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Bravo Leclerc, Verstappen "insane"

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26 Ott [23:33]

Norris torna leader del campionato
Bravo Leclerc, Verstappen "insane"

Massimo Costa - XPB Images

Missione compiuta. Il grande inseguimento di Lando Norris si è concluso con il dominio totale, impressionante, nel GP di Città del Messico. Pole, vittoria, fase della partenza (delicatissima) gestita alla perfezione, un viaggio verso la bandiera a scacchi condotto in totale solitudine. Norris ha ritrovato la prima posizione nella classifica del campionato che ora conduce con un solo punto sul compagno di squadra Oscar Piastri, quinto al traguardo.

Chi si aspettava una poderosa rimonta dell'australiano è andato deluso. Nonostante la MCL39 su questo tracciato abbia dimostrato di essere nettamente superiore alla concorrenza, Piastri non è stato affatto incisivo nei primi giri che gli potevano cambiare la classifica. Si è poi impantanato dietro alle due Mercedes e soltanto nelle battute finali ha avuto ragione di George Russell, tentando invano di andare a prendere l'eccezionale Oliver Bearman con la Haas-Ferrari.

Dopo Zandvoort, Norris era staccato di 34 punti da Piastri e il discorso iridato pareva concluso. Ma da quel momento, Piastri non è più riuscito a concludere una gara davanti all'inglese. Che a Monza gli ha rosicchiato 3 punti, a Baku 6 con Oscar malamente finito a muro al primo giro, altri 3 a Singapore, 8 ad Austin e infine ben 15 in Messico.

Va anche aggiunto che la McLaren, dopo la vittoria di Piastri a Zandvoort, non era più riuscita a conquistare il primo posto. A Monza e Baku, il successo è andato a Max Verstappen con la Red Bull-Honda, a Singapore è toccato alla Mercedes di Russell, ad Austin di nuovo Verstappen (Sprint e GP). Finalmente, la coppa più ambita è tornata nella hospitality McLaren dopo una assenza anche troppo lunga.

Con quattro Gran Premi da disputare e un solo punto a dividere i due piloti McLaren, sarà interessante vedere come Zak Brown e Andrea Stella la gestiranno. Ma più che altro, Piastri dovrà ritrovare se stesso, uscire dal tunnel in cui si è ficcato tanto da sembrare un secondo pilota Red Bull qualsiasi. Dov'è finito quel pilota capace di conquistare quest'anno cinque pole e sette vittorie?



E intanto, il terzo incomodoo è sempre lì. Anche in una gara che lo vedeva partire quinto, con una Red Bull-Honda che era chiaramente in difficoltà in qualifica, Verstappen è riuscito ad agguantare il terzo posto e soltanto una provvidenziale (per la Ferrari) virtual safety car chiamata nel finale per togliere dalla pista la Williams di Carlos Sainz, non gli ha permesso di finire in seconda posizione. Una gara incredibile quella di Verstappen, "insane" come l'ha definita via radio il suo ingegnere Gianpiero Lambiase.

E dire che dopo la partenza, Verstappen ne ha combinate di tutti i colori tentando una manovra impossibile alla prima frenata, andando sull'erba, rientrando ostacolando Lewis Hamilton con il quale poi, ha avuto altri momenti alla... Verstappen. Poteva anche essere penalizzato per questi eccessi, ma la direzione gara è stata magnanima nei suoi confronti. Verstappen ha così ricostruito la sua corsa, iniziata con le gomme medie, e quando ha montato le soft, per 34 giri ha spinto come un dannato riuscendo a non mandarle in tilt e arrivando sul podio.

Verstappen adesso è a 36 punti dal leader Norris, ha rosicchiato altri 4 punti. Dopo Austin infatti, si trovava a 40 lunghezze da Piastri, che dopo il GP del Texas comandava il campionato. E da Piastri è a meno 35.

Questa Ferrari instabile come non mai quest'anno, ha regalato ai suoi tifosi un altro podio dopo il terzo posto di Leclerc ad Austin. La seconda posizione era il massimo che ci si poteva attendere e seconda posizione fu. Leclerc è stato bravo nel corso del primo giro, poi si è assestato alle spalle di Norris. Lo ha visto sparire pian piano, impotente, ma solitario, nessuno incombeva alle sue spalle se non Hamilton. Poi, il finale all'ultimo respiro, con la VSC che ha salvato letteralmente la seconda posizione a Leclerc dall'assatanato Verstappen. Dopo quattro terzi posti, Leclerc ha ottenuto la seconda posizione d'onore dopo quella di Monte Carlo.

E Hamilton? Si è battuto come un leone nei primissimi giri, ma gli ha detto male. E' finito nella rete di Verstappen, è uscito di pista due volte a causa dell'olandese, la seconda non prendendo la viuzza asfaltato per rientrare sul tracciato, ma era sull'erba, in velocità, come poteva farlo? Tornato in gara, forse avrebbe dovuto aspettare Verstappen, ma evidentemente Hamilton ha ritenuto di essere stato danneggiato ed ha proseguito per la sua strada. La direzione gara non ha tenuto conto di tutto ciò e gli ha affibbiato una pesantissima penalità di 10" per non avere preso la suddetta viuzza. Chissà, magari al "var" della F1 c'era qualche arbitro della Serie A...



L'eroe del giorno però, porta il nome di Oliver Bearman che ha svolto una gara gigantesca, ben sostenuto da una Haas-Ferrari che se l'è giocata ad armi pari con la Mercedes. Il giovane inglese ci ha deliziato anche in altre occasioni, ma spesso finiva sempre per sporcare le sue gare, o qualifiche, con qualche sbavatura che da sempre contraddistinguono la sua carriera tra F3 e F2.

Questa volta però, è stato magistrale e se metterà da parte quegli errori che ogni tanto tira fuori dalla tasca, saranno dolori per gli avversari. Il suo miglior risultato era un sesto posto a Zandvoort, in Messico ha sfiorato il podio. La festa in Haas è stata completata da Esteban Ocon, nono. In totale per il team, 14 punti pesantissimi che permettono il sorpasso alla Sauber e l'avvicinamento alla Aston Martin, quest'ultima inesistente nel corso del weekend.

Mercedes deludente. La vittoria di Singapore appare lontana, lontanissima. Il team principal Toto Wolff era assente, impegnato a seguire le gesta kartistiche del figlio a Franciacorta nella WSK Final Cup. Andrea Antonelli e Russell hanno viaggiato in coppia per tutta la gara, si sono scambiati la posizione per tentare di andare a prendere la Haas di Bearman, ma non ci sono riusciti. Questo la dice lunga sulla competitività messicana della Mercedes. Bravo Antonelli a portare a casa un bel sesto posto.

