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Newey lascerà la Red Bull
Il futuro in Aston Martin o Ferrari

La notizia è arrivata come uno tsunami dal canale televisivo inglese BBC. Adrian Newey lascerà la Red Bull a fine stagione. I...

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Un italiano in America
Ghiotto con Coyne a Barber e Indy

Un italiano in America. Luca Ghiotto, dopo un lungo inseguimento, farà il suo debutto nella Indycar. Il 29enne pilota veneto ...

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Formula E

Svelata la Gen3 Evo: maggior efficienza
trazione integrale e nuova aerodinamica

Michele Montesano La cornice di Montecarlo, glamour e ricca di fascino, è stata scelta come palcoscenico per la presentazio...

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Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 4° turno
Stromsted 'pole', Badoer al top

C'è sempre Noah Stromsted al primo posto della classifica dei test di Hockenheim. Il danese, già leader nel turno del mat...

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Test a Montmelò - 3° giorno
La pole finale è di Hadjar

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Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 3° turno
Stromsted strappa il primo tempo

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22 Apr [16:07]

Imola, finalmente vince la passione
Autodromo preso d'assalto per il WEC

Massimo Costa

73.600 spettatori. Un numero sensazionale, per l'Italia, per una gara che non sia la Formula 1. Per Imola, sicuramente un record. Siamo abituati da decenni a vedere le tribune degli autodromi italiani vuote, o quasi, non solo per le gare nazionali che purtroppo interessano soltanto parenti e amici dei piloti, oltre a pochissimi veri appassionati, ma anche per gli eventi di qualità internazionale che negli anni sono sbarcati in Italia: DTM, GT World Challenge, European Le Mans Series, GT Open. Soltanto l'evento di Aci Sport a Vallelunga del Gran Turismo e F4, solitamente a fine stagione, è capace di portare un gran numero di spettatori.

Lo scorso fine settimana invece, per il secondo appuntamento del WEC, si è registrata a Imola una affluenza di giovani e meno giovani spettacolare, paragonabile ai weekend della F1. La città è stata letteralmente presa d'assalto da fans che provenivano non solo da ogni parte d'Italia, ma anche da Austria, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Belgio e Olanda, dall'Est Europa.

Ovviamente, il nome Ferrari in Italia fa sempre la differenza e le rosse bellissime Hypercar attirano l'occhio degli appassionati e di conseguenza la voglia di affrontare un weekend in pista per ammirarle da vicino. Ma il fascino indiscusso arriva anche dagli altri prototipi che accendono la fantasia: Toyota, Lamborghini, BMW, Porsche, Cadillac, Alpine, Peugeot, Isotta Fraschini , sono nomi che colpiscono e vederli tutti insieme combattere lungo un circuito fa un certo effetto.



E così, le tribune di Imola si sono magicamente riempite nella zona di arrivo, alla variante Villeneuve, alla Tosa e alle Acque Minerali e Variante Alta, addirittura la mitica collina della Rivazza è stata calpestata da centinaia e centinaia di tifosi come mai era capitato per un evento a quattro ruote che non fosse la F1. Tanta emozione, insomma, Anche perché non si trattava di una gara come le altre, un paio di ore e tutti a casa. No, la corsa è durata ben 6 Ore, con tutte le sue ovvie complicazioni, anche meteo, ma la gente non si è mossa, inchiodata fino all'ultimo secondo ai propri seggiolini.

Bellissimo per chi scrive, che da giovanissimo ha vissuto da spettarore un evento similare, il Mondiale Endurance del 1984, seduto per 6 Ore nella enorme tribuna della variante bassa completamente da solo. Sì, unico spettatore, intento a segnare nel proprio album Pigna le posizioni giro dopo giro (inutile aggiungere che mia madre era seriamente preoccupata...). Per la cronaca, a vincere furono Hans Stuck e il compianto Stefan Bellof su una Porsche 956. E ancora prima, ben più piccolo e sempre a Imola, assistetti nel 1977 (o 1978) alla vittoria dell'Alfa Romeo T33 affidata a Vittorio Brambilla ed Arturo Merzario nel Mondiale Endurance. Spettatori? Una cinquantina...

21 Apr [19:50]

Imola – Gara: Toyota vince
Harakiri Ferrari, Rossi a podio in GT

Da Imola - Michele Montesano

Sole, pioggia, bandiere gialle, safety car e risultato incerto fino all’ultimo, non ci si è annoiati nella 6 Ore di Imola. Il secondo appuntamento stagionale del FIA WEC, nonché primo sul suolo europeo, ha dispensato emozioni dalla prima all’ultima curva. Dopo quanto visto nelle qualifiche, ci si attendeva una festa Ferrari ma, così come lo scorso anno a Monza, a tagliare per prima il traguardo è stata la Toyota. A tenere alta la bandiera italiana ci ha pensato Valentino Rossi che, al volante della BMW M4 GT3, ha conquistato il suo primo podio nel Mondiale Endurance.

