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Colnaghi-Rinicella, doppietta tricolore

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Monza - Gara 2
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Spa - Gara 2
Dorison fa scacco matto

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Eurocup-3

Le Castellet - Gara 2
Berry sfrutta l'occasione

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Le Castellet - Gara 1
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F4 French

Spa - Gara 1
Roussel agguanta la prima vittoria

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19 Giu [18:43]

Vowles rinnova con la Williams

Davide Attanasio - XPB Images

Un annuncio all'insegna della continuità, quello del team Williams. La squadra di Grove, infatti, ha da poco comunicato che il suo team principal James Vowles ha firmato un nuovo contratto a lungo termine (durata non specificata) con l'obiettivo dichiarato di riportare i britannici laddove la storia li ricorda: in lotta per il vertice.

Un percorso, quello del 45enne - domani 46 - di Felbridge, Inghilterra sud-orientale, che in F1 è iniziato nel team BAR, divenuto nell'ordine Honda, Brawn GP e Mercedes. Una ventina di stagioni in cui ha scalato le gerarchie, risultando elemento cardine sia del successo mondiale di Jenson Button nel 2009 che nell'epopea delle frecce d'argento tra il 2014 e il 2021.

Sembrava che dovesse sostituire Toto Wolff al timone dei teutonici. E invece, nel gennaio 2023, l'ebrezza di una nuova sfida. Quella della Williams, per l'appunto. Una leadership incentrata su pragmatismo e analiticità, dall'alto delle sue competenze ingegneristiche. Approccio che stiamo vedendo da più e più parti; sono sempre più gli ingegneri a dirigere (bene) le orchestre. 

E poi gli investimenti. A lungo termine. Sulle competenze, sulle infrastrutture, sui piloti stessi. L'approdo di Carlos Sainz, ad esempio, è stato grande merito di Vowles. Risultati alla mano, oggi la Williams sta affrontando il suo periodo più felice da 10 anni a questa parte: 5° posto nel mondiale costruttori, 55 punti, 3 volte in top 5, un Alexander Albon in forma smagliante.

Ma ovviamente non basta. Non può bastare. La stabilità, attraverso scelte oculate, per arrivare al successo. Un cammino iniziato con Vowles e che continuerà con Vowles.

18 Giu [18:08]

Antonelli e il primo giorno degli
esami di maturità a Casalecchio

E' il personaggio del momento. Andrea Kimi Antonelli sta vivendo giornate indimenticabili sia dal punto di vista sportivo, culminate con l'ottima qualifica di Montreal conclusa al quarto posto e la grande gara che gli ha permesso di conquistare il terzo gradino del podio (il primo dopo appena 10 GP), sia da quello scolastico. E sì, perché Antonelli ha sostenuto la prima prova di esame della maturità. A seguirlo c'era un collega del Corriere della Sera cronaca Bologna, Marco Vigarani. Ecco il suo articolo.

Sono passate da poco le 13 quando Andrea Kimi Antonelli esce dall'Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno dopo avere completato la prima prova d'esame della maturità e si concede volentieri alle curiosità dei media.

 Come è andata?
«Bene, è stato facile. Ho cercato di fare del mio meglio e adesso aspetto il risultato. Ho fatto la traccia di tipologia B, in particolare quella relativa al rispetto».

Più tensione oggi o per le gare?
«Ammetto che oggi ero abbastanza teso perché non ho avuto tanto tempo per prepararmi però ho dato il massimo e credo sia andata abbastanza bene. Direi che è stato più stressante che resistere agli attacchi degli avversari in pista».

Raccontaci la tua notte prima degli esami.
«A casa con gli amici, per ripassare. Dopo abbiamo cenato, guardato la Virtus tutti insieme e festeggiato la vittoria dello scudetto. Poi abbiamo ascoltato la canzone di Venditti. Un bel momento per passare del tempo insieme».

Preoccupato per la seconda prova?
«No, sarà inglese e sarò molto più rilassato. Adesso farò comunque un ripasso per essere preparato. Inglese comunque è la materia in cui vado meglio e che mi piace di più. Matematica? Non ho chiesto una mano a Russell e agli altri dello staff perché non volevo disturbarli».

Come va la preparazione dell'orale?
«Sto cercando di fare tutti i collegamenti possibili in vista dell'orale, studiando tanti argomenti per essere pronto. Quando saranno? Direi prima del prossimo gran premio in Austria così dopo chiudo l'esperienza della scuola e posso concentrarmi solo sulle gare».

Ci sarà anche qualcosa da festeggiare...
«Festeggerò quando sarà tutto finito: Maturità, primo podio e magari pure un bel risultato da ottenere in Austria. Come? Magari a San Marino o a Riccione ma sicuramente insieme agli amici».

Meglio prendere 100 alla maturità o la vittoria in Austria?
«Facciamo tutte e due».

Quanto è stata importante questa scuola per te?
«Il Salvemini mi ha aiutato tanto in questi anni, anche per loro è stato un bell'impegno cercare di organizzare tutto perché mancavo spesso a causa delle mie attività sportive. Mi hanno sempre aiutato e cercato di farmi stare in pari con il programma: devo ringraziare tutti i professori per la loro disponibilità».

Sei contento di fare la Maturità con tutta la classe?
«Sicuramente è molto meglio che farla da solo. Sono felice di essere con tutta la classe, è un modo per passare del tempo insieme anche se magari non è il migliore visto che c'è la tensione per l'esame. Penso che sia rasserenante essere in compagnia. Anche qui conta il gioco di squadra e permette di sentire meno la pressione».
 
Riuscirai a conservare questi rapporti umani?
«Con lo sport non passo tanto tempo a casa, è sempre difficile mantenere i contatti ma sono fortunato ad avere un bel gruppo di amici che mi trattano come uno di loro. Sono solo Kimi, non un pilota: questo è molto bello».

Qui c'è una ragazza che è arrivata da Rovigo e ti ha aspettato tutta mattina per un autografo: cosa significa per te?
«Qualcosa di incredibile. Ogni volta realizzo sempre di più quante siano le persone che già mi seguono e quanto sia bello ricevere il loro supporto e la loro carica anche nei momenti difficili. Devo ringraziarli davvero tutti».

