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Genesis completa la formazione con
Chatin e Jaminet, la Chadwick riserva

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Cadillac aggiorna la V-Series.R LMDh
Rivisti impianto frenante e aerodinamica

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World Endurance

Jansonnie rileva il posto di Finot
Sarà a capo di Stellantis Motorsport

Michele Montesano Passaggio di consegne in quel di Stellantis. Il prossimo 31 gennaio 2026 Jean-Marc Finot andrà in pension...

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20 Nov [12:20]

Genesis completa la formazione con
Chatin e Jaminet, la Chadwick riserva

Michele Montesano

Genesis Magma Racing ha completato la rosa dei piloti che porteranno al debutto la GMR-001 LMDh nella prossima stagione del FIA WEC. Gli ultimi ad aggiungersi alla squadra coreana sono stati Paul-Loup Chatin e Mathieu Jaminet. I francesi andranno così ad affiancare i già annunciati André Lotterer, Pipo Derani, Daniel Juncadella e Mathys Jaubert. In Genesis hanno inoltre confermato Jamie Chadwick come pilota di riserva.

Per Chatin si tratta di un ritorno a casa. In quanto il trentaquattrenne francese negli scorsi anni ha già avuto modo di correre con IDEC Sport, la squadra che schiererà le GMR-001 LMDh nel Mondiale Endurance. Dopo due stagioni in Alpine, con la vittoria nella scorsa 6 Ore del Fuji nel WEC, Chatin chiude un’avventura che gli ha portato belle soddisfazioni.

Il francese si rivelerà estremamente prezioso nel dare il contributo per lo sviluppo della vettura coreana. Infatti la Genesis è costruita sul telaio Oreca, lo stesso su cui è stata realizzata la A424 LMDh. Chatin potrà quindi indirizzare il lavoro dei tecnici cercando di accorciare i tempi di messa a punto in vista della 1812 km del Qatar, la prima prova stagionale del WEC 2026.

Dopo aver militato in Porsche per dieci anni, con la vetta più alta raggiunta poche settimane fa con il titolo in GTP nell’IMSA SportsCar Championship, per Jaminet è tempo di una nuova sfida. Il trentunenne francese, già alla vigilia della 8 Ore del Bahrain, aveva reso noto la chiusura del rapporto con il costruttore di Zuffenhausen.

Ora c’è la certezza che, per il prossimo anno, Jaminet farà parte della formazione del team Genesis. Il pilota di Hayange ha, inoltre, già avuto l’opportunità di testare la GMR-001 LMDh, in occasione di una simulazione endurance svolta la settimana scorsa sul circuito spagnolo di Alcaniz.

Ancora presto per definire gli equipaggi. Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo del Genesis Magma Racing, ha infatti confermato che le formazioni verranno determinate in base ai rapporti, e all’affiatamento, che si andrà a creare tra i piloti nelle prossime sessioni di test. Infine la Chadwick ricoprirà il ruolo di pilota di riserva. La ventisettenne, tre volte campionessa della W Series, ha mostrato di meritarsi la promozione disputando un’ottima stagione nella European Le Mans Series.

19 Nov [22:49]

Cadillac aggiorna la V-Series.R LMDh
Rivisti impianto frenante e aerodinamica

Michele Montesano

È tempo di guardare al futuro. In occasione dei test dell’IMSA SportsCar Championship, svoltisi sul circuito di Daytona, Cadillac ha portato in pista una V-Series.R LMDh rivista sul piano aerodinamico. A seguito delle modifiche apportate, il costruttore americano ha confermato che è stato utilizzato un Evo Joker. Ma, oltre che per la carrozzeria, è stato utilizzato un’ulteriore gettone di sviluppo anche per l’impianto frenante del prototipo a stelle e strisce.

Le modifiche hanno riguardato tutta la superficie della Cadillac andando, così, a rivedere il bilanciamento aerodinamico complessivo. Nello specifico la V-Series.R LMDh è ora dotata di un nuovo splitter anteriore, ciò ha richiesto anche una revisione delle canalizzazioni interne. Inoltre, osservando sempre il frontale, si nota l’eliminazione dei flap posti ai lati del muso, mentre le fessure sui passaruota adottano un nuovo disegno.



Più lieve il lavoro effettuato sul corpo vettura, dove spicca l’assenza della pinna orizzontale davanti la presa dei freni posteriori. Mentre è sul retrotreno dove ci sono le novità più interessanti. Infatti l’alettone posteriore è stato abbastato, con il profilo principale che presenta un andamento leggermente a cucchiaio, oltre ad una pinna verticale più accentuata.

Nuovi anche gli estrattori dietro le ruote posteriori, con solamente due deflettori orizzontali anziché i sei della precedente versione. L’obiettivo è quello ridurre la resistenza all’avanzamento sui rettifili, uno dei talloni d’Achille della V-Series.R LMDh. L’altro gettone è invece stato speso sull’impianto frenante ora interamente “firmato” Brembo, mentre prima i dischi erano della Carbon Industrie.



Considerando l’evoluzione sulla componente elettronica effettuata all’inizio dell’anno, in Cadillac finora hanno utilizzato tre dei cinque Evo Joker a disposizione fino al 2027. Mentre, stando all’estensione regolamentare delle Hypercar, dal 2028 si potranno utilizzare ulteriori due gettoni.

