Formula E

Stellantis schiererà un suo team
A confermarlo l’annuncio su LinkedIn

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23 Lug [9:23]

Stellantis schiererà un suo team
A confermarlo l’annuncio su LinkedIn

Michele Montesano

Tempo di grandi cambiamenti in Formula E. Sebbene con il doppio E-Prix di Londra ci accingiamo a vivere l’ultimo weekend di gara dell’undicesima stagione della serie riservata alle monoposto elettriche, c’è un grande fermento in vista del prossimo futuro. Sotto i riflettori, ancora una volta, c’è il Gruppo Stellantis che deve sciogliere alcuni nodi sulla sua permanenza nel campionato full electric.

Proprio nelle recenti settimane si era parlato di un possibile avvicendamento tra i marchi della galassia con l’uscita di Maserati e DS e l’arrivo di Opel e Citroën. Questo, però, si scontrava con il rischio di non avere team su cui appoggiarsi. Ricordiamo, infatti, che nel corso della sua militanza in Formula E il marchio DS si è sempre affiancata a squadre già presenti: dapprima con Virgin, poi è stata la volta di Techeetah e attualmente con Penske. Lo stesso vale per Maserati che, fin dal suo debutto, si è avvalsa del supporto di MSG Racing, ovvero l’ex team Venturi.

Arriva ora un netto cambio di strategia per Stellantis. A confermarlo è direttamente la pagina LinkedIn della divisione Motorsport. Sul noto social, utilizzato per chi cerca e offre lavoro, Stellantis ha aperto una candidatura per un Senior Performance Engineering. Alla figura si richiede un’esperienza di almeno cinque anni in una posizione simile in Formula E, nel FIA WEC o in Formula 1, e che sia in grado di guidare le attività di sviluppo delle prestazioni in ambito di simulazione, strategia di gara, gestione dell’energia e dinamica del veicolo.

Fin qui nulla di nuovo. Tuttavia nell’annuncio si può leggere: “Siamo lanciati a tutta velocità verso la Formula E Gen4” quindi la conferma che Stellantis proseguirà l’avventura nel campionato elettrico. Ma, ancora più importante, il documento prosegue in tale maniera “Per la prima volta nel percorso in Formula E, Stellantis schiererà un team proprio, costruito per competere senza compromessi”.

Stando a quanto riportato, ci sarà il grande salto. Stellantis Motorsport acquisirà una licenza come team dalla Formula E. Resta da capire se l’acquisizione avverrà da un team già presente, come può essere MSG Racing che oltretutto non sta passando un periodo roseo, o se sarà direttamente dalla Formula E. Infatti sono attualmente disponibili due licenze, una assegnata per un ipotetico dodicesimo team e l’altra appena restituita da parte di McLaren dopo la chiusura del programma. Unica certezza la sede del team che sarà a Satory, attuale quartier generale di Stellantis Motorsport, nonché sede di DS Performance.

14 Lug [20:47]

Il campione Rowland: “In Nissan
ho ritrovato la voglia di vincere”

Michele Montesano

Oliver Rowland è il nuovo campione di Formula E. Visibilmente emozionato, l’inglese della Nissan si è aggiudicato il titolo piloti al termine di un weekend, quello del doppio E-Prix di Berlino, vissuto tra alti e bassi. Dapprima, nella gara del sabato, Rowland ha commesso l’unico grave errore nel corso della stagione andando a speronare Stoffel Vandoorne. Incidente che gli è costato anche l’arretramento di cinque posizioni nella griglia di partenza della seconda manche. Poi la gara di domenica vissuta con la consueta lucidità e quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci.

“Ho cercato solo di fare la miglior gara possibile – ha commentato Rowland appena si è tolto il casco – senza pensare troppo al campionato anche dopo che mi è stato riferito che Wehrlein era uscito dalla zona punti. Non ho ancora realizzato, credo ci vorrà un po’ di tempo affinché riuscito a metabolizzare tutto”.



L’inglese ha quindi ripercorso gli attimi che hanno preceduto la gara della domenica: “Prima della partenza mi sentivo con i nervi a fior di pelle. Dopo l’E-Prix del sabato, che non è stata una grande giornata, il mio obiettivo era limitare i danni. Non c’era minimamente nei miei pensieri la possibilità di chiudere il campionato già a Berlino, a maggior ragione dopo l’errore e la relativa penalità. Una sensazione strana e difficile da spiegare”.

Rowland ha quindi ripercorso le sue tappe da quando è arrivato in Formula E: “Già al mio esordio ero veloce ma troppo incline all’eroe. Ho siglato diverse pole position ma non ero costante in gara. Man mano ho iniziato a migliorare e ho lasciato Nissan per andare in Mahindra. Cosa che, col senno di poi, non è stata la scelta giusta visti anche i risultati”.



