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La rinascita di Alonso
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Colapinto sulla graticola
L'Alpine pensa a Bottas

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A Baku 2026 si correrà di sabato
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L'incidente Antonelli-Verstappen
spegne i sogni iridati della Red Bull

Massimo Costa - XPB ImagesVolti tristi nel box Red Bull domenica pomeriggio quando si è concluso il GP di Austria. L'inc...

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2 Lug [17:06]

La rinascita di Alonso
La caduta senza fine di Stroll

 Massimo Costa - XPB Images

Non lo nascondiamo. Nella primissima parte della stagione, un po’ di preoccupazione c’era. Fernando Alonso sembrava proprio non ingranare la giusta marcia e per ben otto Gran Premi non ha recuperato alcun punto. Una vera stranezza. E anche in qualifica non pareva granché, la Q3 non l’ha vista nei primi sei appuntamenti. Insomma, ci si chiedeva, anche seriamente, se l’età (43 anni) cominciasse ad influire sulle prestazioni dello spagnolo.

Poi, ecco il click: quinto nel Q3 di Imola, ma ancora fuori dai punti in gara, sesto nel Q3 di Monte Carlo, ma ritirato nel GP. Dal Q3 non è comunque più uscito nei successivi appuntamenti di Montmelò, Montreal e Spielberg e in queste ultime tre gare ha anche centrato la top 10. Finalmente. Nono in Spagna, settimo in Canada e in Austria. E tutti si tirò un bel sospiro di sollievo. Alonso non si è spento, Alonso è tornato, oppure era sempre lui, ma le cose andavano semplicemente storte con una Aston Martin claudicante da diversi mesi, 2024 compreso, tanto che anche 007 l’avrebbe accuratamente evitata.

In Austria, Alonso ha disputato una gara tutta in apnea. Ha affrontato una serie infinita di duelli e quello finale che gli è valso il settimo posto lo ha visto contrapposto al 20enne Gabriel Bortoleto, ovvero il brasiliano che da qualche anno è entrato a far parte della A14 Management nata dalla volontà dello stesso Alonso, dal manager (anch’esso brasiliano) Albert Resclosa Coll, da diverse stagioni presente sulle piste europee, e da Alberto Fernandez Albilares, che da ormai cinque anni rappresenta proprio Fernando nei Gran Premi. Alonso e Bortoleto sono stati ben attenti a non urtarsi, ma il loro duello è stato vivace e bello. Conclusa la corsa, è stato bello l’abbraccio tra loro due, 23 anni di differenza eppure non sentirli.

Questi piccoli, ma significativi passi in avanti della Aston Martin portano anche la firma, nascosta, del progettista star Adrian Newey. Voluto da Lawrence Stroll, proprietario del team, e in un certo senso strappato alla Ferrari, Newey si sta concentrando sul progetto della monoposto 2026, quella che vedrà applicate le nuove regole che dovrebbero “stravolgere” la F1. Però, Newey un occhio alla attuale monoposto AMR25 lo sta dando. E’ apparso ai box di Monte Carlo per la prima volta in casacca verde e come ha dichiarato il CEO del team Andy Cowell (ex Mercedes), il suo apporto si sta facendo sentire. Eccome se si fa sentire.

Secondo Cowell, l’apporto di Newey è costruttivo e sta fornendo una serie di consigli tanto che in qualche modo l’approccio alle gare da parte dello staff tecnico sta cambiando. In particolare, sono state individuate aree di miglioramento nella collaborazione tra i reparti tecnici, come viene utilizzata la galleria del vento e il software di simulazione, l’analisi delle prestazioni gara dopo gara nei minimi dettagli che magari prima non venivano rilevati e tanti altri aspetti.

Tutto questo, avrebbe portato un surplus inatteso alla AMR25 di cui Alonso ne sta beneficiando. Solo lui però, l’altro, Lance Stroll, figlio di papà, dopo un brillante avvio di stagione (sesto e nono nelle prime due gare) è svanito nel nulla. Non ha più concluso a punti e su undici qualifiche, la Q3 l’ha vista una sola volta. Numeri, dati, che si commentano da soli.