17 Giu [17:28]

Il CEO De Meo lascia Renault
Quali contraccolpi per i team F1 e WEC?

Dopo 5 anni alla guida del Gruppo Renault, Luca de Meo ha annunciato la sua decisione di dimettersi e di intraprendere nuove sfide al di fuori del settore automobilistico. Il cda, riunito dal presidente Jean-Dominique Senard, gli ha espresso la propria gratitudine per il rilancio e la trasformazione del Gruppo e ha concordato che le sue dimissioni avranno effetto dal 15 luglio 2025. 'Il cda - si legge in una nota del Gruppo Renault - ha avviato il processo di nomina di un nuovo amministratore delegato sulla base del piano di successione già definito e ha espresso fiducia nella qualità e nell'esperienza del team dirigenziale per proseguire e accelerare la strategia di trasformazione del Gruppo Renault in questa nuova fase'.

«Per cinque anni, Luca de Meo ha lavorato per riportare il Gruppo Renault al suo posto di diritto. Sotto la sua guida - ha affermato il presidente del gruppo Renault Jean-Dominique Senard - la nostra azienda è tornata su solide fondamenta, vanta una gamma di prodotti impressionante e ha ripreso a crescere. Oltre a essere un capitano d'industria eccezionale, Luca de Meo è anche una persona creativa, impegnata, appassionata e fonte di ispirazione. Oggi, l'intera azienda si unisce a me nel ringraziarlo per tutti questi anni e per tutte le sfide collettive affrontate con successo». «A livello personale - ha aggiunto Senard - ricorderò sempre la qualità delle nostre relazioni durante questo viaggio indimenticabile. Questo mi offre anche l'opportunità di ringraziare calorosamente i dipendenti del Gruppo che hanno lavorato al nostro fianco per la ripresa di questa azienda emblematica di cui siamo tutti così orgogliosi».

«Arriva un momento nella vita in cui si sa che il lavoro è fatto. Nel Gruppo Renault, abbiamo affrontato sfide immense in meno di cinque anni! Abbiamo raggiunto ciò che molti ritenevano impossibile. Oggi, i risultati parlano da soli: sono i migliori della nostra storia'. È quanto ha affermato Luca De Meo annunciando la decisione di lasciare la guida del Gruppo Renault. 'Abbiamo un team forte e un'organizzazione agile. Abbiamo anche un piano strategico pronto per la prossima generazione di prodotti. Per questo - ha detto - ho deciso che è giunto il momento di passare il testimone. Lascio un'azienda trasformata, pronta per il futuro, per mettere a frutto la mia esperienza in altri settori e intraprendere nuove avventure'.

'Guidare il Gruppo Renault è stato un privilegio. È stata un'avventura umana e industriale che capita solo una volta nella vita. Per questo, sarò sempre grato alle donne e agli uomini di questa azienda - i Renaulutionnaires - per la loro passione, il loro impegno e la loro convinzione. Sono loro i veri motori. Inoltre - ha concluso De Meo - vorrei ringraziare Jean-Dominique Senard per avermi scelto diversi anni fa, per il suo sostegno e la sua fiducia, così come il cda per aver creduto nei nostri progetti. E il meglio deve ancora venire...'.

De Meo nel motorsport ha promosso e spinto forte il marchio Alpine, ma i risultati non lo hanno premiato nè nel Mondiale F1 nè nel WEC. Ora sarà interessante capire se il suo successore sarà altrettanto entusiasta nel seguire e finanziare i progetti in corso, se cambierà qualcosa (non va dimenticata la chiusura del dipartimento motori F1 voluta da De Meo che tante polemiche ha suscitato), se verrà accettata fino in fondo la presenza di un motore Mercedes su un telaio Alpine.

16 Giu [13:13]

Norris evita la penalità in Austria
La farsa Red Bull per vincere a Montreal

Massimo Costa - XPB Images

E' andata bene a Lando Norris. L'incidente che ha innescato con Oscar Piastri, che fortunatamente non ha avuto conseguenze per l'australiano, non poteva non venire esaminato dai commissari sportivi. Norris è stato penalizzato di 5" nonostante il ritiro, evitando così una penalità sulla griglia di partenza del prossimo GP di Austria. Perché dargli 5" insignificanti considerando che Norris non ha visto il traguardo? Perché è comunque stato classificato avendo percorso il 90 per cento della distanza.

C'era anche stato un reclamo Red Bull nei confronti di George Russell, ritenuto colpevole, durante la safety-car finale, di aver bruscamente frenato inducendo Max Verstappen ad affiancarlo e superarlo leggermente. Per la Red Bull, la manovra è stata volontaria per far prendere a Verstappen una penalità, aggiungendo anche che in quel frangente Russell aveva guardato negli specchietti per poi provocare la frenata.

Al contrario, Russell ha guardato lo specchietto proprio per controllare la posizione della Red Bull e successivamente fare come usa di solito, frenare leggermente per mantenere in temperatura le gomme. E' quindi stato rilevato che il vincitore del GP di Montreal in quella occasione non ha affatto dato una pressione anormale sul pedale del freno, ma come nelle precedenti fasi in cui seguiva la safety-car.

Riassumendo, un anti sportivo tentativo di Verstappen (che aveva segnalato via radio tale situazione) e della Red Bull per far penalizzare Russell per vincere il Gran Premio.

15 Giu [22:35]

Russell e Antonelli spettacolari
Verstappen bravo, Norris disastroso

Massimo Costa - XPB Images

Gara monumentale di George Russell che ha conquistato con grande classe il GP di Montreal in Canada. Partito dalla pole, l'inglese della Mercedes è stato perfetto in ogni circostanza in una corsa non facile per via della scelta di effettuare due pit-stop, come la maggior parte dei piloti. Russell ha sempre tenuto a debita distanza la Red Bull-Honda di Max Verstappen, che però, anche se a 2"-3" rappresentava pur sempre una minaccia.

