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Norris allunga, Piastri pasticcia
La consacrazione di Antonelli

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IL CASO
C'è un italiano in 1.fila in F1 dopo
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9 Nov [20:39]

Norris allunga, Piastri pasticcia
La consacrazione di Antonelli

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris non si ferma più, avevamo scritto ieri dopo la pole ottenuta nella qualifica. Beh, è proprio così. E' stato un weekend perfetto per lui: pole e vittoria nel format sprint, pole e vittoria nel Gran Premio. Cosa chiedere di più. E tutto ciò segue quanto realizzato nel precedente evento del Mondiale F1 in Messico, ovvero pole e vittoria. Un passo inesorabile quello del britannico del team McLaren, che ha finito per mandare in confusione Oscar Piastri.

Norris è stato perfetto in ogni situazione della gara di San Paolo, apparentemente facile, ma non come si potrebbe pensare perché con i due pit-stop, ha dovuto sempre mantenere un passo notevole e una minima sbavatura poteva costargli caro. Questa sua sicurezza non è più riscontrabile in Piastri, che a sorpresa continua a commettere errori. Baku, Austin nella sprint, San Paolo nuovamente nella sprint e nel GP, concluso in quinta posizione.

Quel tentativo disperato di superare in un solo colpo sia Charles Leclerc sia Andrea Kimi Antonelli nella fase di ripartenza della safety-car dopo pochi km di gara, per cercare di mettersi subito alle spalle di Norris, è stato decisamente esagerato e gli è costato caro: una penalità di 10" che, classifica alla mano, gli è costato il secondo posto. Poi, certo, si può obiettare che Antonelli ha chiuso fin troppo la porta e poteva rimanere leggermente più largo, ma con più freddezza poteva avere ragione di entrambi nei giri successivi.



Piastri è precipitato a 24 punti di distacco da Norris. Tanto e... poco con tre gare ancora da disputare, più una sprint. Il campionato è ancora aperto in casa McLaren, di certo nessuno, probabilmente, si aspettava di contare un così alto numero di errori da parte di Piastri, il quale fino al termine dell'estate pareva invincibile sotto ogni punto di vista. Invece, è un ragazzo sensibile anche lui, altro che Ice man, come qualcuno lo etichettava senza motivo.

Max Verstappen rimane ancora in corsa per il titolo, ma esce dal circuito di Interlagos avendo perso 13 punti da Norris, che si aggiungono ai 10 concessi in Messico, ma ne ha pur sempre guadagnati 10 su Piastri che si sommano ai 5 recuperati a Città del Messico sull'australiano. Verstappen è a 25 lunghezze da Piastri e a 49 da Norris. Vedremo cosa accadrà nei prossimi appuntamenti, ma per lui si fa dura.

A San Paolo, Verstappen ha compiuto un altro dei suoi ormai tanti capolavori da esporre al Louvre, sperando che cambino la password. Partito dai box, penultimo perché dietro di lui c'era Esteban Ocon, ha recuperato giro dopo giro. Ha effettuato tre pit-stop, il primo in regime di safety-car a inizio gara, poi sospinto da una RB21 che pareva rinata dopo le difficoltà di grip evidenziate venerdì e sabato, ci ha dato dentro alla sua maniera. Le gomme soft montate nel finale sono state figlie di una strategia perfetta che gli ha permesso di prendere il terzo posto ai danni di George Russell e di mettere pressione fino alla bandiera a scacchi ad Antonelli.



Ecco, Antonelli. Aspettavamo un weekend così. Come avevamo scritto dopo la gara sprint, il 19enne della Mercedes ha vissuto un anno di grandi momenti e anche di cadute, normali per un rookie. Ma a San Paolo è accaduto qualcosa di straordinario, un passo in avanti di grande fattura, qualità, determinazione, capacità, sicurezza. E chi più ne ha ne metta. E' il weekend che Toto Wolff e tutta la Mercedes volevano vedere da lui. Secondo nella qualifica sprint, secondo nella gara sprint, secondo nella qualifica del GP (da 16 anni mancava un italiano in prima fila), secondo nel GP. 

Tanta roba, da rimanere a bocca aperta. E' stata una corsa molto difficile per lui, il contatto con Piastri poteva pregiudicare tutto, invece ha ripreso forte come nulla fosse. Ha gestito tutto alla perfezione e poi, il gran finale. Sembrava sulla graticola con Verstappen che lo aveva raggiunto, pronto a mordere.

E invece, forse complice un leggero degrado delle gomme soft della Red Bull, Antonelli ha risposto da campione non permettendo a Max di puntarlo e superarlo. E tenendo così il suo primo secondo posto in F1 che segue il terzo conquistato a Montreal. Chapeau. Russell ha terminato quarto resistendo alla rincorsa di Piastri. Per una volta, l'inglese della Mercedes si è dovuto accodare al giovane compagno di squadra italiano.



Dietro di loro è accaduto di tutto, una girandola di scambi di posizione che pareva senza fine dovuta anche ai due pit-stop. Tra tutti ne è uscito a testa alta, altissima, Oliver Bearman, per la quarta volta consecutiva a punti con la Haas-Ferrari grazie al sesto posto. Sta crescendo tantissimo l'inglese e stupisce sempre più. Al contrario, Ocon sembra entrato in una spirale negativa, travolto dal compagno.

Bearman ha tagliato il traguardo a 14" da Piastri e con un gran vantaggio sul gruppo che lo ha seguito, 23". La cosa incredibile, che raramente, anzi, quasi mai si è vista dalle parti della F1, è che dal settimo (Liam Lawson) al 16esimo (Lance Stroll) sono passati 5"5. Tutti in fila a combattere. A goderne, la Racing Bulls-Honda, settima con Lawson e ottava con Isack Hadjar, poi Nico Hulkenberg, spettacolare con la Sauber-Ferrari, nono con un solo pit-stop (unico con Lawson ad adottare tale strategia) con 35 giri percorsi con le soft. Grande abilità nella gestione da parte del tedesco. L'ultimo punto al grintosissimo Pierre Gasly con l'Alpine-Renault.

Nessun punto per la Williams-Mercedes, 11esima con Alexander Albon, autore per la prima volta del giro più veloce in gara, e 13esima con Carlos Sainz. Male la Aston Martin-Mercedes, un bel passo indietro dopo la sprint. Sfortunato Stroll, speronato da un pessimo Yuki Tsunoda che si è impegnato non poco questo weekend per cercare di non essere riconfermato dalla Red Bull.

Capitolo Ferrari. Leclerc poteva puntare al podio? Forse sì, ma è stato decisamente sfortunato nel venire travolto da Antonelli dopo il contatto con Piastri. Lewis Hamilton invece, subito alla prima curva è stato urtato da Carlos Sainz (ma l'inglese ha chiuso troppo la linea), e successivamente c'è stato un contatto con Franco Colapinto che gli ha fatto saltare l'ala anteriore. Cambiato il musetto, la SF25 viaggiava zoppa e alla fine si è deciso di chiamare ai box Hamilton per il ritiro. Risultato, la Ferrari è precipitata quarta nella classifica costruttori, superata anche dalla Red Bull.