“Sono arrivato ad un punto in cui non avevo più voglia di correre – ha ammesso il neo campione del mondo – avevo perso le motivazioni e non mi divertivo più. Ho quindi deciso di fare un ‘salto nel buio’ per uscirne.

Sapevo che tornando in Nissan avrei trovato una squadra che mi apprezzava, che mi voleva bene, che poteva davvero supportarmi. È stato un rischio enorme. Ma da quando sono tornato, abbiamo ottenuto risultati incredibili. Questa è davvero una favola perfetta”.

“Ogni bambino sogna di diventare campione in Formula 1 – ha proseguito Rowland – ma la gente non vede quanto sforzo, settimane e mesi di fatica, ci siano dietro ad ogni singolo risultato. Rialzarsi dopo ogni caudata, dopo ogni weekend andando storto non è mai facile. Quando poi arriva un momento positivo come questo lo apprezzi davvero, soprattutto crescendo. So di essere nel posto giusto e con una grande squadra”.



Sono passati esattamente dieci anni da quando Rowland ha conquistato il suo ultimo titolo nel 2015 in Formula Renault 3.5, da allora molto è cambiato: “Dieci anni fa la mia vita ruotava esclusivamente attorno alle corse. Ora sono cresciuto, ho dei figli e ho trovato il giusto equilibrio. Sono più maturo ma spero di essere ancora veloce in pista”.

Il ringraziamento non può che non andare a coloro che hanno saputo credere in lui: “Sono molto grato a Tommaso Volpe (Team Principal della Nissan NISMO ndr.) e a Dorian Boirson (Team Director della squadra nipponica ndr.) per aver sempre creduto in me. La stagione non è ancora finita, abbiamo ancora due campionati per cui lottare e lo faremo nella finale di Londra”.

Infine il pensiero di Rowland va a tutto il team: “Subito dopo l’E-Prix di Londra ho intenzione di portare i miei ragazzi a Ibiza per rilassarsi. Se lo meritano ed giusto staccare qualche giorno per ritrovare la tranquillità dopo una stagione intensa”.

14 Lug [18:45]

Rookie Test a Berlino
Minì batte il record di Wehrlein

Michele Montesano

È proseguita la festa nel box Nissan a Berlino. A distanza di un giorno dalla conquista del titolo piloti da parte di Oliver Rowland, la squadra nipponica si è confermata al vertice della graduatoria anche nei Rookie Test grazie a Gabriele Minì. Assoluto protagonista della giornata, il palermitano non solo ha messo tutti in riga nelle due sessioni ma, siglando un crono di 57”428 nel pomeriggio, ha anche frantumato il precedente record sul giro del circuito tedesco appartenuto a Pascal Wehrlein.

Già nella prima parte della giornata, Mini aveva fatto capire che sarebbe stato difficile stargli davanti. Su pista asciutta e con condizioni meteo ideali, dopo un weekend segnato dalla pioggia, il giovane talento italiano, attualmente impegnato in Formula 2 con Prema, ha dettato il passo con un crono di 57”643, già sufficiente a migliorare il tempo firmato dall’ex campione del mondo Wehrlein nel fine settimana.



La risposta degli avversari non si è fatta attendere a partire da Kush Maini che si è messo in grande evidenza. L’indiano della Mahindra si è avvicinato a soli 16 millesimi dal tempo di Minì dovendosi, però, accontentare del secondo posto per un soffio. A conferma della sua versatilità, Maini si è confermato competitivo anche nella sessione pomeridiana chiudendo, questa volta, tra i primi tre e mostrando una buona confidenza con la monoposto Gen3 Evo.

La tornata mattutina è stata caratterizzata anche da una bandiera rossa a mezz’ora dalla fine della sessione. A causare l’interruzione la presenza di sassi in pista, probabilmente portati sul tracciato dal continuo passaggio delle monoposto. Dopo una breve pausa, le attività sono riprese senza intoppi, con il portacolori dell’Andretti Jack Crawford che è riuscito a scalare la classifica fino alla terza piazza precedendo Theo Pourchaire, sulla Maserati, e Dino Beganovic al volante della Mahindra. Sesto crono per Arthur Leclerc, su Maserati, che ha chiuso davanti le DS Penske di Nikita Bedrin e Daniil Kvyat.



Tra i volti nuovi a catturare l’attenzione nel corso della giornata è stato sicuramente Elia Weiß. Appena sedicenne, il tedesco è divenuto il più giovane pilota a guidare una Formula E in un test ufficiale. Al volante della Porsche Weiß ha percorso 46 tornate nella sessione mattutina e 44 nel pomeriggio ottenendo, come miglior risultato, il ventesimo crono. Sul cittadino di Tempelhof hanno girato anche quattro ragazze. Autrice del diciassettesimo tempo, la Abbi Pulling è stata la più veloce al mattino, mentre nel pomeriggio la britannica è rimasta fuori dalla top-10 insieme alle connazionali Jamie Chadwick ed Ella Lloyd.

