3 Ago [9:36]
Budapest - Gara 2
Câmara vince ed è il nuovo campione
Davide Attanasio
Rafael Câmara è il campione 2025 del FIA Formula 3. Grazie alla vittoria della seconda corsa a Budapest, penultimo atto della stagione, il rookie classe 2005 di Recife, Brasile, membro della Ferrari Driver Academy dal 2022, ha così accumulato un vantaggio incolmabile per il duo del team Campos composto da Mari Boya e Nikola Tsolov.
Il pilota del team Trident - campioni piloti per la terza volta consecutiva dopo Gabriel Bortoleto nel 2023 e Leonardo Fornaroli l'anno scorso - è così riuscito nell'impresa di chiudere la questione con un round d'anticipo: nessuno, da quando nel 2019 la categoria si chiama F3 ce l'aveva mai fatta.
Un altro debuttante, quindi, ha vinto al primo colpo, dopo Robert Shwartzman nel 2019, Oscar Piastri nel 2020 e il connazionale Bortoleto nel 2023. Tra questi il solo Shwartzman, ora in IndyCar con il team Prema, ha (almeno finora) mancato l'approdo nella massima categoria.
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"Rafa", dopo una brillante carriera nel karting, ha iniziato a correre in monoposto nel 2022, partecipando alla F4 UAE (l'attuale F4 Middle East) con Prema, squadra con cui avrebbe condiviso gioie e dolori fino all'anno scorso. La stagione "vera e propria" l'ha però trascorsa nella F4 ADAC e in quella italiana, annate in entrambi i casi concluse in terza posizione.
Nel 2023 il debutto nel Regional by Alpine, campionato vinto da Andrea Kimi Antonelli; lui si classificò quinto. Tutta esperienza con vista sul 2024, dove - finalmente - arrivò il primo titolo anche grazie a un inizio scoppiettante (7 podi consecutivi tra i quali 4 successi). Câmara si rivelò una spanna sopra gli altri, vincendo (anche in questo caso) il campionato con un round di anticipo.
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Quest'anno, cambiata casacca nell'altra squadra italiana di vertice, è stato l'inizio a fare la differenza: le vittorie a Melbourne (foto sopra) e a Sakhir, entrambe "feature race", ovvero le corse che valgono più punti, gli hanno subito spianato la strada. Poi il record di pole position. Assoluto. Pareggiato dopo sole tre corse, superato a Montmeló.
Le cose sembravano complicarsi quando il team Campos e, nella fattispecie, Tsolov, avevano iniziato a macinare punti tra Monte Carlo, Barcellona e Spielberg, con Câmara e Trident, al contrario, meno brillanti dell'inizio. Ma proprio a Spielberg, in gara 2, forse c'è stata la vera svolta: Tsolov, vincitore, viene squalificato. Un colpo durissimo, tanto che, senza quella esclusione, il bulgaro si sarebbe ritrovato a -1 dal sudamericano a quattro tappe dalla fine.

Ma tant'è. Tra Silverstone e Spa è la pioggia a farla da padrona. Tsolov non è perfetto, ma neanche Câmara. Il distacco resta più o meno invariato. Intanto, Boya fa incetta di punti. La seconda corsa in Belgio non viene disputata. Si arriva quindi a Budapest con Câmara che, se avesse lasciato l'Ungheria con 40 lunghezze sul primo degli inseguitori, avrebbe ottenuto il titolo. Una brillante pole, unita alla pessima qualifica di Tsolov, gli porge la chance su un piatto d'argento.
La corsa, ancora una volta con l'acqua, inizia con il giro di formazione dietro la safety-car. La direzione gara opta per una partenza lanciata, e Câmara lo slancio lo prende benissimo. Ma Boya è alle calcagna. Il distacco oscilla attorno al secondo.

Câmara gestisce tutte le situazioni con una padronanza notevole. Una seconda ripartenza, causata da un incidente tra Brad Benavides e Roman Bilinski, non lo mette in crisi. E nemmeno una terza, per colpa di un contatto tra Gerrard Xie e Ugo Ugochukwu.
Non c'è niente da fare, per Boya. E nemmeno per Tsolov, che dalla 21esima posizione mette in mostra tutto il suo repertorio, specialmente nella seconda metà di gara. Dall'11esimo al 14esimo giro il bulgaro si scatena, e supera James Hedley, Tasanapol Inthraphuvasak, Noah Strømsted, James Wharton, Alessandro Giusti e Brando Badoer con una facilità disarmante portandosi in sesta posizione.
Raggiunto anche Théophile Naël, però, era chiaro che il meglio dalle sue gomme era già stato usato. Intoltre, lo stesso Naël era in un trenino, guidato da Tuukka Taponen, in lotta per il gradino più basso del podio. Tsolov le prova tutte, ma anche se avesse agguantato il podio non sarebbe ugualmente bastato.