Domenica 9 novembre 2025, gara

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 71 giri
2 - Andrea Kimi Anontelli (Mercedes) - 10"388
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 10"750
4 - George Russell (Mercedes) - 15"267
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 15"749
6 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 29"630
7 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 52"642
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 52"873
9 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 53"324
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 53"914
11 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 54"184
12 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 54"696
13 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 55"420
14 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 55"766
15 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 57"777
16 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 58"247
17 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'09"176

Ritirati
Lewis Hamilton
Charles Leclerc
Gabriel Bortoleto

Il campionato piloti
1.Norris 390; 2.Piastri 366; 3.Verstappen 341; 4.Russell 276; 5.Leclerc 214; 6.Hamilton 148; 7.Antonelli 122; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg, Hadjar 43; 11.Bearman, Alonso 40; 13.Sainz 38; 14.Lawson 36; 15.Stroll 32; 16.Ocon 30; 17.Tsunoda 28; 18.Gasly 22; 19.Bortoleto 19.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 756; 2.Mercedes 398; 3.Red Bull-Honda 366; 4.Ferrari 362; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 82; 7.Aston Martin-Mercedes 72; 8.Haas-Ferrari 70; 9.Sauber-Ferrari 62; 10.Alpine-Renault 22.

9 Nov [19:39]

San Paolo - La cronaca
Norris vince, Antonelli strepitoso

Norris vince bene con 10"4 su uno strepitoso Antonelli che resiste all'assalto finale di Verstappen, favoloso anche lui se condiseriamo che è partito dai box. Quarta posizione Russell che ha tenuto dietro Piastri. Gran sesto posto anche per Bearman davanti a Lawson Hadjar Hulkenberg e Gasly, questi i piloti a punti. A seguire, Albon Ocon Sainz Alonso Colapinto Stroll Tsunoda.

Antonelli fa tutto bene, Verstappen non riesce ad attaccarlo e tiene il secondo posto

Ultimo giro - Antonelli sta resistendo alla grande a Verstappen

70° giro - Antonelli ha resistito un altro giro. E ne mancano 2

69° giro - Antonelli e Verstappen vicinissimi

67° giro - Il divario tra Antonelli e Verstappen è di 1"2

65° giro di 71 - Verstappen è a 1"8 da Antonelli, Piastri intanto vede Russell e tenterà di soffiargli il quarto posto

64° giro - Antonelli è ora nel mirino di Verstappen, si trova a 2"3

63° giro - Verstappen supera con una gran manovra all'esterno della prima curva Russell

Verstappen ha già nel mirino Russell che non ha molte armi per difendersi

61° giro di 71 - Verstappen è a 1"4 da Russell

L'ingegnere di Verstappen, Lambiase, invita Verstappen a spingere per prendere e superare le due Mercedes davanti a lui

Norris ha 6" di vantaggio su Antonelli, 8"6 su Russell e 11"5 su Verstappen. I primi tre hanno gomme medie, Verstappen ha le soft e tenterà di dare il tutto per tutto per agguantare il podio

58° giro di 71 - La girandola dei pit-stop dovrebbe essere terminata, almeno per i piloti nelle prime posizioni

55° giro - Verstappen saluta la prima posizione e rientra ai box per mettere quattro gomme soft. Rientra quarto

Piastri è sesto, ha superato Bearman e vede Lawson

Nel caos dei pit-stop, abbiamo Verstappen che conduce con gomme medie che hanno già percorso 18 giri. Norris lo segue a 7"2 con le medie che hanno 2 giri, poi Antonelli è a 5"8 da Norris e gomme che hanno 5 giri, Russell quarto con gomme che hanno 4 giri poi Lawson che dovrà fermarsi a breve perché le sue medie hanno già 34 giri

53° giro - Verstappen diventa leader con 7"4 su Norris. Ai box Piastri per il secondo pit e monta le medie

51° giro - Secondo pit per Norris che riparte con le medie, Russell supera Lawson

50° giro di 71 - Antonelli supera rapidamente Lawson e va quarto, Russell è sesto e mette nel mirino Lawson

Duello tra Hulkenberg e Bearman per il settimo posto. L'inglese attacca il tedesco alla prima curva, ma questi gli resiste bene. Bearman allora gli prende la scia nel successivo rettifilo e lo passa

49° giro - E' una gara senza respiro. Russell ai box per le gomme medie

48° giro - Secondo pit-stop per Antonelli,, gomme medie, rientra sesto. Ai box anche Ocon e Tsunoda, rispettivamente medie e... medie

Hulkenberg in pieno recupero con le soft diventa settimo superando Ocon mentre Bearman, anche lui con gomme fresche, ma medie, è nono passando Albon

43° giro - Secondo pit-stop per Bearman che occupava un brillante quarto posto. L'inglese della Haas mette le medie e rientra 11esimo

41° giro di 71 - Norris conduce con 7"7 su Antonelli, 13"8 su Russell, 18"5 su Bearman, 20"7 su Verstappen, 25"8 su Piastri, poi Lawson Ocon Hulkenberg Alonso Albon Colapinto Stroll Hadjar Tsunoda Gasly Sainz

Piastri supera Lawson e va sesto

Verstappen Hadjar Tsunoda Gasly e Sainz hanno effettuato due pit-stop, gli altri uno

Anche Hadjar si è fermato per il cambio delle irelli montando le medie

39° giro - Piastri entra in pit-lane per il cambio gomme, monta le soft, sconta i 10" di penalità e rientra in gara in ottava posizione

Hamilton, che viaggiava ultimo con problemi sulla macchina, viene invitato ai box per ritirarsi

Verstappen è ottavo e lotta con Gasly che poi supera facilmente alla prima curva

37° giro - Hulkenberg cambia le gomme, da medie a soft.

Antonelli è terzo a 7" da Norris e quando Piastri si fermerà, già 36 giri con le medie per lui, salirà secondo

Ai box Albon, monta le soft

35° giro - Pit-stop per Russell e Verstappen, rispettivamente montano soft e medie

34° giro - Piastri leader cerca di guadagnare terreno considerando i 10" di penalità che dovrà scontare quando si ferma per il pit-stop. Secondo a 8"8 c'è Russell, Norris è terzo a 12"4, Verstappen è quarto a 15". A 2"8 da lui arriva veloce Antonelli

Norris riprende la gara da quarto dietro a Verstappen, non perde tempo e subito supera l'olandese

31° giro - Pit-stop per il leader Norris, gomme soft per lui

Antonelli supera anche Albon e va quinto

30° giro - Norris comanda su Piastri Russell Verstappen Albon Antonelli Hulkenberg Bearman Colapinto Stroll Hadjar Gasly. Ai box Colapinto e Stroll

Antonelli scatenato raggiunge e supera Hulkenberg, Alonso va ai box e passa dalle hard alle medie

29° giro - Sale a 6"2 il vantaggio di Norris sul compagno Piastri, che poi dovrà scontare i 10" di penalità

Antonelli scavalca Alonso ed è settimo

26° giro - Antonelli va all'attacco di Alonso che monta gomme hard dall'inizio della gara

Antonelli supera Colapinto ed è già ottavo favorito anche dal cambio gomme di Tsunoda

23° giro - Norris veleggia con 5"2 su Piastri e 11"4 su Russell

Bel sorpasso di Gasly su Ocon per il 14esimo posto

22° giro - Pit-stop per Antonelli che monta le medie e riprende la gara da 11esimo

21° giro - Verstappen supera Albon e si ritrova quinto per via dei cambi gomme degli avversari. Hulkenberg passa Alonso e va settimo

20° giro - Si ferma anche Lawson per prendere le medie

19° giro - Pit-stop per Bearman Hadjar e Gasly, oltre che Sainz. Ripartono con le medie

Piastri viene penalizzato di 10" per il contatto con Antonelli e che ha causato il ritiro di Leclerc

Hamilton di nuovo ai box, monta gomme medie e dice che dopo quel contatto la macchina è inguidabile