Nel pomeriggio Minì ha subito ripreso da dove aveva lasciato. Dopo una prima fase in cui Alex Dunne per McLaren ha brillato con ottimi settori, è stato nuovamente il pilota Nissan a calare l’asso. Con un giro perfetto, Minì ha abbassato ulteriormente il record portandolo a 57”428. Un tempo che gli ha garantito la leadership assoluta della giornata e ha rafforzato la sua candidatura a un futuro da titolare nella serie elettrica.



Ayhancan Güven ha ben figurato al debutto con Porsche chiudendo la sessione pomeridiana in seconda posizione, a poco più di due decimi dal vertice. Il turco, tra i protagonisti dell’attuale stagione del DTM, ha impressionato per costanza e precisione in pista. Poco dietro, Callum Voisin ha colto un positivo quarto posto per Cupra Kiro, seguito da Dunne e da un costante Crawford, ancora una volta tra i migliori sei.

Dopo aver chiuso la prima sessione in fondo al gruppo, Leonardo Fornaroli ha impresso un ritmo decisamente più consistente nel pomeriggio. Il campione in carica della FIA Formula 3 ha staccato il tredicesimo crono al volante della Jaguar ufficiale fermandosi a poco più di sette decimi dal riferimento di Minì. Sul fronte Mahindra, il pomeriggio è iniziato con qualche apprensione. Costretto a saltare la prima ora, Dino Beganovic è poi sceso in pista completando il programma senza particolari intoppi, anche se lontano dalle posizioni di vertice.

Lunedì 14 luglio 2025, Sessione Mattutina

1 - Gabriele Minì (Nissan) - Nissan - 57"643 - 52 giri
2 - Kush Maini (Mahindra) - Mahindra - 57"659 - 51
3 - Jak Crawford (Porsche) - Andretti - 57"875 - 52
4 - Théo Pourchaire (Maserati DS) - Maserati - 58"056 - 57
5 - Dino Beganovic (Mahindra) - Mahindra - 58"116 - 50
6 - Arthur Leclerc (Maserati DS) - Maserati - 58"134 - 54
7 - Nikita Bedrin (DS) - DS Penske - 58"176 - 48
8 - Daniil Kvyat (DS) - DS Penske - 58"222 - 47
9 - Alex Dunne (Nissan) - McLaren - 58"299 - 40
10 - Ayhancan Güven (Porsche) - Porsche - 58"375 - 59
11 - Frederik Vesti (Porsche) - Andretti - 58"408 - 51
12 - Hugh Barter (Lola Yamaha) - ABT - 58"446 - 49
13 - Zak O'Sullivan (Jaguar) - Envision - 58"514 - 48
14 - Alessandro Giusti (Lola Yamaha) - ABT - 58"584 - 50
15 - Callum Voisin (Porsche) - Cupra Kiro - 58"831 - 46
16 - Johnathan Hoggard (Jaguar) - Envision - 58"886 - 62
17 - Abbi Pulling (Nissan) - Nissan - 58"947 - 55
18 - Jamie Chadwick (Jaguar) - Jaguar - 58"984 - 59
19 - Bianca Bustamante (Porsche) - Cupra Kiro - 59"237 - 48
20 - Ella Lloyd (Nissan) - McLaren - 59"363 - 43
21 - Elia Weiss (Porsche) - Porsche - 59"400 - 46
22 - Leonardo Fornaroli (Jaguar) - Jaguar - 59"748 - 60

