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4 Mag [16:58]

Montecarlo – Gara 2
Buemi vince d’esperienza

Michele Montesano

Sebastien Buemi sbanca alla roulette di Montecarlo diventando il pilota più vincere della storia di Formula E. Sulle stradine del Principato di Monaco, il veterano svizzero ha conquistato il suo quattordicesimo E-Prix della carriera interrompendo un digiuno che durava da ben 80 gare. Una boccata d’ossigeno sia per Buemi ma anche per il team Envision Racing e Jaguar che, oltre alla squadra inglese, ha visto salire sul podio l’ufficiale Nick Cassidy. A frapporsi tra i due piloti del giaguaro ci ha pensato il solito Oliver Rowland che ha incamerato ulteriori punti in ottica campionato.

Veloce e spietato nell’E-Prix del sabato, quest’oggi all’inglese della Nissan è mancata la giusta lucidità nei momenti decisivi. Scattato dalla pole, Rowland ha gestito le prime fasi di gara condizionate dall’asfalto ancora viscido per la pioggia caduta in precedenza. L’inglese ha quindi tenuto a bada Nyck De Vries e Jean-Eric-Vergne, che allo spegnimento dei semafori ha subito scalzato il compagno di squadra Max Günther salendo al terzo posto. Il francese del team DS Penske, nel corso del quinto passaggio, ha azionato il primo Attack Mode prendendo di forza il comando della gara (nella foto sotto).



Sverniciato da Vergne, Rowland ha preferito non replicare nell’immediato. Inoltre la Full Course Yellow, esposta per spostare la Lola Yamaha di Lucas Di Grassi rimasta ferma alla curva del Portier, ha costretto il pilota Nissan a temporeggiare ulteriormente. Ripresa la gara, Vergne ha dettato nuovamente l’andatura estendendo a tre secondi il suo vantaggio su Rowland. Ad azzerare il lavoro del francese ci ha pensato Nico Müller andando a sbattere, nel corso del quattordicesimo passaggio, alla curva Massenet. Immancabile l’ingresso della safety car che ha così compattato il gruppo.

Al restart Rowland ha finalmente usato il primo Attack Mode provando a sorpassare Vergne. I due sono arrivati quasi al contatto, con l’inglese della Nissan che ha tagliato la chicane del Porto per evitare il peggio. Rowland, però, non ha restituito subito la posizione, anzi ha aspettato la seconda attivazione per dar spazio a Vergne. Ed è proprio in questo frangente che Buemi è uscito allo scoperto. Infatti lo svizzero, partito ottavo, è stato tra i primi ad azionare la potenza extra salendo al sesto posto. Complici le due neutralizzazioni, il pilota dell’Envision si è fatto largo salendo al quarto posto alle spalle della Mahindra di De Vries.



Buemi (nella foto sopra) ha quindi nuovamente anticipato il secondo Attack Mode prendendo il comando della gara. Così quando Rowland si è sbarazzato nuovamente di Vergne, lo svizzero aveva già preso il largo. Tagliando il traguardo con un vantaggio di oltre quattro secondi, Buemi è tornato ad assaporare il gusto della vittoria che gli mancava dall’E-Prix di New York del 2019. Rowland, secondo, ha preceduto Cassidy protagonista di una gara tutta in rimonta. Quattordicesimo allo spegnimento dei semafori, il neozelandese della Jaguar ha sfruttato i due Attack Mode nelle ultime fasi di gara scalando la classifica fino a salire sul gradino più basso del podio.

Finale in crescendo anche per Antonio Felix Da Costa che, al volante della Porsche, ha chiuso al quarto posto seguito da De Vries. Costretto a preservare l’energia sul finale, Vergne si è dovuto accontentare del sesto posto precedendo il campione in carica Pascal Wehrlein. Anche Günther è scivolato indietro chiudendo l’E-Prix all’ottavo posto davanti alla Andretti di Jake Dennis. A chiudere la zona punti ci ha pensato Stoffel Vandoorne. Il belga ha così regalato una piccola gioia al team Maserati MSG che ha sede proprio a Montecarlo.

Domenica 4 maggio 2025, gara 2

1 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 30 giri
2 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 4"169
3 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 6"342
4 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 6"561
5 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 10"978
6 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 16"537
7 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 16"764
8 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 17"545
9 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 17"882
10 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 18"780
11 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 20"337
12 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 21"811
13 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 23"592
14 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 26"190
15 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 37"787
16 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 49"001
17 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 50"789
18 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'13"103
19 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'23"354
20 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'34"021

Giro più veloce: Dan Ticktum 1'37"560

Ritirati
Nico Müller (Porsche) - Andretti
Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt

Il campionato piloti
1.Rowland 115 punti; 2.Da Costa 67; 3.Wehrlein 66; 4.Barnard 54; 5.De Vries 52; 6.Dennis 44; 7.Günther 42; 8.Mortara 39; 9.Vergne 34; 10.Buemi 31.