14° giro - Norris ha 2"2 di vantaggio su Piastri, Antonelli è terzo a 4" e precede Russell di 2"4. Hadjar è quinto davanti a Bearman Lawson Gasly Albon Sainz Alonso Hulkenberg Verstappen Tsunoda Colapinto Stroll Ocon che ha messo le gomme medie

13° giro - Bearman infila Lawson per la sesta posizione, Verstappen passa Hamilton per la 15esima

10" di penalità per Tsunoda per un contatto con Stroll

12° giro - Russell attacca bene Hadjar e lo supera salendo quarto

Norris controlla bene Piastri, poi Antonelli è terzo davanti ad Hadjar Russell Lawson Bearman Gasly Albon Sainz Alonso Hulkenberg Tsunoda Colapinto Hamilton Verstappen Stroll Ocon

La gara riprende dopo un breve periodo di SC

Verstappen va ai box per cambiare le gomme causa foratura, Leclerc si ritira con la sospensione anteriore sinistra divelta

Riparte la gara, Piastri attacca sia Antonelli sia Leclerc alla prima curva, si butta all'nterno dell'italiano che chiude la linea. Piastri non ha spazio e colpisce Antonelli che di rimbalzo va contro Leclerc

Hamilton ha cambiato il musetto ed ora si deve rimboccare le maniche trovandosi ultimo

Hamilton è entrato in contatto con Sainz alla prima curva, ha perso terreno e mentre cercava di recuperare superando la Alpine di Colapinto, ha danneggiato il musetto

Bortoleto ha tentato una manovra inutile su Stroll e ne ha pagato le conseguenze andando contro le barriere. Il suo primo weekend a casa sua è stato disastroso: l'incidente di sabato nella gara Sprint ed ora questa uscita.

Parte bene Norris subito insidiato da Antonelli e Leclerc,, poi Piastri Hadjar Lawson Russell Bearman Gasly e Alonso in top 10. Avvio disastroso di Hamilton che danneggia l'ala anteriore

Giro di ricognizione iniziato

Dalla corsia box parte Verstappen (16esimo in qualifica) perché ha cambiato la power unit. Anche Ocon parte dalla pit-lane

Vediamo la scelta delle gomme: hard per Stroll, Alonso, Verstappen, Ocon; medie per Norris Leclerc Piastri Russell Hulkenberg Albon Colapinto. Antonelli ha le soft per andare subito all'attacco. Come lui anche Hadjar Lawson Bearman Gasly Hamilton Sainz Bortoleto.

Non piove a San Paolo, ma ci sono appena 18 gradi

9 Nov [13:14]

IL CASO
C'è un italiano in 1.fila in F1 dopo
16 anni, ma ai media non interessa

Massimo Costa - XPB Images

Gran Premio di Suzuka 2009, 4 ottobre. In pole c'è la Red Bull-Renault di Sebastian Vettel e al suo fianco in prima fila ecco la Toyota di Jarno Trulli, secondo tempo nella qualifica a 65 millesimi dal tedesco. Dietro, Lewis Hamilton con la McLaren.

Da quel giorno, nessun pilota italiano è più riuscito a partire dalla prima fila in un GP del Mondiale. Fino a oggi, 9 novembre 2025. Sono trascorsi 16 anni e a rompere questo incantesimo è stato il 19enne Andrea Kimi Antonelli, al suo primo anno di F1. Un fatto sportivamente clamoroso per l'Italia, che avrebbe meritato la dovuta attenzione sui media nazional. Invece no.

La Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo più letto, nel suo formato cartaceo relega la notizia in fondo alla prima pagina, taglio bassissimo, praticamente non si vede. Spazio al calcio ovviamente, poi al tennis, già, quello sport che fino a qualche anno fa per i giornali italiani praticamente non esisteva e ora, grazie a Matteo Berrettini prima e Jannik Sinner poi, domina ovunque.

All'interno, bisogna sfogliare fino alla pagina 58 per trovare l'articolo su Antonelli. Dopo il calcio, il tennis, il basket, il volley, il ciclismo, la motogp, il rugby. C'era un tempo in cui la F1 era trattata con i guanti sulla Gazzetta, la direzione attuale la snobba da qualche tempo, non manda neanche gli inviati sul campo a parte qualche gara. E la versione digitale? In basso, sotto mille altre notizie (Norris pole, Antonelli 2° bella Leclerc), mentre nella pagina dedicata, la prima notizia è su Leclerc.

E il Corriere dello Sport? Guardiamo il sito internet. Calcio, tennis, gossip con donnine mezze nude (ma non è un sito sportivo?), poi ecco, la F1. Il titolo? Dove vedere in TV la gara di Interlagos. Scoviamo l'articolo dedicato alla qualifica. Il titolo? Norris in pole, Leclerc terzo, Hamilton flop. E Antonelli? Non esiste per il Corriere dello Sport. Evidentemente il suo direttore Ivan Zazzaroni era distratto nel giudicare i concorrenti di Ballando con le stelle.

Chissà se qualche soddisfazione arriverà da Tuttosport. Andiamo sul web. Il bollettino della Juventus dedica uno spazio alla vittoria della Ferrari nel WEC, taglio centrale e a fianco questo: "Che show ad Eicma 2025, ecco tutte le foto delle ragazze più belle". Scrolliamo, non c'è traccia del GP del Brasile. Andiamo nello spazio dedicato alla F1: Eccoci: GP Brasile, Leclerc partirà terzo, Norris in pole. Male Hamilton e Verstappen. Perfetto, per Tuttosport, la prestazione di Antonelli in qualifica, prima fila per un italiano dopo 16 anni, non interessa.

Passiamo al web dei media cosiddetti politici. I più letti. Partiamo dal Corriere della Sera. Nulla nella homepage. Viriamo nella sezione sport. Scendiamo e scendiamo, ecco qualcosa di motorsport: la Ferrari vince nel WEC. Scrolliamo ancora e la notizia di F1 è quella della gara sprint, non della qualifica. Incredibile, la qualifica non c'è. Andiamo allora nella sezione F1, uguale. Non c'è traccia della qualifica. La prima notizia è quella della gara sprint, sotto la qualifica sprint. Si nota il gran lavoro della redazione: nelle due news, vi è la stessa identica foto di Norris. Tristezza.

Apriamo il sito di Repubblica. C'è subito un confortante riquadro sportivo: calcio, tennis, si parla di Ancelotti e poi un edificante: Ronaldo e il paragone con Beckham sulla bellezza. Va be... Scrolliamo e scrolliamo, niente GP del Brasile. Buttiamoci nella sezione Sport. Tennis, calcio, calcio, calcio, calcio ed ecco la F1: Norris in pole davanti ad Antonelli, Leclerc terzo. Nell'articoletto, due righe e mezzo su Antonelli, nessun cenno sul fatto che un italiano ritrova la prima fila in un Gran Premio dopo 16 anni.

Andiamo sul web de La Stampa. Nella home, riquadro sportivo dedicato alle ATP Finals di Torino, e ci sta considerando che è la città dove ha la sede il giornale. Poi, altro spazio sportivo per Juventus e Torino, c'è stato il derby e vabbè. Andiamo ancora giù, terzo riquadro sportivo e finalmente sotto il Milan, la F1: Norris in pole, Super Antonelli secondo davanti a Lecllerc. Almeno lo si cita nella dovuta maniera.

Chiudiamo la rassegna con Il Messaggero. Il giornale romano fa meglio di tutti. Nella home, taglio centrale, si parla di F1 con la giusta attenzione per Antonelli. Titolo: Antonelli fa il bis in Brasile, prima fila anche nel GP. Nella sezione sport è un po' troppo in basso, ma nel titolo: Norris ancora in pole, grande secondo posto di Antonelli. Articolo ovviamente ripetuto nell'apposito spazio F1 in primo piano. Nel pezzo, due paragrafi dedicati al pilota bolognese con tanto di cenno all'ultima prima fila di Trulli. Ma... qui si giocava in casa, l'articolo è del sottoscritto.