1 Lug [12:37]

Colapinto sulla graticola
L'Alpine pensa a Bottas

Massimo Costa - XPB Images

Dalla Gran Bretagna gira la notizia che Valtteri Bottas è divenuto il candidato numero uno per una eventuale sostituzione di Franco Colapinto nel team Alpine. L'argentino sta ampiamente deludendo le aspettative (troppe) che il consigliere, ed ora team principal, Flavio Briatore aveva riposto in lui dopo aver messo a piedi in malo modo Jack Doohan al via nei primi sei Gran Premi della stagione.

Doohan aveva anche disputato l'ultimo GP del 2024 ad Abu Dhabi in quanto Briatore voleva vederlo all'opera e per fare ciò aveva impedito al pilota ufficiale Esteban Ocon (che già aveva firmato con Haas) di correre. Doohan quest'anno aveva ottenuto come miglior qualifica l'11esima posizione a Sakhir, mentre in gara il piazzamento più alto è stato un 13esimo posto a Shanghai.

Colapinto ha strappato il 12esimo crono a Montreal (poi è salito decimo per le penalità a Tsunoda e Hadjar) e in gara ha concluso due volte 13simo a Monte Carlo e in Canada. Niente di eccezionale rispetto a Doohan.

Colapinto si era presentato al mondo della F1 ottenendo subito prestazioni notevoli con la Williams nella parte finale del 2024, chiamato a sostituire Logan Sargeant. Ottavo a Baku, il suo secondo GP in carriera, 11esimo a Singapore, decimo ad Austin, 12esimo a Città del Messico, poi un finale di stagione negativo tra San Paolo, Las Vegas, Losail e Yas Marina.

Nonostante ciò, Colapinto era divenuto il giovane più ambito dal paddock e la Williams, che lo aveva inserito nella sua Academy qualche mese prima, davanti alle proposte dell'Alpine lo ha ceduto. Ora che ha avuto la sua seconda opportunità, il 22enne argentino sembra essere più la copia del pilota che abbiamo visto nelle ultime corse del 2024 e non il brillante giovane capace subito di ottenere eccelenti risultati tanto da mettere in difficoltà il compagno Alexander Albon.

Certo la Alpine è una monoposto non facile, che vive di improvvisi alti e bassi come testimoniano le prestazioni altalenanti di Pierre Gasly, e cinque Gran Premi sono pochi per definire un pilota inserito in una nuova squadra, ma praticamente è il tempo concesso a Doohan. Serve pazienza, visione, programmazione, per crescere come si deve un giovane pilota, qualità che in F1 non tutti i team principal o consiglieri vari hanno.

Ed ecco che l'Alpine del dimissionario CEO Luca De Meo, dopo aver malamente perso Oscar Piastri, dopo aver bruciato Doohan, ora si ritrova con l'enigmatico Colapinto e l'idea di sostituirlo puntando su un pilota di provata esperienza quale è il 35enne Valtteri Bottas, attualmente riserva Mercedes, due volte vice campione del mondo nel 2019 e 2020, che nel proprio portafoglio vanta 10 vittorie, 20 pole, 246 GP disputati e la possibilità per il 2026 di rientrare in F1 con la Cadillac.

Nel frattempo, Paul Aron, della Academy Alpine, terzo nel campionato F2 2024, è stato girato alla Sauber per prendere parte a due FP1 (Silverstone e Budapest).

Come finirà la poco edificante telenovela Alpine, lo capiremo nelle prossime settimane.

