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25 Apr [20:07]

Un italiano in America
Ghiotto con Coyne a Barber e Indy

Massimo Costa

Un italiano in America. Luca Ghiotto, dopo un lungo inseguimento, farà il suo debutto nella Indycar. Il 29enne pilota veneto aveva tentato di inserisi nella prima serie statunitense per monoposto da alcuni anni, ma senza successo. Ora è arrivata la giusta chiamata. Ghiotto assaggerà la Indycar in due gare (per ora) con una Dallara -Honda del team Coyne. In queste ore, Luca è negli USA dove ha già fatto il sedile nella sede della squadra e poi si sposterà in Alabama dove parteciperà alla gara di questo fine settimana sul circuito di Barber, terzo appuntamento stagionale della Indycar. Dopo di che, Ghiotto sarà al via della tappa di Indianapolis dell'11 maggio, sul circuito stradale. Se tutto andrà per il meglio, il rapporto col team Coyne potrebbe estendersi ad altre date della stagione.

L'ultimo pilota italiano a gareggiare in Indycar è stato Luca Filippi. Il piemontese vi ha corso tra il 2013 e il 2016 partecpando a 23 eventi. Miglior risultato il secondo posto di Toronto nel 2015 col team CFH. Nel 2015, e proprio con Coyne, in cinque appuntamenti ha preso il via Francesco Dracone.

Ghiotto quest'anno partecipa al campionato European Le Mans Series con il team Inter Europol, nella prima prova di Montmelò si è piazzato ottavo. Da due anni è anche il tester e terzo pilota del team Nissan nella Formula E. Ricordiamo che Ghiotto ha una lunga esperienza con le monoposto avendo disputato cinque campionati di Formula 2/GP2 (terzo nel 2019) ed essendo stato vice campione della GP3 nel 2015. Prima ancora, World Series Renault, Eurocup Renault, Renault ALPS (vice campione) e Formula Abarth (vice campione).

22 Apr [11:48]

Long Beach - Gara
Dixon torna al successo

Marco Cortesi

Vittoria in puro stile Scott Dixon a Long Beach per il sei volte campione IndyCar. Nel terzo appuntamento della serie sullo storico tracciato cittadino alle porte di Los Angeles, il sei volte campione IndyCar ha centrato il successo con una strategia votata alla gestione di gomme e soprattutto carburante. Dixon è rientrato ai box per la prima sosta al sedicesimo giro, approfittando di una caution per un incidente di Christian Rasmussen. Questo l'ha portato a guadagnare un vantaggio strategico, anche se c'erano ovviamente da gestire due stint più lunghi nel finale. 

Tra chi ha tentato la medesima strategia, c'è riuscito solo Dixon: negli ultimi giri si è trovato ad essere inseguito da Josef Newgarden, fermatosi al giro 31, come da programma, e arrivato a pressare il rivale con decisione, anche approfittando del traffico. Traffico che alla fine gli è risultato fatale, ricompattando i primi quattro: in un passaggio al tornantino, è stato toccato da Colton Herta, perdendo due posizioni. Herta non ne ha poi avuto abbastanza per lottare per la vittoria, precedendo Alex Palou. 

Marcus Ericsson ha completato la top-5, seguito da Will Power. Anche l'australiano ha usato la stessa strategia di Dixon, perdendo però diverse posizioni rispetto a dove si trovava all'inizio. Kyle Kirkwood, vincitore dello scorso anno, ha preceduto un Romain Grosjean in recupero. Solo nono il poleman Felix Rosenqvist, che ha via via perso posizioni ma ha comunque mostrato progressi per il team Meyer Shank rispetto alle difficoltà 2023. Gara di passione in McLaren dopo qualifiche non facili. Pato O'Ward ha toccato Alexander Rossi nelle fasi iniziali, prendendosi anche una penalità. L'americano ha chiuso decimo, davanti a Theo Pourchaire. Il campione F2 2023 ha messo a segno un buon debutto su un tracciato non certo facile.

Domenica 21 aprile, gara

1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 85 giri
2 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 0"9798
3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1"7664
4 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 3"9735
5 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 4"3769
6 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 15"7639
7 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 16"1788
8 - Romain Grosjean (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 18"0433
9 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - MSR - 18"8155
10 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 32"0915
11 - Theo Pourchaire (Dallara-Chevy) - McLaren - 33"4409
12 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 40"8207
13 - Linus Lundqvist (Dallara-Honda) - Ganassi - 42"0003
14 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 44"4325
15 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 51"3156
16 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 52"9961
17 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 62"519
18 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevy) - Foyt - 65"5898
19 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
20 - Nolan Siegel (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
21 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 1 giro
22 - Tom Blomqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1 giro
23 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 1 giro
24 - Pietro Fittipaldi (Dallara-Honda) - RLL - 1 giro
25 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - Coyne - 2 giri

Ritirati
Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) 
Christian Rasmussen (Dallara-Chevy)

In campionato
1. Newgarden 87; 2. Dixon 75; 3. Herta 72; 4. Palou 63; 5. Power 61.

