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Button e Jota-Cadillac
si separano a fine stagione

Michele Montesano Al termine della 8 Ore del Bahrain, ultima tappa della stagione del FIA WEC prevista il prossimo novembre...

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17 Lug [17:26]

Button e Jota-Cadillac
si separano a fine stagione

Michele Montesano

Al termine della 8 Ore del Bahrain, ultima tappa della stagione del FIA WEC prevista il prossimo novembre, le strade di Jenson Button e del team Jota Cadillac si divideranno. A renderlo noto è stato lo stesso pilota britannico che, a sorpresa, ha annunciato non solo la decisione di lasciare la squadra inglese ma anche di concludere la sua carriera agonistica a tempo pieno per dedicarsi di più alla famiglia.

Una decisione maturata da un po’ di tempo ma che Button ha annunciato al team Jota solamente nello scorso weekend della 6 Ore di San Paolo dove, tra l’altro, l’inglese assieme a Earl Bamber e Sebastien Bourdais ha colto il secondo posto proprio alle spalle dei compagni di squadra Alex Lynn, Will Stevens e Norman Nato.

Una carriera, quella di Button, che è stata tanto lunga quanto variegata. L’inglese ha preso parte ad oltre 300 Gran Premi vincendone 15 e totalizzando un totale di 50 podi. L’apice della carriera di Button è arrivata sicuramente nel 2009 quando, al volante della Brawn GP, ha conquistato il titolo piloti in Formula 1. Conclusa la lunga militanza nella massima serie, nel 2018 l’inglese ha preso parte al Super GT giapponese laureandosi campione nella stagione del debutto.

Contemporaneamente Button è entrato anche nel mondo dell’Endurance prendendo parte al FIA WEC con la LMP1 del team SMP Racing. Nel 2023 l’inglese ha poi corso alla 24 Ore di Le Mans del centenario con la Camaro NASCAR del programma Garage 56 assieme a Mike Rockenfeller e Jimmie Johnson. Diverse le apparizioni anche in IMSA, fino ad arrivare allo scorso anno e al sodalizio con il Team Jota. Button ha preso parte al Mondiale Endurance 2024 dividendo la Porsche 963 LMDh con Oliver Rasmussen e Philip Hanson, per poi passare quest’anno al programma ufficiale Cadillac.

Per il futuro l’inglese non ha ancora un programma definito. Button si è limitato a confermare che non appenderà del tutto il casco al chiodo, ma prenderà parte a qualche gara nell’arco della stagione senza precisare in quale campionato. Ugualmente il Team Jota si prenderà del tempo prima di decidere chi sarà il sostituto dell’inglese. Innanzitutto la priorità della squadra sarà quella di confermare gli attuali piloti.

13 Lug [23:26]

San Paolo – Gara
Doppietta Cadillac, Lexus vince in GT

Michele Montesano

Primo successo per Cadillac nel FIA WEC. Il marchio americano, supportato dal Team Jota, ha letteralmente dominato la 6 Ore di San Paolo in Brasile conquistando una perentoria doppietta. Il terzetto della V-Series.R LMDh composto da Alex Lynn, Will Stevens e Norman Nato ha tagliato per primo il traguardo precedendo la vettura gemella condotta da Sebastien Bourdais, Earl Bameber e Jenson Button. Nulla da fare per gli avversari, a partire da Porsche, che sono usciti nettamente ridimensionati dall’appuntamento brasiliano del Mondiale Endurance.

Fatto eccezione per la prima ora di gara, la 6 Ore di San Paolo è stata a senso unico per la Cadillac. Infatti le due LMDh americane si sono rese protagonista di una corsa tutt’altro che avvincente, tant’è vero che ad eccezione delle prime tre vetture, tutte le altre Hypercar sono state doppiate. Oltre all’ottimo lavoro svolto dal team Jota e dalla competitività delle Cadillac, il risultato finale è da ascrivere anche al nuovo BoP (Balance of Performance) che ha di fatto reso le altre Hypercar poco competitive.



Scattato dalla pole, Stevens è stato subito sorpassato da Julien Andlauer. Preso il comando, l’alfiere della Porsche ha provato a dettare l’andatura seguito dalle due Cadillac. Nel frattempo Stevens è stato costretto ad effettuare un drive-through, per via delle pressioni minime degli pneumatici non regolari sulla sua V-Series.R, scivolando al terzo posto. Ma le Cadillac hanno viaggiato su un ritmo ben più rapido, a dimostrarlo il recupero dapprima di Stevens e poi di Lynn che, nel corso della seconda ora, si è riportato in testa alla gara.