30 Giu [11:23]

L'incidente Antonelli-Verstappen
spegne i sogni iridati della Red Bull

Massimo Costa - XPB Images

Volti tristi nel box Red Bull domenica pomeriggio quando si è concluso il GP di Austria. L'incidente innescato da Andrea Kimi Antonelli nel corso del primo giro, nel quale ha travolto la RB21 di Max Verstappen, ha finito per gettare nello sconforto Helmut Marko e Christian Horner. Lo zero in casella è pesantissimo e le speranze iridate, già ridotte, sembrano essersi definitvamente volatizzate.

Verstappen l'ha presa bene, pur seccato ha accettato le scuse di Antonelli capendo che da un rookie queste cose possono capitare. Tutto è andato storto per lui fin dalla qualifica, quando ha dovuto alzare il piede in vista dell'ultima curva mentre stava segnando il suo miglior tempo a causa del doppio testacoda di Pierre Gasly. Un crono che non sarebbe stato da pole, ma probabilmente il secondo o il terzo tale da permettergli di evitare di partire da una zona rischiosa quale è la quarta fila.

Marko l'ha già messa persa, i 61 punti di ritardo di Verstappen da Oscar Piastri ritiene che siano impossibili da colmare nonostante vi siano ancora ben 13 Gran Premi da disputare: "Abbiamo ancora degli aggiornamenti da presentare, ma considerando quanto accaduto direi che il campionato è andato".

Horner ha aggiunto: "Ci concentriamo gara per gara, non pensiamo più al campionato, la McLaren ha chiaramente un margine superiore a tutti gli altri e non possiamo che fargli le congratulazioni per il lavoro che hanno fatto. Credo nella nostra squadra e purtroppo non abbiamo raggiunto le prestazioni che avremmo voluto. Siamo pure sempre lo stesso gruppo che 18 mesi fa ha progettato una monoposto che ha vinto tutto, non siamo diventati idioti all'improvviso".

Horner dimentica un piccolo (si fa per dire) dettaglio. Quella Red Bull invincibile che ha permesso a Verstappen di passeggiare sugli avversari nel 2022 e 2023, non ha più un certo Adrian Newey...

29 Giu [17:39]

McLaren detta legge, Ferrari a podio
Lawson splendido, Bortoleto a punti

Massimo Costa - XPB Images

Quarta doppietta stagionale per la McLaren-Mercedes, la prima con Lando Norris davanti a Oscar Piastri. Dopo Shanghai, Miami e Monte Carlo, gare sempre vinte dall'australiano davanti all'inglese, a Spielberg è stato Norris a precedere il compagno di squadra. E' stato un Gran Premio durissimo per Lando, costantemente messo sotto pressione da Piastri che è anche arrivato al sorpasso, ma Norris è stato splendido nella immediata risposta.

Successivamente, Piastri ha rischiato molto e per pochi centimeri l'ala anteriore della sua MCL39 non ha tagliato la gomma posteriore destra della monoposto di Norris. Un rischio, ma che Oscar è riuscito a gestire al meglio scusandosi poi col team. Ma non è finita qui, perché nel finale, Piastri dai 6" in cui era precipitato dopo il secondo pit-stop, è arrivato a 1"9 dal compagno, che però ha mantenuto la calma vincendo poi con 2"695. Ma che fatica.

Come ha detto Norris, è stata una delle vittorie (la settima) più dure della sua carriera. Ed è un successo che arriva dopo una strepitosa pole. Un weekend di grande determinazione quelo di Norris, quasi rabbioso per cancellare quell'incidente sciocco nel finale del GP di Montreal. Doveva ritrovare la fiducia in se stesso e mostrare al team, oltre che al mondo intero, che lui non soffre Piastri, che se vuole può ribaltare la situazione. E in Austria ci è perfettamente riuscito.

La superiorità della McLaren sul circuito austriaco è stata devastante per gli avversari. Nelle precedenti doppiette messe a segno, il terzo classificato, George Russell, aveva tagliato il traguardo con un distacco di 11". A Miami, sempre Russell terzo era finito a 37", a Montmelò Charles Leclerc terzo si è trovato a 10". Questa volta, in Austria, sempre Leclerc ha rimediato 20" da Norris. Dunque, non proprio come a Miami, comunque un distacco importante. Motivato da una nuova ala anteriore, nuova geometria delle sospensioni, altri particolari aerodinamici, tutti azzeccati e che hanno permesso un ulteriore salto di qualità della MCL 39.