Lunedì 14 luglio 2025, Sessione Pomeridiana

1 - Gabriele Minì (Nissan) - Nissan - 57"428 - 45 giri
2 - Ayhancan Güven (Porsche) - Porsche - 57"654 - 28
3 - Kush Maini (Mahindra) - Mahindra - 57"787 - 47
4 - Callum Voisin (Porsche) - Cupra Kiro - 57"928 - 51
5 - Alex Dunne (Nissan) - McLaren - 57"968 - 58
6 - Jak Crawford (Porsche) - Andretti - 58"022 - 46
7 - Hugh Barter (Lola Yamaha) - ABT - 58"023 - 46
8 - Frederik Vesti (Porsche) - Andretti - 58"040 - 46
9 - Alessandro Giusti (Lola Yamaha) - ABT - 58"048 - 48
10 - Théo Pourchaire (Maserati DS) - Maserati - 58"066 - 41
11 - Daniil Kvyat (DS) - DS Penske - 58"068 - 53
12 - Nikita Bedrin (DS) - DS Penske - 58"180 - 51
13 - Leonardo Fornaroli (Jaguar) - Jaguar - 58"198 - 40
14 - Arthur Leclerc (Maserati DS) - Maserati - 58"233 - 42
15 - Dino Beganovic (Mahindra) - Mahindra - 58"295 - 37
16 - Zak O'Sullivan (Jaguar) - Envision - 58"410 - 49
17 - Abbi Pulling (Nissan) - Nissan - 58"457 - 43
18 - Ella Lloyd (Nissan) - McLaren - 58"660 - 55
19 - Jamie Chadwick (Jaguar) - Jaguar - 58"662 - 41
20 - Elia Weiss (Porsche) - Porsche - 58"683 - 44
21 - Johnathan Hoggard (Jaguar) - Envision - 58"751 - 18
22 - Bianca Bustamante (Porsche) - Cupra Kiro - 58"978 - 47

13 Lug [17:51]

Berlino – Gara 2
Cassidy vince, Rowland campione

Michele Montesano

Oliver Rowland è il nuovo campione di Formula E. Per l’inglese della Nissan è stato sufficiente chiudere l’E-Prix di Berlino al quarto posto per aggiudicarsi il titolo con due gare d’anticipo. Rowland strappa così lo scettro a Pascal Wehrlein che, dopo aver siglato la pole, ha dovuto abdicare con un mesto sedicesimo posto. A trionfare sul tracciato cittadino di Tempelhof è stato Nick Cassidy, protagonista di una gara tutta in rimonta dopo aver preso il via dal ventesimo posto.

A Berlino i riflettori erano puntati tutti su Rowland e Wehrlein. Proprio quest’ultimo aveva cercato di tenere aperti i giochi siglando la pole questa mattina. Il tedesco della Porsche ha quindi capitalizzato la partenza dal palo provando a gestire la corsa. Obiettivo riuscito fino al primo giro di Attack Mode con Wehrlein che ha mantenuto saldamente il comando delle operazioni, mentre Rowland ha adottato una tattica più conservativa cercando di restare in top-5.



Ma a scompaginare le carte ci ha pensato Sebastien Buemi che, nel corso del diciannovesimo passaggio, si è fermato in pista per un problema tecnico sulla sua Envision. Immediato l’ingresso della safety-car con la gara che è ripresa dopo due tornate. Il più lesto al semaforo verde è stato Taylor Barnard che ha subito attivato l’Attack Mode per salire al comando della gara. Tuttavia lo scontro tra Sam Bird e Nico Müller, con annesso intervento della vettura di sicurezza, ha di fatto vanificato il boost di potenza della McLaren di Barnard.

L’E-Prix è ripreso nuovamente al ventiseiesimo giro con Wehrlein che ha subito azionato l’Attack Mode. La strategia del muretto box Porsche, però, non si è rivelata efficace perché il tedesco si è ritrovato, nelle fasi finali della corsa, privo della potenza extra per difendersi dagli attacchi degli avversari. Wehrlein è quindi precipitato fuori dalla zona punti. Al contrario Rowland ha dato fondo al secondo Attack Mode al trentatreesimo giro riuscendo a chiudere al quarto posto. Tale risultato, complice la sedicesima piazza di Wehrlein, ha consentito al pilota Nissan di laurearsi campione del mondo di Formula E.



Con i riflettori tutti puntati su Rowland, è quasi passata in secondo piano la vittoria di Cassidy. Partito ventesimo, il neozelandese della Jaguar ha approfittato di una gara frammentata per risalire la classifica. Poi il colpo finale è arrivato con la scelta di dar fondo al secondo Attack Mode negli ultimi giri. Ciò ha permesso a Cassidy di salire al comando e tagliare per primo il traguardo. Strategia seguita anche da Jake Dennis, secondo con la monoposto Andretti motorizzata Porsche, e da Jean-Eric Vergne che ha completato il podio con la DS Penske.

Detto del fresco campione Rowland, alle spalle della Nissan ha chiuso Mitch Evans. Il pilota della Jaguar, dopo aver vinto la gara di ieri, quest’oggi ha centrato la top-5 precedendo lo sfortunato Barnard. Buon settimo posto per l’esordiente Felipe Drugovich che, al volante della Mahindra, ha preceduto Müller. A completare la zona punti sono stati Antonio Felix Da Costa, sulla Porsche ufficiale, e un consistente Sergio Sette Câmara , chiamato a sostituire Norman Nato. Fuori dai punti sia le due Maserati che le Cupra Kiro, anche se quest’ultime avevano militato nelle posizioni di vertice prima dell’ingresso della safety-car.