20 Apr [22:18]

Long Beach, qualifica
Rosenqvist, prima pole per MSR

Marco Cortesi

Dopo avere impressionato nella prima qualifica dell'anno a St. Petersburg, Felix Rosenqvist ha centrato la pole position del Grand Prix IndyCar di Long Beach, la prima per il team Meyer Shank. Il tempo ottenuto dello svedese nel Fast Six sulla pista cittadina della California, ha resistito ai tentativi di Will Power e Josef Newgarden nel finale, coi due piloti Penske che hanno chiuso rispettivamente secondo e terzo. Per quest'ultimo c'è stato anche un contatto minore con le barriere. 

A seguire, il duo del team Andretti con Colton Herta e Marcus Ericsson, seguiti da Alex Palou, unico pilota del team Ganassi entrato nella terza sessione e leader del secondo turno. Poco fuori dal taglio del Q2 Christian Lundgaard, Scott Dixon e Marcus Armstrong, mentre il vincitore dello scorso anno Kyle Kirkwood ha completato la top-10.

Disfatta invece, per i colori McLaren, con tutte e tre le vetture fuori al primo turno. Alexander Rossi ha concluso settimo del primo gruppo, mentre Pato O'Ward è stato settimo nel secondo, precedendo anche Romain Grosjean. Undicesimo di gruppo al debutto Theo Pourchaire, campione F2 lo scorso anno.

Sabato 20 aprile 2024, qualifica

1 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1'06"0172
2 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 1'06"0211
3 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 1'06"1059
4 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1'06"3784
5 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1'06"4039
6 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"5444
7 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 1'06"2107
8 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"2219
9 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"2404
10 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1'06"2672
11 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 1'06"3504
12 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 1'06"5757
13 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"8349
14 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"4572
15 - Tom Blomqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1'07"0325
16 - Romain Grosjean (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 1'06"4706
17 - Linus Lundqvist (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'07"1022
18 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 1'06"7415
19 - Pietro Fittipaldi (Dallara-Honda) - RLL - 1'07"1284
20 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 1'06"8481
21 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevy) - ECR - 1'07"3332
22 - Theo Pourchaire (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"9722
23 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - Coyne - 1'07"6865
24 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'07"1851
25 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'09"5850
26 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'07"3125
27 - Nolan Siegel (Dallara-Honda) - Coyne - 1'07"5848

11 Apr [7:52]

Open Test, 1° giorno
Newgarden conduce su Larson

Josef Newgarden al comando nel primo giorno di test a Indianapolis, accorciati dalla pioggia che ha iniziato a cadere sul catino dell'Indiana in pieno standard primaverile. Newgarden ha girato molto più veloce degli altri, avvicinandosi alla barriera delle 229 miglia orarie di media (sono attese medie quasi record vista la riduzione del peso attuata per quest'anno). Secondo posto per Kyle Larson, campione NASCAR del team Hendrick arrivato a supporto di McLaren per la 500 miglia di quest'anno, che ha preceduto di un nonnulla Scott Dixon e Alex Palou. A seguire, Colton Herta, Scott McLaughlin, Ed Carpenter, ritornato al volante per l'occasione. 

La giornata ha anche visto lo svolgimento delle sessioni di refresh e rookie orientation. Tra i nuovi ingressi per la 500 Miglia, da segnalare quello di Katherine Legge, che correrà con la terza vettura di Coyne insieme a Nolan Siegel e Pietro Fittipaldi. Tutti i rookie, nonostante la pioggia, hanno completato il programma. 

Ritorno in pista anche per Marco Andretti, e per il duo del team DRR composto da Ryan Hunter Reay e Conor Daly.

Mercoledì 10 aprile 2024, 1° giorno

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 228.811 mph (368.235 kmh)
2 - Kyle Larson (Dallara-Chevy) - McLaren - 226.384
3 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 226.346
4 - Álex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 226.201
5 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 225.907
6 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Pense - 225.379
7 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 224.223
8 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 223.935
9 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevy) - ECR - 223.591
10 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - MSR - 223.422
11 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 223.369
12 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 223.313
13 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 223.312
14 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 223.258
15 - Linus Lundqvist (Dallara-Honda) - Ganassi - 223.199
16 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 222.903
17 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 222.734
18 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 222.447
19 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 222.366
20 - Tom Blomqvist (Dallara-Honda) - MSR - 222.036
21 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 221.862
22 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - DRR - 221.850
23 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 221.834
24 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevy) - Foyt - 221.608
25 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 221.398
26 - Romain Grosjean (Dallara-Chevy) - Juncos - 221.161
27 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - McLaren - 221.085
28 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 220.938
29 - Katherine Legge (Dallara-Honda) - Coyne - 220.664
30 - Pietro Fittipaldi (Dallara-Honda) - RLL - 220.655
31 - Nolan Siegel (Dallara-Honda) - Coyne - 217.403
32 - Agustín Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 216.782
33 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 216.438
34 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 206.290a

9 Apr [14:00]

Clamoroso: il team Prema entra
nella Indycar a partire dal 2025

Massimo Costa

La notizia, clamorosa, circolava da qualche settimana e Italiaracing aveva riportato lo scorso 13 gennaio una indiscrezione che arrivava dagli Stati Uniti. Ora è ufficiale. Il team Prema correrà con due vetture in IndyCar a partire dalla stagione 2025. La scuderia veneta riporterà il tricolore italiano nella categoria grazie ad un nuovo programma che vedrà la partecipazione di due Dallara motorizzate Chevrolet.