La Ferrari ha recuperato il terzo gradino del podio con Leclerc e francamente non poteva fare di più. Il monegasco, subito superato in partenza da Piastri che si trovava in seconda fila, non ha fatto altro che gestire la situazione con le spalle coperte da Lewis Hamilton. Per Leclerc è il quarto podio 2025, tre volte terzo e una volta secondo a Monaco. Hamilton, partito quarto, ha tenuto la posizione con forza nei primi giri quando Russell lo puntava da tutte le parti. Poi, come Leclerc, si è trovato nella terra di mezzo, senza nessuno da attaccare e nessuno da cui difendersi. Hamilton è al secondo quarto posto, suo miglior risultato con la Ferrari, gara sprint a parte.

Per la Ferrari, orfana di Frederic Vasseur al muretto, una gara lineare come ha spiegato il vice team principal Jerome D'Ambrosio. Tutto è stato svolto al meglio, i pit-stop al momento giusto, i piloti hanno fatto il loro dovere. In Austria è stato portato un nuovo fondo, ma non sembra avere influito più di tanto. Certo, la Ferrari è la prima dopo la McLaren, ma rimangono 20" di differenza.



Chi è sparita completamente è stata la Mercedes. In pole e vittoriosa in Canada, nel caldo austriaco è svanita nel nulla. Russell dopo una qualifica non facile che lo ha visto quinto, ha tentato nei primi giri di superare Hamilton, ma senza successo. Poi, si è perso completamente, mantenendo il quinto posto, ma a 32" dal connazionale della Ferrari. Male Andrea Kimi Antonelli. Alla seconda staccata dopo la partenza, ha ritardato la frenata, bloccando le ruote posteirori (forse in maniera anomala) andando ad urtare Liam Lawson e piombando su Max Verstappen.

Un brutto errore che gli costerà tre posizioni (solo?) sullo schieramento di partenza di Silverstone. Un errore che arriva dopo il gran podio di Montreal e che conferma gli alti e bassi che Antonelli sta vivendo in questo suo debutto nel Mondiale.

Vittima di Antonelli, come detto è stato Verstappen che dopo la sfortuna della qualifica, con la bandiera gialla all'ultima curva per il testacoda doppio di Pierre Gasly che lo ha costretto a rallentare nel suo giro finale lanciato, ha dovuto ritirarsi subito al primo giro. Un ritiro che gli costa punti pesantissimi nella rincorsa al Mondiale. Verstappen ha detto che in realtà lui l'aveva già messa persa, troppo forte la McLaren, rimane il fatto che ora il divario da Piastri è di 61 punti. E con Verstappen KO, la Red Bull è rimasta a 0 nella casella della classifica costruttori. L'apporto di Yuki Tsunoda è stato nullo per la quarta volta consecutiva-

E chissà se lo splendido sesto posto di Liam Lawson, sì proprio il neozelandese bocciato dopo sole due gare da Christian Horner ed Helmut Marko, farà riflettere qualcuno dei due.. Lawson dopo un iniziale shock nel cambio team, il ritorno in Racing Bulls, ha iniziato a macinare bene e dopo l'ottavo posto di Monte Carlo ecco la sesta piazza sulla pista della Red Bull. La medesima posizione conquistata in qualifica. L'azzardo del team di Faenza, di fare un solo pit-stop, ha pagato come non mai. E a punti poteva esserci anche Isack Hadjar se non avesse forato al primo giro.