Nei test di Daytona gli aggiornamenti sono già stati implementati su tutte le V-Series.R LMDh presenti in pista. Entrambi i team impegnati nella serie IMSA, vale a dire il Wayne Taylor Racing e l’Action Express Racing, e tutti i piloti impegnati nei test hanno così potuto provare e avallare le modifiche apportate. Inoltre a Daytona erano presenti anche i tecnici e gli ingegneri di Jota, il team che fa correre le Cadillac nel WEC, proprio per poter studiare a fondo i dati raccolti e prepararsi in vista della prossima stagione del Mondiale.

17 Nov [17:38]

Jansonnie rileva il posto di Finot
Sarà a capo di Stellantis Motorsport

Michele Montesano

Passaggio di consegne in quel di Stellantis. Il prossimo 31 gennaio 2026 Jean-Marc Finot andrà in pensione e lascerà la redini del reparto Motorsport a Olivier Jansonnie. Quest’ultimo, attualmente Direttore Tecnico del progetto Peugeot 9X8 LMH nel FIA WEC, nel suo nuovo incarico riferirà direttamente a Emanuele Cappellano, recentemente nominato a capo dei marchi europei del gruppo, Head of Enlarged Europe e di Stellantis Pro One.

Nella prima delicata fase di avvicendamento, Finot affiancherà Jansonnie nel suo nuovo incarico per poi cedere definitivamente il timone. Uomo chiave delle competizioni, prima del gruppo PSA e poi Stellantis, Finot ha al suo attivo due titoli in Formula E conquistati con DS. Il francese ha, inoltre, gestito i programmi Peugeot nel WEC e Citroën nei rally senza trascurare il ritorno di due nomi iconici, come Maserati e Lancia, nel panorama del Motorsport.

Dal canto suo, Jansonnie porterà con sé tanta esperienza maturata nelle più disparate discipline automobilistiche. Entrato in Peugeot nel 1998, l’ingegnere francese ha avuto modo di seguire l’esperienza vittoriosa nel Mondiale Rally del marchio del Leone. Passato a Mitsubishi nel 2003, Jansonnie ha seguito lo sviluppo della Lancer WRC. Il francese ha poi guidato anche la divisione del DTM di BMW.

Tornato in Peugeot nel 2016, Jansonnie ha sviluppato dapprima la 2008 e poi la 3008 per la Dakar, per poi cimentarsi con la 208 WRX e il programma elettrico e-WRX del Mondiale RallyCross. Infine, l’ultimo capitolo, riguarda il WEC con la realizzazione della 9X8 LMH, l’unica Hypercar nata senza alettone posteriore.

Il continuo sviluppo, e le relative evoluzioni, hanno consentito a Peugeot di ritagliarsi uno spazio nel Mondiale Endurance, ma la strada è tutt’altro che semplice. Al vaglio c’è anche la possibilità di realizzare una nuova Hypercar già nel 2027, ma prima bisogna consolidare la squadra. Oltre a Peugeot, Jansonnie avrà il compito di seguire anche DS e Citroën in Formula E, senza tralasciare Maserati nel GT2 e l’imminente ingresso di Lancia nel WRC2.

9 Nov [19:04]

Rookie Test a Sakhir: Da Costa in ‘pole’
Bene Drudi e Rovera, Lacorte 3° in GT

Michele Montesano - DPPI Images

Appena archiviata la stagione 2025 del FIA WEC, con la 8 Ore del Bahrain, è già tempo di voltare pagina e guardare al prossimo anno con il tradizionale Rookie Test. Il circuito di Sakhir ha ospitato una giornata in cui i team hanno avuto l’occasione di mettere alla prova le nuove leve dei campionati Endurance. A svettare nella graduatoria assoluta è stato però un volto già noto della serie. Fresco dell’annuncio con Alpine, António Félix da Costa si è calato nell’abitacolo della A424 LMDh fermando il cronometro in 1’49”214.

Per il portoghese, già campione di Formula E, si è trattato di un ritorno in grande stile nel WEC. Dopo un primo shakedown effettuato a Le Mans, Da Costa ha completato ben 85 giri con la Alpine firmando il riferimento dell’intera giornata nella sessione pomeridiana. Alle spalle del portoghese si è piazzato Frédéric Makowiecki, autore del miglior tempo nella sessione mattutina sempre con l’Alpine A424 LMDh. Il francese, impegnato in un breve stint di sei tornate per supportare il lavoro di Da Costa, aveva stabilito un crono di 1’49”373 che fino a metà giornata era rimasto il punto di riferimento.



Il secondo miglior debuttante in classifica è stato Nick Cassidy sulla Peugeot 9X8 LMH. L’altro protagonista della Formula E, atteso al debutto nel 2026 come pilota ufficiale della Casa francese, ha completato la sessione a soli 162 millesimi dal leader. Terza miglior rookie di giornata, Lilou Wadoux ha stampato un crono di 1’49”924 con la Ferrari 499P fresca campione del mondo. Quarto tempo per il belga Charles Weerts, pluricampione del GT World Challenge Europe, che ha fermato la BMW M Hybrid V8 LMDh del team WRT a nove decimi dalla vetta.