Domenica 13 luglio 2025, gara 2

1 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 41 giri
2 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1"533
3 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 4"347
4 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 5"258
5 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 6"791
6 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 7"185
7 - Felipe Drugovich (Mahindra) - Mahindra - 7"553
8 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 7"914
9 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 9"072
10 - Sérgio Sette Câmara (Nissan) - Nissan - 9"546
11 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 9"918
12 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 11"174
13 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 11"730
14 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 11"945
15 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 14"398
16 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 15"417
17 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 16"424

Giro più veloce: Nick Cassidy 58"917

Ritirati
Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt
Robin Frijns (Jaguar) - Envision
Maximilian Günther (DS) - DS Penske
Sam Bird (Nissan) - McLaren
Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision

Il campionato piloti
1.Rowland 184 punti; 2.Wehrlein 125; 3.Barnard 112; 4.Cassidy 102; 5.Da Costa 101; 6.Vergne 89; 7.Ticktum 82; 8.Mortara 80; 9.Günther 79; 10.Dennis 77.

L'albo d'oro della Formula E
2014-15 - Nelson Piquet Jr. (NEXTEV China Racing)
2015-16 - Sébastien Buemi (Renault-e.dams)
2016-17 - Lucas Di Grassi (Audi ABT)
2017-18 - Jean-Eric Vergne (Techeetah)
2018-19 - Jean-Eric Vergne (DS Techeetah)
2019-20 - Antonio Felix Da Costa (DS Techeetah)
2020-21 - Nyck De Vries (Mercedes)
2021-22 - Stoffel Vandoorne (Mercedes)
2022-23 - Jake Dennis (Andretti)
2023-24 - Pascal Wehrlein (Porsche)
2024-25 - Oliver Rowland (Nissan)

13 Lug [13:41]

Berlino – Qualifica 2
Wehrlein tenta la rimonta con la pole

Michele Montesano

Quando mancano solamente tre E-Prix al termine della stagione 2024-25 di Formula E, Pascal Wehrlein tenta l’ultima chance per confermarsi campione della serie full electric. Dopo aver rosicchiato punti nella gara di ieri ottenendo il secondo posto, il tedesco della Porsche quest’oggi ha proseguito la rimonta nei confronti del leader di campionato Oliver Rowland siglando la pole position dell’E-Prix di Berlino. Non solo Wehrlein, si è assistito a una vera e propria dimostrazione di forza da parte dei piloti motorizzati Porsche che hanno occupato quattro posti della top-5.

A differenza di ieri, quest’oggi il clima è stato più clemente con l’asfalto umido che ha condizionato solamente il primo segmento della qualifica. Ciò nonostante, Wehrlein è stato il grande protagonista siglando il riferimento nel Gruppo B. Il campione in carica ha poi incrociato le armi e vinto contro i piloti spinti dal powertrain Porsche. Dapprima, nei quarti, ha sconfitto Nico Müller poi, in semifinale, ha avuto la meglio sul compagno di squadra Antonio Felix Da Costa. Infine ha siglato la pole in 57”850 battendo di un decimo la Cupra Kiro di Dan Ticktum.



A scattare dalla seconda fila sarà Da Costa, ma al suo fianco ci sarà Robin Frijns anziché Rowland. Infatti, nonostante sia riuscito ad accedere in semifinale, l’inglese della Nissan verrà arretrato di cinque posizioni, partendo ottavo, per aver tamponato nella gara di ieri Stoffel Vandoorne. Ad approfittarne saranno anche Müller, quinto con la sua Andretti, lo stesso Vandoorne oltre al pilota McLaren Taylor Barnard.

Primo a non essere riuscito a entrare nella fase a duelli, Mitch Evans prenderà il via dalla nona piazzola. A seguire il vincitore dell’E-Prix di ieri sarà Edoardo Mortara, su Mahindra, e Jake Huges. Proprio l’alfiere della Maserati si è reso protagonista di un incidente che ha causato la bandiera rossa sul finale della prima sessione. Arrivato a ruote bloccate, Hughes ha sbattuto contro le barriere danneggiando la sua monoposto. Come da regolamento all’inglese è stato tolto il miglior giro promuovendo nella fase successiva proprio Rowland.

David Beckmann prenderà il via dalla dodicesima casella precedendo la DS Penske di Max Günther, quest’ultimo arretrato di tre posizioni in griglia per aver ignorato la bandiera nera con bollo arancione durante le libere di questa mattina. Non è andata meglio al compagno di squadra Jean-Eric Vergne che scatterà solamente dalla diciottesima piazzola davanti al rookie Felipe Drugovich.



