.2
25 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1’01”0717 - Q1 G.1
26 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’00”7530 - Q1 G.2
27 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1’01”8019 - Q1 G.2

Il campionato
1.Palou 515; 2.O'Ward 386; 3.Dixon 342; 4.Kirkwood 335; 5.Lundgaard 300; 6.Rosenqvist 298; 7.Armstrong 267; 8.Herta 245; 9.Power 244; 10.Ferrucci, Malukas 237.

13 Lug [21:55]

Newton - Gara 2
Palou lanciato verso il quarto titolo

Massimo Costa

Che sia un circuito cittadino, stradale, ovale, ovalino, lui non si fa problemi. Alex Palou, tre volte campione Indycar, è lanciatissimo verso il quarto titolo e sull'ovale corto di Newton, ha messo a segno il settimo successo stagionale su dodici gare fino ad ora disputate. Un passo tremendo il suo se consideriamo che soltanto Kyle Kirkwood è riuscito a ottenere più di una vittoria, precisamente tre. Poi, una gara è andata a Scott Dixon e una a Patricio O'Ward.

Partito dalla pole, Palou del team Ganassi ha tenuto il comando della corsa fino al giro 66 quando, al restart da una situazione di bandiere gialle per l'incidente di Sting Ray Robb, Josef Newgarden, quarto al via, lo ha attaccato superandolo con una bella manovra all'esterno. Ancora a secco di vittorie in questa stagione, l'ultima risale al 17 agosto 2024 sull'ovale di Gateway, Newgarden è stato "fregato" da Marcus Ericsson, finito a muro proprio mentre aveva effettuato il secondo pit-stop, incidente che ha portato ai box tutto il gruppo.

Newgarden è così precipitato fuori dalla top 10 mentre Palou è tornato in testa davanti a David Malukas, terzo in partenza, e il vincitore di gara 1, O'Ward. Newgarden ha poi effettuato un veloce splash and go che nel finale gli ha permesso di recuperare fino al secondo posto, alle spalle di Palou e davanti a Malukas e O'Ward. Lo spagnolo ha mantenuto una certa tranquillità non facendosi intimorire da Newgarden, sfruttando bene alcuni doppiaggi.

Il pit-stop finale ha premiato Palou non senza un pizzico di fortuna. Aveva ritardato la sosta rispetto a Newgarden e Malukas, quando Colton Herta è andato a muro. Palou ha colto l'occasione e si è ripresentato in prima posizione, ma dietro di lui sono sbucati Scott Dixon e Marcus Armstrong, che hanno approfittato del congelamento della gara.

Dixon navigava attorno alla decima posizione, Armstrong poco sopra. Un vero colpo di mano il loro, che ha buttato giù dal podio Malukas e O'Ward mentre Newgarden, per il pit-stop finale non perfetto nel cambio gomme, è precipitato decimo. Doppietta Ganassi quindi, con Dixon (44 anni) al terzo podio stagionale dopo il secondo posto di Saint Petersburg e la vittoria a Lexington.

Per Armstrong invece, è il primo risultato pesante dell'anno col team Meyer Shank e il secondo podio in carriera nella Indycar che frequenta dal 2023. Il neozelandese, che nel lontano 2017 ha vinto il campionato italiano della Formula 4, si era piazzato terzo a Detroit dodici mesi fa. Malukas sperava in qualcosa di più della quarta posizione finale così come O'Ward, quinto.

Un grande risultato lo ha siglato il team Prema con Robert Shwartzman, nono. In gara, la squadra italiana e il pilota russo prima della trasferta nello Iowa, avevano collezionato come miglior piazzamento un decimo posto sull'ovale di Gateway, mentre Callum Ilott aveva colto il 13esimo posto a Lexington. A Newton, Shwartzman ha indovinato una buona qualifica 2, 11esimo, e in gara si è sempre mantenuto a ridosso della top 10. Peccato per Ilott invece, finito a muro al giro 177. 

Da registrare anche il ritiro immediato di Scott McLaughlin. In fase di partenza, Devlin De Francesco ha perso il controllo della sua vettura e girandosi ha colpito il rivale. Entrambi KO. Tra i due c'era già stato un contatto alla gara di Thermal. Fuori per rottura del motore dopo appena 21 giri Will Power. Non è invece partito Nolan Siegel, brillante quinto in qualifica 2, fermato dai dottori del campionato per le conseguenze dell'incidente nella corsa di sabato. 