L'ultimo punto lo ha preso Gabriel Bortoleto che ha riscattato le ultime non allegre partecipazioni. Una gara volitiva la sua, peccato per Nico Hulkenberg costretto al ritiro per un problema tecnico. Yuki Tsunoda sembrava in grado non allontanarsi troppo da Verstappen in casa Red Bull, almeno nelle prove libere. Poi, in qualifica ha fallito la Q3 e in gara è finito disperso, nuovamente 11esimo e quasi doppiato. Carlos Sainz ha rimediato due penalità per velocità ai box, pare per un problema dei sensori alla sua Williams, team che deve dimenticare in fretta questa trasferta come la Racing Bulls (Isack Hadjar è crollato nel finale con le soft), la Aston Martin e la derelitta Alpine.

Domenica 26 ottobre 2025, gara

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) . 71 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 30"324
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 31"049
4 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 40"955
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 42"065
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 47"837
7 - George Russell (Mercedes) - 50"287
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 56"446 **
9 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'15"464
10 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'16"863
11 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'19"048
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
13 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
15 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro

** 10" di penalità

Ritirati
Carlos Sainz
Fernando Alonso
Nico Hulkenberg
Liam Lawson

Il campionato piloti
1.Norris 357; 2.Piastri 356; 3.Verstappen 321; 4.Russell 258; 5.Leclerc 210; 6.Hamilton 146; 7.Antonelli 97; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg 41; 10.Hadjar 39; 11.Sainz 38; 12.Alonso 37; 13.Bearman, Stroll 32; 15.Lawson, Ocon 30; 17.Tsunoda 28; 18.Gasly 20; 19.Bortoleto 19.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 713; 2.Ferrari 356; 3.Mercedes 355; 4.Red Bull-Honda 346; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 72; 7.Aston Martin-Mercedes 69; 8.Haas-Ferrari 62; 9.Sauber-Ferrari 60; 10.Alpine-Renault 20.

26 Ott [22:44]

Mexico City - La cronaca
Norris domina, Leclerc secondo

Fine della VSC, Norris vince da dominatore, Leclerc reagisce bene nelle ultime curve e tiene il secondo posto, ma che fortuna!

Leclerc e Verstappen procedono ad andatura bassa, ma sono vicini, si studiano, si controllano

Colpo di scena, virtual safety car per lo stop in pista di Sainz

70° giro - Leclerc riesce a difendersi alla prima curva, ma non sarà facile col DRS di Verstappen

69° giro di 71 - Verstappen ha praticamente preso Leclerc

68° giro di 71 - Verstappen e a 1"4 da Leclerc

67° giro di 71 - Verstappen si porta a 1"8 da Leclerc

Bearman, quarto, è sotto pressione da PIastri che lo ha quasi raggiunto

65° giro di 71 - Altri 4 decimi che Verstappen intasca su Leclerc, ora è a 2"6

Le soft di Hadjar sono crollate, le ha da 29 giri. Verstappen le utilizza da 27 giri

64° giro - Verstappen è assatanato e guadagna altro mezzo secondo su Leclerc, ora è a 3"3

Hadjar esce dalla top 10 superato da Bortoleto e Tsunoda

63° giro - Russell correttamente fa passare Antonelli per il sesto posto

Superato da Piastri, ora Russell ha dietro di sé Antonelli il quale reclama la posizione che gli aveva ceduto in precedenza

62° giro - Verstappen guadagna altro mezzo secondo su Leclerc e si porta a 4"4

Gran sorpasso in staccata di PIastri ai danni di Russell per il quinto posto

60° giro di 71 - Norris ha 28" su Leclerc il quale sta perdendo terreno su Verstappen che con le soft continua a essere molto veloce. Questo giro ha guadagnato 8 decimi sulla Ferrari

Russell ha perso il contatto con Bearman ed ora è attaccato da Piastri

56° giro di 71 - Verstappen continua ad avere un buon passo, le soft non sembrano al momento dargli problemi

Russell è molto vicino a Bearman, si lotta per un ipotetico terzo posto se Verstappen si fermerà per un secondo pit-stop. Ed è difficile che riesca ad arrivare al traguardo con le soft che già utilizza da 15 giri

Norris e Leclerc puntano ad arrivare al traguardo con queste medie. Mancano 19 giri al termine

Con un solo pit-stop sono Norris Leclerc e Verstappen tra i primissimi, poi Ocon Hadjar Bortoleto Tsunoda Albon Gasly

La situazione: Norris +23" su Leclerc +35"4 su Verstappen, quarto è Bearman a 51"7 e precede Russell Piastri Antonelli Hamilton Ocon Hadjar Bortoleto Tsunoda Albon Sainz Stroll Gasly Colapinto

PIastri rischia nel superare Ocon, il francese è passato anche da Antonelli

49° giro - Ai box Bearman e Russell, gomme soft per tutti e due. Pit anche per Sainz, gomme soft

Piastri ha la meglio ed esce davanti ad Antonelli, Hamilton è dietro e deve guardarsi da Hadjar

48° giro - Vanno in corsia box Antonelli PIastri e Hamilton per montare gomme soft

Piastri vede negli specchietti che arriva Verstappen e cerca di superare Antonelli

48° giro - Verstappen supera Hamilton, Antonelli si difende da Piastri che ha cominciato a spingere

Verstappen con le soft montate da poco si sta rapidamente avvicinando ad Hamilton, settimo

45° giro - Russell non riesce a recuperare nulla su Bearman mentre PIastri non ha lo spunto per superare Antonelli. Situazione di stallo

In realtà dopo un giro, Russell non riesce ad allungare su Antonelli e ad avvicinare Bearman

Dopo l'ennesima lamentela di Russell, viene detto ad Antonelli di far passare il compagno. Che effettivamente dimostra di essere più veloce. Alle spalle delle due Mercedes incombe Piastri

40° giro - Norris +17"8 Leclerc +22" Bearman +23"5 Antonelli +24"4 Russell +25"1 Piastri +29"3 Hamilton +35"3 Verstappen poi Sainz Ocon Stroll Albon Hadjar Bortoleto Tsunoda Colapinto Gasly

Russell non fa che chiedere al team Mercedes di far rallentare Antonelli per passarlo e andare alla caccia di Bearman, ma dai box gli dicono di no

38° giro - Pit-stop per Verstappen che monta gomme soft, uguale fa Bortoleto. Verstappen rientra ottavo

Bel sorpasso di Ocon su Albon alla prima curva per l'11esimo posto

37° giro - Antonelli non riesce a superare Antonelli e ritrova alle spalle Piastri

Norris ha 10"3 su Verstappen, Leclerc è terzo a 5"7 dall'olandese della Red Bull ed ha un vantaggio di 2"7 su uno strepitoso Bearman con la Haas