Ma Russell è stato freddo per tutti i 70 giri in programma ed ha vinto il suo quarto GP in carriera, il primo del 2025. Una vittoria costruita in qualifica con la bella pole conquistata nelle battute finali battendo proprio Verstappen. Con i 25 punti ottenuti, Russell consolida il quarto posto in classifica generale portandosi a 19 lunghezze da Verstappen.

L'olandese ha dato il massimo, nelle prime fasi ci ha provato ad attaccare Russell, ma la Mercedes e il pilota britannico non gli hanno concesso nulla. La Red Bull ha degradato maggiormente le gomme e per Verstappen è stato impossibile poter anche solo affiancare la Mercedes. Non gli è rimasto che mettergli pressione da distanza, fargli capire che lui era lì, pronto ad approfittare anche di una piccola sbavatura, che però non è arrivata.

Alla fine, tra Russell e Verstappen è anche scoppiata la pace dopo le furiosi liti tra i due. Un abbraccio, una chiacchierata per spiegare il comportamento delle loro monoposto, poi sul podio Verstappen che ha annaffiata Russell tra le risate. Meglio così, tra persone intelligenti che si sfidano a 300 orari ci si deve comportare in questo modo.



Ma Montreal ci ha offerto un Andrea Kimi Antonelli semplicemente spettacolare. Quarto in partenza, il 18enne bolognese al suo decimo Gran Premio in carriera, ha subito attaccato Oscar Piastri che partiva con lui dalla seconda fila. Alla seconda staccata lo ha superato con determinazione guadagnando il terzo posto e da quel momento (fase dei pit-stop a parte) non lo ha più lasciato a nessun'altro. Nella prima parte della gara, ha anche tentato di portarsi in seconda posizione affiancando Verstappen, ma subito l'olandese è entrato ai box per l'undercut nel cambio gomme.

Antonelli non si è scomposto ed ha tenuto il passo dei migliori. Nel finale è stato avvicinato dal leader del Mondiale, Oscar Piastri. Antonelli non ha sbagliato nulla nonostante la "spinta" di Piastri. Che poi, a sua volta, è stato raggiunto da Lando Norris. I due piloti McLaren hanno combattuto tra di loro permettendo ad Antonelli di allungare su di loro conquistando così il terzo posto finale, in safety-car e vi spieghiamo perché.

Era dal GP di Suzuka del 2009 che un italiano non saliva sul podio, quando Jarno Trulli si classificò secondo con la Toyota. Poche settimane prima, Giancarlo Fisichella si era piazzato a sua volta secondo con la Jordan.



Norris, dicevamo, ha raggiunto Piastri ed ha tentato il sorpasso al Tornantino quando mancavano 4 giri al traguardo. Le traiettorie si sono incrociate, e Piastri ha potuto rispondere entrando per primo all'ultima variante. A quel punto, Norris si è accodato al compagno di squadra e sul rettifilo di arrivo ha tentato una assurda manovra tentando di passare l'australiano in uno spazio che non c'era, tra il muretto e la McLaren del compagno. Inevitabile l'urto che ha portato Norris contro il muro. Con grande onestà, Norris ha subito ammesso l'errore scusandosi col team e definendosi uno stupido. A Piastri è andata benissimo perché ha potuto portare il vantaggio in classifica generale, su Norris, a 22 punti.

E la Ferrari? Mai in lizza per il podio, Charles Leclerc ha raggiunto il quinto posto finale proprio davanti a Lewis Hamilton, che fin dai primi giri ha avuto un danno alla sua SF25 e non poteva viaggiare come avrebbe voluto. Insomma, per la Ferrari un weekend difficile e in cui ha anche perso il secondo posto nella classifica costruttori, superata dalla Mercedes, 199 contro 183 punti mentre la McLaren veleggia in testa con 374 punti.

Positivo settimo posto per Fernando Alonso che ha dato un po' di ossigeno a una Aston Martin-Mercedes che sembra crescere. Lo spagnolo, sesto in qualifica, ha praticamente tenuto la posizione in una gara certamente non facile. Ancora una prestazione notevole di Nico Hulkenberg, ottavo con la Sauber-Ferrari dopo il quinto posto del precedente GP in Spagna. A picco i loro compagni di squadra: Lance Stroll inesistente, come spesso gli capita, Gabriel Bortoleto fatica a tenere il passo del tedesco.



E gli applausi vanno anche ad Esteban Ocon e Carlos Sainz. Sono partiti con le gomme hard e le hanno cambiate a una manciata di chilometri dall'arrivo. Una prestazione maiuscola per come hanno saputo gestire le Pirelli dure. Ocon ha così concluso nono con la Haas-Ferrari mentre Sainz ha recuperato l'ultimo punto disponibile con la Williams-Mercedes. Di un soffio fuori dai punti Oliver Bearman, 11esimo con la seconda Haas, poi Yuki Tsunoda, per la terza volta consecutiva fuori dalla top 10.

Giornata storta per la Racing Bulls-Honda che in gara non ha concretizzato praticamente nulla con Liam Lawson ritirato per noie al motore (come Alexander Albon con la Williams) e Isack Hadjar precipitato nelle retrovie. La Alpine-Renault ci ha finalmente offerto un Franco Colapinto pimpante e 13esimo al traguardo, Pierre Gasly partito dai box ha terminato 15esimo.

Domenica 15 giugno 2025, gara

1 - George Russell (Mercedes) - 70 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 0"228
3 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1"014
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 2"109
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 3"442
6 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 10"713
7 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 10"972
8 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 15"364
9 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1 giro
10 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1 giro
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1 giro
12 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1 giro
13 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro
14 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1 giro
15 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
16 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
17 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro

Ritirati
Lando Norris
Liam Lawson
Alexander Albon

Il campionato piloti
1.Piastri 198; 2.Norris 176; 3.Verstappen 155; 4.Russell 136; 5.Leclerc 104; 6.Hamilton 79; 7.Antonelli 63; 8.Albon 42; 9.Ocon 22; 10.Hadjar 21; 11.Hulkenberg 20; 12.Stroll 14; 13.Sainz 13; 14.Gasly 11; 15.Tsunoda 10; 16.Alonso 8; 17.Bearman 6; 18.Lawson 4.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 374; 2.Mercedes 199; 3.Ferrari 183; 4.Red Bull-Honda 162; 5.Williams-Mercedes 55; 6.Racing Bulls-Honda, Haas-Ferrari 28; 8.Aston Martin-Mercedes 22; 9.Sauber-Ferrari 20; 10.Alpine-Renault 11.