In Porsche hanno cercato almeno di salvare il secondo posto, ma le Cadillac sono state inarrestabili. Almeno per la piazza d’onore la lotta è stata più avvincente, ma Bourdais ha chiuso definitivamente i giochi nelle ultime battute di gara nei confronti di Andaluer. Ottenendo la doppietta in Brasile, Cadillac e Jota hanno interrotto la striscia vincente della Ferrari che, finora, aveva monopolizzato la prima metà di stagione del WEC. A completare il podio è stata, così, la Porsche 963 LMDh di Andaluer e Michael Christensen.



Appena fuori dal podio, ma con un giro di ritardo sui vincitori, la seconda Porsche del Penske Motorsport di Laurens Vanthoor e Kevin Estre, bravi a rimontare dopo aver preso il via dalla settima posizone in griglia. Dopo aver perso quasi subito la M Hybrid V8 LMDh di Raffaele Marciello, Dries Vanthoor e Kevin Magnussen, per un problema ai freni, la BMW ha puntato tutto sull’altra vettura del terzetto René Rast, Marco Wittmann e Sheldon van der Linde. Proprio quest’ultimo, a meno di dieci minuti dalla bandiera a scacchi, si è reso protagonista di un sorpasso ai danni della Peugeot 9X8 di Loïc Duval conquistando il quinto posto.

Peugeot si è quindi dovuta accontentare del sesto e settimo posto. Finalmente competitive, grazie a un BoP estremamente favorevole, le 9X8 LMH hanno lottato quasi ad armi pari contro le altre Hypercar. Duval e Malthe Jakobsen hanno preceduto i compagni di squadra Mikkel Jensen e Paul Di Resta. Reduce dal trionfo nella 24 Ore di Le Mans, la 499P di AF Corse anche a Interlagos è stata la Ferrari più competitiva.

Ottavi assoluti, Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson hanno conquistato la vittoria tra i team privati. A completare la top-10 la Alpine A424 di Mick Schumacher, Frederic Makowiecki e Jules Gounon, seguita dalla Porsche del Proton Competition guidata da Neel Jani, Nicolas Pino e Nicolas Varrone.



Più staccate le Ferrari ufficiali che hanno accumulato tre giri di ritardo dai vincitori. Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, undicesimi hanno preceduto i compagni di squadra Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Quest’ultimo costretto ad una sosta supplementare dopo che Ben Keating l’ha urtato danneggiando l’estrattore e la carrozzeria posteriore della 499P.

È andata anche peggio alle Toyota. Mai in gara, le GR010 Hybrid hanno chiuso al quattordicesimo e quindicesimo posto, perfino dietro l’Aston Martin Valkyrie di Alex Riberas e Marco Sørensen. Un problema elettronico ha subito messo fuorigioco la Alpine A424 LMDh di Charles Milesi, Ferdinand Habsburg e Paul-Loup Chatin.

Decisamente più combattuta e avvincente la 6 Ore di San Paolo nella classe LMGT3. All’esordio nel FIA WEC, è toccato ad Anthony McIntosh prendere il via dalla pole con l’Aston Martin Vantage GT3. L’americano, dopo 20 minuti, è stato sorpassato da Razavan Umbrarescu che ha issato la Luxury RC F GT3 al comando della classe. Nonostante il drive-through, inflitto a metà gara per eccesso di velocità in pit-lane, la vettura del team Akkodis ASP è rimasta saldamente al comando fin sotto la bandiera a scacchi. Umbrarescu, José Maria Lopez e Clemens Schmidt hanno così regalato il primo successo nel Mondiale Endurance aL costruttore nipponico.



La lotta per il secondo posto ha visto dapprima le Iron Dames in grande spolvero. Nonostante un drive-through per non aver rispettato il regime di Full Course Yellow, le ragazza della Porsche sono riuscite a resistere in seconda posizione fino all’ultima ora di gara. Proprio nelle ultime battute Michelle Gatting, ancora convalescente dopo l’incidente occorso a Le Mans, non è riuscita a contenere la rimonta di Charlie Eastwood che, in equipaggio con Rui Andrade e Tom Van Rompuy, ha portato la Corvette Z06 GT3 al secondo posto. La Gattin si è vista soffiare anche il terzo gradino del podio da Eduardo Barrichello che, al termine della manovra, ha mandato in visibilio il pubblico sugli spalti.