Domenica 13 luglio 2025, gara 2

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 275 giri
2 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"528
3 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 2"743
4 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 4"000
5 - Patricio O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 4"825
6 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 6"437
7 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 6"902
8 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 7"835
9 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 9"045
10 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 10"130
11 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 11"812
12 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 11"831
13 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 13"406
14 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 14"547
15 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1 giro
16 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro
17 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 1 giro
18 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
19 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 3 giri

Ritirati
Colton Herta
Callum Ilott
Marcus Ericsson
Sting Ray Robb
Will Power
Devlin De Francesco
Scott McLaughlin

Non partito
Nolan Siegel

Il campionato
1.Palou 515; 2.O'Ward 386; 3.Dixon 342; 4.Kirkwood 335; 5.Lundgaard 300; 6.Rosenqvist 298; 7.Armstrong 267; 8.Power, Herta 244; 10.Ferrucci, Malukas 237.
 

13 Lug [2:26]

Newton - Gara 1
O'Ward torna a vincere

Carlo Luciani

Mancava sul gradino più alto del podio da quasi un anno, da quando ha vinto Gara 1 a Milwaukee nel 2024, ed ora Pato O’Ward è finalmente tornato a festeggiare una vittoria in IndyCar. Sull'ovale di Newton, in Iowa, il pilota messicano ha beffato Josef Newgarden, che dopo aver conquistato la pole position, ha anche condotto la gara fino al momento dell’ultima sosta, quando il vincitore è riuscito a portarsi davanti a tutti posticipando il pit-stop rispetto al portacolori del team Penske.

Delusione dunque per la squadra a capo della categoria, che in una stagione caratterizzata dalle mille difficoltà, sperava di potersi riscattare in Iowa con un successo. Trionfo che, invece, non è arrivato, ma di certo non si può dire che questa giornata sia andata male a Penske, che ha piazzato le sue tre monoposto in seconda, terza e quarta posizione.

Oltre al secondo gradino del podio ottenuto da Newgarden, Will Power ha terminato la corsa in terza posizione davanti ad un ottimo Scott McLaughlin. Incredibile la gara condotta dal neozelandese, che dopo il botto in qualifica è scattato dal fondo, recuperando posizioni a suon di sorpassi, prima di scavalcare il leader della classifica piloti Alex Palou posticipando l’ultima sosta rispetto al suo avversario.

Il pilota spagnolo, che partirà davanti a tutti domani, ha corso sempre nelle prime posizioni, ma in alcune fasi non ha avuto il giusto spunto per giocarsi la vittoria finale. Punti persi nei confronti di O’Ward in classifica, ma sicuramente una gara attenta e lontana dai guai, conclusa comunque con una top-five, a limitare i danni in attesa di Gara 2, in cui cercherà certamente di rifarsi.

Alle spalle del campione in carica, si è classificato Christian Rasmussen al sesto posto, seguito da Conor Daly e Santino Ferrucci. Nono Marcus Armstrong, davanti al vincitore di Lexington Scott Dixon, a chiudere le prime dieci posizioni. Ventesima posizione per la migliore delle Dallara del team Prema, quella guidata da Robert Shwartzman. La n.90 di Callum Ilott non ha invece visto la bandiera a scacchi, finito a muro proprio nelle fasi finali, provocando l’ultima caution della gara.

La corsa ha subito diverse interruzioni, la prima delle quali già al via a causa di un testacoda di Colton Herta. Successivamente, al 73° giro un’altra neutralizzazione è stata provocata da un incidente di Jacob Abel. Al 152° passaggio è invece toccato a Kyle Kirkwood finire contro il muro, dovendo abbandonare la corsa anzitempo in un weekend fin qui tutt’altro che felice per lui.

A 27 giri dalla fine anche Nolan Siegel ha impattato contro le barriere, rovinando una gara positiva per lui fino a quel momento. Il botto ha causato addirittura la bandiera rossa per permettere agli addetti di riparare le barriere danneggiate durante l’impatto. Dopo un periodo di pausa si è finalmente ripartiti per un finale sprint, interrotto poi da Ilott prima di poter terminare le ultime dieci tornate con Newgarden negli scarichi di O’Ward, senza però riuscire ad attaccare.

Sabato 12 luglio 2025, gara 1

1 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 275 giri
2 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 0”2352
3 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1”2128
4 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 2”3576
5 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 3”0020
6 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 3”6218
7 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 3”7720
8 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 4”0938
9 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 4”9885
10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 5”5263
11 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 6”1942
12 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 6”3619
13 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 7”9742
14 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 8”2510
15 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
16 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
17 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1 giro
18 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
19 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
20 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1 giro
21 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1 giro
22 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro

Ritirati
262° giro - Callum Ilott
247° giro - Nolan Siegel
238° giro - Alexander Rossi
152° giro - Kyle Kirkwood
73° giro - Jacob Abel

Il campionato
1.Palou 461; 2.O'Ward 356; 3.Kirkwood 322; 4.Dixon 302; 5.Rosenqvist, Lundgaard 272; 7.Power 238; 8.Herta 234; 9.Armstrong 232; 10.McLaughlin 229.