Alle loro spalle si è distinto Oliver Gray, fresco campione dell’European Le Mans Series, che ha completato 76 giri sulla Ferrari 499P, ottenendo il quinto miglior tempo tra i debuttanti. Subito dietro il nostro Mattia Drudi. Reduce dal podio nella 8 Ore del Bahrain in LMGT3, il riminese ha fatto il suo debutto sulla Aston Martin Valkyrie LMH fermando il cronometro in 1’50”747 dopo aver inanellato 97 giri. Convincente anche la prestazione di Alessio Rovera subito a suo agio sulla 499P di AF Corse tanto da accumulare ben 74 giri.



La giornata non è stata priva di interruzioni: nella sessione mattutina, il test è stato momentaneamente sospeso per un principio d’incendio che ha coinvolto la Lexus RC F GT3 del team Akkodis ASP condotta da Tom van Rompuy. Il belga fortunatamente è uscito illeso, ma l’esposizione della bandiera rossa è stata inevitabile per permettere ai commissari di ripulire la pista.

In LMGT3 Hadrien David è stato il più veloce tra i debuttanti. Alla guida della Lexus RC F GT3 del team Akkodis ASP, il campione in carica della Le Mans Cup LMP3 ha siglato il riferimento con un giro di 2’01”801 distanziando di pochi decimi Tom Fleming, impegnato sulla Porsche 911 GT3 R di Manthey. Terzo tempo per Nicola Lacorte. Quest’anno impegnato in Formula 3, il pisano è stato autore di un convincente test sulla Ferrari di AF Corse. Dopo aver guidato la 296 GT3 in due appuntamenti dell’IMSA, Lacorte nella sessione pomeridiana ha fermato il cronometro in 2’02”572.



Da segnalare anche la presenza di Logan Sargeant. L’ex pilota di Formula 1 ha completato 57 giri al volante della Ford Mustang GT3 del Proton Competition. L’americano ha ottenuto il quarto miglior tempo tra i rookie con un 2’02”717 mostrando un’interessante progressione nel corso della mattinata. Top-5 di classe tra i debuttanti completata da Matias Zagazeta. Impegnato con la Ferrari 296 GT3 di AF Corse, il peruviano ha chiuso a un secondo dalla vetta.

Domenica 11 novembre 2025, 1° turno mattina

1 - Frédéric Makowiecki (Alpine A424) - Alpine - 1'49"373 - 6 giri
2 - Marco Sørensen (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'49"638 - 5
3 - James Calado (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'49"979 - 12
4 - Antonio Fuoco (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'50"245 - 13
5 - Nick Cassidy (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'50"436 - 28
6 - Brendon Hartley (Toyota GR010) - Toyota - 1'50"569 - 31
7 - Earl Bamber (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'50"584 - 5
8 - Yifei Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'50"964 - 10
9 - Mattia Drudi (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'50"985 - 28
10 - Sheldon van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'51"384 - 5
11 - António Félix da Costa (Alpine A424) - Alpine - 1'51"466 - 30
12 - Ben Barnicoat (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'51"526 - 22
13 - Rick Taylor (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'51"555 - 35
14 - Sacha Fenestraz (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'52"175 - 15
15 - Jack Aitken (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'52"294 - 29
16 - Alexander Quinn (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'52"427 - 17
17 - Mathias Beche (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'52"433 - 17
18 - Kelvin van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'52"627 - 31
19 - Alessio Rovera (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'52"978 - 18
20 - Dorian Boccolacci (Porsche 963) - Proton - 1'53"552 - 11
21 - Malthe Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'53"576 - 8
22 - Lilou Wadoux (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'53"607 - 15
23 - Oliver Gray (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'53"627 - 19
24 - Mike Conway (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'54"465 - 10
25 - Robert de Haan (Porsche 963) - Proton - 1'54"662 - 10
26 - Nick Cassidy (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'54"768 - 8
27 - Tom Fleming (Porsche 911 GT3) - Manthey - 2'02"277 - 22
28 - Logan Sargeant (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'02"717 - 22
29 - Marino Sato (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 2'03"082 - 4
30 - Nicola Lacorte (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'03"508 - 23
31 - Jean-Baptiste Simmenauer (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'03"526 - 26
32 - Dennis Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'03"692 - 4
33 - Matías Zagazeta (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'03"783 - 37
34 - Michelle Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 2'03"790 - 16
35 - Finn Gehrsitz (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'03"822 - 5
36 - Arnold Robin (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'03"972 - 16
37 - Dan Harper (BMW M4 GT3) - WRT - 2'04"133 - 10
38 - Zacharie Robichon (Aston Martin Vantage GT3) - HoRT - 2'04"154 - 4
39 - Martin Berry (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'04"196 - 14
40 - Charlie Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'04"218 - 5
41 - Darren Leung (BMW M4 GT3) - WRT - 2'04"258 - 23
42 - Anthony McIntosh (BMW M4 GT3) - WRT - 2'04"624 - 17
43 - Gray Newell (Aston Martin Vantage GT3) - HoRT - 2'04"805 - 34
44 - Johannes Zelger (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'04"915 - 24
45 - Augusto Farfus (BMW M4 GT3) - WRT - 2'05"044 - 16