A lungo in seconda posizione, nelle ultime due ore la Lexus RC F GT3 di Arnold Robin, Finn Gehrsitz e Yuichi Nakayaka ha perso terreno chiudendo quinta. Al termine di un’intensa rimonta Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick hanno ottenuto un sesto posto fondamentale in ottica campionato. Top-10 per la BMW M4 GT3 di Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harty.

Mentre le Ferrari, gravate dal Success Handicap, hanno chiuso all’undicesimo e tredicesimo posto. Domenica da dimenticare per Ford. Verso metà gara è stata costretta al ritiro la Mustang GT3 di Giammarco Levorato, per un problema all’ammortizzatore anteriore. Mentre, a poco più di un’ora al traguardo, è toccato a Ben Barker rientrare ai box per un guasto allo scarico della sua Ford.

Domenica 13 luglio 2025, gara

1 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 242 giri
2 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 57"016
3 - Andlauer-Christensen (Porsche 963) - Penske - 58"882
4 - Estre-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
5 - Rast-Wittmann-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
6 - Duval-Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
7 - Di Resta-Jensen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
8 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 2 giri
9 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 2 giri
10 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 2 giri
11 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 3 giri
12 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 3 giri
13 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3 giri
14 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3 giri
15 - Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3 giri
16 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 4 giri
17 - Marciello-Magnussen-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 20 giri
18 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 26 giri
19 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 26 giri
20 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 26 giri
21 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 26 giri
22 - Robin-Gehrsitz-Nakayama (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 26 giri
23 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 27 giri
24 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 27 giri
25 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 27 giri
26 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 27 giri
27 - Rossi-Al Harthy-K.van Der Linde (BMW M4) - WRT - 27 giri
28 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 27 giri
29 - Shahin-Ebrahim-Farfus (BMW M4) - WRT - 27 giri
30 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 27 giri
31 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 28 giri
32 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 28 giri
33 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 42 giri

Giro più veloce: Norman Nato 1'24"498

Ritirati
Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx
Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton
Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton

12 Lug [21:32]

San Paolo – Qualifica
Pole di Lynn con Cadillac

Michele Montesano - XPB Images

Oltrepassato il giro di boa, il FIA WEC si è recato in Brasile per affrontare la seconda parte della stagione. Così come accaduto a Le Mans, Cadillac ha monopolizzato la prima fila della 6 Ore di San Paolo. Il copione si è ripetuto esattamente come sul Circuit de La Sarthe con Alex Lynn che ha siglato la pole position seguito, questa volta, da Sebastien Bourdais. Decisamente più attardate le Ferrari, tant’è vero che entrambe le 499P ufficiali non sono riuscite ad entrare nella Hyperpole.

Dopo l’impresa di Le Mans, Lynn è riuscito a ripetersi. L’alfiere della Cadillac V-Series.R LMDh aveva già fatto capire le sue intenzioni marcando il riferimento nella prima sessione precedendo le Peugeot 9X8 LMH, rivitalizzate da un BoP (Balance of Performance) più favorevole. Lynn ha proseguito il suo dominio anche nella Hyperpole stampando il riferimento in 1’22”570, che gli è valso anche il nuovo record sul giro della categoria. Pur mostrandosi altrettanto competitivo, Bourdais ha chiuso esattamente a un decimo di ritardo.

Buon terzo posto per Julien Andaluer. L’ufficiale Porsche si è fermato a 246 millesimi dalla pole precedendo la Peugeot 9X8 LMH guidata da Malthe Jakobsen. A scattare dalla terza fila saranno Sheldon van der Linde, sulla BMW M Hybrid V8 LMDh, e Paul di Resta che ha, così, confermato la ritrovata competitività della Peugeot sul tracciato di Interlagos. Più attardati sia Kevin Estre, settimo al volante della Porsche 963 LMDh, che Dries Vanthoor, subito dietro con la BMW del team WRT.



