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3 Set [13:15]

Domenicali a ruota libera
Imola ciao, Monza sveglia

Massimo Costa

Scordiamoci la possibilità di tornare ad avere, in Italia, due Gran Premi. La vittima sacrificale è Imola. Parola di Stefano Domenicali, presidente della Formula 1: "A malincuore vedo difficile un ritorno in calendario di Imola. In Italia c'è una situazione per cui l'ACI può investire su un solo Gran Premio e giustamente viene data la priorità a Monza".

Ma attenzione, anche il circuito lombardo è a rischio benché abbia un contratto fino al 2031: "Non è sufficiente avere sistemato i sottopassi e il tracciato", tuona Domenicali. "E' necessario creare una cornice accogliente per gli spettatori e dal giorno seguente la gara, l'organizzazione deve reagire perché c'è una marea di opere da realizzare. Diciamo che stanno andando al ritmo di un mezzofondista...".

"L'anno prossimo entrerà Madrid, si sono riproposti il Portogallo, la Turchia, la Germania con Hockenheim, abbiamo trattative a medio e lungo termine con il Ruanda e il Marocco". Quindi, aggiuingiamo noi, nessuno può dirsi sicuro di poter avere un posto nel calendario, Monza è avvertita, questo il succo del discorso.

Alla vigilia del GP d'Italia, Domenicali ha chiacchierato con la stampa italiana e sono usciti temi interessanti, come quello del calendario appunto. Ha poi sottolineato come la F1 sia in continua crescita, il pubblico aumenta sempre più, soprattutto i giovani, ragazzi e ragazze: Ecco alcune delle discussioni emerse.

"La Formula 1 si conferma in grande salute. C’è sempre più interesse da parte del pubblico e ci aspettiamo che gli incassi straordinari del film di Brad Pitt appena uscito producano un ulteriore effetto positivo. Però, non dobbiamo fermarci. L’anno prossimo dovremo spiegare i nuovi regolamenti a un pubblico sempre più variegato, fatto di giovani e persone non esperte. Dovremo essere bravi a farlo con grafiche e contenuti adeguati e con un linguaggio basico”.

Altro argomento, le nuove regole: "Sarà affascinante. Le strategie di gestione della potenza elettrica obbligheranno i piloti a cambiare stile di guida. Non mi aspetto il dominio di un team come la Mercedes nel 2014. È previsto che chi sarà indietro possa recuperare con concessioni di più ore al banco e un budget un po’ più alto da spendere. Questo regolamento ha attratto costruttori come Audi, Cadillac e Honda. La Toyota guarda interessata. E ci sono fondi che vogliono acquistare le squadre. Tuttavia, dopo Monza, ci riuniremo per capire se questo ciclo debba durare cinque anni oppure quattro. Per il futuro vogliamo motori più semplici e monoposto più leggere”.

Poi, l'annoso problema riguardante le gare Sprint: "Promotori e tifosi sono stanchi delle prove libere del venerdì. E ora è d’accordo anche la maggioranza dei piloti: diciamo diciotto su venti. Verstappen? Se gli parli in confidenza, comincia a riconoscere che il formato ha senso. Del resto, i piloti sono nati per correre. Fra qualche anno, tutti i GP chiederanno di avere il weekend con la Sprint Race al sabato”.

La griglia invertita nelle gare Sprint? “È un argomento che abbiamo in agenda. In passato ne abbiamo già parlato, ma nei prossimi mesi dovremo avere il coraggio di dare un'altra spinta alla discussione, ho sentito anche diversi piloti che l'hanno proposta. All'inizio erano tutti contrari, invece nell'ultimo incontro molti di loro hanno detto ‘perché non proviamo?"

Perché la bocciatura del team di Andretti e poi il sì a General Motors: "“Abbiamo sempre detto che per noi è fondamentale avere sul tavolo un progetto di qualità da valutare nel medio e lungo termine. Quando abbiamo ricevuto la candidatura presentata da Andretti, il nostro parere è stato negativo, non perché non andasse bene Andretti, Mario è una leggenda, un'icona di questo sport ed anche è un amico. Semplicemente non abbiamo visto dietro il progetto la sostanza che reputiamo indispensabile".

"Le cose sono cambiate quando è scesa in campo la General Motors: abbiamo visto investimenti significativi con un piano decennale e ci siamo subito espressi favorevolmente perché crediamo che in questo caso il progetto possa portare valore aggiunto al sistema. Lo stiamo già vedendo adesso, stanno investendo sul mercato americano per promuovere la loro nuova iniziativa e questo garantisce un beneficio a tutta la Formula 1".

Ci sarà spazio per un eventuale dodicesimo team? "In merito a scelte future dobbiamo essere prudenti, valuteremo solo una candidatura di grandissima rilevanza perché credo che siamo già in una dimensione senza ulteriori spazi, anche considerando semplicemente gli aspetti logistici siamo già al limite. Allo stesso tempo vedo un grande interesse da parte di fondi e investitori interessati all’acquisto delle attuali franchigie, chiamiamole così, perché il valore di un team sta crescendo in maniera esponenziale e di conseguenza l'interesse a investire in Formula 1 sta aumentando anche dal punto di vista finanziario”.

2 Set [15:26]

Il capolavoro di Bearman
e del team Haas a Zandvoort

Massimo Costa - XPB Images

Partire dalla corsia box, tra l’altro dopo un deludente 19esimo tempo in qualifica, e tagliare il traguardo in sesta posizione. E su un circuito ostico come quello di Zandvoort, dove sorpassare non è proprio la cosa più facile da fare. La clamorosa impresa è riuscita a Oliver Bearman e al team Haas-Ferrari. Tanta bravura da parte del quasi rookie inglese, un po’ di fortuna per le safety-car chiamate in pista nei momenti migliori per lui, una strategia spesso azzeccata che ha coinvolto anche Esteban Ocon, decimo alla bandiera a scacchi.

Festa grande nel team americano, che per la quarta volta nel 2025 si ritrova entrambi i propri piloti a punti. Il top lo avevano raggiunto a Shanghai, con Ocon quinto e Bearman ottavo, 14 punti in un colpo solo. Questa volta ne sono arrivati 9, comunque tanti e importanti anche perché, per l’inglese, è questo il miglior piazzamento stagionale. Ma come ha fatto il pilota del Ferrari Driver Academy ha compiere una simile impresa.

A raccontarlo è lui stesso: “Non mi aspettavo di disputare una gara del genere. Siamo stati anche molto fortunati e a volte bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. La strategia è stata ben ponderata dagli ingegneri, la macchina si è rivelata estremamente veloce dopo la difficile qualifica e tutti i ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro in occasione dei pit-stop. Siamo dovuti partire dai box e non è stato il massimo, ma possiamo festeggiare la zona punti anche con Esteban, che ha concluso decimo. Stiamo crescendo gara dopo gara, non è facile, dobbiamo migliorare ancora in tanti aspetti, ma siamo sulla strada giusta”.