Nonostante il sole, Imola ha accolto la partenza della 6 ore con temperature decisamente più basse rispetto alle qualifiche di sabato. Ci hanno pensato le Ferrari a scaldare i tifosi, giunti numerosi (73.000) ad assiepare gli spalti, dettando il passo fin dalle prime battute. Le emozioni non sono mancate fin dalla prima curva quando Matthieu Vaxiviere ha innescato una collisione multipla. Arrivato troppo veloce alla prima staccata del Tamburello, il pilota Alpine ha centrato la Peugeot di Paul di Resta coinvolgendo anche la BMW di Marco Wittmann e l’Isotta Fraschini.



Riprese le ostilità, Nicklas Nielsen e Antonio Fuoco, quest’ultimo bravo a sorpassare la 499P AF Corse di Robert Kubica, hanno iniziato ad allungare sui rivali. La prima ora di gara è stata inframezzata da due Full Course Yellow, la prima per rimuovere i detriti presenti in pista e la successiva per spostare la Ferrari 296 GT3 di Thomas Flohr, rimasta insabbiata al Tamburello. Proprio in queste fasi, Kubica ha rimediato un drive through per aver effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle.

In occasione della prima sosta ai box, c’è stato il cambio al vertice, Giovinazzi ha preso il comando delle operazioni mentre Nielsen, costretto ad effettuare un cambio alla posteriore sinistra, ha perso terreno. Attimi di panico nel box Ferrari in occasione del cambio piloti. James Calado, salito sulla 499P al posto di Giovinazzi, ha iniziato a duellare con Miguel Molina che ha rilevato il volante da Nielsen. In difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici, lo spagnolo ha ceduto il passo anche alla Toyota di Nyck De Vries. L’olandese ex F1 ha approfittato dell’ennesima Full Course Yellow, causata dall’uscita di pista di Carl Bennet, per cogliere di sorpresa Molina.

Con i nuvoloni sempre più minacciosi e carichi di pioggia, a rimescolare le carte ci ha pensato la safety car, scesa in pista allo scoccare della quarta ora a seguito del lungo di Callum Illot, rimasto incagliato nella ghiaia della Rivazza. Contemporaneamente, alla Peugeot di Loïc Duval è esplosa l’anteriore sinistra alla staccata del Tamburello spargendo numerosi detriti in pista. A completare il quadro ci si è messa la pioggia che è iniziata a scendere, sempre più copiosa, sul circuito di Imola.



In netta difficoltà sul bagnato, le Hypercar si sono viste sfilare dalle più lente GT3 prima di effettuare il passaggio alle gomme rain. In questi frangenti Toyota ha interpretato al meglio le condizioni atmosferiche rimandando in pista De Vries con gli pneumatici da bagnato. Stessa strategia da parte delle Porsche del Penske Motorsport, mentre in Ferrari hanno atteso troppo tempo prima di effettuare il passaggio alle gomme scanalate. Tale scelta si è rivelata sbagliata facendo scivolare tutte e tre le 499P fuori dalla zona podio.

Toyota ha proseguito a dettare l’andatura anche con Kamui Kobayashi, bravo a gestire l’asfalto che, man mano, è iniziato ad asciugarsi. Il giapponese ha quindi tenuto a bada la rimonta delle Porsche di Kevin Estre e Matt Campbell che hanno completato il podio. Antonio Fuoco, salito a bordo della 499P per effettuare l’ultimo stint, ha provato un disperato recupero, ma purtroppo si è dovuto accontentare di un misero quarto posto davanti la Toyota di Brendon Hartley.

In grande spolvero il trio BMW Sheldon van der Linde, Robin Frijns e René Rast sesti davanti alle Ferrari di Alessandro Pier Guidi e Yifei Ye protagonisti di un serrato duello nelle ultime fasi. A completare la zona punti, la nuova Peugeot 9X8 di Jean-Eric Vergne, Nico Müller e Mikkel Jensen. Impegnata nella sua prima gara di casa, Lamborghini ha terminato in dodicesima posizione con una prestazione solida da parte di Mirko Bortolotti, Edoardo Mortara e Daniil Kvyat.