A salvare l’onore in Ferrari ci ha pensato Robert Kubica. Complice un BoP tutt’altro che favorevole per le 499P, il vincitore dell’ultima 24 Ore di Le Mans ha accusato un distacco superiore agli otto decimi nei confronti del poleman Lynn. Invece entrambe le rosse ufficiali sono state eliminate già nella prima sessione: Antonio Fuoco non è andato oltre il quattordicesimo crono, mentre Antonio Giovinazzi si è fermato addirittura al diciassettesimo tempo. Non è andata meglio a Toyota con Ryo Hirakawa decimo e Kamui Kobayashi mestamente fanalino di coda della classe Hypercar.

Il primo a non riuscire a centrare l’accesso alla Hyperpole è stato Alex Riberas che, per meno di quattro centesimi, ha chiuso undicesimo con l’Aston Martin Valkyrie. Immediatamente alle sue spalle è riuscito a infilarsi Nico Varrone, sulla Porsche 963 LMDh del Proton Competition, subito davanti all’Aston Martin di Harry Tincknell. Male anche le Alpine A424 LMDh che prenderanno il via dall’ottava fila.



Eduardo Barrichello ha infiammato il circuito di Interlagos siglando la pole position in LMGT3 della 6 Ore di San Paolo. Il figlio dell’ex ferrarista Rubens Barrichello è subito salito al comando delle operazioni, salvo poi ritoccare il riferimento di classe nel suo ultimo tentativo fermando il cronometro in 1’33”849. Così come accadeva in Formula 1 con il padre, Barrichello ha mandato in visibilio il numeroso pubblico sulle tribune issando in cima alla graduatoria l’Aston Martin Vantage GT3 del Racing Spirit of Leman.

Subito in scia hanno chiuso le Lexus RC F GT3 del team Akkodis ASP. Per appena 24 millesimi, Clemens Schmidt si è dovuto accontentare del secondo posto precedendo il compagno di squadra Finn Gehrsitz. Miglior qualifica stagionale per la Mercedes AMG GT3 di Iron Lynx grazie al quarto crono di Lin Hodenius. A seguire le McLaren 720S GT3 di Sean Gelael e Sebastian Baud. Buon settimo tempo per la Iron Dames Rahel Frey, al volante della Porsche 911.

A completare la top-10 ci hanno pensato la Ford Mustang GT3, portata in pista da Giammarco Levorato, e le due Corvette Z06 GT3 affidate a Jonny Edgar e Rui Andrade. Anche in LMGT3 le Ferrari non sono riuscire ad accedere alla Hyperpole. Ugualmente a quanto accaduto alle 499P in Hypercar, le 296 GT3 sono state appesantire dal Success Handicap. Thomas Flohr ha siglato l’undicesimo crono, mentre François Heriau non è andato oltre il quindicesimo tempo di classe. Ugualmente il leader di campionato Ryan Hardwick, al volante della Porsche 911 GT3, ha chiuso tredicesimo precedendo la BMW M4 GT3 di Ahmad Al Harty.

Aggiornamento
Cadillac si è vista sottrarre la prima fila della 6 Ore di San Paolo nel post qualifica. Infatti Bourdais, autore del secondo crono, è stato penalizzato di una posizione per aver ostacolato la Peugeot 9X8 LMH di DI Resta nel corso del suo giro veloce. A ereditare la seconda piazzola è quindi l'alfiere Porsche Andaluer.

Sabato 12 luglio 2025, qualifica

1 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'22"570
2  - Andlauer-Christensen (Porsche 963) - Penske - 1'22"834
3 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'22"670 *
4 - Duval-Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'22"948
5 - Rast-Wittmann-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'23"062
6 - Di Resta-Jensen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'23"101
7 - Estre-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'23"159
8 - Marciello-Magnussen-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'23"259
9 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'23"386
10 - Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'23"496
11 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 1'23"710
12 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'23"740
13 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 1'23"751
14 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'23"759
15 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1'23"770
16 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'23"816
17 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'23"831
18 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'24"153
19 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 1'33"849
20 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'33"873
21 - Robin-Gehrsitz-Nakayama (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'33"963
22 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 1'34"051
23 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 1'34"219
24 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 1'34"418
25 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 1'34"433
26 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton - 1'34"448
27 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 1'34"507
28 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 1'34"952
29 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'35"366
30 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 1'35"481
31 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 1'35"504
32 - Rossi-Al Harthy-K.van Der Linde (BMW M4) - WRT - 1'35"536
33 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 1'35"542
34 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'35"554
35 - Shahin-Ebrahim-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'36"684
36 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) - Iron Lynx - Senza tempo