Bearman è partito dai box con le Pirelli hard perché erano state apportate modifiche ai componenti della power unit. Per operare in tal senso, il team Haas aveva dovuto infrangere il parco chiuso. Oliver ha disputato un primo stint lunghissimo, ben 54 giri dei 72 in programma prima di cambiare gli pneumatici e passare alle medie. Questo gli ha permesso di risalire in classifica e dopo il pit-stop si è ritrovato 11esimo.



Con le gomme “fresche”, Bearman ha cominciato ad attaccare chi lo precedeva riuscendo a superare Gabriel Bortoleto, Fernando Alonso e Pierre Gasly portandosi così in ottava posizione. Il ritiro di Lando Norris gli ha regalato la settima piazza, poi divenuta sesta per la doppia penalità comminata ad Andrea Kimi Antonelli. Meglio di così non si poteva proprio fare.

Ocon invece, anche lui male in qualifica avendo realizzato il 18esimo crono, come il compagno di squadra è scattato con pneumatici hard ed è stato bravo a guadagnare subito due posizioni nel corso del primo giro. Lungo anche il suo stint iniziale, 53 tornate, poi il cambio gomme avvenuto un attimo prima dell’ingresso della safety-car per l’incidente tra Antonelli e Leclerc. Da 14esimo,

il francese è poi risalito in 11esima posizione, divenuta la decima: “Sono stato un po’ sfortunato in occasione della seconda safety-car e in quel momento ho perso almeno quattro posizioni. Sono contento per la squadra che ha portato noi piloti in zona punti, c’è stata una grande intesa con il box e anche tra me e Oliver, in una occasione gli ho dato il DRS e abbiamo spinto forte insieme”.

Il 28enne Ocon, al 171esimo GP disputato, alla fine del 2024 aveva lasciato la Alpine non senza qualche polemica, trattato malissimo da Flavio Briatore che lo aveva messo a piedi prima dell’ultima gara per far posto a Jack Doohan. Questa stagione, sta vivendo una piccola rivincita. Pur con un piccolo team quale è quello di Gene Haas, ha incassato 28 punti, che sono 8 in più del suo ex compagno Pierre Gasly, rimasto in Alpine, squadra figlia di un grande costruttore quale è la Renault, ma che da tempo non ne azzecca una.



Bearman invece, di gare in F1 ne ha svolte 18, di cui una con la Ferrari a Jeddah rimpiazzando Carlos Sainz bloccato da appendicite. E in quella occasione, improvvisata all’ultimo minuto, Oliver aveva stupito tutti chiudendo settimo. Nonostante due annate in Formula 2 altalenanti, Bearman in F1 si sta ricavando un importante spazio. Non mancano gli errori, gli alti e bassi (come in F2), ma quando tutto gira al meglio lui si fa trovare presente.

E per farvi comprendere quanto Oliver ami il motorsport, in luglio, mentre dopo il GP di Silverstone trascorreva una breve vacanza in Svezia con la famiglia della sua fidanzata, si è impegnato allo spasimo per battere il record di una piccola pista di kart che si trovava nei pressi del suo alloggio. Non riuscendovi, le ha provate tutte per due giorni montando anche gomme nuove finché alla fine ce l’ha fatta. “Era diventata una cosa seria”, ha spiegato divertito Bearman.

“Il secondo giorno con pneumatici nuovi abbassavo la pressione ad ogni run, per due ore sono andato avanti così. Stavo a 3-4 decimi dal record, non potevo mollare. Pure la mia ragazza ci ha preso gusto e mi ha aiutato col kart. Alla fine è arrivato il giro perfetto e ho migliorato il record di mezzo secondo. Poi, dopo qualche giorno, mi hanno detto che il mio tempo era stato battuto!”.

31 Ago [17:38]

Piastri, le mani sul titolo
Hadjar fa miracoli, Antonelli disastri

Massimo Costa - XPB Images

Potrebbe essere il GP di Zandvoort quello che farà pendere la bilancia iridata verso Oscar Piastri? L'australiano della McLaren-Mercedes, ha dominato la non facile gara olandese mentre il suo primo rivale, il compagno di squadra Lando Norris, quando mancava una manciata di chilometri al traguardo, ha dovuto parcheggiare la sua MCL39 a bordo pista per la rottura del motore. Un guasto improvviso, che ha fatto precipitare Norris nel baratro dei 34 punti di distacco da Piastri.

Piastri ha meritato la vittoria; sicuro, determinato, freddo in ogni situazione, compresi i due momenti di safety-car in cui è ripartito forte prima su Norris poi su Max Verstappen. Norris invece, ha perso subito al via la posizione sull'olandese della Red Bull-Honda e ci ha messo qualche giro per riprendersi dallo shock. Dopo di che, ha recuperato su Verstappen passandolo deciso alla curva 1.

Il tentativo di Norris di recuperare su Piastri, un divario medio sui 3", pareva riuscire proprio nel finale quando i due piloti di Zak Brown erano separati da appena un secondo. Poteva accendersi un bel duello tra i due della McLaren nei giri conclusivi, e invece una fumata bianca, che non è quella radiosa dell'annuncio del nuovo Papa, bensì quella disperante che precede il decesso della power unit Mercedes, ha messo fine alla volitiva prestazione di Norris.

Il cammino verso Abu Dhabi è ancora lungo, sono nove le gare in calendario da disputare, ma 34 punti sono veramente tanti e considerando che le due McLaren spesso dominano, e la differenza tra i due ad ogni corsa può essere di 7 punti, quelli che passano tra il vincitore e il secondo classificato, Norris deve sperare in un ritiro di Piastri per rientrare in gioco. Brutto a dirsi, ma è la verità.

Il ritiro del britannico ha portato in seconda posizione Verstappen. Le ha provate tutte la Red Bull, montandogli gomme medie e non hard al primo pit-stop, poi anche le soft nella seconda sosta, ma non c'è stato niente da fare, troppo superiori le due McLaren. E dire che Verstappen, con un colpo di genio, aveva superato subito Norris, rischiando anche tantissimo tra la curva 2 e la 3 (controllo della monoposto eccezionale), ma man mano che la gara si dipanava, la sua RB21 ha perso il passo arrivando ad avere anche 13" di distacco dal leader Piastri.