Le posizioni non cambiano più. Câmara - alla quarta vittoria stagionale - è campione con merito, perché lui e il team Trident hanno gestito meglio gli imprevisti, mentre Tsolov e Campos sono stati imperfetti quando non sarebbe dovuto accadere.
A livello di ritmo, la differenza tra il rookie brasiliano e il junior Red Bull, però al suo terzo campionato nella categoria, era davvero poca. L'esecuzione ha fatto la differenza. Difficile parlare di sfortuna quando c'è in ballo, ad esempio, una squalifica per infrazione del regolamento tecnico.
Il futuro, per Câmara, si chiama Formula 2. Sotto il management della MSM di Enrico Zanarini, il pernambucano è ora atteso dal suo prossimo passo. Vedremo dove si accaserà. Intanto, però, che si goda questo trionfo, sebbene la stagione non sia ancora finita: il campionato dei team, con Trident davanti ma di poco su Campos, è ancora apertissimo.
Chissà se a Monza saranno gli italiani di Maurizio Salvadori a tornare campioni "costruttori" dopo il 2021, oppure se sarà la squadra spagnola a sbancare per la prima volta.
Domenica 3 agosto 2025, gara 2
1 - Rafael Câmara - Trident - 23 giri in 47'14"331
2 - Mari Boya - Campos - 1"937
3 - Tuukka Taponen - ART - 12"994
4 - Charlie Wurz - Trident - 13"621
5 - Théophile Naël - Van Amersfoort - 14"167
6 - Nikola Tsolov - Campos - 14"916
7 - Brando Badoer - Prema - 20"933
8 - Laurens van Hoepen - ART - 21"732
9 - Alessandro Giusti - MP Motorsport - 23"299
10 - Tasanpol Inthraphuvasak - Campos - 25'032
11 - Louis Sharp - Rodin - 25"328
12 - Noah Strømsted - Trident - 25"973
13 - Tim Tramnitz - MP Motorsport - 30"709
14 - Roman Bilinski - Rodin - 32"099
15 - Callum Voisin - Rodin - 35"041 *
16 - Matías Zagazeta - Dams - 38"140
17 - Noel León - Prema - 38"764
18 - Nicola Lacorte - Dams - 42"994
19 - Santiago Ramos - Van Amersfoort - 43"328
20 - Christian Ho - Dams - 44"776
21 - Nikita Johnson - Hitech - 48"025
22 - James Hedley - AIX - 56"891
23 - Nicola Marinangeli - AIX - 1'13"728
24 - Ivan Domingues - Van Amersfoort - 1'18"531
25 - Bruno del Pino - MP Motorsport - 1 giro
26 - Martinius Stenshorne - Hitech - 1 giro
* 5" di penalità
** 10" di penalità convertite in 5 posizioni da scontare sulla griglia della prossima corsa
Ritirati
James Wharton
Gerrard Xie **
Ugo Ugochukwu
Brad Benavides
Il campionato
1.Câmara 156 punti; 2.Boya 108; 3.Tsolov 106; 4.Tramnitz 93; 5.Stenshorne 80; 6.Strømsted 73; 7.Naël 70; 8.Taponen 67; 9.Giusti 57; 10.Wurz 53; 11.van Hoepen 52; 12.Inthraphuvasak, Bilinski 49; 14.Ramos, Voisin 48; 16.Ugochukwu 41; 17.Wharton 25; 18.León 21; 19.Domingues 18; 20.Bedrin, Ho 17; 22.del Pino 16; 23.Badoer 13; 24.Sharp 11; 25.Slater 10; 26.Hedley 7; 27.Zagazeta 6; 28.Benavides 4; 29.Xie 1.
L'albo d'oro
2019 - Robert Shwartzman
2020 - Oscar Piastri
2021 - Dennis Hauger
2022 - Victor Martins
2023 - Gabriel Bortoleto
2024 - Leonardo Fornaroli
2025 - Rafael Câmara