Doppietta firmata BMW WRT in LMGT3. A trionfare è stata la M4 di Darren Leung, Sean Gelael e Augusto Farfus. Proprio il brasiliano, grazie alla sua esperienza sul bagnato, si è rivelato l’arma vincente nella seconda metà della gara rintuzzando gli attacchi di un combattivo Maxime Martin in equipaggio con Ahmad Al Harthy e Valentino Rossi. L'ex centauro di Tavullia ha mandato in visibilio il suo pubblico con un turno di guida aggressivo e ricco di sorpassi. Terzo posto per la Porsche del poleman Alex Malykhin affiancato da Joel Sturm e Klaus Bachler.

Fuori dal podio la Ferrari 296 GT3 di Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau. L’ufficiale del Cavallino Rampante nelle ultime battute ha avuto la meglio sull’Aston Martin Vantage del terzetto composto da Ian James, Daniel Mancinelli e Alex Riberas. Gara dai due volti per le Ford Mustang del Proton Competition. Ryan Hardwick, Zacharie Robichon e Benjamin Barker hanno ottenuto i primi punti nel WEC grazie al nono posto di classe, mentre la GT americana portata in pista da Giorgio Roda, Mikkel Pedersen e Dennis Olsen è stata costretta al ritiro dopo aver danneggiato l’estrattore. Gara amara anche per le Iron Dames messe fuorigioco da un incidente al via.

Domenica 21 aprile 2024, gara

1 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 205 giri
2 - Estre-Lotterer-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 7"051
3 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 25"626
4 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 31"469
5 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 33"777
6 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
7 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1 giro
8 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1 giro
9 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
10 - Bamber-Lynn (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 2 giri
11 - Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota - 2 giri
12 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 2 giri
13 - Chatin-Gounon-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 4 giri
15 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 5 giri
16 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 6 giri
17 - Serravalle-Bennett-Vernay (Isotta Fraschini Tipo6) - Isotta F. - 14 giri
18 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 19 giri
19 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 19 giri
20 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 20 giri
21 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 20 giri
22 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 20 giri
23 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 20 giri
24 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 20 giri
25 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 20 giri
26 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 21 giri
27 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 21 giri
28 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 21 giri
29 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 21 giri
30 - Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 22 giri
31 - Robin-Boguslavskiy-K. Van Der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 22 giri
32 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 23 giri
33 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 34 giri
34 - Marciello-Wittmann-D. Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 42 giri

Giro più veloce: Antonio Fuoco 1'31"794 

Ritirati
Tincknell-Jani-Andlauer (Porsche 963) - Proton
Bovy-Pin-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames
Roda-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton

20 Apr [16:24]

Imola – Qualifica
Pole di Fuoco nella tripletta Ferrari

Da Imola - Michele Montesano

La Ferrari ha infiammato Imola. Nelle qualifiche del FIA WEC il Cavallino Rampante ha monopolizzato la scena occupando i primi tre posti dello schieramento. Un dominio netto, quello visto sul tracciato in riva al Santerno, con le Ferrari 499P LMH che, finora, hanno occupato le posizioni di vertice in tutte le sessioni. Solamente Antonio Fuoco è stato in grado di rubare la scena alle rosse siglando un giro perfetto nell’Hyperpole. Dopo aver preso le misure nelle prove libere, il calabrese ha stampato il riferimento in 1’29”466.

Sui saliscendi di Imola le Ferrari sono state le uniche Hypercar in grado di girare con tempi inferiori al 1’30”. Robert Shwartzman, al volante della 499P gestita da AF Corse, ha siglato un crono di 1’29”885, mentre Alessandro Pier Guidi si è fermato in terza posizione a quasi mezzo secondo dal compagno di squadra Fuoco.

Porsche comanda il gruppo degli inseguitori. Kevin Estre, vincitore della 1812 km del Qatar, scatterà dalla seconda fila con un tempo di 1’30”101. Matt Campbell ha invece osato troppo nel suo giro veloce mancando la frenata del Tamburello. Con le gomme sporche, il pilota Porsche si è quindi dovuto accontentare del quinto posto. Qualifiche difficili in casa Toyota. Sesto, Kamui Kobayashi ha cercato di limitare i danni chiudendo a quasi un secondo dal vertice. È andata peggio a Brendon Hartley autore di un testacoda alla Tosa. A inframezzassi tra le due Toyota, René Rast che ha regalato a BMW il settimo crono.

A scompaginare le carte nella prima sessione di qualifiche riservata alle Hypercar ci ha pensato Dries Vanthoor, autore di un innocuo fuoripista alla Piratella. Tuttavia la ghiaia portata in traiettoria ha costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa a poco meno di due minuti dallo scadere del tempo. Ciò ha di fatto congelato le posizioni con Cadillac, Lamborghini e Alpine costrette a chiudere fuori dai primi dieci. In crescita la prestazione della Isotta Fraschini portata in pista dall’esperto Jean-Karl Vernay.