Verstappen è apparso comunque felice della seconda piazza davanti al suo incredibile pubblico e pur essendosi messo il cuore in pace per quanto concerne le speranze iridate, chissà, magari il secondo posto ora può essere più vicino anche se 70 punti da recuperare su Norris sono tantini. La Red Bull ha ritrovato in zona punti Yuki Tsunoda, nono dopo essere partito 12esimo. Una gara piena di duelli la sua, alla fine premiata con 2 punticini. Per ben otto gare consecutive, Tsunoda non aveva portato punti al team.



Clamoroso il doppio ritiro per incidenti della Ferrari. Uno zero nella casella del campionato costruttori che potrebbe pesare non poco nel confronto con la Mercedes, ora a meno 12 punti. E' accaduto che Lewis Hamilton, mentre inseguiva fin dal via George Russell, alla curva 3 è arrivato leggermente troppo veloce, è andato fuori linea, troppo largo, andando a picchiare contro il muro. Peccato perché Hamilton si era presentato a Zandvoort in piena forma, mentalmente positivo e veloce quanto Charles Leclerc.

E proprio il monegasco si è reso protagonista di un notevole sorpasso su Russell nei primi metri del Gran Premio. Poi, dopo il pit-stop che lo aveva ricacciato dietro alla Mercedes, ha compiuto un memorabile sorpasso alla variante sempre su Russell. Ritrovata la quinta posizione, Leclerc è stato chiamato al secondo pit-stop per montare le soft. Rientrato in pista appena davanti ad Andrea Kimi Antonelli, alla curva 3 è stato letteralmente centrato dal bolognese e la sua corsa è finita lì, più o meno dove l'aveva conclusa Hamilton.



Riassumendo, per la Ferrari punti buttati, ma a Zandvoort la SF25 ha sofferto e il podio era ben lontano dalle possibilità. Lo conferma il fatto che Leclerc non è mai riuscito ad attaccare seriamente la Racing Bulls-Honda di Isack Hadjar, protagonista di una gara memorabile. Il francese, quarto in qualifica, ha sempre tenuto tale posizione resistendo prima a Leclerc, poi a Russell, infine tenendo il passo di Verstappen davanti a lui. E quando Norris si è fatto da parte, gli si sono spalancate le porte del podio, il primo nella sua ancora breve carriera in F1.

Abbiamo sempre descritto Hadjar come il miglior rookie del Mondiale considerando che non corre per un top team, bensì per la pur ottima Racing Bulls. E a Zandvoort, non solo ha concluso il suo primo Gran Premio tra i primi cinque al traguardo, ma si è preso il lusso di salire sul podio per la gioia del team Racing Bulls di Faenza e sotto lo sguardo soddisfatto del suo mentore Helmut Marko. E' andata peggio al compagno Liam Lawson, coinvolto in un contatto con Carlos Sainz mentre era ottavo.



Dietro ad Hadjar, la Mercedes di Russell, buon quarto, ma sul quale pesano i due sorpassi subìti, e sopra descritti, da Leclerc. Ha comunque portato punti a Toto Wolff, cosa che non ha fatto Antonelli. Aveva disputato una buona gara, conclusa in sesta posizione, ma l'ha combinata grossa andando a speronare inutilmente Leclerc e rimediando così 10" di penalità. Non solo. Antonelli ha aggiunto 5" di penalità perché quando è rientrato ai box dopo quel contatto, per sostituire la ruota anteriore destra danneggiata, non ha rispettato il limite di velocità. E così è stato classificato 16esimo.

Nelle ultime nove gare, Antonelli ha portato alla Mercedes 16 punti: 15 per il terzo posto magico di Montreal, 1 per il decimo posto di Budapest. Nelle altre sette corse, è rimasto fuori dalla top 10. Russell, in quelle nove gare, ha recuperato 91 punti. Confronto piuttosto pesante per Antonelli benché a suo favore giochi il fatto di essere un rookie. Ma 15 GP si sono già svolti, guida pur sempre una Mercedes che è terza nel mondiale costruttori, e per la seconda volta ha eliminato un avversario: a Zandvoort è toccato a Leclerc, a Spielberg aveva travolto Verstappen.

Non si è festeggiato soltanto nel box Racing Bulls. Anche in quello Williams e Haas si è stappato per risultati importanti. Alexander Albon ha portato la Williams in una insperata quinta posizione partendo dalla 15esima casella. Un recupero notevole, motivato anche delle scelte perfette della squadra in occasione delle safety-car. Stesso discorso per Oliver Bearman. Partire dai box e concludere sesto è qualcosa di magico per il quasi rookie inglese della Haas. Tanti duelli, bei sorpassi, una gara che definiremmo dura e premiata dal suo miglior risultato in questo mondiale. E la Haas, ritrova anche i punti del decimo posto di Esteban Ocon.

La Aston Martin-Mercedes ha piazzato in top 10 sia Lance Stroll, finalmente utile alla causa di papà e settimo all'arrivo, e Fernando Alonso, ottavo. Buona gara per entrambi, forse qualche scelta non perfetta del team in occasione dei pit-stop. Ha sfiorato la zona punti un rigenerato Franco Colapinto con la Alpine-Renault, mentre questa volta la Sauber-Ferrari è rimasta lontana dalle zone che contano.


 
Domenica 31 agosto 2025, gara

1 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 72 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda)  1"271
3 - Isack Hadjar (Racing BUlls-Honda) - 3"233
4 - George Russell (Mercedes) - 5"654
5 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 6"327
6 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 9"044
7 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 9"497
8 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 11"709
9 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 13"597
10 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 14"063
11 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 14"511
12 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 17"063
13 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 17"376
14 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 19"725
15 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 21"565
16 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 22"029 **
17 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 23"629

** 10" + 5" di penalità

Ritirati
Lando Norris
Charles Leclerc
Lewis Hamilton

Il campionato piloti
1.Piastri 309; 2.Norris 275; 3.Verstappen 205; 4.Russell 184; 5.Leclerc 151; 6.Hamilton 109; 7.Antonelli, Albon 64; 9.Hulkenberg, Hadjar 37; 11.Stroll 32; 12.Alonso 30; 13.Ocon 28; 14.Gasly, Lawson 20; 16.Sainz, Bearman 16; 18.Bortoleto 14; 19.Tsunoda 12

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 584; 2.Ferrari 260; 3.Mercedes 248; 4.Red Bull-Honda 214; 5.Williams-Mercedes 80; 6.Aston Martin-Mercedes 62; 7.Racing Bulls-Honda 60; 8.Sauber-Ferrari 51; 9.Haas-Ferrari 44; 10.Alpine-Renault 20.