4 Mag [12:48]

Montecarlo – Qualifica 2
Rowland pole tra pioggia ed errori

Michele Montesano

Inarrestabile Oliver Rowland. L’inglese della Nissan anche quest’oggi ha proseguito il suo dominio in Formula E. Reduce dal successo ottenuto ieri sulle strade del Principato di Monaco, Rowland si è ripetuto conquistando una rocambolesca pole position per il secondo E-Prix di Montecarlo. Se il risultato può sembrare scontato, lo è stato decisamente meno l’esito con cui il leader di campionato è riuscito a siglare la sua prima pole della stagione. Infatti Rowland non ha dovuto neppure scendere in pista nel duello finale per mancanza di avversari!

Ma procediamo con ordine. La seconda qualifica del fine settimana è stata condizionata dalla pioggia che ha allagato il tracciato cittadino di Montecarlo. Già angusta e complessa, l’asfalto viscido ha reso la pista ancora più difficile con i piloti costretti a una guida funambolica. Numerosi gli errori anche da parte dei più esperti. È il caso di Sam Bird che, tradito dalla pioggia, è finito contro le barriere della Sainte Devote. Esattamente un anno fa, l’inglese aveva sbattuto nello stesso identico punto riportando la frattura del polso della mano sinistra. Fortunatamente Bird questa volta è uscito illeso dall’abitacolo della sua McLaren che, però, ha riportato danni sia sull’anteriore che al posteriore.

La sessione è andata avanti tra errori, tagli e giri cancellati. Anche per questo motivo non si è assistito al duello finale. Infatti nella prima semifinale sia Rowland che Nyck De Vries hanno commesso un errore arrivando lunghi alla prima staccata. Fortunatamente entrambi sono riusciti a ripartire e completare il giro con Rowland autore del riferimento in 1’55”897. Al contrario il duello tutto in casa DS Penske ha visto sia Max Günther che Jean-Eric Vergne tagliare la chicane del Porto. Con entrambi i tempi dei piloti DS cancellati, Rowland non solo si è ritrovato senza avversari ma anche con la pole in mano senza scendere neppure in pista. Ugualmente De Vries, pur se eliminato in semifinale, è stato promosso al secondo posto in griglia.

A scattare dalla seconda fila saranno quindi i piloti DS Penske con Günther che prenderà il via davanti a Vergne. Proprio quest’ultimo, nei quarti era riuscito ad avere la meglio sulla Maserati di Stoffel Vandoorne che partirà dalla quinta piazzola precedendo Antonio Felix Da Costa, pronto a riscattarsi dopo essere stato spinto a muro nella gara del sabato. Quarta fila per Dan Ticktum e Sebastien Buemi, che si sono visti cancellare i rispettivi crono per aver tagliato la chicane del Porto.

La pioggia ha, però, livellato anche le prestazioni delle vetture riservando gradite sorprese. È il caso di Zane Maloney che scatterà dalla nona casella davanti al campione in carica Pascal Wehrlein, primo degli eliminati del Gruppo B. Reduce dal podio nella gara di ieri, Jake Dennis prenderà il via dodicesimo alle spalle di Lucas Di Grassi. Tredicesimo Jake Hughes, al volante della Maserati, seguito dalla Jaguar di Nick Cassidy. Dopo aver siglato la pole ieri, Taylor Barnard non è andato oltre il sedicesimo posto precedendo l’alfiere Jaguar Mitch Evans.

Domenica 4 maggio 2025, qualifica 2

1 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1:55.897 *
2 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1:58.459 *

3 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - Senza tempo - Semifinale B
4 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - Senza tempo - Semifinale B

5 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1:49.238 - Quarti B
6 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1:49.455 - Quarti A
7 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - Senza tempo - Quarti A
8 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - Senza tempo - Quarti B

9 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1:56.818 - A
10 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1:53.794 - B
11 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1:56.827 - A
12 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1:53.842 - B
13 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1:57.181 - A
14 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1:53.899 - B
15 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1:57.202 - A
16 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1:54.073 - B
17 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1:57.296 - A
18 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1:54.467 - B
19 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1:57.403 - A
20 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1:54.751 - B
21 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1:58.238 - A
22 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1:59.064 - B

* Tempo ottenuto nella Semifinale

3 Mag [16:50]

Montecarlo – Gara 1
Rowland vince e allunga in campionato

Michele Montesano

Dallo sconforto della qualifica, finita anzitempo contro le barriere, alla gioia della vittoria dell’E-Prix di Monaco, succede anche questo in Formula E. Un turbinio di emozioni vissute in poche ore che hanno visto Oliver Rowland e il team Nissan ribaltare una situazione che all’inizio poteva sembrare tutt’altro che rosea. Una gara, quella andata in scena sulle stradine di Montecarlo, ricca di sorpassi e cambi al vertice con il risultato finale che si è deciso solamente nelle fasi conclusive. Primo a tagliare il traguardo del Principato di Monaco, Rowland ha centrato il terzo successo stagionale allungando in classifica iridata. Alle spalle hanno chiuso Nyck De Vries, che ha regalato il primo podio del campionato alla Mahindra, e l’alfiere Andretti Jake Dennis.