Domenica 9 novembre 2025, 2° turno pomeriggio

1 - António Félix da Costa (Alpine A424) - Alpine - 1'49"214 - 85 giri
2 - Nick Cassidy (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'49"376 - 31
3 - Lilou Wadoux (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'49"926 - 55
4 - Charles Weerts (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'50"135 - 51
5 - Brendon Hartley (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'50"479 - 52
6 - Oliver Gray (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'50"599 - 76
7 - Mattia Drudi (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'50"747 - 97
8 - Malthe Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"094 - 50
9 - Kelvin van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'51"108 - 41
10 - Mike Conway (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'51"163 - 66
11 - Alexander Quinn (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"197 - 45
12 - Dorian Boccolacci (Porsche 963) - Proton - 1'51"198 - 35
13 - Alessio Rovera (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'51"297 - 74
14 - Sacha Fenestraz (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'51"302 - 54
15 - Jack Aitken (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'51"409 - 75
16 - Robert de Haan (Porsche 963) - Proton - 1'51"627 - 33
17 - Jack Aitken (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'51"738 - 8
18 - Mathias Beche (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"756 - 45
19 - Ricky Taylor (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2'02"078 - 3
20 - Hadrien David (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'01"801 - 30
21 - José María López (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'02"283 - 5
22 - Nicola Lacorte (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'02"572 - 53
23 - Augusto Farfus (BMW M4 GT3) - WRT - 2'02"855 - 78
24 - Matías Zagazeta (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'02"977 - 64
25 - Parker Thompson (BMW M4 GT3) - WRT - 2'03"051 - 52
26 - Tom Van Rompuy (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'03"112 - 34
27 - Eric Powell (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'03"240 - 39
28 - Michael Porter (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'03"318 - 36
29 - Arnold Robin (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'03"392 - 21
30 - Anthony McIntosh (BMW M4 GT3) - WRT - 2'03"426 - 29
31 - Gray Newell (Aston Martin Vantage GT3) - HoRT - 2'03"554 - 88
32 - Charlie Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'03"717 - 17
33 - Marcelo Tomasoni (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'04"148 - 38
34 - Matteo Cressoni (Mercedes AMG GT3) - Iron Lynx - 2'04"302 - 5
35 - Giorgio Roda (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'04"761 - 34
36 - Salih Yoluc (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'05"185 - 81
37 - Jonny Adam (Aston Martin Vantage GT3) - R.S. Leman - 2'07"075 - 9

8 Nov [21:30]

Sakhir – Gara: Ferrari da mondiale
Il titolo a Pier Guidi-Giovinazzi-Calado

Michele Montesano - DPPI Images

Il deserto del Bahrain si è tinto di rosso Ferrari. Il Cavallino Rampante è tornato sul tetto del Mondiale Endurance dopo un’assenza di oltre cinquant’anni. L’ultimo titolo assoluto risale infatti al 1972, quando a trionfare fu la 312PB al termine di una stagione costellata da ben dieci vittorie. Nel più recente FIA WEC, Ferrari aveva trionfato nelle varie classi GT. L’ultimo successo nel 2022 con la 488 GTE divisa da Alessandro Pier Guidi e James Calado. Coppia che, assieme ad Antonio Giovinazzi, ha ora conquistato il titolo assoluto con la 499P. 


Trionfo a tutto campo per Ferrari che, oltre al successo nella classifica riservata ai piloti, ha trionfato anche nel Costruttori grazie all’apporto di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, magnifici terzi al termine della 8 Ore del Baharain. Un anno da incorniciare per il Cavallino Rampante nell’Endurance, visto il terzo successo consecutivo nella 24 Ore di Le Mans ad opera di Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson. Terzetto che al volante della Hypercar di Maranello, gestita da AF Corse, ha vinto anche il campionato riservato ai team privati. 


Oltre alla Ferrari, la 8 Ore del Bahrain ha avuto anche un’altra grande protagonista. Infatti a brillare sotto i riflettori di Sakhir è stata la Toyota che, al termine di un anno estremamente sofferto, ha chiuso la stagione con una splendida doppietta. A tagliare per primi il traguardo sono stati Kamui Kobayashi, Mike Conway e Nyck de Vries, mentre la GR010 Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa ha centrato la seconda posizione.

Fin dalle prime battute, le GR010 Hybrid LMH hanno dimostrato di avere il passo giusto per controllare la gara. Se Conway e Hartley hanno dettato l’andatura, Giovinazzi si è fatto largo dalla settima piazzola risalendo con costanza il gruppo fino a portarsi in zona podio. Ugualmente anche Nielsen, sull’altra Ferrari 499P, si è reso protagonista di una bella rimonta, mentre la Ferrari di AF Corse è rimasta leggermente più attardata per via di una sosta più lenta.



La 8 Ore del Bahrain sembrava saldamente nelle mani della Toyota quando, quasi in corrispondenza della metà corsa, si è assistito a un incidente che ha scompaginato la corsa. Jenson Button, alla sua ultima presenza con la Cadillac V-Series.R LMDh, ha spinto contro le barriere la Ferrari 296 LMGT3 dell’incolpevole Thomas Flohr. La direzione gara ha quindi neutralizzato la corsa dapprima con la Virtual Safety Car e poi con l’intervento della vettura di sicurezza.