36° giro - Si ritira ai box Alonso con la Aston Martin per un guasto

Russell è alle spalle di Antonelli e gli viene detto che può attaccare l'italiano, ma Andrea gli chiude la porta

35° giro - E' il momento di Norris per cambiare le gomme e montare le medie. L'inglese rientra tranquillamente al comando

33° giro - Norris procede nella sua marcia con 28"6 su Verstappen (entrambi senza pit), Leclerc è rientrato terzo a 38"8 dal leader ed è davanti a Bearman Antonelli Russell Tsunoda (senza pit) Piastri Hamilton Hadjar e Bortoleto senza pit, Sainz Albon (senza pit) Ocon Alonso Stroll Gasly Colapinto (senza pit)

32° giro - Leclerc ail pit-stop monta le gomme medie

Curiosamente sembra che la direzione gara abbia deciso di non dare alcuna penalità a Verstappen nonostante il caos creato nei primi giri

Anche Russell e Piastri superano Hadjar, che scivola nono e vede avvicinarsi Hamilton

Bearman e Antonelli superano Hadjar che, essendo partito con le medie, ancora non si è fermato per il pit-stop. Anche Norris e Leclerc, pur partiti con le soft, non si sono fermati. Senza pit anche Verstappen e Tsunoda, partiti con le medie come Gasly. Ancora senza sosta Albon, partito con le hard come Colapinto

Si ritira ai box Hulkenberg per un problema tecnico della sua Sauber

5" di penalità per Sainz per eccessiva velocità in corsia box

27° giro - Norris ha un vantaggio enorme su Leclerc, 13". Verstappen partito con le gomme medie è terzo davanti a Tsunoda Ocon Hadjar. Bearman è davanti ad Antonelli Bortoleto Russell Piastri Hamilton Albon Sainz Gasly Alonso Colapinto e Stroll che va al pit

26° giro - Pit-stop anche per Russell che monta gli pneumatici medi

25° giro - Pit-stop per Bearman e Piastri, gomme medie per entrambi

24° giro - Pit-stop per Hamilton che monta gomme medie e sconta i 10" di penalità

Piastri continua a essere alle spalle di Russell, ma non ha lo spunto per passarlo

23° giro - Antonelli ai box per montare gomme medie

Che al VAR della F1 ci sia qualche arbitro della Serie A?

La penalità ad Hamilton è stata comminata perché nel lungo effettuato (per la frenata tardiva di Verstappen) non ha preso il sentiero asfaltato per rientrare in pista... come da regolamento. Ma con la velocità che aveva, come poteva Hamilton frenare sull'erba per prendere quel tratto asfaltato.

18° giro - Norris sempre più leader con 7"8 su Leclerc e 13"6 su Hamilton. Bearman è quarto a 18" e precede di 2" Verstappen seguito da vicino da Antonelli Russell e Piastri. Più lontano Tsunoda Ocon Hadjar Bortoleto Alonso Stroll Albon Hulkenberg Gasly Colapinto e Sainz che si è fermato ai box per montare gomme soft dopo essere partito con le medie

Hamilton viene penalizzato 10" per il taglio della curva 4, ma vi è stato costretto da Verstappen. Penalità completamente ingiusta

15° giro - Come si prevedeva il passo gara di Norris è elevatissimo ed ora Leclerc si trova a 5"

12° giro - Piastri supera Tsunoda e sale ottavo ed è a 2"2 da Russell

Molto bene Antonelli che se l'è cavata egregiamente nelle prime terribili fasi di gara ed ora è sesto davanti al compagno Russell e alle spalle di Verstappen

9° giro - Norris leader con 2"5 su Leclerc e 7"8 su Hamilton, quarto è Bearman che nel caos è stato lesto a guadagnare posizoni e tiene ed ha messo la museruola a Verstappen che precede Antonelli Russell Tsunoda Piastri Ocon Hadjar Bortoleto Sainz Alonso Stroll Albon Hulkenberg Gasly Colapinto. Intanto si è ritirato Lawson

Incredibile il comportamento di Verstappen, niente di nuovo in realtà

Verstappen crea scompiglio, taglia la variante, rientra davanti a Hamilton e Russell, non ridà la posizione, che Hamilton si riprende tagliando la curva. Poi Verstappen entra in bagarre con Bearman e Russell e crea altro caos

5° giro - Norris +1"8 Leclerc +2"7 Hamilton +3"3 Verstappen poi Russell Bearman Antonelli Tsunoda Piastri e Ocon in top 10

Russell si lamenta del fatto che Verstappen lo ha superato tagliando la curva e non gli ha ridato la posizione

2° giro - Norris già allunga su Leclerc che si trova a 1"7 poi Hamilton Verstappen Russell Bearman Antonelli Tsunoda Piastri Ocon Hadjar Sainz Bortoleto Alonso Gasly Hulkenberg Albon Stroll andato in testacoda, Colapinto. Ai box Lawson per sostituire il musetto danneggiato nelle prime fasi della corsa

Parte forte Norris con in scia Leclerc, ma alla fatidica prima staccata Charles arriva lungo come Verstappen. Leclerc cede così la posizione a Norris in quanto era rientrato davanti, uguale fa Verstappen con Hamilton. Lungo anche Antonelli che perde una posizione ed è settimo

Per la prima volta nella gara messicana manca il pilota di casa tanto amato: Sergio Perez. Ma il prossimo anno l'ex pilota Red Bull tornerà in F1 con il nuovo team Cadillac della General Motors

Inizia il giro di ricognizione. Tribune completamente affollate, come sempre del resto

Verstappen ha scelto di partire con le gomme medie come Hadjar, Tsunoda, Sainz e Bortoleto. Con le hard, Colapinto, Albon. Tutti gli altri affronteranno la prima parte del GP con gli pneumatici soft

Brilla il sole nella capitale messicana, ma la temperatura è ottimale: 26 gradi

26 Ott [0:06]

Mexico City - Qualifica
Gran pole di Norris, poi le Ferrari

Massimo Costa - XPB Images

Lo aveva annunciato, non a parole, ma con il tempo segnato sul cronometro, che per la pole del GP di Città del Messico sarebbe stato lui il pilota da battere. Lando Norris non si è smentito e nella qualifica è stato a dir poco strepitoso nel suo giro finale del Q3. L'inglese della McLaren-Mercedes ha stampato sui monitori i migliori tre tempi nei tre settori (26"916, 29"114, 19"556) risultando poi in pole con 1'15"586.

Un tempo spettacolare. Nel suo primo push, Norris aveva concluso in 1'16"170, ma in seconda posizione dietro a un pimpante Charles Leclerc che aveva realizzato il crono di 1'15"991, primo ad abbatere il muro dell'1'16". Nel Q2, Norris aveva terminato in prima posizione con 1'16"252 mentre nel Q1, davanti a tutti c'era Isack Hadjar con 1'16"733.