A seguito del contatto contro le barriere della curva Sainte Devote, avvenuto nel corso del duello finale delle qualifiche, Rowland ha danneggiato il lato sinistro della sua Nissan. I meccanici sono stati costretti a un tour de force per sistemare la vettura che, fortunatamente, non ha riportato conseguenze sui due powertrain. Tuttavia, non potendo effettuare neppure un giro di collaudo, Rowland è sceso in gara con l’incognita della tenuta delle riparazioni.

La prima frazione dell’E-Prix ha visto il poleman Taylor Barnard tenere il comando proprio su Rowland, a sua volta incalzato da De Vries e Pascal Wehrlein. Se la situazione nelle posizioni di testa era quasi statica, a centro gruppo la lotta era decisamente più accesa. Il primo a farne le spese, suo malgrado, è stato Antonio Felix Da Costa. In lotta con Edoardo Mortara e David Beckmann, il portoghese della Porsche è finito contro il guardrail della Rascasse causando la prima Full Course Yellow.



La ripartenza, avvenuta all’undicesimo giro, ha visto Rowland rompere gli indugi e, dopo aver sorpassato la McLaren di Barnard, provare a prendere il largo. Tentativo neutralizzato da Mitch Evans che, solamente dopo tre tornate, si è ritrovato senza potenza sulla sua Jaguar costringendo la direzione gara a esporre nuovamente la FCY. Al secondo restart Rowland (nella foto sopra) ha sfruttato il primo Attack Mode per provare a ricostruire un margine sugli avversari prima del Pit Boost obbligatorio. Effettuata la ricarica, il pilota Nissan si è quindi ritrovato a ridosso dei primi e, azionata la seconda potenza extra, ha ripreso il comando nelle ultime tornate andando a conquistare l’E-Prix di Monaco.

Tra i protagonisti di Montecarlo non si può che annoverare anche De Vries. Complice una strategia ben delineata, l’olandese è sempre stato nelle posizioni di vertice chiudendo la gara al secondo posto. Risultato che ha consentito a Mahindra di salire sul podio dopo un lungo digiuno, l’ultima volta era stato nell’E-Prix di Città del Messico del 2022. Completa il podio un coriaceo Dennis (nella foto sotto) che fino all’ultimo ha provato a impensierire De Vries. Nonostante una penalità di cinque secondi, per non aver rispettato la velocità in regime di FCY, l’inglese del team Andretti è riuscito a conservare il terzo posto.



Finale in crescendo per Mortara. Nelle ultime battute l’italo-svizzero della Mahindra ha dapprima sorpassato Wehrlein, sesto al termine dell’E-Prix, e poi Nico Müller infilandolo proprio sul traguardo. Quinto, lo svizzero ha ribaltato una gara che sembrava persa in partenza. Costretto a una sosta per sostituire la posteriore destra forata, al termine del terzo giro, Müller ha poi approfittato della seconda neutralizzazione per effettuare il Pit Boost e accorciare le distanze dalla vetta. Strategia che si è rivelata vincente tanto da consentirgli di sfiorare la zona podio.

Anche se settimo al traguardo, ci si aspettava di più da Dan Ticktum. Veloce sul giro secco, l’alfiere della Cupra Kiro si è rivelato meno consistente sul passo gara. Ottavo, Robin Frijns è risultato il pilota più veloce motorizzato Jaguar. Stoffel Vandoorne ha regalato il nono posto a Maserati battendo, così, i cugini della DS Penske con Max Günther decimo. Complice una toccata contro le barriere, il poleman Barnard ha chiuso la gara solamente sedicesimo. E-Prix tutt’altro che semplice per Jaguar con Nick Cassidy diciottesimo, e a corto di energia dopo il Pit Boost, mentre Evans ha chiuso nelle retrovie.

Sabato 3 maggio 2025, gara 1

1 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 30 giri
2 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 2"116
3 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 7"523
4 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 11"375
5 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 11"531
6 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 11"887
7 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 12"731
8 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 14"848
9 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 16"306
10 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 16"340
11 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 16"683
12 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 17"579
13 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 18"105
14 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 18"129
15 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 20"761
16 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 20"913
17 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 21"274
18 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 57"435
19 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'06"542
20 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'07"087
21 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'14"218

Giro più veloce: Nick Cassidy 1'27"846

Ritirati
Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche

Il campionato piloti
1.Rowland 94 punti; 2.Wehrlein 60; 3.Barnard 54; 4.Da Costa 54; 5.De Vries 42; 6.Dennis 42; 7.Mortara 39; 8.Günther 38; 9.Hughes 27; 10.Vergne 26.