Con Antonelli e Verstappen fuori gioco, e anche Alexander Albon, si sono scatenale le cosiddette seconde linee. Fernando Alonso ha ottenuto il secondo settimo posto consecutivo con la Aston Martin-Mercedes al termine di un bel duello con Gabriel Bortoleto con la Sauber-Ferrari. Il brasiliano da tempo fa parte del management A14 di Alonso ed è stato bello vederli in lotta, a cui poi è seguito un grande abbraccio finale. Per Bortoleto sono i primi punti dell'anno arrivati al termine di un weekend per lui spettacolare.

E che dire di Nico Hulkenberg, ultimo in griglia e capace di concludere ancora una votla in zona punti, nono. Per il tedesco è la terza volta in top 10 dopo il quinto posto di Montmelò e l'ottavo di Montreal, confermandosi il solito pilota concreto di sempre. Una gran gara è anche stata quella di Esteban Ocon che ha regalato un punto alla Haas-Ferrari.

Gara difficile per Pierre Gasly, mai realmente in lotta per entrare seriamente in top 10, ancora peggio il suo compagno in Alpine-Renault, Franco Colapinto, che ha ingaggiato un lungo e poco corretto duello con Tsunoda arrivando poi a spingere sull'erba Piastri mentre lo doppiava. L'argentino appare sempre più confuso. Come il team Williams, che anziché crescere come ci si aspettava fatica a decollare e in Austria ha visto Carlos Sainz ritirarsi prima di partire e Albon ai box dopo pochi giri per un problema tecnico, forse lo stesso che lo ha fermato a Montreal. Protagonista di Chi l'ha Visto da ormai diverse settimane, Lance Stroll.

Domenica 29 giugno 2025, gara

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 70 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 2"695
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 19"820
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 29"020
5 - George Russell (Mercedes) - 1'02"936
6 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'07"754
7 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
8 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1 giro
9 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1 giro
10 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1 giro
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1 giro
12 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
15 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro *
16 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 2 giri

* 5" di penalità per aver forzato fuori pista Piastri

Ritirati
Alexander Albon
Max Verstappen
Andrea Kimi Antonelli

Non partito
Carlos Sainz

Il campionato piloti
1.Piastri 216; 2.Norris 201; 3.Verstappen 155; 4.Russell 146; 5.Leclerc 119; 6.Hamilton 91; 7.Antonelli 63; 8.Albon 42; 9.Ocon 23; 10.Hulkenberg 22; 11.Hadjar 21; 12.Stroll, Alonso 14; 14.Sainz 13; 15.Lawson 12; 16.Gasly 11; 17.Tsunoda 10; 18.Bearman 6; 19.Bortoleto 4.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 417; 2.Ferrari 210; 3.Mercedes 209; 4.Red Bull-Honda 162; 5.Williams-Mercedes 55; 6.Racing Bulls-Honda 36; 7.Haas-Ferrari 29; 8.Aston Martin-Mercedes 28; 9.Sauber-Ferrari 26; 10.Alpine-Renault 11.

29 Giu [16:45]

GP di Spielberg - La cronaca
Norris dopo lungo duello con Piastri

La cronaca (segue commento)

Norris ce la fa, grande e meritata vittoria, secondo posto per Piastri, terza e quarta le Ferrari di Leclerc e Hamilton. Quinto posto per Russell poi uno stupendo Lawson davanti ad Alonso Bortoleto Hulkenberg e Ocon. Fuori dai punti Bearman Hadjar Gasly Stroll Colapinto Tsunoda

Alonso e Bortoleto sono stati appaiati in un paio di curve, Norris passa il brasiliano e lo spagonlo, Piastri è dietro ai due doppiati

Fase delicata per Norris che deve doppiare Tsunoda e poi Alonso e Bortoleto in piena lotta per il settimo posto

67° giro di 70 - Norris si sta spremendo e tiene Piastri a 1"9

Il box McLaren comunica a Norris che ha un piccolo danno all'ala anteriore che può essere la causa di un bilanciamento della vettura non perfetto

La McLaren dirà ai suoi piloti di mantenere le posizioni? Sarebbe anche logico e rispettoso nei confronti di Norris, poleman e sempre primo in gara