In LMGT3 è proseguito il dominio Porsche. Già vincitore nella 1812 Km del Qatar, Alex Malykhin ha regalato la prima Hyperpole nel WEC alla 911 GT3 R. L’alfiere Porsche ha chiuso un giro perfetto in 1’42”365. Nulla ha potuto Ian James, rimasto fermo a 693 millesimi con la sua Aston Martin Vantage GT3. Seconda fila tutta griffata BMW, Ahmad Al Harthy ha avuto la meglio sul compagno Darren Leung. Se nella prima sessione ha lottato per la vetta, nella Hyperpole è mancato il guizzo finale a Sarah Bovy che ha completato la top 5.

Buona prestazione per Giorgio Roda in grado di issare al sesto posto la Ford Mustang GT3 precedendo la Porsche di Yasser Shahin. A seguire le due Ferrari 296 GT3 di François Heriau e Thomas Flohr. Se James Cottingham, al volante della McLaren 720S, ha chiuso le prime dieci posizioni di classe, entrambe le Corvette Z06.R e le Lexus RCF non sono riuscite a passare la prima fase a eliminazione.

Sabato 20 aprile 2024, qualifica

1 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'29"466
2 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'29"885
3 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'29"953
4 - Estre-Lotterer-L. Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'30"101
5 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 1'30"385
6 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'30"410
7 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'30"600
8 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'30"652
9 - Stevens-Ilott-Nato (Porsche 963) - Jota - 1'30"656
10 - Tincknell-Jani-Andlauer (Porsche 963) - Proton - 1'30"692
11 - Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota - 1'31"322
12 - Bamber-Lynn (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'31"397
13 - Marciello-Wittmann-D. Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'31"549
14 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'31"651
15 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'31"748
16 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 1'31"862
17 - Chatin-Gounon-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'31"980
18 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 1'32"054
19 - Serravalle-Bennett-Vernay (Isotta Fraschini Tipo6) - Isotta F. - 1'33"575
20 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'42"365
21 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 1'43"058
22 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 1'43"099
23 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'43"105
24 - Bovy-Pin-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 1'43"151
25 - Roda-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 1'43"229
26 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'43"399
27 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 1'43"523
28 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'43"650
29 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 1'43"835
30 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 1'43"897
31 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 1'43"947
32 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 1'44"108
33 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'44"118
34 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 1'44"291
35 - Robin-Boguslavskiy-K. Van Der Linde (Lexus RC F) - ASP - 1'44"347
36 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - ASP - 1'45"680
37 - Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'46"254

20 Apr [9:38]

Peugeot debutta con la nuova 9X8 LMH
Jansonne: “La pista ci darà il verdetto”

Da Imola - Michele Montesano

Peugeot è legata a un doppio filo con l’Italia nel FIA WEC. Se a Monza, quasi due anni fa, la Casa francese aveva portato a battesimo la sua Hypercar priva di alettone posteriore, toccherà a Imola fare da palcoscenico al debutto della nuova 9X8 LMH rivista sul lato aerodinamico. La pioggia, che ha accolto le squadre del Mondiale Endurance sul circuito in riva al Santerno, non ha spaventato di certo i meccanici Peugeot che hanno mostrato orgogliosi le loro due Hypercar in pitlane.

La 6 Ore di Imola sarà sicuramente la gara della verità per la nuova 9X8. Le aspettative sono decisamente alte, ma altrettanto lo sono le incognite. Gli sviluppi non hanno riguardato solamente l’introduzione dell’alettone posteriore, ma tutta l’aerodinamica della vettura è stata rivista oltre all’utilizzo di pneumatici con differenti dimensioni per uniformarsi alla concorrenza.

Visibilmente soddisfatto, nell’osservare le vetture salire fin dalle prove libere in posizioni di classifica più elevate, il Direttore Tecnico Olivier Jansonnie ha raccontato le fasi dello sviluppo della 9X8: “Seguendo sia la stagione sportiva che l’evoluzione del progetto della nuova LMH, lo scorso anno i nostri tecnici sono stati costretti a un lavoro enorme. Lo sviluppo della 9X8 2024 ha beneficiato anche di ciò che abbiamo imparato in pista nell’arco del campionato, sia in termini di affidabilità che di prestazione e conoscenza degli pneumatici. Solamente a metà del 2023 abbiamo iniziato a girare in pista con un muletto per dar via allo sviluppo vero e proprio”.