Nel giro finale del Q3, Norris ha tirato via qualcosa come 6 decimi, semplicemente impressionante. Tanto che anche lui non ha ben capito come gli è riuscito un giro così perfetto. Per Lando è la 14esima pole in carriera, la quinta di questa stagione. E sorride forte, perché il leader del mondiale Oscar Piastri, nonché suo compagno di squadra, ha vissuto un'altra qualifica poco gratificante risultando appena ottavo in 1'16"174 e a ben 0"588 da lui. Il suo primo push nel Q3, lo aveva visto quinto in 1'16"469, dunque si è migliorato Piastri, ma troppo poco, 3 decimi.



Per la quinta volta consecutiva, Piastri non trova la prima fila. Ci era riuscito dieci volte fino a Zandvoort, con anche cinque pole, poi più nulla. Terzo a Monza, nono a Baku, terzo a Singapore, sesto ad Austin, ed ora ottavo in Messico, ma settimo in griglia per la penalità a Carlos Sainz. Che succede a Piastri? L'ansia di poter diventare campione del mondo lo sta consumando giorno dopo giorno? Sembra proprio di sì.

Nella classifica generale, Piastri conduce con 346 punti, Norris ne conta 332. La differenza è di 14 punti, pochi, pochissimi, se si pensa che dopo la prima gara post pausa estiva, a Zandvoort, l'australiano aveva 34 punti su Lando, che in Olanda si era ritirato per un problema al motore. Ora tutto è riaperto e la gara odierna potrebbe permettere a Norris di avvicinarsi ancora di più al compagno.

Il terzo incomodo nella rincorsa al titolo, Max Verstappen con la Red Bull-Honda, ha steccato. Non per colpe sue, ma per una RB21 che a Città del Messico ha sofferto fin dal primo momento la mancanza di una corretta aderenza. Le hanno provate tutte, nel secondo turno libero sembrava andare tutto bene, ma già nella terza sessione le cose non hanno funzionato e la conferma è arrivata in qualifica.

Verstappen non ha fatto meglio della quinta posizione in 1'16"070. Il suo primo tentativo lo aveva terminato in 1'16"455, sempre a rincorrere. Yuki Tsunoda, sempre piuttosto vicino al compagno in Red Bull durante le libere, non ha superato il Q2 per 12 millesimi, classificandosi 11esimo e preceduto dal terribile Hadjar con la monoposto dei cugini di Faenza. Che beffa per il giapponese, e non è la prima volta che viene preceduto dal rookie francese. Tsunoda partirà decimo per la penalità a Sainz.



La Ferrari è in prima e seconda fila. Una volta tanto, le belle prove libere hanno trovato conferma anche in qualifica. In questa annata di saliscendi per la SF25, Leclerc ha guadagnato il secondo tempo e per la seconda volta dopo Monte Carlo (dunque un tracciato completamente differente da questo della capitale messicana) partirà dalla prima fila. Ed arriva dopo il terzo tempo nella qualifica di Austin della scorsa settimana.

Un passo in avanti significativo che forse, più che dagli sviluppi e dalla vettura stessa, potrebbe arrivare dal sistema di lavoro sul quale fin dall'avvio della stagione ha sempre puntato Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha vissuto un fine settimana di altissimo livello, arrivando a realizzare il terzo tempo a 90 centesimi da Leclerc. Mai così avanti quest'anno Hamilton.

Ancora senza podio in un Gran Premio (a parte la pole e la vittoria nel formato Sprint di Shanghai), Hamilton in questa fase pare rivitalizzato. Qualcosa sta cambiando a Maranello? In gara non sarà facile tenere il passo della McLaren di Norris, come visto nelle prove libere, ma il podio non è utopia.

Vediamo la differenza nei tre settori tra Norris e i due piloti Ferrari: primo settore Lando 26"916, Charles 26"945, Lewis 27"089. Secondo tratto, Norris 29"114, Hamilton 29"156, Leclerc 29"185. Parte finale, Norris 19"556, Hamilton 19"693, Leclerc 19"718. Si vede come Hamilton abbia fatto meglio di Leclerc nel secondo e terzo settore, ma ha pagato dazio nel primo.

Tra alti e bassi prosegue anche la stagione della Mercedes. George Russell è quarto. Un passo avanti dopo il sesto posto di Austin, due passi indietro rispetto alla pole di Singapore. E' però lontano da Norris, mezzo secondo. Bene Andrea Kimi Antonelli, sesto e distante pochi millesimi da Russell. Nel Q1 ha rischiato di rimanere escluso, 15esimo, buon per lui che Alexander Albon ha avuto problemi ai freni.



Hadjar, come sempre generoso, partirà dalla quarta fila, ottava casella dopo aver segnato il nono tempo. Per la penalità a Sainz, salgono da decimo a nono uno straripante Oliver Bearman con la Haas-Ferrari, per la terza volta consecutiva nel Q3 mandando in crisi Esteban Ocon, che da 11esimo si ritrova decimo. Peccato per Sainz, brillante settimo con la Williams-Mercedes, ma paga caro l'errore di Austin con Antonelli e partirà 12esimo.

Non bene, ma... neanche male, Nico Hulkenberg, 13esimo con la Sauber-Ferrari e davanti a una deludente Aston Martin-Mercedes, 14esima con Fernando Alonso e nelle paludi con Lance Stroll. Liam Lawson è appena 15esimo, ma a suo dire, con totale mancanza di aderenza della sua Racing Bulls. Male Gabriel Bortoleto, per la terza volta consecutiva affondato nel Q1. Di Albon abbiamo detto sopra, continua il momento triste dell'Alpine-Renault, sempre più senza speranza.

Sabato 25 ottobre 2025, qualifica

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'15"586 - Q3
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'15"848 - Q3
3 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'15"938 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'16"034 - Q3
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'16"070 - Q3
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'16"118 - Q3
7 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'16"174 - Q3
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'16"252 - Q3
9 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'16"460 - Q3
10 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'16"816 . Q2
11 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'16"837 - Q2
12 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'16"172 - Q3 **
13 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'17"016 - Q2
14 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"103 - Q2
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'18"072 - Q2
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'17"412 - Q1
17 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'17"490 - Q1
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'17"546 - Q1
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"606 - Q1
20 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'17"670 - Q1

** Penalizzato di 5 posizioni per l'incidente con Antonelli ad Austin

25 Ott [20:39]

Mexico City - Libere 3
Norris, poi un ottimo Hamilton

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris e la McLaren-Mercedes hanno fatto capire a tutti che bisognerà lottare con loro per la conquista della pole. Il terzo turno libero, che viene sempre utilizzato per preparare al meglio la qualifica, ha proposto al vertice l'inglese che rispetto al miglior crono della prima giornata ottenuto da Max Verstappen, ha abbassato il limite di 7 decimi. Norris ha chiuso in 1'16"633, ancora in difficoltà il suo compagno, nonché leader del mondiale, Oscar Piastri. L'australiano è quinto a 6 decimi, un divario importante. 