Alla ripartenza le due Toyota si sono ritrovate comodamente davanti, seguite dalla Ferrari di Pier Guidi. Ma a sorprendere è stato Alex Riberas. Lo spagnolo, su una strategia differente con l’Aston Martin Valkyrie LMH, ha inanellato una sequenza di giri da qualifica superando prima De Vries e poi Buemi per istallarsi al comando della corsa. La festa nel box The Heart of Racing è, però, durata poco. In quanto un’infrazione commessa durante il periodo di VSC gli è costato un drive through.



Ripreso il comando, le Toyota sono tornate a imprimere il ritmo della 8 Ore del Bahrain. Subito dietro le Ferrari capitanate dalla 499P di Calado e seguito, a sua volta, dalle vetture gemelle di Fuoco e Ye. Neppure l’ultima neutralizzazione, dovuta allo stop della BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor, ha scomposto la cavalcata del costruttore nipponico. De Vries ha così tagliato il traguardo per primo seguito, a 14 secondi, dal compagno di squadra Buemi. Con la seconda GR010 Hybrid attardata per via di un drive through scontato per aver effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle.

Negli ultimi giri Pier Guidi ha lasciato strada a Nielsen che, assieme a Fuoco e Molina, ha così conquistato l’ultimo gradino del podio della 8 Ore del Bahrain. Quarta piazza per i neo campioni del WEC Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, mentre Kubica-Ye-Hanson hanno ottenuto il quinto posto completando la festa Ferrari sul circuito di Sakhir. Cavallino Rampante che, oltre a vincere l’iride riservato ai Costruttori, ha monopolizzato l’intero podio del campionato piloti.



Cadillac e Porsche sono spariti dai radar. Gli altri contendenti al titolo si sono limitati a svolgere il ruolo di comprimari. Sesta, la V-Series.R LMDh di Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens ha perso subito terreno, mentre l’altra Cadillac ha chiuso sedicesima dopo la penalità inflitta a Button. Dopo essersi affacciata nelle posizioni di vertice, l’Aston Martin Vantage di Riberas, Marco Sørensen e Roman De Angelis ha concluso in settima piazza davanti l’unica BMW superstite di René Rast, Robin Frijns e Sheldon van der Linde.

Zona punti completata dalle due Peugeot 9X8 LMH, mentre sia Alpine che soprattutto Porsche non sono mai state in gara. In particolare le 963 LMDh del Penske Motorsport, alla loro ultima apparizione nel Mondiale Endurance, sono parse la brutta copia delle vetture che, solamente un anno fa, avevano conquistato il titolo piloti.



La Casa di Zuffenhausen si è però rifatta in LMGT3. Al terzetto del Manthey Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick è stato sufficiente il quarto posto per laurearsi campione di classe. Un successo più che meritato vista anche la vittoria ottenuta nella 24 Ore di Le Mans. L’equipaggio Porsche ha concluso proprio davanti ai diretti rivali Alessio Rovera, François Heriau e Simon Mann che fino all’ultimo hanno cercato di provare a strappargli il titolo.

Così come nell’assoluta, anche la classe LMGT3 ha parlato giapponese. Infatti a tagliare per prima il traguardo è stata la Lexus RC F GT3 divisa da José Maria Lopez, Clemens Schmidt e Razvan Umbrarescu. Il terzetto del team Akkodis ASP è stato al comando della 8 Ore del Bahrain per la maggior parte de tempo. Secondo posto per la Mercedes AMG GT3 di Maxime Martin, Martin Berry e Lin Hodenius che hanno regalato il primo podio stagionale al team Iron Lynx.



Dopo aver guidato brevemente la corsa, Mattia Drudi si è dovuto accontentare del terzo posto con l’Aston Martin Vantage GT3 divisa con Ian James e Zacharie Robichon. Fuori dalla top-5 la Corvette Z06 GT3 del TF Sport con Daniel Juncadella, in equipaggio con Ben Keating e Jonny Edgar, che è riuscito ad avere la meglio su Augusto Farfus, il quale ha diviso il volante della BMW M4 GT3 con Yasser Shahin e Timur Boguslavskiy. Finale di stagione amaro per Valentino Rossi, solamente quindicesimo di classe assieme a Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy.

Sabato 8 novembre 2025, gara

1 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010) - Toyota - 237 giri
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 19"378
3 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"342
4 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"504
5 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 39"729
6 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 40"527
7 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'03"701
8 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
9 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
10 - Duval-Jakobsen-Pourchaire (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
11 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
12 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
13 - Estre-Campbell-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
14 - Andlauer-Jaminet-Heinrich (Porsche 963) - Penske - 1 giro
15 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1 giro
16 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2 giri
17 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 2 giri
18 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 21 giri
19 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMGGT3) - Iron Lynx - 21 giri
20 - James-Robichon-Drudi (Aston Martin VantageGT3) - HoR - 21 giri
21 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3) - Manthey - 21 giri
22 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 21 giri
23 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 21 giri
24 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4 GT3) - WRT - 21 giri
25 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang GT3) - Proton - 21 giri
26 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 21 giri
27 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 22 giri
28 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 22 giri
29 - C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 22 giri
30 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG LGT3) - Iron Lynx - 22 giri
31 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S.Leman - 22 giri
32 - Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 22 giri
33 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 44 giri