Jasonnie ha quindi proseguito: “Abbiamo effettuato oltre 8.000 km di test tra i circuiti di Le Castellet, Portimão, Alcaniz per poi concludere nuovamente sul tracciato francese. La preparazione è stata dura e non siamo stati esenti da problemi, ma nella fase di sviluppo è la normalità. Sicuramente ci siamo preparati meglio rispetto lo scorso anno effettuando più sessioni di durata”.

Il Direttore Tecnico Peugeot ha spiegato brevemente le aree di lavoro: “Innanzitutto si è deciso di adottare pneumatici con un’impronta a terra diversa tra anteriore e posteriore, solamente dopo si è lavorato sull’aerodinamica. Oltre l’ala posteriore, anche l’intera carrozzeria è stata modificata per riequilibrare il bilanciamento aerodinamico complessivo della vettura. Pur mantenendo un aspetto familiare con la precedente, la nuova 9X8 è totalmente diversa. Inedito anche il fondo piatto, per il medesimo motivo, mentre lo chassis è lo stesso”.

Infine, pur non trattandosi di un modello completamente inedito, Jasonnie si è detto cauto non sbilanciandosi troppo: “A differenza della 9X8 2023 che, nel corso della stagione è stata costantemente ottimizzata, della nuova vettura abbiamo dovuto imparare nuovamente tutto. Oltre all’assetto, cambia la temperatura di utilizzo e l’usura degli pneumatici. Ciò nonostante, quello che abbiamo appreso in questi due anni sicuramente ci aiuterà a progredire ulteriormente con la nuova LMH. Siamo certi di aver migliorato, ma solamente la pista ci darà il verdetto finale”.



Anche il pilota Peugeot Mikkel Jensen si è detto soddisfatto dell’evoluzione fatta sulla 9X8: “È sicuramente un grande passo in avanti. Innanzitutto il posteriore è più stabile ciò consente di migliorare la gestione delle gomme che, a sua volta, si traduce in prestazioni più elevate”.

Loïc Duval ha confermato le sensazioni di Jensen: “Credo che le dimensioni degli pneumatici dello scorso anno avessero un effetto negativo sulla trazione. Con le nuove specifiche le gomme non si surriscaldano a beneficio della trazione. Al posteriore abbiamo una sezione più ampia, questo si traduce in una velocità d’ingresso e d’uscita in curva maggiore. Nel complesso la 9X8 è ora più prevedibile e soffre meno il calo di ritmo durante lo stint. Non ci resta che scoprire quale sarà il nostro livello di competitività in pista rispetto la concorrenza”.

19 Apr [12:27]

Intervista a Claudio Berro:
“Le prime tre gare ci serviranno
per prepararci in vista di Le Mans”

Da Imola - Michele Montesano

La sfida di Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance prosegue senza sosta. La Casa italiana, supportata in pista dal team Duqueine, si presenta sulla pista di Imola con rinnovato ottimismo. Anche se non era riuscita a chiudere la 1812 km del Qatar, già al debutto la Hypercar realizzata dalla Michelotto Engineering aveva lanciato segnali importanti soprattutto sulla costanza nel passo gara. La pausa di oltre un mese ha permesso di poter analizzare cosa sia andato storto in quel di Lusail per poter scendere sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari con più consapevolezza. Alla vigilia del fine settimana abbiamo incontrato Claudio Berro, Motorsport Managing Director di Isotta Fraschini, per fare il punto della situazione.

Com’è andato il debutto nel FIA WEC?

“Siamo arrivati in Qatar dopo un anno e mezzo di sviluppo e con 10.000 km di test svolti. Nella prima gara il nostro obiettivo era quello di finire la gara e, visto che abbiamo completato cinque ore, l’abbiamo raggiunto a metà”.

Cos’è successo in Qatar?

“Purtroppo a Lusail ci siamo fermati per colpa di un problema di gioventù, nella fattispecie un dimensionamento sbagliato dell’attacco della sospensione. Oltretutto tale problema non si è potuto constatare in fase di montaggio, così è emerso durante la gara. Un peccato perché durante tutte le sessioni di test, svolte in vista del debutto, non abbiamo registrato mai un problema a livello strutturale del genere”.

Al di là del ritiro, come giudica l’esordio?

“Sicuramente è stato positivo. La Tipo 6 Competizione LMH ha sicuramente un ottimo potenziale. In Qatar, dato che la vettura si comportava bene ed era poco aggressiva sugli pneumatici, nel momento in cui è sceso in pista Jean-Karl Vernay, abbiamo deciso di provare a effettuare tre stint con le stesse gomme. Purtroppo, proprio in quel momento, si è rotto il componente della sospensione”.