Da segnalare l’assenza di Lucas di Grassi, costretto a saltare la qualifica dopo il tremendo incidente che l’ha visto protagonista nelle FP3. Il brasiliano, per un problema tecnico sulla sua Lola Yamaha, ha impattato contro le barriere con la monoposto che ha subito anche un principio di incendio. Con il telaio da sostituire, il team Abt cercherà di fare il possibile per consentire al brasiliano di prendere parte all’E-Prix.

Domenica 13 luglio 2025, qualifica 2

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 57"850
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 58"008

3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 58"404 - Semifinale B
4 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 58"382 - Quarti B

5 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 58"473 - Quarti B
6 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 59"270 - Quarti A
7 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 59"633 - Quarti A
8 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 58"404 - Semifinale A *

9 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 59"471 - B
10 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 59"506 - B
11 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'02"645 - A
12 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 59"515 - B
13 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'02"633 - A **
14 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'02"663 - A
15 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 59"519 - B
16 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'02"755 - A
17 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 59"555 - B
18 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'02"840 - A
19 - Felipe Drugovich (Mahindra) - Mahindra - 59"705 - B
20 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 59"728 - B
21 - Sérgio Sette Câmara (Nissan) - Nissan - 1'03"087 - A ***
22 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - Senza tempo - A

* Penalità di 5 posizioni per aver causato un incidente nell'E-Prix del sabato
** Penalità di 3 posizioni per aver ignorato la bandiera nera e arancione durante le FP3
*** Penalità di 3 posizioni per aver oltrepassato il limite di velocità di 50 km/h durante le FP3 con bandiera rossa

12 Lug [18:03]

Berlino – Gara 1
Evans torna alla vittoria

Michele Montesano

Mitch Evans è tornato sul gradino più alto della Formula E. Tra asfalto umido, safety-car e pioggia il neozelandese della Jaguar ha conquistato l’E-Prix di Berlino. Una gara dominata dallo spegnimento dei semafori fin sotto la bandiera a scacchi per Evans che, sul tracciato cittadino di Tempelhof, ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale dopo quella dell’appuntamento inaugurale di San Paolo. Alle spalle della Jaguar ha concluso Pascal Wehrlein che, complice il ritiro sul finale di Oliver Rowland, tiene ancora aperti i giochi di campionato.

La pioggia, caduta copiosa nella mattinata, ha dato una tregua in vista della gara permettendo una partenza regolare, tranne che per Jake Dennis costretto all’immediato ritiro. Dopo l’intervento della safety-car, per consentire la rimozione della monoposto del team Adretti, la gara finalmente è partita con Evans che ha subito attivato il primo Attack Mode per cercare di allungare nei confronti degli avversari. Non è tardata ad arrivare la risposta dei piloti Porsche con Antonio Felix Da Costa che si è istallato in seconda posizione seguito da Wehrlein, dopo che si è fatto largo sopravanzando Max Günther.



Con l’aiuto di Da Costa, Wehrlein è quindi salito al secondo posto per provare ad attaccare il battistrada Evans. Ma l’alfiere della Jaguar ha proseguito a dettare il ritmo tenendo un margine di sicurezza sulla Porsche del campione in carica. Le gerarchie non sono cambiate neppure in occasione del Pit Boost, perché entrambi sono entrati contemporaneamente ai box per effettuare la ricarica rapida.

Quando l’esito del l’E-Prix sembrava ormai congelato, un contatto tra Sergio Sette Câmara e David Beckmann ha riaperto la gara. Al ventinovesimo passaggio i due piloti si sono agganciati ma se Câmara, chiamato a sostituire Norman Nato in Nissan, è riuscito a proseguire venendo poi penalizzato di dieci secondi, Beckmann si è ritrovato con una sospensione piegata sulla sua Cupra Kiro. Con la vettura ferma in pista, la direzione gara ha chiamato il secondo intervento della safety-car.



Perso tutto il vantaggio accumulato, Evans al restart – avvenuto al trentatreesimo giro – ha azionato il secondo e ultimo Attack Mode per riprendere il margine su Wehrlein. Se il neozelandese della Jaguar ha mostrato tutta la sua freddezza, al contrario Rowland ha commesso il primo vero errore della stagione. Presa la potenza extra, l’inglese della Nissan si è scontrato con la Maserati di Stoffel Vandoorne avendo la peggio. Rowland si è, infatti, ritrovato con lo sterzo piegato dovendo rientrare mestamente ai box.

Con la pioggia che è tornata a bagnare l’asfalto di Berlino, Evans ha resistito al recupero di Wehrlein andando a tagliare per primo il traguardo. Sebbene sia transitato al terzo posto sotto la bandiera a scacchi, Da Costa si è visto comminare una sanzione di cinque secondini per aver tamponato e mandato in testacoda Jake Hughes. Così a ereditare l’ultimo gradino del podio è stato Edoardo Mortara, protagonista di una gara tutta in recupero con la sua Mahindra. A completare la top-5 Taylor Barnard, su McLaren, e Nick Cassidy che ha preso il via dall’ultima fila.