Nove giri al termine, Piastri cerca la vittoria, Norris sta tentando disperatamente di non perdere terreno ma la sua MCL39 sembra aver perso brillantezza

61° giro - Piastri spinge forte ed è a 2" da Norris, rallentato dal doppiaggio di Hadjar

56° giro - Norris ha 3" di vantaggio su Piastri e 16" su Lelcerc. Hamilton è a 23" e a sua volta ha un vantaggio di 22" su Russell. Sesto è Lawson davanti ad Alonso Bortoleto Hadjar Hulkenberg Ocon Bearman Gasly Colapinto Tsunoda Stroll

Colapinto addirittura lo spinge sull'erba non avendolo visto

Piastri è sfortunato, rientra dietro a Tsunoda e Colapinto in lotta. Il giapponese fa perdere tempo a Piastri

53° giro - Subito anche Piastri ai box, gomme medie

52° giro - Secondo pit per il leader Norris, gomme medie

51° giro - Secondo pit-stop anche per Hamilton e Ocon, medie per la Ferrari, hard per la Haas

50° giro di 70 - Leclerc ai box per il secondo pit-stop, pneumatici medi per lui al posto delle hard. Anche Bortoleto si ferma e dalle medie passa alle hard

Errore di Piastri alla prima curva, va largo e perde qualche decimo. Anche Hamilton fa lo stesso errore

L'inglese della Mercedes a differenza dei piloti McLaren e Ferrari che al primo pit avevano montato Pirellli hard, aveva scelto le medie, ma quel set non è sembrato competitivo considerando il terreno perso da Hamilton

47° giro - Secondo pit-stop per Russell che riparte con gomme hard

45° giro - Norris abbassa i propri tempi sul giro, evidentemente girava di conserva per preservare le gomme

Secondo pit-stop per Hulkenberg che rimonta gomme medie

43° giro . Norris vede Piastri avvicinarsi sempre più, ora è a 3"2

41° giro - Pit-stop per Bearman e Colapinto, è il secondo per loro come anche per Gasly

38° giro - Piastri guadagna su Norris e si porta a 4"7

36° giro - Norris controlla la corsa con 5"3 su Piastri poi a 19"2 Leclerc che ha 3"5 su Hamilton, tranquillo in quarta posizione in quanto Russell è a 14"3. Incredibile la gara delle Sauber, sesta e settima con Bortoleto e Hulkenberg (che partiva ultimo), e delle due Haas, ottava con Ocon e nona con Bearman che ha superato Gasly

35° giro - Ocon supera Gasly e con i pit di Alonso si ritrova ottavo. Gasly è ora insidiato da Bearman

34° giro - Alonso è l'ultimo a effettuare il pit-stop, ben 34 giri con le gomme medie e riparte con le hard

Lawson ai box per il primo pit-stop, pneumatici hard.

E' duello tra Gasly e Ocon per il decimo posto, i due francesi ex compagni in Alpine non si risparmiano

Tsunoda tenta il sorpasso a Colapinto, ma arriva lungo e manda in testacoda l'argentino. Il giapponese rientra ai box per verificare la sospensione e riparte ultimo con gomme medie

Norris comanda con 6"5 su Piastri, a 17" c'è Leclerc che ha superato Lawson, Hamilton è quinto in scia a Lawson poi Alonso Russell Bortoleto Hulkenberg Gasly Bearman Ocon Colapinto Tsunoda Hadjar (al secondo pit) e Stroll

28° giro - Lawson e Alonso sono gli unici a non avere effettuato il pit-stop

27° giro - Hamilton ai box per montare gomme dure, Norris e Piastri tornano in prima e seconda posizione

26° giro - E' il turno di Leclerc di infilare la pit-lane, gomme hard per lui e Hamilton scala in prima posizione

25° giro - Piastri cambia le gomme, monta le hard come Norris. Primo diventa Leclerc davanti a Hamilton, Norris terzo a 4" dall'inglese