31 Ago [16:59]

Zandvoort - La cronaca
Piastri domina, Norris ritirato
Fuori per incidenti Leclerc e Hamilton

Piastri vince il GP di Olanda a Zandvoort precedendo un volitivo Verstappen e un grandissimo Hadjar

Piastri fa tutto bene, Verstappen non può far niente contro di lui. Si profila il primo podio in F1 per il rookie Hadjar con la Racing Bulls, team che ha la sede a Faenza

69° giro di 72 - Riprende la gara, Piastri è freddissimo e non permette a Verstappen di avvicinarsi. Hadjar tiene la terza posizione ma è insidiato da Russell

Piastri deve stare attento a Verstappen che ha le soft e proverà di tutto per vincere

68° giro - Il ritiro di Norris è un macigno per lui perché perde punti pesantissimi nella lotta per il mondiale con Piastri

66" giro di 72 - Colpo di scena, si ritira per rottura del motore Norris. Entra la safety-car. Piastri comanda su Verstappen e Hadjar, ora virtualmente sul podio. Poi Russell Albon Antonelli Bearman Stroll Alonso Gasly Tsunoda Ocon Hulkenberg Colapinto Lawson Bortoleto Sainz

Altra penalità per Antonelli, questa volta per velocità eccessiva in corsia box: 5" che si sommano ai precedenti 10" per l'incidente con Leclerc

Norris allunga su Verstappen che anche con le soft non riesce ad essere incisivo rispetto alle due McLaren che hanno le hard

58° giro - Riparte la gara e Piastri riesce ad allungare subito su Norris che è pressato da Verstappen

Hanno montato gomme soft Verstappen Hadjar Russell Albon Antonelli Tsunoda mentre Piastri e Norris proseguono con le hard

57° giro di 72 - In regime di SC Piastri Norris Verstappen Hadjar Russell Albon Antoneli Gasly Alonso Bortoleto Bearman Stroll Tsunoda Ocon Colapinto Hulkenberg Lawson Sainz

10" di penalità per Antonelli per avere provocato l'incidente con Leclerc

55° giro - Leclerc dice al proprio box che non era necessario cambiare le gomme e che poteva continuare fino alla bandiera a scacchi con quelle che aveva

Antonelli raggiunge i box e riesce a riprendere la gara dopo il danno alla ruota anteriore destra

Entra la safety-car

Leclerc rientra davanti ad Antonelli, il bolognese lo attacca alla curva 3 ma lo sperona clamorosamente. Leclerc è ritirato.

53° giro - ai box anche Leclerc per il secondo pit e per montare gomme soft

52° giro di 72 - Secondo pit per Antonelli che monta gomme soft

Sainz è sanzionato di 10" per il contatto con Lawson nei giri precedenti

I commissari sportivi hanno deciso che il sorpasso di Leclerc su Russell, piuttosto al limite, sarà preso in considerazione a fine gara, ascoltando entrambi i piloti

43° giro - Norris riduce a 1"4 il distacco da Piastri

42° giro - Russell ha qualche problema al fondo vettura e viene fatto rallentare per far passare Antonelli, ora sesto

Secondo pit-stop per Alonso al giro 41

37° giro di 72 - Piastri ha 1"8 su Norris mentre Verstappen è terzo e non perde terreno come prima dell'intervento della safety-car.

L'olandese è a un paio di secondi da Norris. Hadjar è quarto a 1"2 da Verstappen. Dietro ad Hadjar si è riportato Leclerc dopo il bel sorpasso a Russell. Settimo è Antonelli che ha 3" su Albon, poi Stroll Ocon Bearman Tsunoda Alonso Gasly Colapinto Bortoleto Hulkenberg, a 1 giro Sainz Lawson
Bel sorpasso anche di Antonelli su Albon alla curva 1 per il settimo posto

La gara riprende e alla variante Leclerc è durissimo su Russell, spettacolare sorpasso con due ruote nella ghiaia

Sul rettifilo di arrivo c'è a centro pista un detrito in carbonio che può essere pericoloso e va in azione la virtual safety car

Nonostante la safety-car avesse raggruppato tutti, Piastri ha allungato forte ed ha 1"8 su Norris e 3"6 su Verstappen. Hadjar tiene il quarto posto davanti a Russell e Leclerc, poi Albon Antonelli Stroll Ocon Bearman Tsunoda Alonso Gasly Colapinto Bortoleto Hulkenberg Sainz Lawson

Lawson e Sainz sono entrati in contatto alla prima curva, mostra il replay, mentre erano settimo e ottavo, e sono rientrati ai box per cambiare le gomme forate ripartendo con le soft

Antonelli trae vantaggio dal problema di Sainz e Lawson ed ora è ottavo

27° giro - Riparte la gara, procedono lentamente Sainz e Lawson, forse per un contatto alla curva 1

In occasione del pit-stop la Red Bull ha scelto di montare a Verstappen gomme medie e non hard per essere più aggressivi

26° giro - In safety-car, Piastri Norris Verstappen Hadjar Russell Leclerc Lawson Sainz Ocon Albon Antonelli Stroll Bearman Alonso Tsunoda Gasly Colapinto Bortoleto Hulkenberg

In questa situazione ci ha rimesso Leclerc che ha perso una posizione a vantaggio di Russell

Situazione favorevole per cambiare le gomme e difatti tutti entrano ai box per montare le hard.

Hamilton commette un errore e sbatte contro il muro. Safety-car

23° giro - Cambio gomme per Leclerc che riparte con le hard

22° giro - Piastri aumenta a 3"5 il vantaggio su Norris, Verstappen è a 13"5, Hadjar tiene Leclerc a 1"2. Russell è sesto davanti a Hamilton che chiede di anticipare la sosta

Cade qualche goccia di pioggia, ma non tale da impensierire

20° giro - Pit per Tsunoda da soft a hard, Hulkenberg e Colapinto mettono anche loro le hard

19° giro - Pit stop per Alonso, che era 13esimo, e monta gomme hard

18° giro - Piastri e Norris sono divisi da 3", Verstappen è crollato a 10"2 e Hadjar non riesce a prenderlo essendo a 2"5. Sono le McLaren a tenere un passo elevatissimo

Le due McLaren, separate da 3"2, hanno fatto il vuoto. Verstappen, terzo, è a 7" da Piastri che conduce davanti a Norris. Hadjar è a 1"8 da Verstappen ed ha sempre alle spalle Leclerc. Hamilton ha perso qualche decimo da Russell, sesto.

E' molto interessante il duello per il quarto posto tra la Racing Bulls di Faenza e la Ferrari di Maranello, un confronto tra Romagna ed Emilia!