Günther, sesto al traguardo, ha fatto tornare il sorriso al box DS Penske dopo il ritiro di Jean-Eric Vergne. La neutralizzazione ha giovato anche al portacolori dell’Envision Racing Sebastien Buemi che, partito dall’ultima piazzola, è riuscito a chiudere la corsa settimo precedendo sia Nico Müller, su Andretti, che l’alfiere della Cupra Kiro Dan Ticktum. Mentre, dopo la penalità, Da Costa è scivolato in decima posizione. Quindicesimo il rientrare Câmara, mentre il debuttante Felipe Drugovich ha chiuso diciassettesimo a seguito di una sanzione per eccesso di velocità in pit-lane.

Sabato 12 luglio 2025, gara 1

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 41 giri
2 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 0"469
3 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 10"010
4 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 10"199
5 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 10"319
6 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 11"199
7 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 12"611
8 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 13"357
9 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 13"771
10 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 14"521
11 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 14"699
12 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 14"728
13 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 15"491
14 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 19"004
15 - Sérgio Sette Câmara (Nissan) - Nissan - 1 giro
16 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1 giro
17 - Felipe Drugovich (Mahindra) - Mahindra - 1 giro
18 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1 giro

Giro più veloce: Pascal Wehrlein 59"630

Ritirati
Oliver Rowland (Nissan) - Nissan
Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske -
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro
Jake Dennis (Porsche) - Andretti

Il campionato piloti
1.Rowland 172 punti; 2.Wehrlein 122; 3.Barnard 104; 4.Da Costa 99; 5.Ticktum 82; 6.Mortara 80; 7.Günther 79; 8.Cassidy 76; 9.Vergne 74; 10.Buemi 69.

12 Lug [13:23]

Berlino – Qualifica 1
Evans rompe il digiuno sotto la pioggia

Michele Montesano

La pioggia, caduta abbondante sul tracciato cittadino di Tempelhof da questa mattina, è stata finora la protagonista del fine settimana tedesco della Formula E. Dapprima un violento nubifragio ha costretto la direzione gara a cancellare le seconde prove libere poi, dopo diversi rinvii, ha avuto inizio la qualifica dell’E-Prix di Berlino. Ma, visto l’esiguo tempo a disposizione, è stato deciso di rivoluzionare la sessione eliminando la sfida a duelli con la fase a gironi a stabilire la griglia di partenza.

Su un tracciato estremamente scivoloso a siglare la pole position è stato Mitch Evans. Con un crono di 1’11”021, il neozelandese della Jaguar è stato il più veloce sia del Gruppo A che dell’intera qualifica. Evans ha così interrotto un digiuno che lo vedeva lontano dalla pole da quasi un anno, avvero dall’E-Prix di Londra del 20 luglio 2024. Alle sue spalle scatterà Robin Frijns, autore del riferimento nel Gruppo B con un tempo di 1’11”109. Oliver Rowland, che potrebbe laurearsi campione di Formula E già al termine dell’E-Prix di quest’oggi, prenderà il via dalla terza piazzola precedendo l’alfiere della Maserati Jake Hughes.

A dividersi la terza fila saranno Max Günther, quinto al volante della DS Penske, e l’ufficiale della Porsche Antonio Felix Da Costa. Subito dietro scatteranno Jean-Eric Vergne e il vincitore di Jakarta Dan Ticktum, sulla Cupra Kiro. Nonostante il terzo crono siglando nel Gruppo B, Pascal Wehrlein sarà costretto a partire dalla nona casella. Il campione in carica è stato sanzionato di tre posizioni, da scontare in griglia, a seguito del tamponamento al suo compagno di squadra Da Costa avvenuto nel corso delle prime prove libere.

Decimo posto per Taylor Barnard, su McLaren, che è riuscito ad avere la meglio sulla Mahindra di Edoardo Mortara. Restando nel team indiano, ha ben impressionato il debutto di Felipe Drugovich. Chiamato a sostituire Nyck De Vries, impegnato nella 6 Ore di San Paolo del FIA WEC con Toyota, il brasiliano ha ottenuto il settimo tempo nel Gruppo B che gli è valsa la partenza dalla quattordicesima piazzola.

Al rientro nella Formula E con Nissan, per sostituire Norman Nato in Brasile per il Mondiale Endurance, Sergio Sette Câmara scatterà nell’E-Prix di Berlino ventesimo. A chiudere la classifica sono stati Nick Cassidy e Sebastien Buemi. Il primo ha dovuto scontare una penalità di 20 posizioni in griglia per la sostituzione degli inverter sulla sua Jaguar. Mentre lo svizzero non è sceso in pista in quanto ha una penalità di 40 posizioni per aver cambiato motore e centralina.