15 Giu [21:41]

Montreal - La cronaca
Russell domina su Verstappen
Antonelli conquista il podio

Gran vittoria di Russell davanti a Verstappen, fantastico Antonelli terzo al traguardo davanti a Piastri Leclerc Hamilton Alonso Hulkenberg Ocon e Sainz a punti. A seguire, Bearman Tsunoda Colapinto Bortoleto Gasly Hadjar e Stroll. Ritirati Norris Lawson e Albon

La SC ha spento luci e rientra ai box per far passare i piloti sotto la bandiera a scacchi

La gara dovrebbe finire in regime di safety-car

Il replay mostra che Norris tenta una manovra senza senso su Piastri, cercando un varco che non c'è tra la McLaren dell'australiano e il muro. Norris si scusa col team e si dà dello stupido con grande onestà

67° giro - Norris va all'attacco di Piastri che si difende all'ultima curva, ma in uscita le due McLaren vanno al clamoroso contatto e Norris ha la peggio. Safety-car

65° giro di 70 - Un fazzoletto divide Antonelli da Piastri e Norris, battaglia incandescente

Russell si prende il lusso di segnare il giro più veloce, Piastri si fa sotto ad Antonelli, mezzo secondo li divide

63° giro di 70 - Russell sta facendo tutto bene ed ha 2"5 su Verstappen, Antonelli è magicamente terzo, ma Piastri si sta riavvicinando spinto da Norris

62° giro - Norris tenta il sorpasso all'ultima staccata, ma Piastri si difende bene

Piastri deve avere qualche problema, ha perso il passo e Norris lo sta per attaccare

59° giro di 70 - Russell +1"9 Verstappen, +3"6 Antonelli, +5"2 Piastri, +5"9 Norris, più lontano Leclerc Hamilton Hulkenberg Alonso Ocon Sainz Colapinto Bearman Hadjar Tsunoda Bortoleto Gasly Stroll

Piastri ha perso terreno da Antonelli e sta per essere raggiunto da Norris

58° giro - Ed ecco che vanno al cambio gomme Ocon e Sainz

Pit per Tsunoda, è il primo che fa dopo ben 58 giri e passa dalle hard alle medie. Ancora non si sono fermati, fin dal via, Ocon e Sainz

57° giro di 70 - Si ritira ai box per noie al motore Lawson

55° giro - Russell leader con 2"2 su Verstappen, a 3"6 c'è Antonelli che è attaccato da Piastri. A 2"6 da Piastri c'è Norris che ha 11"9 su Leclerc. Settimo e a 18" da Leclerc, troviamo Hamilton che ha un danno alla sua SF25

54° giro - Leclerc va ai box per montare un treno di gomme medie e rientra sesto

52° giro - Leclerc resiste a Russell e comincia di nuovo a essere polemico col box Ferrari perché vuole fermarsi per montare le medie

Stroll, 10 secondi di penalità per aver spinto fuori Gasly

Leclerc guida la gara con 1"5 su Russell, 4"5 su Verstappen, 6"3 su Antonelli. Intanto si è ritirato Albon per un problema tecnico. Ai box Bortoleto per il primo pit-stop. 48 giri con le hard ha fatto

50° giro - Hulkenberg ripassa Tsunoda per l'11esimo posto

48° giro di 70 - Secondo pit-stop per Norris, Pirelli hard per lui, rientra sesto dietro a Piastri

Tsunoda supera Hulkenberg per l'11esimo posto, duello tra Stroll e Gasly, spinto anche fuori pista

46° giro - Piastri al secondo pit-stop, gomme hard. Ai box anche Hamilton e riparte con le hard

Incredibile la gara di Ocon Sainz Tsunoda Bortoleto e Gasly, partiti con le hard e ancora senza pit-stop

42° giro - Russell si ferma per il secondo pit-stop e lascia la testa della corsa a Piastri e Norris. Gomme hard per lui

Russell conduce con 8"2 su Piastri e 12"7 su Norris, Leclerc è quarto a 17"2, poi Verstappen Antonelli Hamilton Alonso Ocon Sainz in top 10

Antonelli rientra appena dietro a Verstappen, ma avendo gomme più fredde non riesce ad attaccarlo

39° giro - Ai box Antonelli, secondo pit e gomme hard

37° giro - Russell spinge forte, Verstappen ha perso terreno e decide di fermarsi per un secondo pit-stop, gomme hard

34° giro - Alonso supera Sainz per il nono posto. Sainz è partito con le hard e come Ocon Tsunoda Bortoleto Lawson e Gasly non ha cambiato gli pneumatici

Dietro gran bagarre con Lawson (13esimo) Gasly Hulkenberg Colapinto Hadjar e Bearman vicinissimi

Russell tiene bene la prima posizione con 2"9 su Verstappen e 7"2 su Antonelli. Piastri è quarto a 9"3 e precede di 7"4 Norris. Leclerc è sesto a 20" e precede Hamilton di 6"

32° giro - Leclerc continua a lamentarsi non tanto per le gomme hard, ma perché voleva fare il pit-stop più tardi

30° giro - Norris ai box lascia la prima posizione a Russell. Monta gomme medie

Leclerc non è d'accordo con la scelta del team Ferrari di passare da hard a hard

Russell sta per raggiungere Norris, è a 1"5, Leclerc riesce a tenere dietro Verstappen, poi prende la via dei box per montare un altro set di hard

28° giro - Verstappen ha raggiunto Leclerc mentre Russell può guadagnare decimi preziosi

27° giro - Sorpasso di Russell su Leclerc per il secondo posto

26° giro - Norris ha 2"6 su Leclerc che si ritrova ora alle spalle Russell e Verstappen. Con le hard Antonelli sembra faticare di più ed è a 6"4 da Verstappen.