3 Mag [12:38]

Montecarlo – Qualifica 1
Barnard in pole, Rowland a muro

Michele Montesano

Esattamente a distanza di un anno, troviamo nuovamente Taylor Barnard sotto i riflettori della Formula E. Se dodici mesi fa l’E-Prix di Monaco segnava il debutto nella serie elettrica per il giovane inglese, chiamato a sostituire in extremis l’infortunato Sam Bird, quest’oggi Barnanrd ha portato in pole position la sua McLaren. Un risultato che bissa quanto ottenuto qualche mese fa Jeddah, ora per il ventenne di Norwich l’obiettivo è quello di conquistare la sua prima vittoria in Formula E.

Un risultato che sicuramente rilancia anche il team McLaren, dopo che la scorsa settimana è stato annunciato il ritiro della squadra inglese al termine dell’attuale stagione. Barnanrd ha così rivitalizzato gli animi siglando innanzitutto il terzo crono nel Gruppo B. Poi si è reso protagonista di un cammino impeccabile battendo nelle fasi a duello, nell’ordine, Mitch Evans e Dan Ticktum approdando in finale contro Oliver Rowland.

Proprio l’ultimo duello ha riservato una spiacevole sorpresa per il pilota Nissan. La finale di Rowland è infatti finita col botto. L’inglese ha perso il controllo della sua Nissan per poi toccare contro le barriere all’uscita della curva Sainte Devote archiviando, così, una qualifica fino ad allora perfetta. Pur riuscendo a proseguire, Rowland ha alzato il piede per riportare la sua monoposto ai box.

Toccherà ora ai meccanici Nissan valutare i danni della toccata contro le barriere e riparare la vettura in vista della gara di oggi pomeriggio. Mentre per Barnanrd è stato sufficiente portare la McLaren, motorizzata Nissan, sul traguardo per siglare la sua seconda pole position in Formula E con un crono di 1’30”117.

Velocissimo in entrambe le prove libere e nella prima fase della qualifica, Ticktum è stato battuto proprio da Barnanrd in semifinale. Scattando dalla terza piazzola, l’alfiere della Cupra Kiro potrà dire sicuramente la sua nella gara odierna, dove vedremo anche le soste ai box con il Pit-Boost. Alle sue spalle troviamo un consistente Nyck De Vries, su Mahindra, seguito dal campione in carica Pascal Wehrlein e Robin Frijns. Prenderà il via dalla settima casella Jake Dennis precedendo il vincitore dello scorso anno Mitch Evans.

Anche quest’oggi non potevano manche nomi importanti tra gli esclusi della fase a duelli. Tra questi troviamo sicuramente Edoardo Mortara. Rimasto fuori per appena quattro millesimi, l’italo-svizzero della Mahindra scatterà dalla nona piazzola davanti al suo ex compagno in Maserati Max Günther, attualmente in forza al team DS Penske. Undicesimo David Beckmann, su Cupra Kiro, che ha avuto la meglio su Sam Bird e Stoffel Vandoorne, quest’ultimo il più veloce dei piloti Maserati.

Attardato anche Antonio Felix Da Costa, solamente quindicesimo. Si prospetta un fine settimana tutt’altro che facile per Nick Cassidy. Già nelle prime prove libere il neozelandese ha accusato un problema al motogeneratore sull’asse anteriore. Nonostante la sostituzione della componente da parte del team, Cassidy non è riuscito a fare meglio del decimo crono del gruppo B. Ciò significa che scatterà dalla diciannovesima piazzola davanti la Maserati di Jake Hughes e la Lola-Yamaha di Zane Maloney.

Sabato 3 maggio 2025, qualifica 1

1 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'30"117
2 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - Senza tempo

3 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'26"423 - Semifinale B
4 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'26"844 - Semifinale A

5 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'26"862 - Quarti A
6 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'26"955 - Quarti B
7 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'27"077 - Quarti A
8 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'27"146 - Quarti B

9 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'29"040 - B
10 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"948 - A
11 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'29"119 - B
12 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'29"073 - A
13 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'29"219 - B
14 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'29"167 - A
15 - Antonio Felix Da Costa (Porsche) - Porsche - 1'29"258 - B
16 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"193 - A
17 - Lucas Di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"342 - B
18 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'29"235 - A
19 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'29"388 - B
20 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'29"335 - A
21 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'29"492 - B
22 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'30"001 - A

25 Apr [12:28]

McLaren a fine stagione abbandona
la serie elettrica per puntare a Le Mans

Michele Montesano

Come un fulmine a ciel sereno, quest’oggi McLaren ha annunciato il suo ritiro a fine stagione dal campionato di Formula E. Solamente due settimane fa, la squadra di Woking aveva ufficializzato il suo
ingresso nella classe regina del FIA WEC a partire dal 2027. McLaren ha quindi rivisto il suo piano strategico puntando, di fatto, alla conquista della ‘Triple Crown’ confermando la sua presenza sia in Formula 1 che in Indycar oltre ad aggiungere il progetto LMDh per il Mondiale Endurance.