* Bourdais arretrato di una posizione sullo schieramento per aver ostacolato Di Resta nel suo giro veloce

10 Lug [18:25]

Rivisto il BoP per San Paolo: Alpine e
BMW appesantite, Porsche alleggerita

Michele Montesano

Puntale alla vigila della 6 Ore di San Paolo, quinto appuntamento stagionale del FIA WEC 2025, è stato pubblicato il nuovo Balance of Performance (BoP) sia per le vetture di classe Hypercar che per le LMGT3. A differenza della 24 Ore di Le Mans, che ha fatto storia a sé per quanto concerne peso, potenza ed energia, la gara brasiliana segue idealmente i valori in campo emersi nella 6 Ore di Spa-Framcorchamps.

Vedremo, così, le Ferrari 499P e le Toyota GR010 Hybrid partire con lo stesso peso. Entrambe le vetture sconteranno sulla bilancia un peso minimo di 1069 kg. Tuttavia le Toyota avranno un vantaggio in termini di potenza potendo contare su 485 kW e, superati i 250 km/h, un ulteriore incremento del 7,2% oltre a 903 MJ di energia per stint. Le Hypercar di Maranello, vere e proprie dominatrici della prima metà di stagione del WEC, avranno a disposizione una potenza di 480 kW, un guadagno di potenza del 5,6% e 893 MJ di energia per stint.



Sempre restando sul fronte LMH, le più leggere in assoluto si confermano Peugeot e Aston Martin, entrambe ferme al minimo regolamentare di 1030 kg. Inoltre le 9X8 mantengono i loro 520 kW iniziali subendo, però, una perdita di potenza del 6% oltre i 250 km/h, a fonte di un’energia per stint pari a 897 MJ. Le Valkyrie AMR Pro affronteranno il tracciato di San Paolo con una potenza di 520 kW, sfruttando anche un guadagno di potenza del 2,7%, oltre a disporre di 919 MJ di energia disponibili per stint, il valore più alto dell’intero lotto.

Per quanto riguarda le LMDh troviamo le Alpine leggermente appesantire. Dopo la buona prestazione messa in campo a Spa, le A424 LMDh peseranno 1051 kg, con una potenza massima di 512 kW ma che calerà del 5,5% oltre i 250 km/h, ridotta anche l’energia per stint a 892 MJ. Stessa sorte per le BMW. Le M Hybrid V8 LMDh avranno un peso di 1058 kg, a fronte di un’energia per stint fissata a 904 MJ e una potenza di 505 kW che sarà decurtata del 0,4% oltre i 250 km/h.


Al contrario, Porsche potrà finalmente beneficiare su uno sconto sulla bilancia. Le 963 LMDh peseranno 1053 kg con una potenza aumentata a 501 kW e un guadagno di potenza del 0,4%, oltre a un ulteriore vantaggio di 905 MJ di energia disponibile per stint. Più leggere anche le Cadillac V-Series.R che segneranno sulla bilancia 1040 kg toccando una potenza di 516 kW, anche se con un decremento del 1,7% sopra i 250 km/h, e un’energia per stint di 904 MJ.



Anche nella classe LMGT3 ci saranno cambiamenti rilevanti in termine di BoP. Le BMW M4 LMGT3 diventano le vetture più pesanti della categoria con ben 1358 kg. Seguono subito a ruota le Lexus RC F LMGT3 con 1354 kg, mentre le Ford Mustang LMGT3 salgono sensibilmente a quota 1351 kg. Incrementato anche il peso delle Ferrari 296 GT3 che arriva a 1346 kg.

A dimagrire sono, invece, le Corvette Z06 LMGT3 che peseranno alla bilancia 1345 kg. Più leggere anche le McLaren 720S GT3, a quota 1348 kg, così come le Mercedes AMG GT3 a 1338 kg. Ulteriormente alleggerite le Vantage AMR LMGT3 che si attestato a 1335 kg. Infine le Porsche 911 GT3 R LMGT3 sono ora le più leggera del lotto con 1334 kg.