Piastri ora conduce con 6"5 su Leclerc e 10" su Hamilton che ha 8" di vantaggio su Norris. Quinto un ottimo Lawson che precede le Aston Martin di Alonso e Stroll, poi Hadjar (che non si è ritirato come erroneamente riportato in precedenza) Russell Gasly Hulkenberg Bortoleto Bearman Colapinto Ocon Tsunoda

Cambio pneumatici per Bortoleto che riparte con le medie

Norris ai box per il cambio gomme, monta le hard

21° giro - Piastri tenta di sorprendere in frenata Norris, ma è in ritarda e blocca le ruote anteriori

Mercedes tenta l'undercut nei confronti della Ferrari di Hamilton, che deve reagire

19° giro - Russell, alle spalle di Hamilton, rientra ai box per il pit-stop, ai box anche Tsunoda

18° giro - Norris e Piastri vicinissimi, Tsunoda e Stroll si prendono a ruotate mentre lottano per la decima posizione

Si ritira Albon, giornata totalmente negativa per la Williams

15° giro - Piastri torna all'attacco di Norris, è duello vero tra i due piloti McLaren

Bearman e Gasly hanno montato gomme dure, gli altri medie

E' tempo di pit-stop con Albon Colapinto Bearman Gasly e Hulkenberg

Dietro Bortoleto attacca e supera Gasly per la settima posizione

Piastri attacca e supera Norris, ma l'inglese non ci sta e con una grande manovra si riprende la prima posizione

10° giro - Piastri non sembra essere molto d'accordo e pressa forte Norris. Leclerc è già a 5" da Norris ed ha 3" di vantaggio su Hamlton

A Piastri è arrivata una comunicazione dal team che sapeva molto di gioco di squadra, non attaccare Norris

Norris viene avvicinato da Piastri, Leclerc è a 2", Hamilton quarto è a 3"5 e tiene dietro a fatica Russell.

La safety-car rientra ai box, Norris scatta bene su Piastri che deve guardarsi da Leclerc mentre Hamiton si difende da Russell

2° giro - Norris Piastri Leclerc Hamilton Russell Gasly Albon Bortoleto Lawson Alonso Colapinto Bearman Stroll Ocon Tsunoda Hulkenberg. Eliminati Verstappen Antonelli

Entra la safety-car

Gran partenza di Piastri che brucia Leclerc alla prima curva mentre Norris tiene la testa. Brutto errore di Antonelli che alla seconda staccata arriva lungo, urta Hadjar e travolge Verstappen

Ripulita la parte finale della corsia box, i 19 piloti rimasti in griglia affrontano di nuovo il giro di ricognizione

Per Sainz è il ritiro ancora prima del via della gara

Come non detto, i freni posteriori sono incadescenti e si scatenano fiamme. Intervengono i meccanici Williams che portano la monoposto nel box

Sainz compie il giro e si ferma in fondo alla corsia box, partirà da li

Dal box Williams riescono a intervenire e Sainz può muoversi e riprendere il giro. La procedura di partenza però, si ripete, i meccanici rientrano in pista

Sainz comunica che la prima marcia è bloccata e i commisari non riescono a spostarla.

Problemi per Sainz al via del giro di ricognizione. La sua Williams è rimasta ferma

Partono con gomme soft Gasly Hadjar Colapinto Bearman e Hulkenberg. Tutti gli altri con le medie

In programma 71 giri, la temperatura aria è di 30°, 50° quella dell'asfalto, unidità al 33 per cento

Come di consueto, il Red Bull Ring di Spielberg, piccola cittadina austriaca nella regione della Stiria, è completamente pieno di spettatori. Questo è uno dei circuiti più brevi, un giro in qualifica lo si è completato in 1'03"9, ma presenti punti molto complicati come la doppia curva finale, le staccate brutali al termine del primo e secondo rettifilo, la doppia piega a sinistra che porta all'ultima curva.

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