10° giro - Piastri ha ora 4"3 su Norris e 6" su Verstappen con una Red Bull lontanissima dall'avere una buona prestazione. Hadjar è a 2" da Verstappen e tiene dietro di sè Leclerc. A 2" dal ferrarista c'è Russell seguito da vicino da Hamilton. Antonelli è 12esimo dietro a Tsunoda

6° giro - Norris si è ripreso mentalmente, raggiunge Verstappen e lo supera senza esitazioni alla curva 1

Bortoleto nel tentativo di resistere a Stroll che lo ha passato alla variante ha danneggiato l'ala anteriore

Piastri porta il vantaggio su Verstappen a 2", Norris sembra essere scioccato dall'aver perso la posizione sulla Red Bull ed è a 4" dal compagno di squadra. Dietro di lui, un ottimo Hadjar tiene a bada Leclerc e Russell

2° giro - Piastri ha 1"5 su Verstappen seguito da Norris Hadjar Leclerc Russell Hamilton Lawson Sainz Albon Tsunoda Antonelli Alonso Gasly Colapinto Ocon Hulkenberg Bortoleto partito male, poi Stroll e Bearman

Leclerc ha superato Russell portandosi in quinta posizione e va all'attacco di Hadjar

Piastri parte al comando, Verstappen attacca Norris e lo supera poi alla curva 2 perde il controllo della sua Red Bull, ma riesce a tenere in pista la sua Red Bull e a rimanere davanti all'inglese

E' iniizato il giro di ricognizione

Con le gomme soft partono Colapinto e Hulkenberg, con le dure Ocon e Bearman. Tutti gli altri sono con le medie

Bearman, solo 19esimo in qualifica con la Haas, parte dai box. E' stato deciso di togliere la vettura dal parco chiuso per modificare il set-up

Mancano 10 minuti al via del GP di Olanda, sul circuito di Zandvoort situato a pochissimi metri dal mare. La temperatura aria è di 20 gradi, quella dell'asfalto di 29, e per le 16 è prevista pioggia secondo il meteo F1 che... spesso non ci azzecca.

Oramai è una questione tra loro due: Oscar Piastri e Lando Norris. Per gli altri, solo le briciole. Il discorso per la vittoria finale nel Mondiale F1 è riservato ai due piloti McLaren, il team di Zak Brown che sta dominando la stagione proprio come lo ha fatto la Red Bull negli ultimi anni e ancora prima la Mercedes. La F1 vive di cicli e sarà interessante vedere se anche con le nuove regole tecniche che entreranno in vigore dal prossimo anno, e che dovrebbero azzerare gli attuali valori, la McLaren saprà imporsi.

30 Ago [16:08]

Zandvoort - Qualifica
Piastri beffa Norris per 12 millesimi
Hadjar splendido quarto

Massimo Costa - XPB Images

Che beffa per Lando Norris. Travolgente nelle tre sessioni libere, primo al termine del Q2 con il tempo di 1'08"874, l'inglese della McLaren-Mercedes ha fallito l'assalto alla pole venendo battuto dal compagno di squadra Oscar Piastri per appena 12 millesimi. Decisivo per loro il primo tentativo, con Piastri che ha subito segnato il crono di 1'08"662 e Norris che ha realizzato il tempo di 1'08"674.

Nel secondo push, entrambi non si sono migliorati permettendo a Max Verstappen, ottimo terzo con la Red Bull-Honda, di avvicinarsi fino a 263 millesimi col tempo di 1'08"925. L'olandese è così sceso dal suo primo crono di 1'09"048 riuscendo a superare il muro dell'1'08".

Piastri ha così portato a cinque le pole stagionali che sono anche quelle conquistate nella sua carriera, tutte quest'anno. L'australiano è stato freddo e implacabile trovando chissà dove quei 12 millesimi che gli hanno consentito di battere Norris. L'inglese non l'ha presa neanche troppo male, la gara è lunga, potrebbe anche piovere, e tutto per Lando è ancora aperto.

Notevole la prestazione di Verstappen che è riuscito ad accorciare il divario dalle McLaren, nelle libere sempre sul mezzo secondo. Un salto in avanti notevole che, invece, non è riuscito a compiere il suo compagno Yuki Tsunoda, 12esimo e quindi fuori dal Q3. E se dovesse piovere, state certi che Verstappen farà di tutto per mettere nel mirino le due McLaren per puntare ad un risultato che, con pista asciutta, appare improbabile. Quale? La vittoria naturalmente.

Stellare Isack Hadjar. Con la Racing Bulls-Honda, il rookie francese ha trovato la via per conquistare una incredibile quarta posizione (1'09"208), equivalente alla seconda fila, miglior risultato 2025 per lui e per il team di Faenza. Hadjar, prima di questo capolavoro su un tracciato vecchio stile che non permette la minma sbavatura, aveva ottenuto come miglior qualifica la quinta posizione a Monte Carlo. Abbiamo detto tutto. Per lui è la ottava volta su quindici qualifiche che riesce a entrare nel Q3 con un team di centro classifica. Non male anche Liam Lawson, ottavo con la seconda Racing Bulls.



Hadjar si è messo dietro George Russell che puntava ad essere il primo dei non McLaren. Ci era riuscito nel terzo turno libero, ma qualcosa è mancato in qualifica. L'inglese della Mercedes è quinto senza convincere troppo. E' anche stato graziato dai commissari sportivi, per lui nessuna penalità per la pericolosa manovra nella sessione libera di questa mattina, solo una multa. Ha invece fallito l'accesso al Q3 Andrea Kimi Antonelli, 11esimo. Per lui ancora una delusione, terza volta consecutiva che non entra nella top 10 rimanendo distante dal compagno.

Ferrari deludente. Charles Leclerc, non immune da errori, è sesto davanti a Lewis Hamilton per 5 centesimi. Se si vuol vedere il bicchiere mezzo pieno, va sottolineata la buona vena di Hamilton rispetto alle ultime prove. Per il resto, Zandvoort ha esaltato le difficoltà della SF25, nata male si sa e le cui correzioni cammin facendo a volte funzionano a volte no.

Carlos Sainz è nono con la Williams-Mercedes che ha visto fallire l'approdo in Q3 di Alexander Albon. Per Sainz è soltanto la settima volta che è riuscito a entrare nel Q3. Delusione in casa Aston Martin-Mercedes. Pareva essere la sorpresa del weekend dopo gli ottimi risultati conseguiti nelle libere, ma alla fine Fernando Alonso è appena decimo, Lance Stroll si conferma inutile andando a sbattere subito nei primi giri del Q1. A oggi ha portato la AMR25 in Q3 solo in due occasioni contro le sette del 44enne Alonso.

Questa volta nessun colpo a sopresa è arrivato dalla Sauber-Ferrari. Gabriel Bortoleto, che era entrato nel Q3 in Belgio e in Ungheria, ha concluso 13esimo con Nico Hulkenberg addirittura subito out nel Q1, 17esimo. Poca gloria anche per la Alpine-Renault, con Pierre Gasly in difficoltà, e per la Haas-Ferrari. ultimissima.