Torna inoltre il Success Handicap, sistema che penalizza le vetture più performanti sulla base dei risultati ottenuti e della posizione in campionato. A pagare il prezzo più alto è la Ferrari AF Corse di Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau che riceve un’aggiunta di 42 kg, arrivando così a 1388 kg totali. Segue la Porsche Manthey del terzetto Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick con 36 kg in più (1370 kg complessivi), mentre la Ford Mustang del Proton Competition di Stefano Gattuso, Giammarco Levorato e Dennis Olsen guadagna 12 kg. Sei chilogrammi supplementari vanno anche a entrambe le Corvette del TF Sport e alla Ferrari del terzetto Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.

14 Giu [15:29]

McLaren svela la sua Hypercar
LMDh con telaio Dallara e V6 biturbo

Da Le Mans - Michele Montesano

McLaren ha scelto il prestigioso palcoscenico di Le Mans per svelare ufficialmente i dettagli del suo atteso ritorno nella classe regina del FIA WEC. A trent’anni dalla storica vittoria del 1995 con la leggendaria F1 GTR guidata da J.J. Lehto, Yannick Dalmas e Masanori Sekiya, la Casa di Woking ha annunciato la nascita di McLaren United AS, la nuova struttura che gestirà il programma Hypercar, in vista del debutto nella stagione 2027.

Inoltre, proprio alla vigilia della celebre maratona de La Sarthe, il team di Woking ha tolto i veli dalla sua LMDh con cui tornerà a competere nella massima categoria dell’Endurance. Sebbene il nome della Hypercar sia ancora segreto, sono trapelate alcune informazioni. Innanzitutto la McLaren avrà un passaporto anche italiano, infatti verrà realizzata sul telaio Dallara LMP2. Quella inglese diventerà, cosi, la terza LMDh dopo Cadillac e BMW ad essere costruita sullo chassis del costruttore di Varano de Melegari.



Anche se dinnanzi ad una maquette, si è potuto notare l’approccio che hanno usato i tecnici di Woking nel realizzare la Hypercar. A differenza delle altre LMDh si è cercato di alzare il frontale per convogliare più aria verso il fondo vettura. Ugualmente si sono realizzate delle canalizzazioni sotto i fari per migliorare il raffreddamento dell’impianto frenate. La sezione centrale, oltre alla pance leggermente scavate, presenta una pinna sull’abitacolo della vettura che si collega all’alettone posteriore, dotato di paratie laterali in stile Ferrari 499P.

A spingere la Hypercar inglese ci sarà un V6 biturbo accoppiato, come da regolamento, ad un sistema ibrido realizzato in mono-fornitura da Bosch che agirà esclusivamente sulle ruote posteriori. Come già annunciato ieri, il ruolo di Team Principal della nuova struttura è stato affidato a James Barclay, fino ad ora al timone di Jaguar TCS Racing in Formula E. Il passaggio di Barclay alla guida della McLaren Endurance Racing avverrà dopo la conclusione della stagione 2025 del campionato riservato alle monoposto elettriche, prevista per il mese di luglio. Nel nuovo incarico, il manager britannico riporterà direttamente al CEO di McLaren Racing, Zak Brown.

13 Giu [22:29]

Ford annuncia Sayers come direttore
La LMDh sarà realizzata sul telaio Oreca

Da Le Mans - Michele Montesano

Nel fine settimana della 24 Ore di Le Mans, Ford ha cominciato a scoprire le proprie carte per il futuro impegno nella classe Hypercar del FIA WEC, previsto per la stagione 2027. L’annuncio più rilevante riguarda sicuramente la scelta del partner tecnico. La LMDh dell’Ovale Blu sarà infatti realizzata sul telaio Oreca 07 LMP2. Ford si unisce quindi ad Alpine, Acura e Genesis che hanno già deciso di affidarsi al costruttore francese.

Dopo il debutto della Mustang GT3, avvenuto lo scorso anno sia nel WEC che nell’IMSA, Ford ha deciso di fare il grande passo ritornando nella classe regina dell’Endurance. L’annuncio è arrivato lo scorso gennaio, appena dopo il successo della celebre pony-car alla 24 Ore di Daytona. La Casa americana, sinora, sta lavorando sotto traccia per prepararsi al meglio al 2027 quando avverrà il debutto della sua Hypercar.