Per Isotta Fraschini quella di Imola sarà la gara di casa, come vi siete preparati?

“Innanzitutto il problema riscontrato in Qatar è stato risolto. Poi i dati raccolti, sia nelle prove che in gara, sono stati analizzati accuratamente dai nostri tecnici assieme a quelli del team Duqueine. Questo ha permesso di reimpostare alcuni parametri della vettura in modo da incrementare la performance. È senz’altro uno step importante, sono convinto che a Imola vedremo qualcosa di interessante”.

Avete effettuato dei test?

“No perché ci siamo focalizzati sul lavoro in fabbrica per analizzare tutti i dati. Però per prepararci abbiamo effettuato delle prove al simulatore sviluppando un assetto base della vettura. Ugualmente i piloti hanno lavorato al simulatore di guida per imparare la pista”.

Come sarà la 6 Ore di Imola per voi?

“Imola è un circuito che mette a dura prova i freni. Inoltre sarà fondamentale la gestione del traffico. Essendo un tracciato stretto, e con pochi punti di sorpasso, saranno cruciali le fasi di doppiaggio. Servirà sicuramente esperienza per evitare situazioni spiacevoli e non farsi coinvolgere in incidenti con le GT. Dal punto di vista della vettura, visto che non si possono usare le termocoperte, dobbiamo ancora capire a fondo come portare subito in temperatura gli pneumatici”.

Avendo due esordienti in squadra, anche la crescita dei piloti è fondamentale…

“Oltre allo sviluppo della macchina, Vernay ha fatto da guida agli altri due piloti. Sia Antonio Serravalle che Carl Wattana Bennet devono girare per prendere dimestichezza con la vettura ma, già in Qatar, il loro passo è migliorato costantemente”.

Cosa si aspetta da questa stagione del debutto?

“Il nostro obiettivo è quello di sfruttare le prime tre gare della stagione per sviluppare e conoscere a fondo la vettura, per poi arrivare alla 24 Ore di Le Mans pronti per provare a far bene. Dobbiamo essere bravi a giocare di intelligenza sfruttando le fasi di gara. Le altre quattro tappe serviranno, inoltre, per portare a profitto il lavoro svolto finora da tutta la squadra”.

17 Apr [16:23]

Gounon sull’Alpine LMDh a Imola
per sostituire l’infortunato Habsburg

Michele Montesano

I tempi troppo ristretti, per un corretto recupero, hanno costretto Ferdinand Habsburg a dare forfait in vista della 6 Ore di Imola del FIA WEC. A seguito di un incidente, occorso durante una
sessione di test sul circuito di Alcaniz lo scorso 27 marzo, il pilota austriaco ha rimediato due fratture alle vertebre lombari. Nonostante abbia immediatamente iniziato la fase di riabilitazione, Habsburg è stato costretto a saltare la 4 Ore di Barcellona, primo appuntamento stagionale della ELMS andata in scena lo scorso 14 aprile.

A distanza di una settimana, però, le condizioni del pilota di Salisburgo non sono migliorate. Di conseguenza Habsburg non sarà al via della 6 Ore di Imola, secondo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance. A salire al volante dell’Alpine A424 LMDh ci sarà il pilota di riserva Jules Gounon che, nel fine settimana italiano del WEC, affiancherà gli ufficiali Charles Milesi e Paul-Loup Chatin.

Potendo contare su una vasta esperienza nelle GT, tra cui due vittoria nella 24 Ore di Spa e il titolo dell’Intercontinental GT Challenge conquistato lo scorso anno, Gounon era stato scelto da Alpine per aiutare la squadra nello sviluppo della sua Hypercar. Per il ventinovenne francese, che corre con licenza di Andorra, a Imola arriverà il tanto atteso debutto nel mondo dei prototipi.

17 Apr [12:24]

Imola accoglie il WEC: la magia
dell’Endurance arriva nella Motor Valley

Michele Montesano

Il Mondiale Endurance tornerà a Imola esattamente dopo cinquant’anni. Era il 1974 quando il tracciato che sorge sulle sponde del fiume Santerno ospitò la 1000 km, primo e finora unico appuntamento iridato di gare di durata svolto sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Dopo il 1974 vi sono poi state altre edizioni Endurance, ma i campionati avevano altre denominazioni. La Motor Valley, a distanza di una settimana dalla tappa di Misano della Formula E, ospiterà questo weekend un altro evento importante e di caratura mondiale del Motorsport.