Giro più veloce: Nyck De Vries 1'50"410

Ritirati
Vanthoor-Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT
Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse
Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP

7 Nov [15:58]

Sakhir – Qualifica
Kobayashi nella prima fila Toyota

Michele Montesano - DPPI Images

L’ultima qualifica della stagione 2025 del FIA WEC si è chiusa nel segno di Toyota. Quasi a sorpresa, le GR010 Hybrid LMH si sono rivelate velocissime sul circuito di Sakhir monopolizzando la prima fila della 8 Ore del Bahrain. A siglare la pole position è stato Kamui Kobayashi, autore del miglior crono in 1’46”826, seguito a un decimo e mezzo dal compagno di squadra Brendon Hartley.

La squadra nipponica ha così salutato nel migliore dei modi la sua Hypercar, visto che il prossimo anno farà il debutto la versione aggiornata, ottenendo il miglior risultato stagionale in qualifica. Ma le sorprese non sono finite qui, perché a scattare dalla seconda fila saranno le Peugeot 9X8 LMH con Malthe Jakobsen, autore del terzo crono, che ha avuto la meglio su Jean-Eric Vergne alla sua ultima gara nel Mondiale Endurance.

Quinto al termine della sessione, Alex Lynn è stato il pilota meglio piazzato in lizza per la lotta al titolo. L’alfiere della Cadillac è riuscito ad avere la meglio per appena 81 millesimi su Marco Sørensen che, al volante della Aston Martin Valkyrie LMH, aveva ottenuto il secondo crono nella prima sessione. Si preannuncia una gara in rimonta per Ferrari, con la sola 499P di Antonio Giovinazzi in grado di entrare nella top-10.

Il pugliese, primo in classifica iridata assieme ad Alessandro Pier Guidi e James Calado, è riuscito a stampare il settimo crono. A seguire troviamo la Porsche 963 LMDh di Julien Andlauer, mentre a completare la top-10 sono stati Ross Gunn, sulla seconda Aston Martin Valkyrie LMH, e la BMW M Hybrid V8 LMDh portata in pista da Dries Vanthoor.

Ad essere beffati nel primo segmento di qualifica sono state le due Ferrari 499P di Antonio Fuoco e Robert Kubica, staccati di otto decimi dalla vetta, che prenderanno il via dalla sesta fila. A seguire la Alpine A424 LMDh di Jules Gounon e la Cadillac V-Series.R di Earl Bamber. Qualifica complessa per Kevin Estre. Ancora in lizza per il titolo, l’alfiere della Porsche ha concluso la sessione tristemente come fanalino di coda.

Giappone sugli scudi anche in LMGT3. Lexus si è assicurata l’ultima Hyperpole della stagione tra le GT. Dopo quella ottenuta a Spa-Francorchamps, la RC F GT3 ha guadagnato la pole anche in Bahrain. Dapprima è toccato ad Arnold Robin passare la tagliola del primo segmento, segnando il secondo tempo alle spalle della Mercedes AMG GT3 di Martin Berry, poi Finn Gehrsitz ha stampato il riferimento in 2’01”661 già nel suo primo tentativo.

Alle spalle della Lexus troviamo le due Mercedes del team Iron Lynx, alla loro miglior qualifica stagionale. Lorcan Hanafin, autore del secondo crono, è riuscito ad avere la meglio su Lin Hodenius. Le vetture di Stoccarda hanno diviso le due RC F GT3 del team Akkodis ASP, visto che Clemens Schmidt si è assicurato il quarto tempo.

A scattare dalla terza fila della 8 Ore del Bahrain saranno la BMW M4 GT3 di Timur Boguslavskiy e la Aston Martin di Zach Robichon. Simon Mann, primo dei contendenti al titolo con la Ferrari 296 GT3 di AF Corse, partirà dall’ottava piazzola davanti alla BMW portata in pista da Valentino Rossi. Mentre il leader di campionato Ryan Hardwick non è riuscito ad andare oltre il diciassettesimo crono con la sua Porsche 911 GT3.

Venerdì 7 novembre 2025, qualifica

1 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'46"826
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'46"977
3 - Duval-Jakobsen-Pourchaire (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'47"166
4 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'47"208
5 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'47"543
6 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'47"624
7 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'47"726
8 - Andlauer-Jaminet-Heinrich (Porsche 963) - Porsche Penske - 1'47"870
9 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'48"036
10 - D.Vanthoor-Marciello-K.Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'48"136
11 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'48"176
12 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'48"186
13 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1'48"217
14 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota- 1'48"392
15 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'48"470
16 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'48"716
17 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'48"914
18 - Estre-Campbell-L.Vanthoor (Porsche 963) - Porsche - 1'49"157
19 - Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'01"661
20 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes-AMG GT3) - Iron Lynx - 2'01"987
21 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes-AMG GT3) - Iron Lynx - 2'02"017
22 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'02"219
23 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4 GT3) - TWRT - 2'02"427
24 - James-Robichon-Drudi (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 2'02"624
25 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'02"717
26 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'02"763
27 - Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 2'03"067
28 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S GT3 Evo) - United Autosports - 2'03"531
29 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'03"675
30 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S GT3 Evo) - United Autosports - 2'03"710
31 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'03"938
32 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'04"230
33 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S. of Leman - 2'04"322
34 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'04"462
35 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3) - Manthey - 2'04"520
36 - C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 2'04"992