Riassunto: così funzionano i media in Italia. Non si educa il pubblico sportivo, si va a ondate. Ai tempi di Alberto Tomba lo sci era ovunque tutti i giorni, tv, radio, giornali, poi finita l'era Tomba, lo sci è diventato uno sport di nicchia. Come lo era il tennis prima dell'uragano Sinner. State certi che se Antonelli, come ci auguriamo, un giorno diventerà il Sinner della F1, allora le redazioni si sveglieranno improvvisamente dal loro torpore (come accaduto con Jannik appunto), scopriranno che oltre la Ferrari c'è anche un pilota italiano, e spareranno Andrea Kimi in prima pagina 24 ore su 24.

8 Nov [20:09]

San Paolo - Qualifica
Norris non si ferma più
Antonelli ancora secondo

Massimo Costa - XPB Images

Non si ferma più Lando Norris. Pole e vittoria in Messico, l'appuntamento che precedeva l'evento del Brasile. Pole e vittoria nella qualifica e nella gara sprint di San Paolo, pole nella qualifica del Gran Premio brasiliano. Norris appare sempre perfetto in questo periodo e, al contrario, Oscar Piastri anche stavolta non è riuscito ad essere incisivo come ci aveva abituato nella stagione estiva. L'australiano ha siglato il quarto tempo a 375 millesimi da Norris, un divario importante su un tracciato che si percorre in appena 69 secondi.

Va detto che l'asfalto del circuito denominato Interlagos, ha sorpreso non pochi team e piloti per le temperature non elevate, con conseguente difficoltà nel trovare la giusta temperatura delle gomme. La pole di Norris, 1'09"511, è più alta della pole ottenuta dallo stesso Lando nella qualifica sprint di venerdì, 1'09"243. La McLaren-Mercedes riesce (quasi) sempre a sopperire a questi inconvenienti grazie a un bilanciamento notevole, non si può dire per altri, per esempio per la Red Bull-Honda, completamente crollata. A questo si aggiunge anche il fatto che il pilota deve poi essere perfetto nel preparare il giro "buono".

Se in qualche maniera la RB21 se l'era cavata venerdì con Max Verstappen sesto nella qualifica sprint, dopo un quarto posto piuttosto insipido nella gara sprint, l'olandese è naufragato nella qualifica del GP. In grossa difficoltà, lottando con un cronico sottosterzo e sovrasterzo, ovvero la peggior combinazione possibile, Verstappen non ha superato il Q1 risultando 16esimo. Incredibile considerando le ultime grandi prestazioni nei precedenti Gran Premi. Il crollo Red Bull ha coinvolto anche Yuki Tsunoda, 19esimo, ma questa non è una novità.

Tale risultato non dice bene a Verstappen per quanto riguarda il suo tentativo di rimonta sulle McLaren. Già in Messico aveva perso 10 punti rispetto a Norris, nella sprint odierna ne ha lasciati altri 3, vedremo quel che accadrà nel GP. Si sa che nelle corse le cose possono ribaltarsi con estrema facilità, ma sulla carta appare difficile che Verstappen possa dire la sua a San Paolo, a meno che Norris non conosca una giornata disastrosa.

La lotta per il titolo appare sempre più ristretta tra i due piloti McLaren. Norris ha portato a 9 il vantaggio su un PIastri che appare sempre più frastornato. Il quarto posto sulla griglia di partenza non lo aiuta anche perché davanti a lui si ritrova un agguerrito Charles Leclerc con la Ferrari, terzo, e un fantastico Andrea Kimi Antonelli, nuovamente secondo come nella qualifica spinrt.


Antonelli sta vivendo un fine settimana da sogno. Toto Wolff gongola, ha sempre detto che il "suo" Andrea sa essere velocissimo ed è solo questione di tempo per vederlo con costanza al vertice. A San Paolo sta oscurando George Russell e non è poco. Secondo nella qualifica e nella gara sprint, secondo nella qualifica "vera", miglior risultato del 2025 dopo il terzo posto di Miami. Cosa chiedere di più a un rookie che da due mesi ha compiuto i 19 anni. Certo, ci sono stati momenti negativi, soprattutto nella fase estiva, ma ha saputo riprendersi molto bene. Non è da tutti.

Antonelli ha conquistato il secondo tempo fermandosi a 174 millesimi da Norris, 1'09"685. Russell invece, è soltanto sesto in 1'09"942. La Mercedes sta vivendo una annata di alti e bassi, a San Paolo sta dimostrando di essere in grado di tenere il passo della McLaren, cosa non verificatosi nelle precedenti tappe, a parte Singapore. Antonelli sta facendo la differenza, vedremo come imposterà la gara. Poi, va sottolineato che il bolognese ha riportato il tricolore in prima fila in un Gran Premio dopo 16 anni. L'ultimo fu Jarno Trulli a Suzuka nel 2009.

La Ferrari è arrivara in qualifica con il peso di una sprint deludente. Sono state cambiate alcune cose e Leclerc è stato bravo a sfruttare ogni momento della sessione. Non sono mancati gli spaventi per via di un posteriore ballerino, ma giro dopo giro le cose sono migliorate sempre più tanto da permettergli di essere terzo. Male, invece, Lewis Hamilton, nuovamente fuori dal Q3 come nella qualifica sprint. Tante le correzioni che Hamilton ha datto nel suo giro finale del Q2, evidentemente non è riuscito a portare nella giusta temperatura le sue gomme.



Altra grande prestazione per Isack Hadjar, quinto con la Racing Bulls-Honda. Il team con base a Faenza dopo una non felice qualifica sprint ha saputo trovare il bandolo della matassa e il francese è stato abile nel tradurlo nella quinta prestazione a un soffio da Piastri. Il buon lavoro della Racing Bulls ha permesso anche a Liam Lawson di centrare la Q3 e segnare il settimo tempo. Notevole.

Ancora una prestazione di qualità per Oliver Bearman che continua, nelle ultime sei qualifiche, a battere sonoramente il compagno di squadra nella Haas-Ferrari, Esteban Ocon. Bearman per la quarta volta consecutiva è entrato nella top 10, un risultato incredibile per il team americano. E incredibiel è stata anche la prova di Pierre Gasly, nono con la Alpine-Renault. Era da Silverstone che il francese non riusciva in questa impresa. Deludente il suo compagno Franco Colapinto, 18esimo.

Notevole anche Nico Hulkenberg, decimo con la Sauber-Ferrari. Il team svizzero non è riuscito per pochi minuti a rimettere in sesto la monoposto di Gabriel Bortoleto andata distrutta nell'incidente che lo ha visto protagonista all'ultimo giro della gara sprint. Ribaltone in negativo per la Aston Martin-Mercedes che non è riuscita con Fernando Alonso a occupare le posizioni nobili della classifica. Lo spagnolo è 11esimo. 