A guidare tecnicamente il ritorno di Ford nella classe regina sarà Dan Sayers, un nome già noto nel mondo delle competizioni Endurance. Dopo un passato decennale in Aston Martin Racing, dove ha contribuito allo sviluppo delle Vantage GT3 e GT4, Sayers ha recentemente rivestito un ruolo chiave in Red Bull Ford Powertrains supervisionando lo sviluppo delle nuove power unit che equipaggeranno la Formula 1 del 2026.

La presenza a Le Mans sia del responsabile di Ford Motorsport, Mark Rushbrook, che del CEO Audi Ford Motor Company Jim Farley ha sottolineato, ulteriormente, l’importanza che riveste il programma Hypercar per il marchio dell’Ovale Blu. Anche in questo contesto, però, non è stato svelato il motore che equipaggerà la LMDh americana. Diverse indiscrezioni parlano del V8 Coyote aspirato che spinge la Mustang GT3. Nessuna conferma o smentita anche in merito alla partecipazione di Ford nella classe GTP del campionato IMSA.

13 Giu [17:49]

Genesis annuncia la sua squadra
Tarquini nominato Direttore Sportivo

Da Le Mans - Michele Montesano

Tempo di annunci a Le Mans, dopo McLaren è toccato a Genesis. Il marchio premium di Hyundai ha svelato le carte in vista del debutto del prossimo anno nel FIA WEC. Se la vettura, la GMR-001 Hypercar, era già stata presentata in occasione del Salone internazionale dell’auto di New York, sul Circuit de La Sarthe il costruttore coreano ha svelato la squadra che sarà al ponte di comando del progetto.

Tra le figure di spicco del team diretto da Cyril Abiteboul, ci sarà Gabriele Tarquini. L’ex campione delle gare Turismo, appeso il casco al chiodo, ha avuto modo di rivestire il ruolo di Team Manager di Hyundai BRC nel TCR World Tour. Dopo aver ottenuto diversi titoli anche in questo nuovo ruolo, per Tarquini inizierà la nuova avventura come Direttore Sportivo del team Genesis Magma Racing.

La squadra coreana ha annunciato anche Justin Taylor come responsabile degli ingegneri. L’americano può vantare una vasta esperienza maturata sia nel Mondiale Endurance, tra le fila della Ferrari, che nella serie IMSA con la Cadillac del Chip Ganassi Racing. Infine a ricoprire il ruolo di Team Manager sarà Anouck Abadie. Nonostante la giovane età, la 32enne francese ha avuto già modo di svolgere diversi incarichi in FIA e, più recentemente, nel Kessel Racing.

Altra novità importante riguarderà la sede di Hyundai Motorsport. Se la struttura di Genesis sarà nei pressi del circuito del Paul Ricard, la sede centro-europea del costruttore coreano si trasferirà da Alzenau a Offenbach, mentre il nuovo Centro Tecnico sarà a Fechenheim, nei pressi di Francoforte.

13 Giu [13:38]

La McLaren Hypercar è prodotta
e progettata con la Dallara

XPB Images

McLaren Racing lancia ufficialmente il suo team McLaren Racing Endurance – McLaren United AS – in occasione del 30° anniversario della leggendaria vittoria del 1995 alla 24 Ore di Le Mans al primo tentativo, con i piloti JJ Lehto, Yannick Dalmas e Masanori Sekiya. McLaren Racing rimane l'unica scuderia ad aver conquistato la prestigiosa Tripla Corona: il GP di Monaco, la Indy500 e la 24 Ore di Le Mans – un primato che spera di replicare quando il team entrerà nella classe regina del Campionato Mondiale Endurance FIA.

Dopo aver annunciato all'inizio di quest'anno il suo ingresso nella categoria regina del FIA WEC nel 2027, McLaren Racing svela i dettagli della nuova Hypercar progettata da McLaren, che sarà gestita in collaborazione con United Autosports. La Hypercar sarà dotata di un motore V6 biturbo realizzato da McLaren Racing e McLaren Automotive, e sarà progettata e prodotta in collaborazione con Dallara.

James Barclay entrerà a far parte del team come Team Principal a settembre, dopo aver ricoperto il ruolo di Managing Director di JLR Motorsport e Team Principal di Jaguar TCS Racing nel Campionato Mondiale FIA di Formula E, una volta conclusa la stagione a fine luglio. James entrerà a far parte del team dirigenziale di McLaren Racing e riporterà al CEO, Zak Brown.