7 Nov [13:40]

McLaren annuncia Sanna
come responsabile Motorsport

Michele Montesano

Mentre in Bahrain si sta svolgendo l’ultimo atto della stagione 2025 del FIA WEC, McLaren ha annunciato la nomina di Giorgio Sanna quale nuovo responsabile del reparto Motorsport della Casa di Woking. L’italiano raccoglierà il testimone di Ian James, che ha lasciato l’incarico per dirigere il team Jaguar in Formula E. Sanna avrà l’onore e l’onere di supervisionare tutti i programmi GT McLaren, incluso il Mondiale Endurance, ma non è escluso che possa seguire anche lo sviluppo e il debutto della Hypercar inglese.

Per Sanna si apre così un nuovo capitolo professionale dopo nove anni trascorsi alla guida di Lamborghini Squadra Corse, il reparto che egli stesso ha contribuito a fondare e portare al successo internazionale. Infatti, sotto la sua direzione, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha vissuto una delle fasi più floride della propria storia sportiva spaziando dal Super Trofeo fino al programma GT3 con la Gallardo e la Hurácan.

Il manager italiano, nonché ex pilota, riporterà direttamente a Jonathan Simms, direttore di McLaren Special Operations e Motorsport, all’interno della struttura di McLaren Automotive. Si tratta di una scelta strategica che conferma la volontà dell’azienda di consolidare la propria presenza nel panorama delle competizioni GT, un ambito in cui McLaren ha costruito nel tempo una solida reputazione grazie soprattutto alla 720S GT3.

Il compito che attende Sanna è complesso ma, al contempo, affascinante. L’ex pilota romano, potrà contare sul suo vasto bagaglio di esperienze, maturato in Lamborghini, per poter rilanciare e consolidare la presenza di McLaren nei campionati GT, incluso il Mondiale Endurance, oltre al campionato monomarca McLaren Trophy, attivo sia in Europa che in Nord America.

4 Nov [6:51]

Italia protagonista nei Rookie Test
A Sakhir Rovera e Drudi sulle Hypercar

Michele Montesano - DPPI Images

Al termine della 8 Ore del Bahrain, il FIA WEC vivrà la sua tradizionale giornata di chiusura con i Rookie Test in programma domenica 9 novembre sul circuito di Sakhir. Tra giovani talenti e futuri piloti che affronteranno la prossima stagione del Mondiale Endurance, spiccano due nomi di grande interesse, vale a dire quello di Alessio Rovera e Mattia Drudi. Come giusto riconoscimento per un anno vissuto da protagonisti nella classe LMGT3, i due italiani saranno impegnati al volante di altrettante Hypercar.

Per Rovera si tratta del ritorno al volante della Ferrari 499P. Il varesino salirà sulla LMH del Cavallino Rampante gestita dal team AF Corse. Non si tratta di una prima assoluta per Rovera in quanto, avendo preso parte allo sviluppo e seguito da vicino il programma Hypercar come pilota di riserva, guiderà una vettura che conosce a fondo. Pilota ufficiale Ferrari dal 2022 e fresco di rinnovo con Maranello, Rovera arriva a questo test dopo aver disputato una stagione brillante in LMGT3 con la Ferrari 296 GT3 del team AF Corse.

A condividere la scena sul circuito di Sakhir ci sarà Drudi, pronto al suo debutto assoluto su una Hypercar. Dopo un anno di apprendistato con l’Aston Martin Vantage in Classe LMGT3, il romagnolo salirà per la prima volta sulla Valkyrie LMH del team The Heart of Racing. Dodici mesi fa, proprio su questa pista, Drudi aveva avuto modo di provare la Vantage GT3 prima di diventare pilota ufficiale Aston Martin per la stagione 2025 del WEC. A distanza di un anno, il romagnolo si ritroverà al volante del prototipo britannico come giusto riconoscimento per una stagione di debutto nel Mondiale Endurance estremamente positiva.

Il Rookie Test del Bahrain sarà importante anche per Alpine, che schiererà António Félix Da Costa al volante della A424 LMDh. Il portoghese, reduce dai recenti test di Formula E a Valencia con Jaguar, si prepara così a rientrare ufficialmente nel WEC prendendo confidenza con la vettura francese. Da Costa ha già avuto modo di svolgere un breve shakedown con la A424 LMDh, ma quello di Sakhir sarà il suo primo test ufficiale con il prototipo transalpino. Per l’occasione il portoghese sarà affiancato in pista da Frédéric Makowiecki che avrà il compito di facilitare l’inserimento in squadra del nuovo arrivato.