I tempi di Norris e Leclerc sono però più alti di 4-5 decimi rispetto agli inseguitori che hanno montato le hard dopo 11-12 giri

Norris e Leclerc sono partiti con le hard e per questo stanno tranquillamente proseguendo senza pit-stop

Finalmente Albon cambia le gomme e monta le hard

24° giro - Norris tiene il comando con 3"1 su Leclerc che ha 1"4 su Russell

Albon perde posizioni ed è furioso col team

Albon è l'unico tra i piloti partiti con le medie a non averle cambiato e sta litigando col team Williams perché ancora non lo hanno chiamato ai box

22° giro - Hamilton ha superato Ocon per il settimo posto

19° giro - Norris prosegue senza cambio gomme, ha 3"5 su Leclerc (anche lui ancora con le gomme della partenza). Russell è terzo e primo tra coloro che hanno pittato ed è a 5"8 dal leader. Precede Verstappen di 2"3 che a sua volta ha 4"7 su Antonelli. Il bolognese deve guardarsi da Piastri. A seguire Ocon, poi Hamilton Sainz Albon Tsunoda Bortoleto Stroll Lawson Alonso Gasly Hulkenberg (al pit-stop) Colapinto Hadjar Bearman

Antonelli supera Hulkenberg che era già stato passato da Verstappen

17° giro - E' il turno di PIastri fermarsi per montare le hard

16° giro - Pit-stop per Hamilton ed Alonso, Piastri conduce la corsa con 3"3 su Norris, terzo è Leclerc a 6"7 poi Russell Verstappen Hulkenberg Antonelli Albon Ocon Hamilton Bearman Bortoleto Sainz Tsunoda Stroll Lawson Gasly Alonso Colapinto Hadjar

15° giro - Corsia box anche per Antonelli che monta le hard e rientra in pista dietro a Verstappen

Russell rientra settimo e davanti a Verstappen, nono dietro a Hulkenberg. Antonelli è il leader del GP

14° giro - Russell risponde subito al pit-stop di Verstappen e a sua volta va ai box per montare le hard

13° giro Antonelli ha raggiunto Verstappen che inflia la corsia box e va ai box per montare gomme hard

11° giro - Norris (settimo) attacca Alonso al tornantino e lo passa nel successivo rettifilo salendo in sesta posizione

10° giro - Antonelli è a un solo secondo da Verstappen che si trova a 1"8 dal leader Russell. Hamilton è sempre quinto a 1"5 da Piastri mentre Leclerc è ottavo e non tiene il passo di Norris che lo precede. Il monegasco accusa un degrado eccessivo delle gomme

Verstappen sembra aver abbandonato l'idea di attaccare Russell mentre Antonelli gli ha guadagnato un paio di decimi

7° giro - Russell aumenta leggermente il vantaggio su Verstappen che sale a 1"3. Antonelli è a 3"2 dal compagno

5° giro - Il divario tra Russell e Verstappen è di soli 4 decimi, Antonelli terzo è a 2"5 dal leader ed ha 1"7 su Piastri che è seguito da vicino da Hamilton. Leclerc è ottavo dietro a Norris.

Al 1° giro Albon ha tagliato la variante, curva 8, perdendo posizioni

Russell conduce su Verstappen Antonelli Piastri Hamilton Alonso Norris Leclerc Hulkenberg Colapinto Hadjar Albon Bearman Ocon Bortoleto Sainz Tsunoda Stroll Lawson Gasly

Russell parte bene davanti a Verstappen, gran scatto di Antonelli che alla prima frenata supera Piastri e si porta in terza posizione

Nel corso del weekend, sono stati 352.000 gli spettatori

Inizia il giro di formazione

Con gomma media partono Russell Verstappen Piastri Antonelli Hamilton Alonso Albon Colapinto Hulkenberg Hadjar e Bearman. Gli altri sono con le hard

Ai box Ferrari c'è Piero Ferrari, figlio del grande Enzo. Il presidente John Elkann era invece a Le Mans per assistere alla vittoria della Hypercar 499P nella mitica 24 Ore

Gasly e Lawson, che sarebbero partiti dall'ultima fila, hanno deciso di togliere le loro vetture (Alpine e Racing Bulls) dal parco chiuso per fare modifiche e così prenderanno il via dalla corsia box.

14 Giu [23:13]

Montreal - Qualifica
Russell strappa la pole a Verstappen

Massimo Costa - XPB Images

"E' stato il giro più esaltante della mia carriera. Vedevo sul cruscotto che il delta time mi indicava che ero sempre più veloce rispetto al tempo che avevo ottenuto nel primo push e alla fine sono stato più rapido di 6 decimi. E' una pole incredibile". George Russell è raggiante appena sceso dalla Mercedes. E' la sua prima pole stagionale, la sesta in carriera, e sul tracciato di Montreal era stato il più veloce anche lo scorso anno. Ed è la prima pole 2025 anche per la Mercedes di Toto Wolff, quasi incredulo per la prestazione del suo pilota di punta.

E' stato un finale vertiginoso. In prima posizione era balzato Oscar Piastri con la McLaren-Mercedes in 1'11"120, poi è stato Max Verstappen con la Red Bull-Honda a salire al comando con 1'11"059. Ma Russell era lanciatissimo nel suo giro finale e quando ha tagliato il traguardo sui monitor è apparso il tempo record di 1'10"899. Nessuno era sceso sotto l'1'11" tra prove libere e le prime due frazioni della qualifica.

Il divario tra Russell e Verstappen, che hanno utilizzato gomme medie, è risultato di 160 millesimi, Piastri si è trovato a 221 millesimi. E' di Russell il miglior secondo settore, Piastri è stato il più veloce nel terzo settore mentre il record del primo tratto del circuito è stato di Charles Leclerc. Che invece, ha poi concluso addirittura ottavo. Leclerc ha commesso un errore, l'ennesimo, nel secondo settore ed ha ingiustamente incolpato Isack Hadjar, che aveva concluso il suo giro, ma non l'ha affatto ostacolato.