Sabato 30 agosto 2025, qualifica

1 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'08"662 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'08"674 - Q3
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'08"925 - Q3
4 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'09"208 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'09"255 - Q3
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'09"340 - Q3
7 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'09"390 - Q3
8 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'09"500 - Q3
9 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'09"505 - Q3
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'09"630 - Q3
11 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'09"493 - Q2
12 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'09"622 - Q2
13 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'09"622 - Q2
14 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'09"637 - Q2
15 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'09"652 - Q2
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'10"104 - Q1
17 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'10"195 - Q1
18 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'10"197 - Q1
19 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'10"262 - Q1
20 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - senza tempo - Q1

30 Ago [12:48]

Zandvoort - Libere 3
McLaren imprendibili, Norris leader

Massimo Costa - XPB Images

E' un vero e proprio dominio quello della McLaren e di Lando Norris sul circuito di Zandvoort. Il pilota inglese ha occupato la prima posizione in tutte e tre le sessioni non concedendo nulla al compagno di squadra, nonché leader del campionato, Oscar Piastri. Norris nel terzo turno è riusicto a scendere sotto l'1'09" ottenendo il crono di 1'08"972. L'australiano invece, si è fermato sul 1'09"214 con un distacco importante considerando la brevità del tracciato: 0"242.

Gli altri sono lontanissimi. George Russell, salito in terza posizione con la Mercedes che pare essere cresciuta molto rispetto alla prima sessione, ha rimediato un divario abissale, 0"886. Solitamente quando si corre su circuiti da 70 secondi circa, i piloti sono racchiusi in pochi decimi e invece, a Zandvoort, la McLaren ha messo quasi nove decimi tra Norris e Russell. Incredibile. Resta da vedere se anche in qualifica si ripeteranno le medesime prestazioni.

Russell è a rischio penalità per la griglia di partenza. Se Piastri se l'è cavata con una multa (al team) per il leggero contatto in corsia box proprio con Russell avvenuto nel secondo turno, il pilota Mercedes ha rischiato di creare un grosso incidente. Fernando Alonso stava percorrendo il suo giro veloce quando, in uscita dall'ultima curva, si è buttato sulla destra per superare Russell, il quale procedeva lentamente.

Quest'ultimo non ha guardato gli specchietti e repentinamente si è spostato verso destra per entrare in corsia box. Alonso è stato lesto a capire la situazione evitando un contatto che poteva avere gravi conseguenze ed è entrato in pit-lane, mentre Russell ha virato verso sinistra all'ultimo compiendo poi un altro giro. A occhio, tre posizioni sullo schieramento di partenza ci stanno tutte, la decisione è nelle mani dei commissari sportivi.

Sessione positiva per la Williams-Mercedes che ha piazzato Carlos Sainz in quarta posizione ed Alexander Albon in settima. Per lo spagnolo una prova interessante dopo un periodo non facile. Ha il fiatone la Red Bull-Honda. Max Verstappen è quinto a 0"953 da Norris, Yuki Tsunoda ha chiuso 12esimo. Grandi protagoniste venerdì, le Aston Martin-Mercedes sono in top 10, ma non nelle vicinanze della McLaren. Lance Stroll è ottavo ed ha riscattato l'incidente che lo ha visto protagonista nella seconda sessione, Alonso è decimo, ma il suo giro buono glielo ha rovinato Russell.

Ferrari mogia con Charles Leclerc sesto, ma a 0"966 da Norris. Lewis Hamilton ha commesso il suo errore quotidiano, questa volta alla curva 3, e lo troviamo soltanto 14esimo. Tra le due Aston Martin si è infilato il sempre veloce Isack Hadjar con la Racing Bulls-Honda, ottimo nono. Il suo compagno Liam Lawson è 11esimo.

Andrea Kimi Antonelli ha avuto un problema al cambio poi, nel rettifilo finale mentre sventolava la bandiera a scacchi, è stato rallentato da Tsunoda e Stroll. Antonelli è così 17esimo. Pierre Gasly aveva iniziato bene ne primo turno inserendosi in decima piazza, questa sessione l'ha conclusa da 19esimo davanti al compagno Franco Colapinto completando il disastro Alpine-Renault. Tra l'altro, l'argentino è anche riuscito a ostacolare il francese...

Sabato 30 agosto 2025, libere 3

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'08"972 - 16 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'09"214 - 15
3 - George Russell (Mercedes) - 1'09"858 - 17
4 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'09"913 - 23
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'09"925 - 20
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'09"938 - 23
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'10"099 - 22
8 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"103 - 24
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'10"166 - 21
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"232 - 20
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'10"300 - 17
12 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'10"349 - 19
13 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'10"361 - 21
14 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'10"373 - 20
15 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'10"595 - 19
16 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari)  - 1'10"599 - 24
17 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'10"697 - 31
18 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'10"801 - 18
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'10"963 - 24
20 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'11"054 - 21

29 Ago [17:11]

Zandvoort - Libere 2
Norris si ripete, Alonso sorprende

Massimo Costa - XPB images

Lando Norris si è confermato al comando nel secondo turno libero di Zandvoort. L'inglese è sceso sotto l'1'10" realizzando il crono di 1'09"890 e al secondo posto non c'è il compagno in McLaren Oscar Piastri, bensì il sorprendente Fernando Alonso con la Aston Martin-Mercedes. Quarto nella prima sessione, lo spagnolo, 44 anni compiuti lo scorso 29 luglio (un mese esatto fa), ha mantenuto la "verdona" al vertice chiudendo a 87 millesimi da Norris. Piastri è terzo, a 2 millesimi da Alonso. Tutti e tre molto vicini ed è veramente inattesa la posizione della AMR25.

Quarto, ma più staccato ritrovandosi a 384 millesimi, divario pesante considerando la brevità del tracciato, è la Mercedes di George Russell. Il pilota di Toto Wolff è stato protagonista incolpevole di un contatto in corsia box con Piastri. L'australiano stava per fermarsi nella piazzola di Norris, per errore, quindi ha sterzato a sinistra per poi ritrovare il suo spazio, ma in quel momento arrivava Russell che ha bloccato le ruote anteriori urtando leggermente la McLaren. Vedremo se questa svista di Piastri avrà, per i commissari sportivi, conseguenze.

La Red Bull-Honda è quinta con Max Verstappen, non felice di essere a mezzo secondo da Norris. Ma come ha voluto specificare, al titolo iridato non ci pensa proprio, quello è un discorso per i piloti McLaren. In risalita la Ferrari benché lontana dalla McLaren. Lewis Hamilton è sesto, per lui un altro testacoda, a 848 millesimi da Norris mentre Charles Leclerc è ottavo a 0"944. Riscontri cronometrici sconfortanti.