Sabato 8 novembre 2025, qualifica

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'09"511 - Q3
2 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'09"685 - Q3
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'09"805 - Q3
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'09"886 - Q3
5 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'09"931 - Q3
6 - George Russell (Mercedes) - 1'09"942 - Q3
7 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'09"962 - Q3
8 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'09"977 - Q3
9 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'10"002 - Q3
10 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'10"039 - Q3
11 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"001 - Q2
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'10"053 - Q2
13 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'10"100 - Q2
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"161 - Q2
15 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'10"472 - Q2
16 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'10"403 - Q1
17 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'10"438 - Q1
18 - Franco Colapiinto (Alpine-Renault) - 1'10"632 - Q1
19 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'10"711 - Q1
20 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - senza tempo - Q1

8 Nov [16:06]

San Paolo - Gara Sprint
Norris facile, Piastri KO
Antonelli brillante secondo

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris ha vinto la gara sprint di San Paolo davanti a un brillante Andrea Kimi Antonelli, ma non è stato facile. La pioggia caduta nella notte brasiliana, ha lasciato il tracciato umido fuori traiettoria e soprattutto i cordoli pericolosamente viscidi, ma questo non ha impedito ai piloti di utilizzare le gomme slick.

Norris ha gestito molto bene i primi giri, con le gomme medie mentre Antonelli aveva le soft, poi è arrivata la bandiera rossa per il triplo incidente occorso alla curva 3. E' accaduto che Oscar Piastri, in quel momento terzo alle spalle del bolognese e davanti a George Russell, ha perso la sua McLaren sul cordolo interno finendo contro le barriere dalla parte opposta.



Subito dopo, e nello stesso punto, anche Nico Hulkenberg ha commesso il medesimo errore imitato da Franco Colapinto. Per pura fortuna le vetture non sono entrate in collisione. Il tedesco è riuscito a tornare ai box, non Piastri e Colapinto, la cui Alpine è andata semi distrutta. Non un buon modo per ringraziare l'estensione del contratto con il team per il 2026.

Trascorsi una ventina di minuti per permettere ai commissari di pista di togliere le tre monoposto e ripristinare le barriere, la gara è ripresa con le vetture in fila dietro la safety-car. Norris ha preferito montare le gomme soft, le due Mercedes si sono presentate con le medie.




Norris ha subito spinto forte mettendo 1"5 su Antonelli, ma nel finale, le soft della Pirelli hanno iniziato a degradarsi permettendo ad Antonelli di avvicinarsi fino a 4-5 decimi. L'italiano ha messo pressione al leader del mondiale, ma non è mai riuscito a prendergli la scia per tentare il sorpasso.

Poco male, la gara del 19enne emiliano è stata decisamente positiva, unica sbavatura non aver sfruttato nella partenza iniziale e nel corso del primo giro, per un piccolo errore alla curva 1, le soft per tentare l'affondo su Norris nel rettifilo dalla parte opposta dei box.

Con questo successo, Norris porta a 9 i punti di vantaggio su Piastri. Per l'australiano, ancora uno zero nelle gare sprint dopo quello di Austin, quando alla prima curva dopo la partenza aveva coinvolto in un incidente Hulkenberg e Norris. mentre al primo giro del GP di Baku era andato subito contro le barriere. E' un Piastri che sembra non uscire dalla crisi che lo sta attanagliando da settembre.

Antonelli a Miami, quando aveva segnato la pole nella qualifica sprint, non aveva messo a frutto quel risultato concludendo la corsa nelle retrovie. Questa volta tutto è cambiato, Antonelli ha mostrato maturità e velocità portando punti importanti al team Mercedes che è ora secondo nel mondiale costruttori grazie anche al terzo posto di George Russell. L'inglese, al via ha tentato di passare il compagno Antonelli e anche Piastri, ma gli è andata male. Si è così accodato e alla fine, grazie all'uscita di Piastri, ha concluso terzo.

Anonima la prova di Max Verstappen, quarto con la Red Bull-Honda che ha evidenziato i problemi emersi nella qualifica sprint. Staccate le due Ferrari. Charles Leclerc è risultato quinto a 16" dalla vetta. A lungo dietro alla Aston Martin-Mercedes di Fernando Alonso, Leclerc lo ha superato a un paio di giri dalla bandiera a scacchi. Lewis Hamilton ha effettuato una gran partenza superando subito Hulkenberg, Isack Hadjar e Lance Stroll, e da 11esimo ha terminato settimo.

L'ultimo punto disponibile lo ha recuperato un grintoso Pierre Gasly con l'Alpine-Renault. Stroll ha visto la bandiera finale al nono posto insidiato da Hadjar. Peccato per il francese della Racing Bulls, nono in partenza, subito urtato da Gabriel Bortoleto nel tratto che portava alla prima curva, causandogli un momento di sconcerto che gli ha fatto perdere posizioni.

Nel primo giro, contatto tra Liam Lawson e Oliver Bearman. L'inglese della Haas ha pericolosamente portato sull'erba, nel rettifilo opposto ai box, il neozelandese della Racing Bulls il quale nella curva seguente ha tentato il sorpasso, Bearman non gli ha lasciato spazio, si sono urtati ed è andato in testacoda. Dai box sono partiti Yuki Tsunoda e Carlos Sainz.



All'ultimo giro. bruttissimo incidente a Bortoleto. Alle spalle di Hadjar, ha tentato il sorpasso alla prima curva, ma uscendo dalla scia della Racing Bulls, è finito su un tratto di asfalto bagnato mentre iniziava la frenata. La sua Sauber è partita via come un proiettile impazzito colpendo con violenza il muretto box, attraversando la pista, sfiorando la Williams di Alexander Albon che li precedeva (bravo nel vedere dallo specchietto quel che stava accadendo e frenando) per poi finire brutalmente contro le barriere. Sauber distrutta, per fortuna Bortoleto non si è fatto nulla.


Sabato 8 novembre 2025, gara sprint

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 24 giri
2 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 0"845
3 - George Russell (Mercedes) - 2"318
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 4"423
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 16"483
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 18"306
7 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 18"603
8 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 19"366
9 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 23"933
10 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 29"548
11 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 31"000
12 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 31"334
13 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 38"090
14 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 38"462
15 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 38"951
16 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 42"349

Ritirati
Alexander Albon
Gabriel Bortoleto
Oscar Piastri
Franco Colapinto

Il campionato piloti
1.Norris 365; 2.Piastri 356; 3.Verstappen 326; 4.Russell 264; 5.Leclerc 214; 6.Hamilton 148; 7.Antonelli 104; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg 41; 10.Alonso 40; 11.Hadjar 39; 12.Sainz 38; 13.Bearman, Stroll 32; 15.Lawson, Ocon 30; 17.Tsunoda 28; 18.Gasly 21; 19.Bortoleto 19.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 721; 2.Mercedes 368; 3.Ferrari 362; 4.Red Bull-Honda 351; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda, Aston Martin-Mercedes 72; 8.Haas-Ferrari 62; 9.Sauber-Ferrari 60; 10.Alpine-Renault 21.

7 Nov [20:19]

San Paolo - Qualifica Sprint
Pole di Norris, Antonelli splendido 2°

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris prosegue nel suo momento positivo. Dopo il dominio nel GP del Messico, pole e vittoria, che lo ha riportato in vetta alla classifica iridata al termine di un lungo inseguimento al compagno di squadra Oscar Piastri, l'inglese della McLaren ha siglato la pole anche nella qualifica Sprint di San Paolo.

Tutto sembra venirgli estremamente faicle a Norris, che ha attraversato il Q1 in prima posizione in 1'09"627, il Q2 in seconda piazza dietro a Fernando Alonso (1'09"330) per 43 millesimi, e poi nel Q3 ha fatto sua la pole in 1'09"243. Il tutto con estrema calma (apparente) su un tracciato breve, ma non facile da interpretare. Per Norris è la prima pole stagionale in una qualifica Sprint. Ancora battuto Piastri, terzo a 185 millesimi. Non un risultato disastroso per lui, ma di certo esce nuovamente battuto dal compagno. 