Due giorni da dimenticare per Leclerc dopo l'incidente del primo turno libero del venerdì che lo aveva costretto a saltare la seconda sessione. Poi, il terzo turno brillante, col secondo crono, anche se condito da qualche sbavatura. Poteva lottare per la pole Charles? Forse no, ma la seconda fila era chiaramente raggiungibile. Ha fatto meglio Lewis Hamilton, anche se ha segnato il quinto tempo che gli vale la terza fila. L'inglese ha mantenuto la promessa, aveva previsto che per lui quella era il massimo che poteva raggiungere. Hamilton è a 6 decimi dalla vetta, Leclerc a quasi 8 decimi.

Meglio dei ferraristi ha fatto Andrea Kimi Antonelli. Anch'egli su Pirelli medie, il rookie bolognese nel primo push aveva chiuso in 1'11"589, poi si è migliorato con 1'11"391. Dal compagno Russell ha rimediato un divario di 492 millesimi, mezzo secondo insomma. Tanto, certo, considerando che è un tracciato da 71-72 secondi, ma Antonelli ha affrontato per la prima volta Montreal, è cresciuto sessione dopo sessione, e si è preso un quarto posto di grande impatto per lui, che equivale alla seconda milgior prestazione in qualifica dopo il terzo posto di Miami.

Sesto per la seconda volta quest'anno dopo Monte Carlo troviamo Fernando Alonso, con una Aston Martin-Mercedes che pare in crescita. A Imola, lo spagnolo era anche risultato quinto. E' andata molto peggio al compagno Lance Stroll, fuori nel Q1. Per Stroll è la sesta volta su nove (a Montmelò ha saltato la qualifica per infortunio) che non supera il Q1. Preoccupante se si pensa che Alonso soltanto una volta su dieci è rimasto impantanato nel Q1.

E la McLaren dunque? Piastri come detto, non è riuscito a far meglio del terzo tempo, ma è parso comunque soddisfatto, consapevole che sarebbe stato difficile ottenere di più. Nel terzo turno aveva colpito con la posteriore destra il "muretto dei campioni" posto in uscita dall'ultima curva danneggiando leggermente la sua MCL39. Forse questo episodio lo ha condizionato a non rischiare troppo in qualifica. E' pure sempre il leader del Mondiale e sta gestendo al meglio la situazione.

E' invece mancato clamorosamente Lando Norris. L'inglese, secondo nella classifica iridata a 10 punti da Piastri, e a più 39 su Verstappen, ha subito sbagliato il suo giro veloce nel Q3 tagliando la variante finale. Si è innervosito non riuscendo più a essere competitivo sia nel giro che subito ha riprovato sia nel push finale. Norris ha così terminato settimo.

Nona posizione per Isack Hadjar della Racing Bulls-Honda. Il francese è però a rischio penalità in quanto nel Q1 ha ostacolato suo malgrado Carlos Sainz. Lo spagnolo della Williams è così rimasto escluso nel Q1. Bene Alexander Albon, decimo. Non è entrato nel Q3 Yuki Tsunoda con la seconda Red Bull, 11esimo, ma ultimo sullo schieramento del Gran Premio per non avere rispettato le bandiere rosse nel terzo turno libero.

Nel terzo turno avevamo scritto che Franco Colapinto era irriconoscibile rispetto a quello visto nel 2024 con la Williams. Ebbene, l'argentino della Alpine-Renault questa volta ha fatto tutto bene arrivando fino alla 12esima posizione finale mentre Pierre Gasly, sempre brillante in qualifica (quarto a Sakhir, ottavo a Montmelò), è risultato clamorosamente ultimo. Anche Liam Lawson è mancato nel momento decisivo chiudendo 19esimo. Lawson aveva superato il Q1 per cinque volte consecutive, ma è inciampato a Montreal.

Sabato 14 giugno 2025, qualifica 

1 - George Russell (Mercedes) - 1'10"899 - Q3
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'11"059 - Q3
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'11"120 - Q3
4 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'11"391 - Q3
5 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'11"526 - Q3
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'11"586 - Q3
7 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'11"625 - Q3
8 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'11"682 - Q3
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'11"867 - Q3 *
10 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'11"907 - Q3
11 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'12"102 - Q2 **
12 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'12"142 - Q2
13 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'12"183 - Q2
14 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'12"340 - Q2
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'12"634 - Q2
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'12"385 - Q1
17 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'12"398 - Q1
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'12"517 - Q1
19 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'12"525 - Q1
20 - PIerre Gasly (Alpine-Renault) - 1'12"667 - Q1

* Hadjar ha rimediato 3 posizioni di penalità per avere ostacolato Sainz nel Q1

** Tsunoda partirà ultimo per penalità di 10 posizioni per avere superato Piastri nel terzo turno libero mentre erano esposte le bandiere rosse

14 Giu [19:38]

Montreal - Libere 3
Norris e Leclerc vicini

Massimo Costa - XPB Images

Una terza sessione che pareva una qualifica. Non è una novità del resto, perché è in questi 60 minuti che si cerca di preaparare al meglio quella che sarà il momento in cui si determina lo schieramento di partenza. Sul veloce tracciato di Montreal, è finalmente emersa la McLaren-Mercedes e lo ha fatto con Lando Norris. L'inglese è stato pulito nel suo giro migliore che gli ha permesso di segnare il tempo di 1'11"799.

La bella sorpresa arriva dalla Ferrari, e soprattutto da Charles Leclerc. A muro dopo 9 giri della prima sessione libera di venerdì, costretto a saltare la seconda sessione, Leclerc è entrato in pista con la rabbia di chi doveva non solo recuperare il tempo perduto, ma anche farsi perdonare. E non poteva fare meglio concludendo in seconda posizione in 1'11"877, a soli 78 millesimi da Norris. Nonostante ciò, Leclerc non è stato perfetto commettendo alcune sbavature il ché fa pensare che la Ferrari può veramente puntare a qualcosa di importante.