Brillante secondo Lewis Hamilton. Il ferrarista, ha ottenuto 1'16"978 con una Ferrari che fino dal primo turno di venerdì si è dimostrata competitiva. Hamilton ha un divario da Norris di 345 millesimi, non poco. Charles Leclerc è quarto in 1'17"199, a 0"566 dal leader della classifica di questo turno. La qualifica ci dirà il vero valore della SF25 su questo circuito.

Tra le due Ferrari, la Mercedes di George Russell in 1'17"145, il suo compagno Andrea Kimi Antonelli è settimo in 1'17"253. Verstappen, che facilmente nel secondo turno di venerdì aveva siglato il miglior crono, si è dovuto accontentare del sesto tempo in 1'17"253 lamentando una certa mancanza di aderenza della sua Red Bull-Honda.. Bene Yuki Tsunoda, che ha contenuto a poco meno di 2 decimi la distanza da Verstappen ed è nono.

Isack Hadjar con la Racing Bulls-Honda è stato bravo a prendersi l'ottava prestazione, anche se un tantino nervosetto apostrofando a male parole prima Norris poi Pierre Gasly, rei di non essersi spostati a dovere al suo arrivo. Liam Lawson è 11esimo. In top 10, nel suo giro finale, Gabriel Bortoleto con la Sauber-Ferrari, più attardato Nico Hulkenberg, 14esimo. Non male Esteban Ocon, 12esimo con la Haas-Ferrari. Pochi giri per Fernando Alonso, attardato ai box.

Sabato 25 ottobre 2025, libere 3

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'16"633 - 22 giri
2 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'16"978 - 29
3 - George Russell (Mercedes) -.1'17"145 - 19
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'17"199 - 26
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'17"232 - 23
6 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'17"242 - 30
7 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'17"253 - 19
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'17"253 - 19
9 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'17"415 - 23
10 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'17"526 - 24
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'17"552 - 20
12 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'17"574 - 26
13 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"598 - 23
14 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'17"664 - 25
15 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'17"801 - 24
16 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'17"994 - 20
17 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'18"046 - 23
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'18"412 - 24
19 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'18"581 - 22
20 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'18"611 - 12

25 Ott [1:11]

Mexico City - Libere 2
Verstappen va di fretta
Leclerc 2°, brilla Antonelli 3°

Massimo Costa - XPB Images

Va di fretta Max Verstappen. Ha saltato il primo turno libero a Mexico City, lasciando la sua RB21 al rookie Arvid Lindblad, ma questo non ha per nulla inficiato sul suo rendimento nella seconda sessione. Verstappen ha velocemente trovato il giusto feeling con la vettura e il circuito ed ha siglato il primo tempo con facilità, 1'17"392. E' una Red Bull-Honda che si conferma fortemente competitiva, almeno in questa prima giornata, e la conferma arriva anche dal compagno Yuki Tsunoda, bene in settima posizione a 0"491 dall'olandese.

La Ferrari rimane al vertice. Prima nella sessione iniziale, Charles Leclerc si è preso la seconda posizione in 1'17"545, a 153 millesimi da Verstappen. E' una Ferrari che tra Texas e Messico sembra aver ritrovato quella forza che pareva aver perso. Lewis Hamilton è quinto a 150 millesimi da Leclerc, a conferma che i due piloti viaggiano sullo stesso livello.

Andrea Kimi Antonelli ha completato la giornata di prove del venerdì in maniera ottimale. Forse è stato il suo miglior inizio di weekend. Secondo nella prima sessione, terzo nella seconda e sempre davanti al compagno, in Mercedes, George Russell. Il tempo di Antonelli è di 1'17"566, a 0"174 da Verstappen. Russell è invece sesto in 1'17"829.



La McLaren-Mercedes appare di nuovo in affanno. Lando Norris è quarto a 0"251 dalla cima della classifica, ma il passo gara è stato notevole. Sorprende il 12esimo posto di Oscar Piastri. Con le gomme soft ha commesso vari piccoli errori che lo hanno tenuto fuori dalla top 10. Sono prove libere, d'accordo, ma l'australiano leader del mondiale comincia a impensierire la McLaren per questo suo trend negativo.

Bene la Aston Martin-Mercedes con entrambi i piloti e non solo con Fernando Alonso, che è ottavo. Lance Stroll ha realizzato il decimo tempo e tra le due "verdone" si è infilata la Williams-Mercedes di Carlos Sainz. La Racing Bulls-Honda è 11esima con Liam Lawson, ma a 3 decimi da Stroll. E' 14esimo Isack Hadjar.

Venerdì 25 ottobre 2025, libere 2

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'17"392 - 34 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'17"545 - 32
3 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'17"566 - 27
4 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'17"643 - 31
5 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'17"692 - 30
6 - George Russell (Mercedes) - 1'17"829 - 33
7 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'17"883 - 31
8 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"938 - 29
9 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'17"939 - 34
10 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"954 - 30
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'18"218 - 32
12 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'18"232 - 31
13 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'18"266 - 31
14 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'18"281 - 30
15 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'18"323 - 30
16 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'18"348 - 29
17 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'18"442 - 34
18 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'18"721 - 31
19 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'18"855 - 31
20 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'19"194 - 30

24 Ott [21:41]

Mexico City - Libere 1
Leclerc e Antonelli davanti
nel turno con 9 rookie in pista

Massimo Costa - XPB Images

Per regolamento, i team F1 devono concedere durante la stagione la possibilità di far provare in almeno due turni liberi di un GP (solitamente nella FP1) le loro monoposto ai giovani piloti che hanno sotto contratto. Già nel corso dell'anno si sono esibiti vari giovani, ma di certo mai così tanti insieme come verificatosi nella prima sessione del GP del Messico . Sono stati ben nove i rookie a scendere in pista.

Per la Ferrari, si è rivisto Antonio Fuoco, grande protagonista con la Hypercar di Maranello nel WEC , per la Mercedes ha girato Frederik Vesti (ex F2 e recentemente impegnato nell'Endurance), con la Haas ecco Ryo Hirakawa, che per il team americano gira spesso (anche la scorsa settimana a Zandvoort, tra l'altro con annesso incidente) e corre per la Toyota nel WEC.