Tra le due McLaren si è inserito uno splendido Andrea Kimi Antonelli. Aveva rischiato l'esclusione nel Q1, 15esimo e per pochi centesimi davanti a Franco Colapinto, primo degli esclusi. Successivamente, Antonelli ha cambiato ritmo, trovato la giusta serenità superando agevolmente il Q2. Nel finale Q3, il bolognese della Mercedes ha subito piazzato un gran tempo, 1'09"340 che gli è valso il secondo posto. Ricordiamo che nella qualifica sprint di Miami, aveva segnato una inaspeettata quanto incredibile pole.



Antonelli ha battuto il compagno George Russell, quarto in 1'09"495, per appena 1 millesimo davanti ad Alonso, molto competitivo in questo primo scorcio del weekend brasiliano. In difficoltà la Red Bull-Honda. Max Verstappen si è lamentato del comportamento della sua monoposto e non è riuscito a far meglio della sesta posizione. Disastroso il suo compagno Yuki Tsunoda, 18esimo, che si sta impegnando per non farsi confermare dalla Red Bull nel 2026.

Buona qualifica per Lance Stroll, settimo con la seconda Aston Martin. Nella sua scia, una deludente Ferrari, che si conferma come monoposto difficile da comprendere. Sembrava avere trovato una certa competitività ad Austin e Città del Messico, ma in questo primo scorcio brasiliano Charles Leclerc è appena ottavo (con testacoda) mentre Lewis Hamilton non è neanche entrato nel Q1 terminando 11esimo e primo degli eliminati del Q2, battuto dalla Sauber-Ferrari di Nico Hulkenberg.

Bene come spesso gli accade, Isack Hadjar, nono con la Racing Bulls-Honda. Male invece, il suo compagno Liam Lawson, 17esimo. La Williams-Mercedes ha fallito l'accesso al Q3 con Alexander Albon 12esimo e Carlos Sainz addirittura 20esimo e ultimo per un errore del team nella gestione della sessione. Bravo Pierre Gasly che con una Alpine-Renault come sempre non facile da guidare, è 13esimo.

Venerdì 7 novembre 2025, qualifica sprint

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'09"243 - Q3
2 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'09"340 - Q3
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'09"428 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'09"495 - Q3
5 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'09"496 - Q3
6 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'09"580 - Q3
7 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'09"671 - Q3
8 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'09"725 - Q3
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'09"775 - Q3
10 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'09"935 - Q3
11 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'09"811 - Q2
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'09"813 - Q2
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'09"852 - Q2
14 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'09"923 - Q2
15 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'09"946 - Q2
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'10"441 - Q1
17 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'10"666 - Q1
18 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'10"692 - Q1
19 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'10"872 - Q1
20 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'11"120 - Q1

7 Nov [16:46]

San Paolo - Libere
Norris-Piastri, uno-due McLaren

Massimo Costa - XPB Images

La F1 è arrivata in Brasile per affrontare il quart'ultimo appuntamento stagionale e trova il format Sprint. Quindi un unico turno libero durante il quale si cerca di trovare le migliori configurazioni per le due qualifiche e il Gran Premio. Un lavoro non facile da svolgefre in 60 minuti e che, come spesso accade, propone non poche sorprese. E come è accaduto ad Austin, è la Sauber-Ferrari a salire nelle posizioni che contano con Nico Hulkenberg terzo e Gabriel Bortoleto, già divenuto idolo locale, quinto.

Ma davanti a tutti ci sono loro, Lando Norris ed Oscar Piastri con le McLaren-Mercedes che, dopo qualche weekend sottotono, è tornata competitiva come non mai, vedi il dominio dell'inglese a Città del Messico. Sul breve tracciato di Interlagos, Norris, leader del mondiale, si è portato al primo posto con il tempo di 1'09"975, Piastri lo segue a 23 millesimi e a 1 punto di distacco nella classifica di campionato.

Buono spunto per la Aston Martin-Mercedes, quarta con Fernando Alonso, insinuatosi tra le due Sauber. La Mercedes è sesta con George Russell, atteso a qualche cosa di più nella qualifica sprint, e decima con Andrea Kimi Antonelli. Notevole la prova di PIerre Gasly, settimo con la Alpine-Renault che vede Frarnco Colapinto 16esimo. L'argentino è stato confermato per il 2026.

Max Verstappen con la Red Bull-Honda è stranamente nelle retrovie, 17esimo, probabilmente ha curato più la parte gara che il resto. Il suo compagno Yuki Tsunoda è finito fuori pista, ma è riuscito a riprendere la via. Come Verstappen, anche le due Ferrari sono in fondo alla classifica. Charles Leclerc e Lewis Hamilton avevano due differenti soluzioni di ala posteriore e si trovano 18esimo e 19esimo. Hamilton ha compiuto anche un doppio 360 nel terzo settore a pochi minuti dalla bandiera a scacchi. Tutta tattica o c'è qualche problema? Lo scopriremo a breve nella qualifica sprint.

Venerdì 7 novembre 2025, libere

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'09"975 - 31 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'09"998 - 33
3 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'10"594 - 32
4 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"606 - 26
5 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'10"616 - 32
6 - George Russell (Mercedes) - 1'10"645 - 35
7 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'10"681 - 33
8 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'10"686 - 36
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'10"707 - 31
10 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'10"744 - 37
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'10"794 - 36
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'10"807 - 35
13 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'10"906 - 29
14 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'10"961 - 32
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'11"070 - 31
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'11"160 - 30
17 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'11"368 - 31
18 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'11"493 - 30
19 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'11"526 - 28
20 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'11"763 - 20

5 Nov [11:38]

De Adamich ci ha lasciato
Da pilota di F1 a telecronista

Articolo tratto da La Stampa di Lorenzo Pastuglia

Se n’è andato in silenzio, com’era nel suo stile, ma lasciando dietro di sé il rombo di un motore e il calore di una voce che per generazioni ha accompagnato la Formula 1. Andrea De Adamich è morto a 84 anni, poco più di un mese dopo il suo compleanno, festeggiato lo scorso 3 ottobre. Ex pilota, giornalista, voce e volto del motorsport italiano, è stato uno di quegli uomini che non si sono mai allontanati davvero dall’asfalto.
 
Nato a Trieste nel 1941, aveva iniziato la sua carriera nel 1962, al volante di una Triumph TR3, arrampicandosi in alta quota nelle cronoscalate del Campionato Italiano Velocità Montagna. Poi la Formula Junior, la Formula 3, e quel titolo del 1965 che lo proiettò nel mondo Alfa Romeo. Con la Giulia GTA vinse due campionati europei Turismo consecutivi, nel 1966 e nel 1967.

Debuttò in Formula 1 nel Gran Premio di Spagna (non valido per il mondiale) del 1967, facendo quarto con una Ferrari. Era iscritto anche al Gran Premio d'Italia con una Cooper-Maserati della Scuderia Filipinetti, ma non partecipò. Quello stesso anno, poi, debuttò anche in Formula 2 a Zandvoort, e l'anno successivo arrivò, su Ferrari, secondo a Vallelunga.

La carriera in F1, l’incidente, la voce nei videogiochi F1
Nel ’68, sempre con Maranello, quindi, fu il momento dell’esordio ufficiale nel Circus al via di stagione in Sudafrica. De Adamich, terzo pilota dietro Jacky Ickx e Chris Amon, venne fermato da un incidente dopo essere scattato settimo in gara. Subì un ulteriore incidente a Brands Hatch, durante le prove della Race of Champions (prestigiosa gara fuori campionato), che gli causò problemi al collo in grado da tenerlo lontano dalle gare per gran parte della stagione. Dopo il Cavallino, fu la volta di McLaren, March, Surtees e Brabham. Non vinse mai un Gran Premio, ma proprio con le ultime due scuderie si prese due ottimi quarti posti al Jarama, in Spagna, e a Zolder, in Belgio, tra ’72 e ‘73.
 