Lo conferma anche il quarto crono di Lewis Hamilton, 1'12"050, il quale ha anche dovuto lasciar perdere uno dei suoi giri veloci per colpa di quel Franco Colapinto che pare sempre più l'ombra di quel pilota che nel 2024 aveva emozionato con la Williams, ma che con l'Alpine proprio non riesce ad ingranare. Non è la prima volta, da quando ha preso il posto di Jack Doohan, che Colapinto ostacola altri piloti.

La Mercedes si è confermata nelle posizioni di vertice grazie a George Russell, terzo a meno di un paio di decimi da Norris. Andrea Kimi Antonelli è settimo. Iniziallmente a un secondo dal compagno di squadra, via via ha ridotto il divario portandosi a 4 decimi alla conclusione della sessione.

Oscar Piastri si è posizionato ottavo dopo aver colpito con la posteriore destra il muretto all'uscita della curva finale. Un leggero danno, ma che gli ha impedito di poter fare meglio. Non felice del comportamento della sua Red Bull è Max Verstappen, quinto in 1'12"072. Mancanza di aderenza nell'anteriore, ha comunicato. E' invece disperso Yuki Tsunoda, ultimo. La Red Bull a Montreal ha portato alcune novità come un inedito fondo e prese d'aria laterali diverse.

Sembra che le cose siano realmente migliorate in casa Aston Martin-Mercedes. Fernando Alonso è sesto con una certa facilità, Lance Stroll non ha fatto meglio del 14esimo tempo. La Williams-Mercedes è riuscita a rimanere in top 10 con le due vetture seguita da vicino dalla Racing Bulls. Sarà una bella battaglia in qualifica tra di loro per la conquista della Q3.

Sabato 14 giugno 2025, libere 3

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'11"799 - 24 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'11"877 - 29
3 - George Russell (Mercedes) - 1'11"950 - 20
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'12"050 - 26
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'12"072 - 20
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'12"247 - 21
7 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'12"348 - 21
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'12"519 - 18
9 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'12"519 - 22
10 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'12"573 - 22
11 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'12"651 - 22
12 - PIerre Gasly (Alpine-Renault) - 1'12"684 - 27
13 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'12"791 - 27
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'12"794 - 28
15 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'12"825 - 27
16 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'12"827 - 22
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'13"060 - 27
18 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'13"072 - 19
19 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'13"172 - 22
20 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'13"573 - 14

14 Giu [14:12]

Vasseur attacca Corriere della Sera
e Gazzetta dello Sport. Ecco perché

Massimo Costa

Era il luglio del 1993 quando Jean Todt approdò in una Ferrari (un'opera d'arte rovinata, la definì) che non sapeva più vincere per cercare di raddrizzarla, di riportarla ai fasti del passato. Todt era uno dei migliori team manager (il termine team principal ancora non esisteva) presenti nel motorsport, con Peugeot aveva vinto tutto e di più nel Mondiale Endurance, e l'allora presidente Ferrari, Luca di Montezemolo, puntò su di lui. Ci sono voluti sette anni e una iniziale rivoluzione dello staff tecnco e dei piloti per cominciare a conquistare qualche Gran Premio e poi quei cinque mondiali in fila, dal 2000 al 2004, con Michael Schumacher.

Leggete bene, 1993 e 2000. Sei anni senza un titolo iridato piloti nella gestione di Todt. Eppure, il manager francese è sempre rimasto al timone della Ferrari, perché in F1 serve tempo per costruire un team vincente. Ci furono polemiche, critiche, nei periodi precedenti a quel 2000, ma Montezemolo fu bravo a non farsi suggestionare dai media e alla fine arrivarono i grandi risultati.

Ecco, l'isteria che negli ultimi anni coinvolge la Ferrari, i presidenti che si sono susseguiti a Montezemolo, i media italiani ossessionati dal team di Maranello, sta tutta qui, nella incapacità di realizzare un progetto a lungo termine. Italiaracing ha già scritto più volte articoli di questo tipo, lo ribadiamo. Dopo Todt, che chiuse il suo "mandato" nel 2007, si sono succeduti Stefano Domenicali (2008-2014), Marco Mattiacci (2014), Maurizio Arrivabene (2014-2019), Mattia Binotto (2019-2022) e ora Frederic Vasseur, al timone del vaporetto dal 2023.

Domenicali ha vinto un mondiale con Kimi Raikkonen nel 2008, poi se ne andò nel pieno della stagione 2014 per troppe e ingiustificate pressioni. Arrivabene ci è andato vicino con Sebastian Vettel, ma anche lui è stato mandato via. Binotto aveva accentrato a sè tutti i ruoii praticamente, vedeva fantasmi ovunque, aveva creato una sorta di circolo poco edificante, e così non andava bene.

Ora tocca a Vasseur essere sulla graticola. Alla vigilia del GP del Canada si sono scatenati contro di lui Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Perché? E' sembrata una manovra di accerchiamento concordata tra le due testate, che non a caso appartengono allo stesso editore. Il contratto di Vasseur scade alla fine di questa stagione, nei suoi tre anni non ha raccolto granché, è vero, ma ha cercato di fare cambiamenti, ha inseguito Adrian Newey, è arrivato Lewis Hamilton, Charles Leclerc ha ottenuto il terzo posto nel Mondiale 2024, anni in cui la Red Bull era dominante.

Questa doveva essere la stagione del riscatto in qualche maniera, ma è andata male, almeno fino ad ora. Troppa enfasi nel pre campionato, una comunicazionie completamente sbagliata aveva fatto pensare (senza motivo) a una Ferrari che con Leclerc e Hamilton si sarebbe mangiata gli avversari. E invece, lo sta facendo la McLaren. I problemi della SF25 sono evidenti e si fatica a trovare una soluzione per risolverli.