A loro si è aggiunto Ayumu Iwasa, giovane pupillo Honda, che ha guidato la Racing Bulls e abitualmente gareggia nella giapponese Super Formula. La Williams ha portato in Messico Luke Browning, attualmente secondo nel campionato di F2, con la Alpine il tester Paul Aron, con la Aston Martin Jak Crawford che troviamo in F2 come Arvid Lindblad, Junior Red Bull e infine, con la McLaren l'idolo di casa Pato O'Ward, tra i migliori piloti della Indycar. L'unica squadra a non schierare un rookie è stata la Sauber.

Nonostante ben nove piloti in pista che non hanno mai partecipato ad un GP di F1, non si sono verificati incidenti o uscite di pista. Buon segno. Charles Leclerc ha svolto un ottimo lavoro con la Ferrari ottenendo il miglior tempo in 1'18"380 (a riposo in questo turno Lewis Hamilton), mentre Andrea Kimi Antonelli ha ricoperto molto bene il ruolo di primo pilota Mercedes ottenendo il secondo crono a soli 107 millesimi da Leclerc.

Nico Hulkenberg, gran protagonista ad Austin, si è piazzato terzo con la Sauber-Ferrari, poi ecco il leader del mondiale, Oscar Piastri, che in Messico deve riscattarsi dopo le ultime non esaltanti esibizioni. Nella top 5 anche la seconda Sauber per Gabriel Bortoleto.

Il migliore tra i debuttanti è stato l'inglese Lindblad al volante della Red Bull di Max Verstappen, che si è preso il lusso di concludere sesto davanti alla Haas-Ferrari di Esteban Ocon. Ai box senza tuta e casco Lando Norris, sulla sua McLaren il messicano O'Ward ha siglato il 13esimo crono. La seconda Ferrari, affidata a Fuoco, si è piazzata 20esima e ultima. Per il calabrese, un buon banco prova per poi proseguire il lavoro di sviluppo al simulatore a Maranello. Ha girato a lungo con le hard, nel finale ha impiegato le soft.

Venerdì 24 ottobre 2025, libere 1

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'18"380 - 29 giri
2 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'18"487 - 35
3 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'18"760 - 27
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'18"784 - 31
5 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'18"916 - 28
6 - Arvid Lindblad (Red Bull-Honda) - 1'18"997 - 26
7 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'19"038 - 29
8 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'19"090 - 29
9 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'19"331 - 28
10 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'19"384 - 33
11 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'19"409 - 32
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'19"472 - 26
13 - Pato O'Ward (McLaren-Mercedes) - 1'19"680 - 30
14 - Frederik Vesti (Mercedes) - 1'19"689 - 32
15 - Paul Aron (Alpine-Renault) - 1'19"862 - 29
16 - Ryo Hirakawa (Haas-Ferrari) - 1'20"073 - 27
17 - Ayumu Iwasa (Racing Bulls-Honda) - 1'20"153 - 29
18 - Luke Browning (Williams-Mercedes) - 1'20"310 - 31
19 - Jak Crawford (Aston Martin-Mercedes) - 1'20"371 - 29
20 - Antonio Fuoco (Ferrari) - 1'20"854 - 29

23 Ott [14:03]

Le ingiuste critiche di
Brown e Stella a Hulkenberg

Massimo Costa - XPB Images

Gli hanno dato dell’Amateur. A lui, che ha portato la Sauber a motore Ferrari sul terzo gradino del podio di Silverstone, che ha disputato 245 Gran Premi senza mai rendersi protagonista di scorrettezze varie, e nella qualifica Sprint di Austin aveva colto il quarto tempo. L’infelice accusa è arrivata sabato scorso dal CEO della McLaren, Zak Brown, imbruttitosi per il contatto alla prima curva dei suoi due piloti, Oscar Piastri e Lando Norris.

Hulkenberg, dopo la partenza della gara Sprint di Austin, al culmine della salita che porta alla svolta a sinistra, si è trovato Fernando Alonso alla sua sinistra e Piastri che ha pensato bene di sterzare secco verso sinistra per incrociare la traiettoria con Norris, partito maluccio e arrivato leggermente lungo.

Ecco, se c’è un colpevole per il crash, quello è Piastri che forse si era dimenticato che dietro di lui vi erano altre 17 monoposto. Hulkenberg non ha potuto far altro che colpire la McLaren dell’australiano, che poi è rimbalzata su quella di Norris. Coinvolto anche Alonso. Ma dopo le parole di Brown, anche il team principal di Woking, Andrea Stella, sempre lucido nelle analisi, si è lasciato andare in una pesante critica ad Hulkenberg:

“Mi sorprende che piloti con tanta esperienza non agiscano con un po’ più di prudenza alla prima curva dopo la partenza”. Una accusa al tedesco e forse diretta anche al suo ex pilota (come ingegnere di Ferrari e McLaren) Alonso, che si è buttato all’interno del pilota Sauber. Ma come detto sopra, a compiere la frittata è stato Piastri e Brown e Stella, avrebbero dovuto essere più obiettivi. Ma si sa, la tensione sta pesando non poco nel box McLaren e la visione dei fatti non sempre può apparire chiara alla luce del sole.

Hulkenberg non ha fatto una piega davanti a simile ingiuste accuse. Poteva cogliere un grande risultato, ma Piastri glielo ha negato. Poco male, lui si è rifatto nel Gran Premio. Fallito per poco l’accesso alla Q3 (11esimo), ha disputato una gara poco da Amateur, ma molto da pilota vero, andando a prendersi l’ottavo posto finale. Dopo il podio di Silverstone, che arrivava da altri quattro risultati utili in zona punti, Hulkenberg non aveva più centrato la top 10 in gara.

Il suo “annebbiamento” è coinciso con una serie di belle prestazioni da parte del compagno Gabriel Bortoleto, tre volte a punti e due volte nel Q3, ma il brasiliano ad Austin si è completamente perso. Un tracciato, quello del Texas, che non aveva mai visto prima, ma stessa sorte era toccata ai debuttanti di quest’anno come Oliver Bearman, ottavo in qualifica e nono in gara, Andrea Kimi Antonelli, che era in zona punti finché Carlos Sainz lo ha speronato, peggio è andata a Isack Hadjar.

In ogni caso, va rilevato che la Sauber, seppur a corrente alternata, nel senso che una volta va bene Hulkenberg e quella dopo Bortoleto, sta compiendo importanti passi in avanti e questo non può che portare il sorriso all’Audi, pronta ad entrare tra pochissime settimane nel Mondiale F1.

21 Ott [12:38]

Le buffonate della Red Bull
Lo strano caso del nastro adesivo

Massimo Costa

Ad Austin è accaduto un fatto veramente curioso. Lando Norris aveva applicato sul muretto box, difronte alla sua posizione di partenza, una "riga" di nastro adesivo grigio che gli serviva per individuare al meglio la prorpia posizione nella piazzola dello schieramento. Niente di che, un modo per individuare al volo il punto esatto in cui fermarsi. Forse anche poco utile, ma sono quelle piccole cose che servono ai piloti per tranquillizzarsi.