Un pilota che corse con il coraggio e la dignità di chi sapeva quanto la velocità fosse solo una parte della sfida. Nel Mondiale Prototipi conquistò due vittorie con Alfa Romeo, a Brands Hatch e a Watkins Glen, ma sempre nel ’73, in F1, un terribile incidente a Silverstone gli fratturò entrambe le gambe e mise fine alla carriera. De Adamich così si reinventò, come solo i grandi sanno fare.



Nel 1978 diventò il volto televisivo di Grand Prix, la trasmissione di Italia 1 che portò i motori nelle case degli italiani, e dal 1991 al 1996 fu la voce delle telecronache di Formula 1 per Mediaset. Il suo tono calmo, ironico, mai sopra le righe, raccontò le imprese di Ayrton Senna e Alain Prost, oltre alla nascita del mito Michael Schumacher.

Per molti ragazzi degli anni ’90, però, era anche la voce del rombo, la guida che trasformava la corsa in emozione. Prestò la sua voce arrivò infatti ai videogiochi PlayStation di F1 97 (in coppia con Massimo Marinoni), F1 98 (con Andrea Piovan) e in coppia con Claudia Peroni in F1 99, F1 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006 e F1 Championship Edition. Bastava sentire il suo “Ha urtato Frentzen!” per tornare bambini, davanti a uno schermo a sognare la Formula 1.

Il Centro Internazionale di Guida Sicura da lui fondato
Nel 1991, infine, De Adamich fondò il Centro Internazionale di Guida Sicura a Varano de ’Melegari (Parma), la sua seconda casa. Da lì ha insegnato a generazioni di giovani piloti — e anche a tanti automobilisti comuni — che la velocità vera è quella che si controlla. Sotto la sua direzione, migliaia di persone hanno imparato cosa significhi davvero “sentire” un’auto, riconoscerne i limiti, trasformare la prudenza in tecnica.

Il suo metodo, preciso e umano, univa rigore e empatia: non insegnava solo a frenare, ma a rispettare la strada, a fidarsi della macchina e, soprattutto, di sé stessi. «La guida sicura non è paura, è consapevolezza», amava ripetere. Commendatore al Merito della Repubblica dal 2022, lascia ora un’eredità fatta di passione, competenza e rispetto. Ha vissuto inseguendo la velocità, ma con il cuore ancorato alla terra. E oggi, mentre il rombo dei motori sembra un po ’più lontano, resta la sua voce a ricordarci che una corsa non finisce mai davvero.

31 Ott [18:13]

Hamilton sul Ferrari Magazine
"Gli italiani sono animati dalla passione"

XPB Images

Dal Ferrari Magazine, traiamo questa bella intervista a Lewis Hamilton realizzata da Jason Barlow
 
Come ti sei sentito nel momento in cui ti sei seduto per la prima volta al volante della Ferrari SF-25?
"Beh, attualmente mi trovo in una fase diversa della mia vita: ho 40 anni, mentre la prima volta che mi sono seduto al volante di una monoposto ne avevo 21. Se consideriamo le mie origini e il fatto che sono passato dal guardare la Formula Uno in TV, con il sogno di gareggiare ai massimi livelli, a salire su una vettura di F1 circondato da tutto il personale, i meccanici, i macchinari e tutto il resto, calarmi infine nell’abitacolo di una Ferrari a distanza di 20 anni è stato molto più emozionante. A 21 anni era tutto esaltante più che emozionante, perché tutto dentro di me era in fermento. Quando invece sali su una Ferrari, è amore a prima vista. Si crea un legame completamente diverso.

In che senso?
"È tutto così speciale. Il rosso è uno dei miei colori preferiti. Ferrari è storia e tutto ciò che il Marchio rappresenta. Le auto sono dei capolavori. E poi ci sono la lingua, la cultura, il cibo dell’Italia, il modo in cui le persone mostrano entusiasmo per ogni cosa. Benché nel corso degli anni siano entrate altre culture e persone di ogni estrazione, il cuore di Ferrari resta italiano. Non avrei mai pensato che un giorno avrei fatto parte di tutto questo. A dire il vero, all’inizio ero preoccupato per le differenze culturali, ma appena sono arrivato sono stato accolto da una grande apertura mentale. In fin dei conti siamo tutti esseri umani. Una volta che intrecciamo un legame, tutto il resto passa in secondo piano".

Come reputi la Scuderia Ferrari rispetto alle altre squadre?
"Le altre sono un po’ meno… colorate. Ogni squadra ha le sue qualità, ma gli italiani manifestano le loro emozioni in modo più esplicito, nel bene e nel male, ma soprattutto in senso positivo, direi. Si vede come la passione li animi nelle cose di tutti i giorni: nel modo in cui parlano del cibo, ad esempio. In Inghilterra è inverosimile intavolare discussioni appassionanti sul fish and chips, non so se mi spiego".

Avevi previsto che il tuo ingaggio per Ferrari avrebbe avuto una risonanza di tale portata?
"Sapevo che l’allineamento dei nostri nomi avrebbe avuto un forte impatto. Ma quando poi è successo davvero, sono rimasto comunque colpito e ho pensato: è oltre la mia immaginazione. È un momento bellissimo e gli aspetti positivi sono stati molti, tuttavia è un impegno che comporta molte responsabilità e il peso delle aspettative è grande. Tutti si aspettavano di vincere subito, ma Roma non fu costruita in un giorno. Quanto tempo ci è voluto? Dovremmo controllare"

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Certamente, chiunque abbia la minima conoscenza di come funziona la Formula Uno, saprà anche che c’è bisogno di tempo…
"E non sono in molti ad averla, questa conoscenza. Solo quando fai parte di una squadra puoi davvero capirne il funzionamento, e lo stesso vale per la Formula Uno. Non puoi sapere come funziona realmente la macchina altrimenti. È una vita che sono nella F1, ma quando sono arrivato in questo team mi sono trovato di fronte a uno scenario ancora una volta diverso. Per questo non biasimo le persone che non sanno cosa significa. L’unica cosa che posso fare è continuare a concentrarmi sulle cose che posso controllare. Ovvero, come mi preparo e come lavoro col team, come mi presento qui ogni giorno e mantengo un atteggiamento positivo".

Quest’anno ricorre il 50° anniversario della prima vittoria in campionato di Niki Lauda con Ferrari. Voi due eravate molto vicini. Che influenza ha avuto su di te?
"Quando sono entrato nella Formula Uno, Niki faceva parte di un mondo che non riusciva ad accettare il mio essere 'diverso' e i commenti negativi non mancavano. Tuttavia l’ho sempre ammirato, in quanto tre volte Campione del Mondo. È una delle vere icone del nostro sport. E poi un giorno mi chiamò al telefono invitandomi ad unirmi al team Mercedes e, quando finalmente ci siamo incontrati di persona, abbiamo avuto una conversazione molto piacevole. Mi disse: 'Sei proprio come me: un pilota fino al midollo'. È stato solo dopo quell’incontro che le barriere sono cadute e che ha superato il pregiudizio che forse nutriva nei miei confronti. Da allora, abbiamo sempre viaggiato insieme per recarci alle gare e mi portava spesso con sé in aereo.