3 Nov [16:31]

Ecco il BoP per Sakhir: Ferrari e Toyota
più leggere, salgono Porsche e Cadillac

Michele Montesano - DPPI Images

Alla vigilia dell’ultimo appuntamento della stagione 2025 del FIA WEC, come da programma FIA e ACO hanno diffuso il nuovo Balance of Performance (BoP) che regolerà le prestazioni delle vetture impegnate nella 8 Ore del Bahrain. L’atto conclusivo del Mondiale Endurance, in programma sul circuito di Sakhir dal 6 all’8 novembre, vedrà in pista nuovi equilibri per quella che sarà la gara decisiva per assegnare i titoli piloti e costruttori.

Per la prima volta dopo diverse gare, non saranno Ferrari e Toyota a presentarsi come le Hypercar più pesanti della griglia. Il primato spetterà infatti alle Porsche 963 LMDh, che guadagnano 4 kg rispetto al Fuji arrivando a toccare quota 1069 kg. Un incremento di peso che si accompagna anche a una riduzione della potenza disponibile: sotto i 250 km/h le LMDh tedesche potranno contare su 481 kW, ben 9 in meno rispetto all’ultimo round giapponese, con un incremento del 2,3% oltre quella soglia. Anche l’energia disponibile per stint cala leggermente, scendendo a 901 MJ.



Come detto in precedenza, Ferrari e Toyota saranno più leggere. Le 499P scenderanno di 5 kg, fermandosi a 1064 kg, mentre le GR010 Hybrid peseranno 1062 kg. Inoltre le rosse di Maranello potranno contare su 483 kW di potenza (+3 kW), con un leggero calo dello 0,2% oltre i 250 km/h, mantenendo invariata l’energia per stint a 893 MJ. La Toyota, invece, sale a 489 kW (+6 kW) perdendo l’1,4% alle alte velocità ma migliorando la propria efficienza complessiva grazie a un’energia per stint di 909 MJ.

Non sorride invece la Cadillac, che in Bahrain sarà costretta a convivere con un doppio handicap. Le Hypercar americane si ritroveranno a Sakhir con un peso incrementato di 4 kg (per un totale di 1063 kg) e una potenza sensibilmente ridotta di 486 kW (-24 kW). Solo oltre i 250 km/h le V-Series.R LMDh potranno sfruttare un incremento del 6%, ma a fronte di soli 893 MJ per stint di energia disponibile.



Reduce da un finale di stagione estremamente incoraggiante, Peugeot vedrà le sue 9X8 LMH appesantite di 4 kg, per un totale di 1034 kg. Stabile la potenza, a 519 kW, ma superati i 250 km/h scenderà dello 0,8%. Ridotta anche l’energia per stint delle vetture del Leone, portata a 891 MJ. Le uniche Hypercar a correre senza zavorra sono le Aston Martin Valkyrie LMH. Con un peso di 1030 kg, le vetture inglesi disporranno di una potenza di 520 kW, ridotta di 1,7% oltre i 250 km/h, e con l’energia per stint più elevata del lotto pari a 915 MJ.

Infine, con un peso di 1054 kg, anche Alpine e BMW continuano a restare tra le più pesanti. Inoltre la A424 LMDh perderà anche potenza, ora a 503 kW con un incremento del 1,1% oltre i 250 km/h. Il prototipo francese rimane anche il meno efficiente del gruppo, con appena 887 MJ di energia per stint. Ugualmente le BMW M Hybrid V8 LMDh registrano un lieve calo di potenza, 498 kW con una variazione dello -0,2% oltre la soglia di riferimento, e un’energia per stint di 898 MJ.



Passando alla categoria LMGT3, il BoP per la 8 Ore del Bahrain segna un incremento generale per quanto riguarda i pesi. Solo Mercedes e Lexus mantengono invariati i propri valori rispetto al Fuji: le AMG GT3 restano a 1333 kg, mentre le RC F GT3 rimangono a 1354 kg. Le Ferrari 296 GT3 diventano le vetture più pesanti della categoria, toccando i 1365 kg, seguite dalle McLaren 720S GT3 e dalle Corvette Z06 GT3, rispettivamente a 1353 e 1352 kg.

L’aumento più vistoso riguarda però le Porsche 911 GT3 R, che guadagnano ben 20 kg, raggiungendo i 1352 kg totali. Anche le Aston Martin Vantage GT3 ricevono un piccolo incremento arrivando a quota 1343 kg. Mentre le uniche a perdere peso sul tracciato di Sakhir saranno le BMW M4 GT3 e le Ford Mustang GT3 che scenderanno, rispettivamente, a 1332 e 1344 kg.



A completare il quadro c’è il Success Handicap, che tiene conto dei risultati delle ultime gare e della posizione in campionato. Le penalizzazioni più consistenti, pari a 24 kg, colpiscono la Ferrari del terzetto Rovera-Mann-Heriau e la Corvette di Eastwood-Andrade-Van Rompuy. Seguono con 18 kg di handicap la Porsche di Pera-Lietz-Hardwick e la McLaren dell’equipaggio Gelael-Sato-Leung. Mentre la BMW di Rossi-van der Linde-Al Harty dovrà caricare 12 kg di zavorra. Infine alla Ferrari di Rigon-Castellacci-Flohr e alla BMW di Farfus-Boguslavskiy-Shahin spetteranno 6 kg supplementari.

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