Ebbene, quando le operazioni dello schieramento sono state completate, un meccanico della Red Bull, è tornato sui suoi passi ed ha strappato quel nastro adesivo, evidentemente su consiglio, o meglio, ordine, di qualcuno della squadra diretta da Laurent Mekies. Questo per indurre in confusione Norris, sempre che poi abbia avuto effetto sul pilota britannico

Tale meccanico ha infranto quella che è la procedura, rientrando nella zona del tracciato in quel momento proibita a chiunque e non dando ascolto ai commissari sul posto che gli indicavano di fermarsi. La Red Bull per questo motivo è stata multata di 50.000 euro.

Il team principal Laurent Mekies ha poi rilasciato una dichiarazione che non ha convinto nessuno: "Rispettiamo pienamente i commissari. Ma credo che siamo stati convocati perché si è ritenuto che, durante le procedure di griglia, uno dei nostri ragazzi non avesse seguito le istruzioni ufficiali dei commissari. Abbiamo parlato con i nostri uomini. Sono molto convinti di aver sempre seguito le istruzioni dei commissari. Quindi penso che probabilmente ci sia un malinteso. Di nuovo, siamo andati a vedere il video con la FIA. E sicuramente è qualcosa che possiamo fare meglio in futuro".

E' evidente l'imbarazzo di Mekies che non ha voluto entrare nel merito della questione. La stampa inglese e i commenti degli appassionati britannici sui media specializzati sono stati impietosi. E scopriamo quanto grande fosse l'antipatia per il precedente team principal Red Bull, Christian Horner, definito arrogante e sprezzante.

Infatti, tutti hanno descritto quanto accaduto ad Austin come normale conseguenza del metodo Horner, ovvero l'aver instillato nei membri del team quel cercare sempre di andare oltre le regole, Qualcuno, come l'ex ingegnere F1 Gary Anderson, le ha chiamate le classiche buffonate della Red Bull. E da più parti viene sottolineato come Mekies, da poco al comando del team e indicato come persona per bene e corretta, dovrà lavorare non poco per ripulire la mentalità "sporca" dei suoi sottoposti.

Foto tratta da Autosport
 

20 Ott [18:16]

Mayer rinuncia alle "elezioni" FIA
"Questa è l'illusione della democrazia"

Davide Attanasio - XPB Images

È ormai probabile, se non certo, che Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) dal 17 dicembre 2021, verrà "rieletto" al timone per un altro mandato per mezzo delle "elezioni" del prossimo 12 dicembre.

"Elezioni"... si fa per dire. Si è scoperto che sia per Laura Villars che per Tim Mayer, vale a dire i due candidati oltre a Sulayem, non c'è modo di sovvertire un esito già scritto. Il che non fa che contribuire e alimentare le accuse che vedono l'organo principe dell'automobilismo mondiale sempre più somigliante a un regime dittatoriale che a uno democratico.

Andando al nocciolo della questione, il problema sorge in uno dei requisiti da rispettare per ciascun candidato. Infatti, ognuno dei papabili deve presentare una squadra composta, oltre che dal presidente in sé, anche da quello del Senato, dal vice di mobilità e turismo, dal vice dello sport e da altri sette sempre orientati a gestire questioni sportive.

Questi sette devono provenire da differenti regioni geografiche. Se non fosse che, per l'area del Sud America è disponibile la sola Fabiana Ecclestone, la quale ha però già garantito pieno supporto a Sulayem.

"Le elezioni per il presidente della FIA sono finite, ma la nostra campagna non lo è ancora, e nemmeno la nostra missione di proteggere l'integrità e la reputazione della FIA", ha dichiarato Mayer.

"Questa volta, non ci saranno elezioni, né tantomeno un dibattito tra idee, un confronto di visioni. Ci sarà un solo candidato, il presidente in carica, e questa non è democrazia. Questa è l'illusione della democrazia".

"Il comitato per le nomine, secondo lo statuto, dovrebbe essere trasparente. Eppure, non hanno reso pubblico nulla: riunioni, verbali... neppure la lista di chi ha presentato i propri nomi per il Consiglio Mondiale del Motorsport (WMSC). C'è solamente una lista di chi, presumibilmente, avrebbe approvato, ma a dire il vero non c'è nemmeno la prova provata che questo comitato si sia effettivamente riunito".

"I club membri hanno improvvisamente perso interesse nello sport, o sono stati convinti, persuasi, o ancora hanno ricevuto promesse di qualche tipo? Non posso dirlo con certezza. Ma quando solo tre dei dodici possibili in Sud America (la sola Ecclestone) e Africa si sono candidati, indipendentemente dal fatto che mi sostengano o meno, è chiaro che questo non è più un processo democratico".

La stessa Villars, secondo
The Race, avrebbe intrapreso una corrispondenza con la FIA circa la situazione, e non ha escluso di adire le vie legali. Mayer, al contrario, ha preferito evitare, anche perché eventualmente, ad avere l'ultima opinione saranno proprio il presidente, Ben Sulayem, e il Senato. Questo non lo ha tuttavia fermato dal presentare diversi reclami etici.

Dal suo canto la Federazione, tramite un suo portavoce, ha come da prassi respinto le accuse: "Le elezioni presidenziali sono un processo strutturato e democratico, per garantire equità e integrità in ogni caso. I requisiti per le elezioni 2025, comprese le scadenze e i criteri di ammissibilità per la lista presidenziale e i consigli mondiali, sono definiti nello statuto e nei regolamenti interni della FIA, disponibili al pubblico sul sito web della Federazione stessa".

19 Ott [23:09]

Verstappen, da -104 a -40
Mondiale completamente riaperto

Massimo Costa - XPB Images

GP di Olanda, circuito di Zandvoort, 31 agosto. Oscar Piastri taglia il traguardo da vincitore e porta il vantaggio su Max Verstappen, terzo nella classifica del mondiale, a 104 punti. Appena quattro corse dopo, lo scenario è completamente cambiato. La imbattibile McLaren-Mercedes non ha più vinto un Gran Premio, Verstappen e una rinata Red Bull-Honda ne hanno invece conquistati tre su quattro. E il divario è passato da meno 104 a meno 40.

Capitolo Lando Norris. A Zandvoort si era ritirato per un problema al motore, una botta incredibile per il morale, che lo aveva fatto precipitare a meno 34 punti dal compagno di squadra Piastri. Da quel giorno, le cose sono cambiate. A Monza, Norris gli ha rosicchiato 3 punti, poi 6 a Baku (dove l'australiano ha sbattuto al primo giro), altri 3 a Singapore, 8 ad Austin. Il distacco è ora di 14 punti.