Per la squadra di Woking si tratta di una drastica revisione dei suoi programmi sportivi. Infatti McLaren, tramite il supporto di NEOM, era stata tra i primi team a partecipare al campionato Extreme E, serie riservata ai buggy elettrici. Poi il passaggio in Formula E, in occasione della stagione 2022-23 dopo aver rilevato la squadra Mercedes, che finora ha portato alla conquista di sei podi, oltre alla vittoria dell’E-Prix di San Paolo, nel 2024, ad opera di Sam Bird.

Fin dal suo esordio in Formula E, McLaren ha affrontato il campionato elettrico non come costruttore completo ma nelle vesti di team cliente Nissan. A maggior ragione, stride la scelta di abbandonare la serie riservata alle monoposto elettriche proprio nel momento in cui il Powertrain giapponese sembra il più competitivo del lotto.

Come assicurato da Zak Brown, CEO di McLaren, la squadra non scomparirà del tutto, ma sono già al lavoro per trovare un possibile acquirente che porterà avanti il programma in Formula E. Oltre a gestire l’ultima stagione con le monoposto Gen3 Evo, magari confermando l’attuale motorizzazione Nissan, il futuro team dovrà porre le basi anche in vista delle nuove vetture Gen4 che faranno l’esordio nel campionato 2026-27. A tal proposito può rientrare nei candidati la tanto chiacchierata Hyundai.

12 Apr [22:32]

Miami – Gara
Wehrlein vince un E-Prix caotico

Michele Montesano

Con un finale degno di un film, Pascal Wehrlein ha conquistato l’E-Prix di Miami. Sul circuito di Homestead, il campione in carica di Formula E ha finalmente centrato la sua prima vittoria stagionale. La Florida ha visto rompere un lungo digiuno anche a Lucas Di Grassi, infatti il brasiliano della Lola Yamaha è tornato a podio dopo due anni di assenza. Terzo posto per un amareggiato Antonio Felix Da Costa che ha visto sfumare una possibile vittoria a pochi giri dalla fine.

Il ritorno della Formula E a Miami, a distanza di dieci anni, è coinciso con una gara a dir poco elettrizzante. Complice la conformazione del tracciato, ricavato all’interno dello Speedway di Homestead con incluso un tratto di banking dell’ovale da percorrere in pieno, l’E-Prix è subito stato caratterizzato da numerosi cambi di posizione. Il poleman Norman Nato ha mantenuto brevemente il comando prima di cedere il passo a Nyck De Vries. Anche il portacolori della Mahindra, a sua volta, ha lasciato strada agli avversari. Questo perché nei primi giri tutti i piloti hanno cercato di risparmiare energia.



Dopo una prima fase di studio, l’E-Prix è entrato nel vivo verso metà gara. Le posizioni sono iniziate a delinearsi a seguito del primo uso dell’Attack Mode. A salire al comando è stato Felix Da Costa seguito dal compagno di squadra Wehrlein, bravo a risalire dal nono posto in griglia. Il primo colpo di scena è avvenuto a ridosso del diciottesimo giro. De Vries ha improvvisamente rallentato fermando la sua Mahindra nella via di fuga. Eseguito il reset sulla vettura, l’olandese è riuscito a ripartire, ma il direttore di gara aveva già predisposto l’ingresso della safety car.

La neutralizzazione ha permesso di ricompattare il gruppo e, alla ripartenza, si è assistito a un tamponamento a catena. Jake Hughes è arrivato ai ferri corti con Max Günther che, a sua volta, è entrato in collisione con Sebastien Buemi. Le vetture si sono incastrate nelle barriere della chicane, realizzata sul rettilineo dopo la sopraelevata, coinvolgendo anche Mitch Evans. Visto il groviglio, la direzione gara ha esposto la bandiera rossa per consentire di spostare le vetture e mettere in sicurezza la pista.

Concluse le lunghe operazioni di ripristino, l’E-Prix è ripartito per gli ultimi cinque giri. Come previsto dal regolamento, il restart è avvenuto con partenza da fermo. Ad eccezione del leader Da Costa, che già aveva usato il secondo Attack Mode, la maggior parte dei piloti alle sue spalle ha dovuto azionare il secondo Boost di potenza extra. Il portoghese della Porsche si è trovato, ben presto, sopravanzato dagli avversari capitanati da Wehrlein. Proprio il tedesco, salito al comando, si è visto insidiato da Nato che l’ha sorpassato in accelerazione sul traguardo.



Sebbene sia transitato per primo sotto la bandiera a scacchi, Nato non aveva ancora terminato l’uso dell’Attack Mode. Il francese della Nissan è quindi stato sanzionato di 10 secondi perdendo la vittoria in favore di Wehrlein. Per lo stesso motivo anche Robin Frijns, Oliver Rowland e Taylor Barnard sono stati penalizzati. Così a conquistare il secondo posto è stato Di Grassi, che ha regalato la prima gioia al team Lola Yamaha in Formula E, mentre Da Costa ha completato il podio.