Imola si appresta, così, a vivere tutta la magia e il fascino delle gare di durata. Dopo aver ospitato diverse edizioni della 4 Ore valida per la European Le Mans Series, sui saliscendi del tracciato emiliano appassionati e tifosi potranno assistere al secondo atto stagionale del FIA WEC. A contendersi la vittoria saranno ben 37 vetture, di cui 19 Hypercar e 18 LMGT3, in rappresentanza di 14 marchi automobilistici.



L’appuntamento italiano, che si articolerà su una distanza di 6 ore, sarà particolarmente sentito per i nostri colori. I riflettori saranno infatti puntati sulla Ferrari che vorrà essere grande protagonista sia per la vittoria assoluta che per il successo di classe GT. Reduci da una 1812 km del Qatar vissuta da comprimari, per via di un BoP (Balance of Performance) penalizzante, gli uomini del Cavallino Rampante vorranno riscattarsi sul circuito di casa. Per l’occasione, lo scorso mese, in Ferrari hanno effettuato ulteriori sessioni di test a Portimão per preparare al meglio la 499P LMH in vista della gara di Imola, della successiva 6 Ore di Spa-Francorchamps e, soprattutto, per le 24 Ore di Le Mans.

Anche Lamborghini arriverà a Imola con l’obiettivo di ben figurare. Il doppio debutto, nel WEC in Qatar e nella successiva 12 Ore di Sebring in IMSA, ha dato segnali incoraggianti per la SC63. La LMDh di Sant’Agata Bolognese si è rivelata subito affidabile sul tracciato di Lusail mentre in America ha ottenuto un positivo settimo posto assoluto. Lo sviluppo procede secondo i piani previsti e, considerando che la SC63 ha effettuato diversi test proprio a Imola, Mirko Bortolotti, Edoardo Mortara e Daniil Kvyat potrebbero levarsi belle soddisfazioni in riva al Santerno.



Dopo il difficile debutto in Qatar, per Isotta Fraschini è tempo di voltare pagina. Rientrata nella sede della Michelotto Engineering, la Tipo6 Competizione LMH è stata accuratamente analizzata per risolvere i problemi riscontrati in pista. I piloti hanno invece proseguito il lavoro al simulatore permettendo agli esordienti Antonio Serravalle e Carl Wattana Bennet di avvicinarsi ulteriormente all’esperto Jean-Karl Vernay. L’obiettivo per Isotta Fraschini sarà quello di tagliare il traguardo della 6 Ore di Imola.

A sfidare le Case Italiane ci saranno i campioni in carica di Toyota, intenzionati a riscattarsi dopo un avvio stagionale più difficile del previsto. Non mancheranno le Porsche protagoniste assolute della 1812 km del Qatar. Reduci dalla doppietta di Lusail e complice un BoP più favorevole, le 963 LMDh nel deserto si sono rivelate le Hypercar più competitive del lotto ottenendo una sonora doppietta con il team ufficiale Penske seguito dai privati di Jota.

Voglia di riscatto anche per Cadillac che, a distanza di quasi un mese, si è vista
squalificata per un’irregolarità tecnica perdendo il quarto posto conquistato in Qatar. Ricordiamo che il Chip Ganassi Racing ha già avuto modo di testare la Cadillac V-Series.R sul tracciato di Imola proprio per non farsi cogliere impreparato. Sia BMW che Alpine hanno proseguito lo sviluppo delle rispettive LMDh per chiudere il divario dalle prime della classe. Infine in Peugeot c’è attesa per la nuova 9X8 provvista di ala posteriore che debutterà proprio sul circuito in riva al Santerno.



Per quanto riguarda la classe LMGT3 la grande star sarà Valentino Rossi. Il campione della MotoGP avrà tutte le carte in regola per ben figurare. Oltre al quarto posto ottenuto in Qatar al suo debutto nel WEC, supportato da Maxime Martin e Ahmad Al Harty, il Dottore avrà dalla sua l’esperienza maturata con le GT3 proprio a Imola. Rossi dovrà vedersela in primis con Ferrari e Lamborghini desiderose di imporsi sul tracciato di casa. Non bisognerà trascurare Porsche e Aston Martin che sul circuito di Lusail sono apparse le vetture più competitive. Oltre a essere un tracciato esigente sia per freni che per il motore, un altro aspetto fondamentale di Imola per le GT sarà quello riguardante le delicate fasi di doppiaggio.



Lo Spettacolo non sarà solo in pista. Dal venerdì alla domenica nel Paddock sarà allestita una fan zone in grado di poter accogliere grandi e piccini. Gli oltre cinquantamila tifosi, previsti nel weekend, potranno apprezzare una vasta esposizione di Ferrari, oltre che mettersi alla prova con i simulatori di guida. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di guidare minimoto e miniquad, oltre agli stand delle Case automobilistiche. Non mancheranno i maxi schermi per seguire la gara e il palco su cui si esibiranno band e dj. Infine verrà istallata una ruota panoramica per poter assistere ad alcune fasi del fine settimana da una prospettiva privilegiata.