12 Lug [21:21]

Newton - Qualifiche
Newgarden e Palou in pole

Carlo Luciani

Nessuna sosta per la IndyCar, che a distanza di una sola settimana dall’appuntamento di Mid-Ohio è subito tornata in pista in Iowa, sul breve tracciato ovale di Newton. Ben due le gare in programma, con la griglia di partenza che si è decisa in una sessione di qualifica che ha visto i piloti effettuare due giri lanciati consecutivi, di cui il primo valido per determinare l’ordine di partenza in Gara 1 ed il secondo quello di Gara 2.

A primeggiare sono stati Josef Newgarden, che scatterà davanti a tutti questa sera, ed il “solito” Alex Palou, che invece si è aggiudicato la miglior posizione di partenza per la corsa domenicale. Finalmente il team Penske può tornare a sorridere in questo difficile 2025, grazie alla pole conquistata da Newgarden, autore di un primo giro concluso con la velocità media di 183.999 mph.

Rimane però, una nota dolente per la squadra a capo della serie a stelle e strisce: Scott McLaughlin è infatti finito a muro durante il suo turno, non concludendo nemmeno un giro e compromettendo così il suo fine settimana, dovendo scattare dal fondo in entrambe le gare.

In gara 1, dalla prima fila insieme a Newgarden, ci sarà anche un ottimo Conor Daly, più veloce di Felix Rosenqvist, che invece condividerà la seconda fila con il leader del campionato Palou. Dopo la mancata vittoria della scorsa settimana, lo spagnolo cercherà di rifarsi questo weekend, iniziato per il momento col piede giusto, soprattutto per la pole conquistata per gara 2 con una velocità media di 184.014 mph, giro più veloce in assoluto di questa sessione.



Terza fila per Pato O’Ward e Scott Dixon, vincitore a Lexington meno di una settimana fa. Settimo Will Power, davanti a Nolan Siegel. In top-ten anche Santino Ferrucci e David Malukas, che scatteranno rispettivamente nono e decimo in gara 1. Sedicesimo e diciassettesimo posto per il team Prema, con Robert Shwartzman che ha preceduto il suo compagno di squadra Callum Ilott.

In gara 2 invece, ci sarà Rosenqvist ad affiancare Palou in prima fila. Terzo Malukas, che ha concluso un ottimo secondo giro precedendo il poleman di gara 1 Josef Newgarden. Quinto Siegel, seguito da Power eDaly. Ottavo Dixon, davanti a O’Ward e Graham Rahal, a completare le prime dieci posizioni.

Undicesimo Shwartzman, che nel corso del suo secondo giro si è migliorato, così come il suo compagno di squadra IIlott, tredicesimo alle spalle di Marcus Armstrong. Giornata difficile per Kyle Kirkwood, che partirà diciottesimo in gara 1 e ventunesimo in gara 2. Il pilota del team Andretti è stato anche protagonista di un incidente durante la sessione valida per gommare la linea alta e per questo non ha preso parte all’unico turno di prove libere, essendo saltata la giornata di ieri per il maltempo.

Sabato 12 luglio 2025, qualifica 1

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 183.999 mph (296,118 km/h)
2 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 183.714
3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 183.635
4 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 183.596
5 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 183.096
6 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 182.924
7 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 182.824
8 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 182.807
9 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 182.756
10 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 182.596
11 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 182.483
12 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 182.381
13 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 181.939
14 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 181.478
15 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 181.463
16 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 181.319
17 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 181.257
18 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 181.130
19 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 181.107
20 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 181.097
21 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 179.975
22 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 179.966
23 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 179.270
24 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 178.885
25 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 177.157
26 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 175.255
27 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - senza tempo

Sabato 12 luglio 2025, qualifica 2

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi – 184.014 mph (296,142 km/h)
2 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 183.975
3 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 183.369
4 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 183.316
5 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 183.194
6 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 183.072
7 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 182.943
8 - Scott Dixon (Dallara-Honda) – Ganassi - 182.664
9 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 182.645
10 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 182.489
11 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 182.443
12 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 182.409
13 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 182.214
14 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 182.154
15 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 181.846
16 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 181.805
17 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 181.681
18 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 181.589
19 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 181.472
20 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 181.205
21 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 181.181
22 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 180.920
23 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 180.664
24 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 177.683
25 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 177.145
26 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 170.822
27 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - senza tempo

Il campionato
1.Palou 431; 2.Kirkwood 317; 3.O’Ward 305; 4.Dixon 282; 5.Lundgaard 263; 6.Rosenqvist 259; 7.Herta 217; 8.Armstrong 209; 9.Power 202; 10.Ferrucci 198.

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