E dunque, ecco che i suddetti giornali sono andati all'attacco, forse sulla spinta delle dimissioni di Luciano Spalletti dall'Italia pallonara. Suggestioni nefaste. Dal 2026 la F1 cambia completamente con i nuovi regolamenti, sostitiure il team principal dopo soli tre anni parrebbe una sciocchezza, ricominciare tutto da zero è forse la soluzione migliore? Lo ripetiamo, la Ferrari non è la Juventus, dove il presidente John Elkann cambia allenatori e progetti come fossero caramelle...

Nella conferenza stampa di Montreal, Vasseur è sbottato: “Quando un giornalista scrive che la Ferrari assumerà una persona in un certo ruolo, c'è già qualcuno che sta occupando quella posizione. E domenica sera, questa persona può pensare che non avrà  più un lavoro. E stiamo parlando di uomini che hanno famiglie, mogli, figli. Ecco, in Italia ci troviamo in questa situazione quotidianamente e non è certo un bene per l'ambiente lavorativo.  Questi giornalisti, e non voglio mettere tutti sullo stesso piano, si comportano in maniera irrispettosa.

“Lo scorso anno abbiamo vissuto una situazione simile con il capo dell'aerodinamica, e ora si verifica la stessa cosa con altre persone. Non conosco l'obiettivo, forse è per screditare la squadra, ma non ne vedo il senso. Ho letto di Enrico Balbo della Red Bull che sarebbe stato molto vicino ad un passaggio a Maranello. Sono andato a cercare il suo nome su Google per vedere il volto di quella persona. Siamo arrivati al punto in cui qualcuno può lanciare voci su una persona che non ho mai incontrato in vita mia".

"Ho la sensazione che i team inglesi siano più isolati e questo permette di concentrarsi esclusivamente sul loro lavoro. L'esempio migliore per me è la McLaren, nel 2022 hanno avuto attraversato una stagione molto dura, ma hanno potuto lavorare con la giusta tranquillità e sono migliorati passo dopo passo. Credo sia ciò che ogni singola squadra vuole fare, ma su questo fronte noi a volte facciamo un po' fatica”.

Queste le parole di Vasseur che, ben inteso, non sta incolpando la stampa dei mancati risultati della Ferrari, ma sottolinea una situazione piuttosto difficile in cui districarsi quotidianamente, dove i riflettori sulla Ferrari sono sempre eccessivi. Vasseur però, non deve dimenticare che il ruolo della stampa è quello di cercare di anticipare certe notizie di mercato, di dare giudizi ai suoi lettori, e ci mancherebbe, anche se occorre sempre essere cauti e attenti.

Davanti a queste polemiche servirebbe una risposta ferma e decisa del presidente Elkann e del CEO Benedetto Vigna. Cosa stanno aspettando?



14 Giu [0:05]

Montreal - Libere 2
Russell leader, Antonelli brilla
Leclerc fermo dopo il crash in FP1

Massimo Costa - XPB Images

Sette motori Mercedes nelle prime posizioni. Questo l'esito del secondo turno libero del GP di Montreal. A farla da padrone non è la solita McLaren, bensì la Mercedes con George Russell che si è preso il primo posto in 1'12"123, mentre Andrea Kimi Antonelli, al suo primo impatto col traccito canadese, ha colto un notevole terzo crono, 1'12"411.

Tra le due monoposto di Toto Wolff si è inserito Lando Norris con la McLaren, che ha portato tante novità aerodinamiche provate nel primo turno libero. Poi, nella seconda, è stato deciso di abbandonare la nuova ala anteriore per tornare a quella utilizzata nelle precedenti gare. Poco più lontano Oscar Piastri, sesto.

La Williams-Mercedes è rimasta nelle zone alte della classifica con Alexander Albon, ottimo quarto, e con Carlos Sainz settimo. Lo spagnolo ha ostacolato Gabriel Bortoleto nella zona di arrivo e il brasiliano si è fatto sentire via radio. Bello spunto di Fernando Alonso, quinto con la Aston Martin. Il compagno Lance Stroll ha allargato troppo la curva lunga a destra che segue la prima chicane. Il canadese ha urtato il muro strappando la sospensione anteriore sinistra. Era appena al secondo giro. Un errore grave quanto quello di Leclerc.

Il ferrarista non ha partecipato alla seconda sessione. Nell'incidente nel primo turno libero ha irreparabilmente danneggiato il telaio, che è stato cambiato. Di conseguenza, la SF25 ha dovuto sottostare ai controlli tecnici FIA e dunque non c'era proprio il tempo materiale per riuscire a disputare il turno. Leclerc ha così buttato via ben due preziose ore di prove. Lewis Hamilton ha terminato ottavo, primo dei non motorizzati Mercedes. Certamente non un risultato da vantare per la Ferrari.

Male anche la Red Bull-Honda che aveva occupato la prima posizione nella sessione iniziale. Max Verstappen è soltanto nono con problemi di grip e di freni. Peggio, ma non è una novità, ha fatto Yuki Tsunoda, 15esimo. Suibto dietro all'olandese, le due Racing Bulls-Honda dei bravi Isack Hadjar e Liam Lawson, in continua crescita. Pierre Gasly si è impegnato a fondo per portare la Alpine-Renault in 12esima piazza, Franco Colapinto prosegue nel commettere errori, un altro testacoda come nel primo turno, e tempi alti.  Benino la Sauber, malino la Haas.

Venerdì 13 giugno 2025, libere 2

1 - George Russell (Mercedes) - 1'12"123 - 33 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'12"151 - 32
3 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'12"411 - 33
4 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'12"445 - 36
5 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'12"458 - 31
6 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'12"562 - 32
7 - Carlos Sainz ( Williams-Mercedes) - 1'12"631 - 37
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'12"653 - 34
9 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'12"666 - 31
10 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'12"751 - 30
11 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'12"799 - 31
12 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'12"874 - 34
13 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'12"896 - 32
14 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'12"914 - 33
15 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'12"939 - 35
16 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'13"080 - 36
17 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'13"175 - 33
18 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'13"898 - 33
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - senza tempo - 2
20 - Charles Leclerc (Ferrari) - senza tempo - 0

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