Quarto, Nico Müller ha preceduto, nell’ordine, Edoardo Mortara e Nato. Buon settimo posto per Dan Ticktum seguito da Frijns, che nonostante la penalità è risultato il pilota motorizzato Jaguar meglio piazzato, e da Jake Dennis. A completare la giornata trionfale per il team Lola Yamaha ci ha pensato Zane Maloney, decimo al traguardo. Fuori dalla zona punti, Rowland mantiene ancora il comando del campionato. Ancora un doppio zero per il team Jaguar con Nick Cassidy, sedicesimo e penalizzato per aver oltrepassato ripetutamente i track limtis, che ha chiuso davanti al compagno di squadra Evans.

Sabato 12 aprile 2025, gara

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 26 giri
2 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 5"619
3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 6"084
4 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 8"447
5 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 9"070
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 10"119
7 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 10"133
8 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 10"142
9 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 10"329
10 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 10"799
11 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 10"925
12 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 11"324
13 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 11"496
14 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 11"868
15 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 12"159
16 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 12"326
17 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 12"704
18 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 13"592
19 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 13"780
20 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 17"729

Giro più veloce: Pascal Wehrlein 1'25"821

Ritirati
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro
Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati

Il campionato piloti
1.Rowland 68 punti; 2.Da Costa 54; 3.Wehrlein 51; 4.Barnard 51; 5.Günther 37; 6.Hughes 27; 7.Dennis 27; 8.Mortara 27; 9.Vergne 26; 10.Evans 25.


12 Apr [18:43]

Miami – Qualifica
Nato batte Dennis e conquista la pole

Michele Montesano

Dopo una lunga sosta, di circa due mesi, la Formula E ha riacceso i motori. A distanza di dieci anni, Miami è tornata ad accogliere la serie riservata alle monoposto elettriche. Ma se nel 2015 l’E-Prix si svolse nel cuore della città della Florida, questa volta le ostilità si sono trasferite sul circuito permanente di Homestead. A far saltare il banco nel tracciato ricavato all’interno dello Speedway, dove solitamente si danno battaglia le stock-car, è stato Norman Nato.

Ancora a secco di punti, il francese della Nissan ha dato una scossa alla sua stagione. Autore del terzo crono del Gruppo B, Nato si è poi reso protagonista di un cammino impeccabile. Il transalpino ha dapprima sconfitto Lucas Di Grassi, per poi battere in semifinale Robin Frijns. Infine, fermando le lancette del cronometro in 1’23”037, Nato ha siglato la pole position battendo per poco più di un decimo Jake Dennis.

Seconda fila per Antonio Felix Da Costa. Sconfitto da Dennis, l’ufficiale Porsche prenderà il via dell’E-Prix di Miami dalla terza piazzola davanti all’Envision Racing di Frijns, unico pilota motorizzato Jaguar a raggiungere la fase a duelli. Top-5 per Nyck De Vries che ha, così, confermato la crescita della Mahindra. A seguire la Maserati di Stoffel Vandoorne che, nonostante l’ottima prestazione, è stato sconfitto ai quarti da uno scatenato Dennis.

Tra le sorprese spicca sicuramente Di Grassi. Il brasiliano è riuscito a portare la sua Lola Yamaha nella fase a duelli. I due mesi di pausa sono serviti alla squadra anglo-giapponese per sviluppare ulteriormente il Powertrain e consentire a Di Grassi di entrare nella top-10. Il brasiliano prenderà il via dell’E-Prix di Miami dalla settima piazzola davanti a David Beckmann, al volante della Cupra Kiro.

Come prevedibile non sono mancate le esclusioni eccellenti. Tra questi troviamo sicuramente il campione in carica Pascal Wehrlein, che non è riuscito ad accedere ai quarti per appena 27 millesimi. Il tedesco della Porsche prenderà il via dalla nona posizione seguito dalla Mahindra di Edoardo Mortara. Prosegue il periodo buio nel team Jaguar con Nick Cassidy e Mitch Evans che scatteranno, rispettivamente, dalla tredicesima e quattordicesima piazzola.

Qualifica da dimenticare anche per Oliver Rowland. Il leader del campionato ha commesso un errore nel suo ultimo tentativo arrivando lungo alla chicane. Sedicesimo, Rowland sarà costretto a una gara tutta in rimonta. Sessione complicata anche per gli alfieri DS Penske. Jean-Eric Vergne partirà dalla diciassettesima casella, mentre Max Günther scatterà dall’ultima fila assieme alla Maserati di Jake Hughes.