Pensi di aver instillato in lui il seme del cambiamento?
"Direi piuttosto che ci siamo insegnati cose a vicenda e siamo maturati insieme. Aveva sempre tante storie fantastiche da raccontare e ridevamo tantissimo insieme. Era un vero guerriero: si è battuto letteralmente fino all’ultimo respiro. È stato incredibile per me vedere quanto duramente abbia lottato. Eravamo soliti scambiarci videomessaggi e, fino alla fine, lui ha continuato a lottare, dicendo “Tornerò…”. L’ho amato per questo".

Pensi che per un pilota di Formula 1 sia importante conoscere la storia di questo sport?
"Sapere è potere. Quindi sicuramente non penso sia uno svantaggio. Vettel ad esempio, conosce la storia della F1 molto meglio di me. Io sono cresciuto con la passione per le auto in generale, ma c’erano anche molte altre cose che mi appassionavano, come la musica, ad esempio, che ho sempre amato molto. Ogni espressione di creatività è una forma di evasione. Disegno la maggior parte dei vestiti che indosso, ad esempio".


 
Cosa rispondi a chi sostiene che tutte queste tue attività “extracurriculari” siano una distrazione?
"Credo che distrazione non sia la parola giusta. Tutti possiamo distrarci, in un modo o nell’altro. Ciò che conta è come decidiamo di impiegare le nostre energie e come riusciamo a stabilire un equilibrio. È infatti necessario mantenere un equilibrio creativo, non si può pensare di lavorare ogni ora della propria vita, perché si finirebbe per essere infelici. Ma come possiamo trovare cose che ci ispirano e ci entusiasmano? Attingere alla propria creatività è spesso una risposta a questo quesito".

La tua fondazione Mission 44 continua a promuovere la diversità e a migliorare l’istruzione e le opportunità nelle scuole. Sei soddisfatto dei progressi ottenuti finora?
"Il lavoro non si ferma mai. Ho avuto la fortuna di incontrare Nelson Mandela, una persona perseverante e che si è battuta per gli altri fino al suo ultimo giorno. La vera leadership persegue un’intenzione. Senza bassezze, senza slealtà. Per citare Michelle Obama: 'Loro si abbassano, noi voliamo alto'. Ogni volta che incontro nuovi potenziali partner, chiedo loro come agiscono per creare un impatto positivo. Sarà la mia sfida per tutta la vita e sono certo che si presenteranno anche altre battaglie lungo il percorso".

Hai anche istituito una società di produzione cinematografica, la Dawn Apollo Films. Ed eccola già in pole position con tutti i pezzi grossi in “F1 – Il film” 
"È stato incredibile poter partecipare attivamente alla realizzazione del film ed essere coinvolto così da vicino nel processo. Il regista Joe Kosinski mi ha contattato, dicendomi: 'Sto pensando di realizzare questo film, mi piacerebbe avere Brad Pitt nel cast'. Al tempo non lo avevamo ancora ingaggiato. Ho aiutato a colmare alcune lacune e ho partecipato al progetto praticamente fino ai titoli di coda. Ho contribuito al montaggio, guardato spezzoni del film sul mio portatile e inviato le mie note. Ho incontrato Hans Zimmer nel suo fantastico studio a Santa Monica. Sono stati quattro anni incredibili, nonché un immenso privilegio".

Hai già una lista completa di progetti in programma?
"Abbiamo delle idee, ma sto ancora cercando di capire dove mi porteranno. Quel che è certo è che raccontare storie è una cosa che mi appassiona moltissimo. Ora più che mai, c’è bisogno di storie che ci ispirino, considerando i tempi bui in cui viviamo. Adoro la commedia e ho una nuova idea per un programma televisivo. Sto inoltre lavorando ad un paio di spunti per film d’animazione, senza contare tutti i progetti che ci stanno arrivando da quando è uscito il film sulla F1, da non credere! Ciò che conta però non è realizzare tanti progetti. Il mio approccio somiglia più a quello di Quentin Tarantino: privilegiare la qualità piuttosto che la quantità.

29 Ott [15:46]

La crisi di Piastri
Scopriamo cosa succede

Massimo Costa - XPB Images

Sembrava avviato alla conquista del mondiale senza se e senza ma. Sette vittorie, cinque pole e un totale di quattordici podi nelle prime sedici corse della stagione, rappresentavano il chiaro cammino verso la conquista dell'iride da parte di Oscar Piastri. Determinato, sicuro di sè, apparentemente sempre sereno, lucido nei momenti difficili delle gare o delle qualifiche.

Poi, da Baku, il crollo. La peggior qualifica dell'anno, nono, l'incidente al primo giro. Una gara anonima a Singapore, quarto, secondo peggior risultato dopo Montreal. Poi, Austin. Il patacrac nella gara Sprint, quando tagliando eccessivamente la linea alla prima curva, dopo la partenza, per superare il compagno Lando Norris arrivato alla frenata leggermente lungo, ha invaso il territorio di chi lo seguiva, Nico Hulkenberg, scatenando un incidente che ha eliminato le due McLaren.

Sempre in Texas, una qualifica moscia, sesto, e un quinto posto nel Gran Premio che non era nè carne nè pesce. Proprio come la settimana successiva a Città del Messico, addirittura settimo in qualifica e nuovamente quinto in gara. Un crollo che potrebbe ricordare (da lontano) quello di Sergio Perez in Red Bull, quando sembrava sempre poter tenere il ritmo di Max Verstappen, poi finiva per incartarsi da solo.

Dopo il GP di Olanda a Zandvoort, Piastri vantava 34 punti di vantaggio su Norris. Che era dato per spacciato. Ora, Norris li ha recuperati tutti ed è leader del mondiale con 1 punto su Oscar. Da Monza a Città del Messico, Lando ha totalizzato 82 punti, Piastri 47. Dunque, cosa sta accadendo nella testa di Piastri? E' un comprensibile crollo mentale dovuto all'ansia di arrivare a poter conquistare il campionato del mondo al terzo anno di presenza in F1? O c'è qualcosa che si sta scontrando con il suo stile di guida abituale?



Il team principal Andrea Stella, riferendosi a quanto accaduto negli ultimi due Gran Premi, rimarcava che la MCL39 nonostante le temperature certo non invernali, faticasse a trovare la giusta aderenza. Questo fatto ha mandato in confusione Piastri mentre Norris ci è andato a nozze. 

Stella ha spiegato che Norris ha una grande sensibilità quando si verficano le condizioni di poco grip, agendo sullo sterzo e sull'acceleratore alla perfezione, usando piccole derapate in ingresso curva. Piastri, invece, si trova meglio nelle condizioni opposte, ritardando la frenata e confidando sull'aderenza dell'asfalto con cui poi aggredire la curva. Se manca un po' di grip, diventa più guardingo, esita un po' troppo, perdendo così il suo abituale punto di forza.

La conferma di questa tesi è arrivata dallo stesso Piastri: "Negli ultimi due weekend, per qualche ragione ho dovuto adottare una guida diversa dal solito e quello che nelle precedenti gare ha funzionato sempre bene, improvvisamente non dava risultati. E' stato faticoso cercare di capirne il motivo. Guidare come ho dovuto fare ad Austin e in Messico non è stato naturale per me".

Piastri è stato onesto nel trovare in se stesso le motivazioni per cui sono mancati i risultati a cui ci aveva abituato. Stella ritiene che questa situazione non può che far crescere ulteriormente il talento di Oscar, un campione completo deve infatti sapersi adattare a vari stili di guida, alle diverse reazioni della monoposto che si possono verificare anche inaspettatamente. Ci si attende che in Brasile le cose torneranno come prima, se così non sarà, ci sarà da preoccuparsi e le domande a cui Piastri dovrà rispondere saranno ben altre.

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