Mettiamo da parte la calcolatrice e veniamo al punto focale: il mondiale è apertissimo e anche Verstappen, che a fine agosto si era tirato fuori da ogni possibilità di poter vincere il quinto titolo consecutivo, ora ci crede. Fortemente. E da Austin, lui e la RB21 escono da... campioni. Primo nella qualifica Sprint, primo nella gara Sprint, primo nella qualifica ufficiale, primo nel Gran Premio. 

La Red Bull sta soverchiando la McLaren, che sembra contorcersi su se stessa, mentre a Milton Keynes, hanno azzeccato gli ultimi sviluppi come mai era accaduto in precedenza. All'aspetto puramente tecnico, va aggiunto l'arrivo di Laurent Mekies al posto del licenziato Christian Horner nel ruolo di team principal. Il manager francese ha sicuramente portato qualcosa di diverso nel modus operandi e forse non è un caso che anche Yuki Tsunoda abbia cominciato a raccogliere punti, tre volte nelle ultime cinque gare.

Norris ha lottato duramente per tutti i giri del GP meritando la seconda posizione, non si può dire altrettanto per Piastri, completamente inesistente ad Austin. L'inglese si è giocato il secondo posto fino all'ultimo con un brillante Charles Leclerc, l'australiano, già deboluccio in qualifica con un misero sesto posto, ha concluso in una anonima quinta posizione. Non è un buon periodo per Piastri, che non vede il podio da Monza e al quale va messo sotto la lente di ingrandimento l'errore di Baku e, se vogliamo, anche quello nella gara Sprint di Austin, con quell'incrocio di traiettoria esagerato che ha portato al crash con Nico Hulkenberg e, di rimbalzo, con Norris.

In McLaren stanno facendo quadrato. Sabato, dopo il crash della gara Sprint, hanno scaricato tutte le colpe su un incolpevole Hulkenberg, anche usando parole sgradevoli. Passi per Zak Brown, spesso sopra le righe, ma ha stupito la critica al tedesco arrivata da un solitamente lucido Andrea Stella. Segno inevitabile che la tensione sta diventando notevole in casa McLaren. Già il prossimo fine settimana a Città del Messico vedremo se Piastri e Norris torneranno con prepotenza al vertice o se Verstappen seminerà ulteriore preoccupazione.

La Ferrari con Leclerc è stata grande protagonista. Sia in qualifica sia nel GP. Combattivo, mai domo, Leclerc ha giocato la carta delle gomme soft per la prima parte di gara, ed ha subito pagato perché ha superato Norris salendo in seconda posizoine. Poi, ha fatto sudare le proverbiali sette camicie all'inglese. Le parti si sono invertite nel finale, dopo il pit-stop, con Leclerc tornato secondo indossando gli pneumatici medi mentre Norris aveva le soft. Inizialmente Lando ha faticato non poco, poi ha trovato il ritmo ed ha superato Charles prendendosi il secondo posto. Leclerc è tornato sul podio dopo un'assenza di cinque eventi, terzo a Spa. 

Lewis Hamilton ha chiuso quarto, partito con le medie ha concluso le soft, ma lontano da Leclerc dopo una scaramuccia mentre quest'ultimo affontava il suo giro di rientro per il pit-stop. Hamilton è stato bravo in partenza superando George Russell, poi ha sempre occupato la quarta piazza facendo l'elastico con Norris. Di certo, la SF25 è una monoposto impossibile da giuidicare. In alcune gare è dispersa, lontanissima dal podio, come del resto nella gara sprint, poi cambia tutto e non si capisce perché. Probabilmente neanche a Maranello hanno una spiegazione.

Il successo della Mercedes a Singapore non ha avuto seguito. Russell non ha fatto meglio di un triste sesto posto, Andrea Kimi Antonelli era settimo quando Carlos Sainz in un tentativo ottimista di sorpasso, lo ha centrato. Ripartito ultimo, il bolognese ha concluso 13esimo. A punti, come detto, Tsunoda. Segnali di fumo positivi, anche se il divario con Verstappen rimane sempre enorme.

Dopo la grande delsuione di sabato, Hulkenberg e la Sauber-Ferrari hanno portato a casa punti importanti con l'ottavo posto finale. Il tedesco ha preceduto Oliver Bearman, combattivo come sempre con la Haas-Ferrari. L'inglese ha cercato di rovinare tutto con un tentativo di sorpasso su Tsunoda senza senso, ma gli è andata bene ed ha potuto proseguire. L'ultimo punticino a un volitivo, come sempre, Fernando Alonso con una modesta Aston Martin-Mercedes. Niente da fare per la Racing Bulls-Honda, 11esima con Liam Lawson e lontana con Isack Hadjar, che ha pagato carissimo l'errore in qualifica.

La Williams-Mercedes dopo il terzo posto nella Sprint poteva puntare alla top 10 con Sainz, ma come detto sopra, lo spagnolo ha commesso un errore non da lui. Troppo frettoloso. In difficoltà per tutto il weekend Esteban Ocon e Gabriel Bortoleto. Esilarante quanto accaduto nel team Alpine. Ultimissimi, prossimi al doppiaggio, Pierre Gasly e Franco Colapinto si sono trovati a lottare. Gasly era chiaramente più lento, dietro di loro, la Sauber di Bortoleto. Arriva l'ordine di manternere le posizioni, ovvero la 17esima e la 18esima. Colapinto protesta incredulo e supera Gasly, poi passato anche da Bortoleto. Vorremmo tanto sapere da chi è partito l'ordine di squadra più assurdo della stagione.

Domenica 19 ottobre 2025, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 56 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 7"959
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 15"373
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 28"536
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 29"678
6 - George Russell (Mercedes) - 33"456
7 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 52"714
8 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 57"249
9 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'04"722
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"001
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'13"209
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'14"778
13 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'15"746
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'20"000
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'23"043
16 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'32"807
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro
18 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1 giro
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro

Ritirato
Carlos Sainz

Il campionato piloti
1.Piastri 346; 2.Norris 332; 3.Verstappen 306; 4.Russell 252; 5.Leclerc 192; 6.Hamilton 142; 7.Antonelli 89; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg 41; 10.Hadjar 39; 11.Sainz 38; 12.Alonso 37; 13.Stroll 32; 14.Lawson 30; 15.Ocon, Tsunoda 28; 17.Gasly, Bearman 20; 19.Bortoleto 18

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 678; 2.Mercedes 341; 3.Ferrari 334; 4.Red Bull-Honda 331; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 72; 7.Aston Martin-Mercedes 69; 8.Sauber-Ferrari 59; 9.Haas-Ferrari 48; 10.Alpine-Renault 20

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