Sabato 12 aprile 2025, qualifica

1 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'23"037
2 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'23"166

3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'23"218 - Semifinale A
4 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'23"389 - Semifinale B

5 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'23"252 - Quarti B
6 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'23"566 - Quarti A
7 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'23"743 - Quarti B
8 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'24"479 - Quarti A

9 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'24"859 - B
10 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'24"959 - A
11 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'24"879 - B
12 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'24"989 - A
13 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'25"073 - B
14 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'25"047 - A
15 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'25"075 - B
16 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'25"061 - A
17 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'25"136 - B
18 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'25"203 - A
19 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'25"328 - B
20 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'25"250 - A
21 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'25"552 - B
22 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'25"359 - A

1 Apr [15:32]

Tesla attacca la Formula E
Musk lancia il campionato alternativo

Massimo Costa

La notizia è piombata in mattinata, oggi martedì 1 aprile, come un fulmine a ciel sereno. Elon Musk, plurimiliardario proprietario della Tesla, del social X, di Space X, ha deciso di fare concorrenza alla Formula E organizzando a partire da questa estate un campionato alternativo per le monoposto spinte dai motori elettrici. C'è già un team iscritto, Tesla, e si attendono altri costruttori in uscita proprio dalla Formula E. 

Infatti, il regolamento del campionato che si chiamerò Formula T (da Tesla) e stilato dallo stesso Musk, prevede dazi pesantissimi ai costruttori che non vorranno partecipare a questa nuova serie. Ricordiamo che nella Formula E sono presenti Porsche, Nissan, Maserati, Mahindra, Cupra, McLaren, Jaguar, Yamaha, DS. Ma si attende l'arrivo di altri marchi importanti dell'auto.

Sicura la presenza dei team americani Andretti e Penske che in Formula E utilizzano rispettivamente unità Porsche e DS. Si è già appreso che il calendario prevede una gara su un tracciato cittadino ricavato a Palm Beach, non lontano da Mar-a-Lago, mentre non sono ancora state annunciate altre città ospitanti. Fonti interne lasciano intendere che si potrebbe correre soltanto a Mar-a-Lago, la residenza del presidente americano Donald Trump. Dieci gli appuntamenti previsti.

Dalle prime indiscrezioni emergono dettagli sul regolamento, scritto dallo stesso Musk. Non saranno ammessi commissari tecnici e sportivi della FIA, fonti raccontano che pretende il licenziamento di tutti coloro che sono collegati alla Formula E, e ai comandi della categoria vi saranno solo persone amiche (ovviamente capaci) scelte dal plurimilardario. Se dopo tre dei dieci eventi in programma, il team Tesla non sarà primo in classifica, le squadre che lo precedono verranno democraticamente penalizzate. Non saranno consentiti reclami da parte degli altri team.

Non ci resta che attendere ulteriori notizie e sviluppi sul futuro di quella che sembra essere una categoria entusiasmante nel panorama del motorsport mondiale.

10 Mar [17:12]

Nei prossimi test pre-stagionali ci sarà
una doppia sessione tutta al femminile

Michele Montesano

La Formula E si presenta come una categoria sempre più inclusiva. Anche se siamo ancora alle prime battute dell’undicesima stagione, lo sguardo è già rivolto al prossimo anno. Infatti, dopo il positivo esperimento dello scorso novembre andato in scena sul circuito di Jarama, in cui si è assistito a una sessione totalmente riservata alle donne, l’organizzazione della serie Full electric ha deciso di raddoppiare tale iniziativa in vista della prossima stagione.

Dopo la tremenda alluvione che ha colpito la Comunità Valenciana lo scorso ottobre, la Formula E è stata costretta a spostarsi a Jarama. Sul tracciato che sorge alle porte di Madrid, la serie riservata alle vetture elettriche ha visto, non solo l’esordio delle nuove monoposto Gen3 Evo, ma nell’ultima sessione anche una griglia interamente composta da quote rosa. Per l’occasione, a salire in cima alla graduatoria dei tempi è stata Abbi Pulling che, al volante della Nissan, ha stampato un crono di 1’30”889. La campionessa della F1 Academy ha chiuso a un secondo e mezzo dal riferimento siglato, al termine della quattro giorni di test, dall’ufficiale Porsche Antonio Felix Da Costa.

La Formula E ha già confermato che i prossimi test pre campionato torneranno a disputarsi, come di consueto, sul circuito intitolato a Ricardo Tormo di Valencia. Inoltre, il 30 ottobre 2025, si assisterà a una giornata interamente dedicata alle donne che avranno a disposizione ben due sessioni, per un totale di sei ore, per cimentarsi con le monoposto elettriche. Ricordiamo che, a partire dalla stagione 2026-27, le nuove vetture Gen4 saranno dotate di servosterzo. Tale elemento ridurrà sensibilmente le differenze fisiche tra i piloti facilitando, così, il ritorno di donne al volante delle Formula E.