Tra le due Ferrari, Yuki Tsunoda con la seconda Red Bull, raramente così vicino a Verstappen. Nella top 10 troviamo con piacere Franco Colapinto. L'argentino è nono e chissà che non abbia trovato la via per uscire dal tunnel. Decimo un convincente Nico Hulkenberg con la Sauber-Ferrari di poco davanti a un veloce Oliver Bearman con la Haas-Ferrari. Andrea Kimi Antonelli dopo l'errore nei primissimi giri del turno iniziale, è 12esimo a 9 decimi dal compagno Russell. Per il bolognese un venerdì tutto in salita.

Da registrare un paio di "impeding" con Tsunoda che ha bloccato Leclerc e lo stesso pilota Ferrari che ha messo in difficoltà Alexander Albon, costretto a tagliare la variante, curve 11-12. Albon successivamente è poi finito fuori alla curva 1 danneggiando l'ala anteriore. Ben più pesante l'incidente di Lance Stroll. Il canadese ha completamente sbagliato l'approccio alla curva 3, parabolica, andando a cozzare contro le barriere e distruggendo tutta la parte destra della sua Aston Martin. Sfortunato Isack Hadjar che ha percorso appena un giro per problemi alla power unit Honda.



Venerdì 29 agosto 2025, libere 2

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'09"890 - 27 giri
2 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'09"977 - 19
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'09"979 - 28
4 - George Russell (Mercedes) - 1'10"274 - 25
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'10"478 - 23
6 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'10"738 - 22
7 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'10"795 - 26
8 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'10"834 - 23
9 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'10"957 - 26
10 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'11"080 - 25
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'11"113 - 26
12 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'11"185 - 21
13 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'11"320 - 25
14 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'11"339 - 25
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'11"361 - 23
16 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'11"682 - 30
17 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'11"756 - 16
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'11"975 - 7
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'12"122 - 28
20 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - senza tempo - 1

29 Ago [13:48]

Zandvoort - Libere 1
Norris spacca il cronometro

Massimo Costa - XPB Images

La Formula 1 torna in azione dopo appena due settimane di pausa estiva. E sul breve tracciato olandese di Zandvoort, appena 70 secondi per un giro e si scenderà ulteriormente, la McLaren-Mercedes si è subito presentata piazzando Lando Norris e Oscar Piastri davanti a tutti. Non poteva essere diversamente e anche se siamo appena all'inizio del weekend, e sul circuito orange dove non c'è spazio per chi non è "Verstappiano", da come i due piloti di Zak Brown si sono presentati, l'idea è che non ci sarà molto spazio per gli altri.

Divisi da 9 punti nella classifica del mondiale, con Piastri leader davanti al compagno, è stato proprio Norris a mettere la museruola all'australiano con una super prestazione. Il suo tempo finale è stato di 1'10"278, tre decimi più rapido di Piastri che nonostante i tentativi di far meglio, si è dovuto accontentare della seconda posizione. Certo è solamente la prima sessione, ma il botta e risposta tra i due piloti McLaren è significativo. E 3 decimi su una pista di soli 70" sono tanti.

Sorprendente la Aston Martin-Mercedes che ha fatto suoi il terzo e quarto posto con Lance Stroll e Fernando Alonso nell'ordine. Lo spagnolo proprio ieri lamentava il fallimento degli aggiornamenti portati nelle ultime gare per le AMR25, ma a Zandvoort le monoposto "verdone" sembrano essere molto veloci. Vediamo se nel prosieguo del weekend olandese, le Aston Martin riusciranno a rimanere al vertice dopo questo brillante inizio.

Buono lo spunto di Alexander Albon che ha portato al quinto posto la Williams-Mercedes. Sono ben cinque, nelle prime cinque posizioni, le power unit Mercedes. Per ora soltanto sesto Max Verstappen con la Red Bull-Honda. L'idolo di casa nel finale, quando i piloti dopo la bandiera a scacchi fanno le prove di partenza, ha commesso un bizzarro errore alla prima curva andando dritto e sprofondando nella ghiaia.

Non un buon avvio per la Mercedes, settima con George Russell, lungo alla Tarzan (e quindi dietro ai team che impiegano il motore tedesco come clienti) e ultima con Andrea Kimi Antonelli. Il 18enne bolognese non si è presentato nel migliore dei modi dopo le ferie, finendo fuori pista alla curva 9 dopo appena 6 giri. Nella top 10 Carlos Sainz con la seconda Williams, ottavo, uno scintillante Gabriel Bortoleto, nono con la Sauber-Ferrari, e Pierre Gasly, con la sempre claudicante Alpine-Renault. Molto vicine nelle prestazioni le due Racing Bulls-Honda con Liam Lawson e Isack Hadjar, 11esimo e 12esimo.

E la Ferrari? Erano andati in vacanza con i positivi risultati di Spa, Charles Leclerc terzo, e la pole di Budapest a cui era seguita la quarta posizione in gara, sempre col monegasco. Ebbene, la prima sessione di Zandvoort vede le Rosse disperse in 14esima e 15esima posizione con Leclerc e Lewis Hamilton, protagonista di una giravolta innocua. Via radio, Leclerc negli ultimi giri compiuti si è lamentato non poco affermando "Siamo distanti anni luce dalle McLaren".

Venerdì 29 agosto 2025, libere 1

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'10"278 - 35 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'10"570 - 32
3 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"779 - 25
4 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"841 - 25
5 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'11"171 - 33
6 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'11"218 - 24
7 - George Russell (Mercedes) - 1'11"386 - 29
8 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'11"458 - 33
9 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'11"509 - 30
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'11"613 - 30
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'11"753 - 29
12 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'11"772 - 30
13 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'11"875 - 30
14 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'11"951 - 32
15 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'11"960 - 28
16 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'12"126 - 24
17 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'12"144 - 29
18 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'12"276 - 27
19 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'12"564 - 30
20 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'14"275 - 6

28 Ago [17:19]

La Sauber a punti da sei gare
I "compiti a casa" che fanno la differenza

Davide Attanasio - XPB Images

Come ha fatto la Sauber C45 a passare da essere, nelle prime corse, il progetto fanalino di coda della Formula 1 fino a emergere come una delle squadre più in forma dello schieramento della massima categoria del motorsport? Attraverso
un'intervista al direttore tecnico James Key ad opera della testata britannica The Race, è stato possibile scoprire degli interessanti retroscena, che ci aiuteranno nell'analisi di questo interessante caso.

A inizio stagione, la vettura era semplicemente lenta. Ma non solo. Per certi versi è stato uno shock per la squadra di Hinwil, pronta a diventare ufficialmente Audi nel 2026. "Siamo rimasti sorpresi dal comportamento della macchina sin dai test del Bahrain e poi a Melbourne", ha dichiarato Key. "Così come nel 2024, quello che ci diceva il simulatore non si traduceva poi in pista".