L’ingresso in IndyCar della Prema è una notizia clamorosa e giunge a pochi mesi di distanza dal quarantennale della squadra, fondata da Angelo Rosin nel 1983 e ora diretta dal figlio René. Per la prima volta, affronterà un contesto non addestrativo, ma assoluto in una delle categorie più complesse al mondo. Importante sarà il supporto del motorista, che oltre ad essere necessario per l'ammissione al campionato, potrà fare la differenza sin dai primi passi della serie.

La partnership con Chevrolet porterà in dote le nuove power unit ibride del cravattino in via di sviluppo per il prossimo anno. A livello manageriale, il programma sarà diretto da Piers Phillips, inglese di nascita, ma protagonista del motorsport USA. Ex presidente del team Rahal Letterman Lanigan, ha guidato la scuderia di Bobby Rahal nel suo periodo migliore coronato dalla vittoria di Takuma Sato a Indianapolis 2020. A dirigere il lavoro dal punto di vista ingegneristico, Guillaume Capietto, responsabile tecnico di tutte le attività Prema.

"L'annuncio di oggi segna un momento fondamentale nella nostra storia - ha detto René Rosin - Correre in IndyCar e nella 500 Miglia di Indianapolis è un sogno che si realizza e non vediamo l'ora di far parte di un campionato così selettivo e dalla storia tanto importante. Non sarà facile, ma la volontà è quella di diventare fin da subito dei contendenti per la vittoria."

Da Prema sono passati numerosi piloti arrivati in Formula 1 dopo aver vinto campionati coi suoi colori, ma anche tanti nomi arrivati poi al successo in IndyCar, a partire ovviamente da Jacques Villeneuve, titolato in CART e vincitore di Indy 500, Ryan Briscoe, Charlie Kimball, Felix Rosenqvist oltre a Marcus Armstrong, Callum Ilott e molti altri. Dopo gli inizi in Formula 3 e Formula Renault, la squadra ha progressivamente affrontato un'espansione fino a coprire tutte le formule addestrative, inclusa la F1 Academy dedicata alle ragazze, e recentemente anche il karting.

La nuova sede operativa avrà base in Indiana e sarà poco distante da Indianapolis, che si aggiungerà e collaborerà insieme alla factory storica di Grisignano di Zocco in provincia di Vicenza, ampliata recentemente con l'arrivo di un simulatore di livello Formula 1.

Nella storia della prima serie americana per monoposto, fu la Maserati a essere presente per prima per i colori italiani nel 1939 e 1940 correndo e vincendo quelle due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis. Successivamente è stata la Ferrari a cimentarsi nel 1952 alla mitica gara su ovale, poi tra la fine degli Ottanta e la metà dei Novanta, la Euromotorsport (oggi Eurointernational), ha partecipato al campionato della serie.

24 Mar [21:58]

Thermal Club, gare
Palou domina in lungo e in largo

Se ci si aspettava una gara ricca di fuochi d'artificio, coi piloti determinati al tutto per tutto per vincere il montepremi, il Million Dollar challenge al Thermal Club dell'IndyCar non ha avuto gli esiti sperati. La pista californiana infatti, estremamente abrasiva con le gomme, chi ha avuto pista libera ed è stato più bravo a gestire le gomme, ha dominato manche e finale. Si tratta di Alex Palou, che dopo aver condotto tutta la batteria, non ha perso un giro anche nella finalissima da 20 giri, interrotti a metà da una neutralizzazione. 

Secondo si è piazzato Scott McLaughlin, che è riuscito a sorpassare Felix Rosenqvist, poleman e vincitore della prima eliminatoria. Mentre buona parte dei piloti tentavano di far durare le gomme, altri si sono lanciati al risparmio, ed è questo ad esempio stato il caso di Colton Herta, che nella seconda parte della finale, è risalito al secondo posto in modo relativamente rapido. La stessa tattica l'aveva Graham Rahal, che però è stato fermato da un problema elettronico. 

Lo stesso tema del risparmio gomme si era visto anche nelle batterie quando ad esempio avevano fatto il loro ingresso nella finale anche Agustin Canapino e Pietro Fittipaldi, mentre altri erano rimasti fuori "spendendo" troppo, come Pato O'Ward, Tom Blomqvist e Will Power. Nella prima gara a finire fuori gioco erano stati Romain Grosjean, toccato in frenata da Scott Dixon, e Rinus VeeKay, centrato dalla vettura del team Juncos fuori controllo.

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