L’antipasto dello spettacolo del Mondiale Endurance a Imola lo si potrà già gustare giovedì 18 aprile nella centralissima Piazza Matteotti. Tifosi e appassionati potranno entrare in clima gara incontrando da vicino i protagonisti del WEC. A partire dalle 16:55 verranno presentati tutti i protagonisti della 6 Ore di Imola. Si partirà con gli equipaggi della LMGT3 per poi proseguire con la classe Hypercar fino ad arrivare ai piloti Ferrari. Oltre a poter chiedere gli autografi dei loro beniamini, tutti i presenti riceveranno il poster ufficiale della gara.

Elenco completo dei team iscritti alla 6 Or di Imola

Calendario della 6 Ore di Imola del WEC

Venerdì 19 aprile:
Prove libere 1: 12:00 – 13:30
Prove libere 2: 17:15 – 18:45

Sabato 20 aprile:
Prove libere 3: 11:10 – 12:10
Qualifiche + Hyperpole: 14:45 – 15:55

Domenica 21 aprile:
Gara: 13:00 – 19:00

29 Mar [14:17]

Cadillac squalificata dalla 1812 km
del Qatar per carrozzeria irregolare

Michele Montesano

A distanza di quasi un mese dalla conclusione della 1812 km del Qatar, solamente quest’oggi la Cadillac V-Series.R LMDh è stata esclusa dalla classifica finale del primo appuntamento stagionale del FIA WEC. L’Hypercar americana, guidata da Earl Bamber, Alex Lynn e Sebastien Bourdais, era arrivata quarta al termine di una gara tutta in rimonta dopo la sostituzione del cofano anteriore a seguito di un contatto al via.

Ma, dopo le verifiche tecniche post gara effettuate sul tracciato di Lusail, la Cadillac del Chip Ganassi Racing è stata trovata non conforme ai regolamenti tecnici. Tramite una scansione 3D, si è potuto rilevare la discrepanza tra la carrozzeria utilizzata sulla V-Series.R durante la 1812 km del Qatar con i dati CAD forniti in occasione dell’omologazione della vettura. Nello specifico a risultare non conformi sono state le bandelle, ai lati del diffusore, montate più in alto e disallineate rispetto al valore originale.

A seguito di ulteriori controlli, si è potuto appurare che l’errore di tolleranza sia stato causato da una mancanza di un controllo di qualità sia da parte del team che del fornitore Dallara al termine del processo costruttivo. Nonostante la natura involontaria di ciò, i commissari sono stati costretti a squalificare la Cadillac del Chip Ganassi Racing.

Tale decisione, segue l’
esclusione della Peugeot di Nico Müller, Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen rimasta senza benzina nelle ultime fasi di gara. A beneficiare è stato così il team AF Corse con Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman che sono saliti in quarta posizione assoluta. Inoltre la BMW, nella gara d’esordio nel WEC della M Hybrid V8 LMDh, ha conquistato un punto con l’equipaggio composto da René Rast, Robin Frijns e Sheldon van der Linde.

Venerdì 29 marzo 2024, gara classifica aggiornata

1 - Estre-Lotterer-L. Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 332 giri - 9h55'51"926
2 - Stevens-Ilott-Nato (Porsche 963) - Jota - 33"297
3 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 34"396
4 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1 giro
5 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1 giro
6 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 2 giri
7 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 2 giri
8 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 2 giri
9 - Tincknell-Jani-Andlauer (Porsche 963) - Proton - 2 giri
10 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 3 giri
11 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 3 giri
12 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 3 giri
13 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 5 giri
14 - Marciello-Wittmann-D. Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 8 giri
15 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 19 giri
16 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 36 giri
17 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 36 giri
18 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 37 giri
19 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 37 giri
20 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 38 giri
21 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 38 giri
22 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 38 giri
23 - Bovy-Pin-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 40 giri
24 - Roda-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 41 giri
25 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 41 giri
26 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 42 giri
27 - Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 44 giri
28 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 51 giri
29 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 51 giri
30 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 51 giri
31 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 62 giri

Giro più veloce: Matt Campbell 1'39"748

Ritirati
Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota
Robin-Boguslavskiy-K. Van Der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP
Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport
Serravalle-Bennett-Vernay (Isotta Fraschini Tipo6) - Isotta F.

Squalificati
Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot
Bamber-Lynn-Bourdais (Cadillac V-LMDh) - Cadillac

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