Nel 2024, grazie a un aggiornamento portato a fine annata, Zhou Guanyu, ottavo in Qatar, era riuscito a mettere a segno quelli che si sarebbero poi rivelati gli unici punti di una stagione conclusa al decimo e ultimo posto della classifica costruttori. In Sauber si aspettavano dunque di continuare sulla scia di quel risultato, anche perché, salito in macchina Nico Hülkenberg nei test post-stagionali di Yas Marina, il suo feedback era stato positivo.



E invece no. Certo, su una bagnata Melbourne il tedesco era riuscito ad agguantare una preziosa settima posizione, ma quel risultato era stato maggiormente frutto di una strategia azzeccata più che di un razionale "causa-effetto". E a dimostrazione di questo, nei successivi sette appuntamenti - quindi fino a Monte Carlo - quella dell'Albert Park si sarebbe rivelata l'unica top 10 messa a referto.

La C45, nello stato di Victoria, già rispetto ai test in Medio Oriente, aveva con sé una nuova ala anteriore, un nuovo fondo e una nuova carrozzeria. Sarebbe poi arrivato qualcosa in Giappone, ma - Key prosegue - "siamo tornati indietro e abbiamo fatto i cosiddetti compiti a casa dietro le quinte affinché l'aggiornamento inizialmente previsto per Imola sarebbe stato introdotto due gare più tardi a Barcellona".

I problemi più gravi del progetto in questione, riguardavano sì una certa "inconsistenza", per meglio dire imprevedibilità, nel comportamento della monoposto, ma soprattutto la situazione era critica nel fronteggiare l'aria sporca, con le turbolenze che compromettevano in maniera drastica, assai più del normale, la cosiddetta "guidabilità" del mezzo. Non che con l'aria pulita le cose andassero bene...



Fare "i compiti a casa" è stato quindi determinante. Ma cosa intende Key quando usa questa espressione? "Ciò che è emerso è che vi erano problemi nell'accuratezza e nella correlazione degli strumenti simulativi, e per trovarli abbiamo dovuto scavare a fondo". Per semplificare il discorso, con il modo di lavorare precedente non si riuscivano a cogliere determinate criticità. E attenzione, si sta parlando di dettagli.

Ancora l'ingegnere inglese con una metafora efficace: "Immaginate un'equazione lunghissima che abbia come incognita la risoluzione di una macchina di F1. Più o meno tutti sanno la risposta, quindi si arriva a venirne a capo per metà, ma l'altra parte di quella stringa è una zona grigia". Ergo, chi ha gli strumenti migliori, quelli che ti portano a fare determinati sillogismi, avrà maggiori possibilità di rendere più nitida quell'area così nebbiosa. 

Per rendere l'idea di quanto si sia arrivati a un livello di estremità notevole, ciò riguarda anche la robustezza della carrozzeria. "Abbiamo effettuato delle riprese sotto il fondo e abbiamo notato che le componenti si muovevano in una maniera per così dire inaspettata. Tra le altre cose abbiamo quindi cercato di migliorare procedure e precisione nel reparto del controllo qualità".



A Montmeló, come da programma, è stato dato il via libera al primo importante pacchetto di aggiornamenti. Montato il venerdì sulla vettura di Hülkenberg, l'esperto teutonico aveva dato il nullaosta, e così il tutto è stato assemblato anche sulla C45 del compagno Gabriel Bortoleto nella giornata della qualifica. E pure il brasiliano, similarmente a Nico, aveva subito notato come la monoposto fosse molto più prevedibile.

E a una maggiore prevedibilità, per chi non lo sapesse, corrisponde una maggiore guidabiltà. I risultati non sono tardati ad arrivare: punti a Montmeló, con tanto di sorpasso su Lewis Hamilton da parte di Nico, splendido quinto grazie anche alla safety-car finale, ma anche prima era comodamente e meritatamente nono. Il tedesco si sarebbe ripetuto nelle successive tre corse, ovvero Montréal, Spielberg e l'indimenticabile Silverstone, dove avrebbe spezzato il personale tabù del podio.

Il terzo posto inglese è storico perché la squadra non ne metteva a segno uno dal Gran Premio del Giappone 2012 con Kamui Kobayashi, e ancora una volta è stato frutto delle sagaci chiamate del tedesco e della saggezza del team nell'ascoltare le sue sensazioni. Ma non solo: Sauber, dopo l'aggiornamento-svolta in Spagna, aveva introdotto due ulteriori specifiche di fondo, dapprima in Austria e infine proprio a Silverstone. Due aggiornamenti che non erano inizialmente previsti. 



Ai quattro risultati sopra citati di Hülkenberg, si sono poi aggiunti i tre del rookie Bortoleto: prima a Spielberg, ottavo e ai primi punti nella serie regina, poi - dopo il passaggio a vuoto di Silverstone - in Belgio, nono, e infine a Budapest, addirittura sesto. In totale sono quindi sei i piazzamenti consecutivi in top 10 per la squadra diretta dal team principal Jonathan Wheatley e da Mattia Binotto.

Con 152 apparizioni nei punti, il sodalizio fondato da Peter Sauber è a un passo dai 157 ottenuti dal team Tyrrell, decima nella classifica di tutti i tempi. Non è comunque tutto rose e fiori: la C45 soffre ancora troppo in qualifica, e anche se, a livello di esecuzione" vale a dire di massimizzare il potenziale, le cose sono andate bene, non si può dimenticare la strategia adottata nei confronti di Hülkenberg a Spa, costata qualche punticino che sarebbe potuto tornare utile; d'altronde, è la stessa classifica che parla chiaro.

La classifica costruttori prima di Zandvoort (tra parentesi: prima la posizione nel mondiale alla vigilia di Montmeló, poi i punti ottenuti da Barcellona a Budapest):

5°: Williams, 70 punti (5°, +16);
6°: Aston Martin, 52 punti (8°, +38);
7° Sauber, 51 punti (10°, +45);
8° Racing Bulls, 45 punti (7°, +23);
9° Haas, 35 punti (6°, +9);
10°, Alpine, 20 punti (9°, +13).



In cantiere sono previsti altri aggiornamenti, ma niente a che vedere con quelli introdotti tra Montmelò e Silverstone. Si cercherà di migliorare la meccanica della monoposto, motivo principale delle difficoltà sul giro secco. In conclusione, decisiva è stata la comprensione di quei processi latenti propri di ciascuna squadra di motorsport. Hanno studiato bene, ma per arrivare a vincere, obiettivo di Audi, di strada da fare ce ne sarà ancora parecchia.

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