McLaren Racing offrirà ai fan che assisteranno alla storica gara di Le Mans un'anteprima della sua vettura del 2027 con una presentazione esclusiva presso il Manufacturers' Village sabato 14 giugno dalle 10:00 con il CEO Zak Brown.

Zak Brown, CEO di McLaren Racing, ha dichiarato:
"Il ritorno di McLaren Racing nel Campionato Mondiale Endurance FIA segna l'inizio di un nuovo ed entusiasmante capitolo per noi, e la leadership di James sarà fondamentale per guidarci nei prossimi mesi, mentre ci prepariamo per il nostro ingresso nel 2027. Abbiamo una ricca storia in questo sport e, con James al timone, siamo fiduciosi che McLaren Endurance Racing si affermerà rapidamente come un team competitivo e di successo. Non vedo l'ora di vedere il futuro del team prendere forma sotto la sua guida e non vedo l'ora di offrire ai fan un'anteprima esclusiva della nostra monoposto del 2027."

James Barclay, Team Principal di McLaren Endurance Racing, ha dichiarato:
"Sono onorato di entrare a far parte di un marchio con una storia così incredibile di eccellenza nelle corse. La passione e l'impegno per il successo che McLaren Racing incarna sono qualcosa che ho sempre ammirato. Non vedo l'ora di affrontare la sfida di costruire un team che competa ai massimi livelli e rappresenti lo spirito pionieristico per cui McLaren è nota."

13 Giu [11:51]

Svelato il calendario 2026
Confermate le 8 gare, resta Imola

Da Le Mans - Michele Montesano

Come da tradizione, il venerdì della 24 Ore di Le Mans ha fatto da palcoscenico per il futuro della categoria. FIA ed ACO hanno quindi approfittato della giornata di riposo per presentare il calendario della prossima stagione del FIA WEC. Così come visto quest’anno, anche per il 2026 la parola d’ordine è stabilità. La prossima stagione del Mondiale Endurance sarà composta, ancora una volta, da otto gare. Sicuramente un giusto compromesso per consentire di mantenere sotto controllo i costi.

Ad aprire la stagione 2026 del WEC sarà, esattamente come quest’anno, il Qatar. Il circuito di Losail dapprima ospiterà il Prologo il 21 e il 22 marzo. Poi, il weekend successivo, sarà il teatro della 1812 km del Qatar, una gara dal nome simbolico che rende omaggio alla festa nazionale del paese. La stagione europea prenderà il via ufficialmente il 19 aprile con la 6 Ore di Imola. Dopo il successo di pubblico e partecipazione raccolto nelle precedenti edizioni del 2024 e del 2025, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è sicuramente uno dei circuiti più apprezzati del campionato.

Il Mondiale Endurance si sposterà verso in Belgio per la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma il 9 maggio. La tappa belga, una delle più amate da squadre e piloti, come di consueto farà da prova generale in preparazione alla 24 Ore di Le Mans. La maratona francese, evento clou del FIA WEC, andrà in scena il 13 e 14 giugno, andando a coincidere con il GP di Barcellona di Formula 1.

Dopo una breve pausa, il WEC attraverserà l’Atlantico per approdare in Brasile con la 6 Ore di San Paolo, in programma il 12 luglio sul circuito di Interlagos. Una tappa particolarmente attesa, anche per il forte legame tra il pubblico sudamericano e le gare endurance. Il Mondiale Endurance si trasferirà poi ad Austin, in Texas, per la Lone Star Le Mans, in scena il 6 settembre.

Per la fase conclusiva della stagione si tornerà in Asia, con la 6 Ore del Fuji il 27 settembre. Quella giapponese sarà la 100esima gara del FIA WEC. Il gran finale è fissato per il 7 novembre in Bahrain. Sul tracciato di Sakhir si correrà la 8 Ore che, ormai stabilmente, rappresenta l’epilogo della stagione del Mondiale Endurance.

Il calendario del FIA WEC 2026

22-23 marzo - Prologo Qatar
28 marzo - 1812 km del Qatar
19 aprile - 6 Ore di Imola
9 maggio - 6 Ore di Spa-Francorchamps
13-14 giugno - 24 Ore di Le Mans
12 luglio - 6 Ore di San Paolo
6 settembre - Lone Star Le Mans - Austin
27 settembre - 6 Ore del Fuji
7 novembre - 8 Ore del Bahrain

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