15 Feb [19:52]

Jeddah – Gara 2
Vittoria del riscatto per Rowland

Michele Montesano

Tagliando per primo il traguardo di Jeddah, Oliver Rowland quest’oggi si è ripreso la vittoria che gli era stata sottratta, nella gara di ieri, proprio negli ultimi chilometri. Unico pilota, finora, ad aver conquistato due E-Prix nel corso della stagione, l’alfiere della Nissan prova così ad allungare nella classifica generale di Formula E. Podio tutto inglese in Arabia Saudita, infatti alle spalle di Rowland hanno chiuso Taylor Barnard, su McLaren, e l’alfiere della Maserati Jake Hughes. 


La tensione, prima dello spegnimento dei semafori, ha giocato un brutto scherzo a Zane Maloney che ha tardato a portare la sua Lola Yamaha sulla piazzola in griglia. Ciò ha costretto la direzione gara a ripetere la procedura di partenza. L’avvio dell’E-Prix di Jeddah ha perso subito due protagonisti. Il vincitore di gara 1 Max Günther è arrivato lungo alla prima staccata tamponando la Porsche dell’incolpevole Antonio Felix Da Costa. Per entrambi il ritiro è stato immediato. 


Scattato dalla pole, Barnard ha mantenuto saldamente il comando delle operazioni seguito da Hughes, bravo sfilare Rowland già al primo giro. L’assenza del Pit Boost, la sosta per la ricarica rapida, ha reso più strategico l’utilizzo dei due Attack Mode. Conclusa la prima attivazione, Barnanrd è riuscito a mantenere la testa della gara tallonato da Rowland. Potendo contare sul 2% in più di carica residua rispetto ai rivali, il pilota Nissan ha rotto gli indugi prendendo il comando dell’E-Prix nel corso della ventunesima tornata. 

Dopo tre giri Rowland ha quindi azionato il secondo Attack Mode, della durata di sei minuti, involandosi verso la vittoria. Scivolato al secondo posto, Barnard ha attivato, a sua volta, il Boost di potenza. Tuttavia in McLaren hanno deciso di dividere equamente i due Attack Mode, della durata di quattro minuti ciascuno. Ciò non ha permesso a Barnard di rispondere a Rowland che ha tagliato il traguardo in solitaria con un vantaggio di quasi sei secondi sul resto del gruppo. 


Persa l’occasione di conquistare la sua prima vittoria in Formula E, Barnard negli ultimi giri ha dovuto vedersela anche con Hughes. Il pilota della Maserati, sulla stessa strategia di Rowland, ha provato fino all’ultimo a sorpassare l’ex compagno di squadra ma si è dovuto accontentare del terzo posto. L’inglese (nella foto sopra) ha così potuto festeggiare il primo podio con i colori Maserati precedendo Jake Dennis. A differenza di tutti gli altri, il team Andretti ha optato per una doppia attivazione ravvicinata degli Attack Mode. Ciò ha consentito a Dennis, partito diciannovesimo, di scalare la classifica fino a sfiorare il podio. 

Nick Cassidy ha conquistato un quinto posto che è una boccata d’ossigeno per Jaguar. Il neozelandese è, inoltre, riuscito a marcare anche i suoi primi punti stagionali. Al contrario, Mitch Evans è stato costretto al ritiro segnando il secondo zero in Arabia Saudita. Gara tutta in rimonta per Stoffel Vandoorne. Dopo aver ottenuto il terzo posto in qualifica, il pilota della Maserati è stato retrocesso in ultima fila a seguito di un estintore trovato irregolare sulla sua monoposto. Vandoorne ha quindi dato fondo a tutta la sua esperienza per tagliare il traguardo sesto davanti a Jean-Eric Vergne. 


Pascal Wehrlein (nella foto sopra) ha chiuso con un ottavo posto un fine settimana a dir poco difficile. Tamponato nella prima manche, il tedesco della Porsche quest’oggi si è mantenuto lontano da possibili situazioni pericolose. Scattato tredicesimo, il campione in carica di Formula E ha quindi recuperato fino all’ottava piazza cercando di incamerare punti importanti in ottica campionato. A completare la zona punti Dan Ticktum, al volante della Cupra Kiro motorizzata Porsche, e un consistente Edoardo Mortara con la Mahindra.

Sabato 15 febbraio 2025, gara 2

1 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 31 giri
2 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 5"844
3 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 6"855
4 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 7"214
5 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 7"487
6 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 8"005
7 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 8"409
8 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 11"517
9 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 14"910
10 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 15"964
11 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 16"284
12 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 17"179
13 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 20"788
14 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 21"164
15 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 21"511
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 22"961
17 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 31"035
18 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'14"502
19 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'18"601

Giro più veloce: Sam Bird 1'17"521

Ritirati
Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar
Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche
Maximilian Günther (DS) - DS Penske

Il campionato piloti
1.Rowland 68 punti; 2.Barnard 51; 3.Da Costa 39; 4.Günther 37; 5.Hughes 27; 6.Vergne 26; 7.Evans 25; 8.Wehrlein 25; 9.Dennis 25; 10.De Vries 24.

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