Sabato 12 luglio 2025, qualifica 1

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'11"021 - Gruppo A
2 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'11"109 - Gruppo B
3 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'12"000 - A
4 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'11"344 - B
5 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'12"286 - A
6 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'12"973 - A
7 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'12"032 - B
8 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'13"005 - A
9 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'11"538 - B *
10 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'12"437 - B
11 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'13"176 - A
12 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'12"502 - B
13 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'13"177 - A
14 - Felipe Drugovich (Mahindra) - Mahindra - 1'12"597 - B
15 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'13"220 - A
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"860 - B
17 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'13"427 - A
18 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'13"531 - A
19 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'13"888 - B
20 - Sérgio Sette Câmara (Nissan) - Nissan - 1'14"014 - A
21 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'13"448 - B **
22 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - Senza tempo - B ***

* Retrocesso di tre posizioni in griglia per aver causato un incidente nelle FP1
*** Retrocesso di 20 posizioni in griglia per la sostituzione degli inverter
**** Retrocesso di 40 posizioni in griglia per la sostituzione del motore e della centralina

7 Lug [23:16]

Nessun investitore per McLaren
Campionato ridotto a dieci team?

Michele Montesano

Sebbene l’avventura di McLaren in Formula E sia giunta al capolinea, Ian James ha cercato in ogni modo di salvare la sua squadra. Dopo settimane di speculazioni e tentativi falliti per trovare un investitore disposto a rilevare le operazioni, è ormai certo che il team chiuderà la propria attività al termine dell’E-Prix di Londra, ultimo evento della stagione previsto tra due settimane. Proprio sulle strade inglesi si concluderà il capitolo del team di Woking nella serie elettrica, iniziato solamente tre stagioni fa e interrotto bruscamente al seguito dell’ingresso di McLaren nel FIA WEC a partire dal 2027.

La decisione, di staccare la spina al programma Formula E, era stata
ufficializzata nella seconda metà di aprile lasciando meccanici, ingegneri e piloti in una situazione di grande incertezza. La mancanza di un acquirente ha costretto il team con base a Bicester a restituire la licenza alla Formula E Operations causando un ridimensionamento della griglia. Per la prima volta dalla stagione 2017-18, il campionato conterà solo venti vetture in pista e dieci team. Una situazione che non si verificava dalla quarta stagione, quando HWA Racelab (poi divenuto Mercedes e infine McLaren) era ancora assente dal campionato elettrico.

Oltre al danno sportivo, la chiusura anticipata delle attività porterà con sé anche conseguenze economiche non indifferenti. McLaren aveva infatti accordi validi fino al 2026 - ossia il periodo regolamentare della Gen3 Evo - con diversi fornitori tra cui Nissan per il powertrain, Fortescue Zero per le batterie e Spark per telai e ricambi. L’uscita un anno prima del previsto comporta la rottura contrattuale con questi partner e con la stessa organizzazione del campionato e condurrà, probabilmente, anche a sanzioni economiche significative.

In questo scenario complesso per la squadra inglese, pare che almeno Taylor Barnard sia riuscito a trovare il modo di restare in Formula E. Reduce da una stagione estremamente positiva, forte di quattro podi e due pole position, il ventunenne nativo di Norwich sembra abbia firmato un contratto pluriennale con il team DS Penske. Il futuro di Barnard, però, dipende da come si evolverà la situazione nella squadra franco-americana. Infatti tutto dipenderà se Jean-Eric Vergne passerà al team MSG Maserati che, stando a indiscrezioni, il prossimo anno diventerà Citroën.

Ma il piano Jay Penske e del suo braccio destro Phil Charles guarda ad ampio raggio. Concluso il rapporto con DS al termine del 2026, la squadra americana potrebbe stringere una nuova partnership tecnica o, addirittura, diventare un costruttore a tutti gli effetti potendo contare sulla sua sede di Witney nel Regno Unito. Al di là delle speculazioni, resta il peso dell’assenza di un undicesimo team. Sebbene siano due le licenze disponibili per entrare in Formula E, sembra che la serie elettrica sia diventata meno attrattiva nei confronti dei costruttori rispetto a qualche anno fa.

7 Lug [21:33]

Drugovich debutta a Berlino
Sostituirà De Vries in Mahindra

Michele Montesano

La concomitanza tra l’E-Prix di Berlino di Formula E e la 6 Ore di San Polo del FIA WEC ha creato non pochi grattacapi alle squadre. Infatti, sono diversi i piloti che corrono sia nel campionato riservato alle monoposto elettriche che nel Mondiale Endurance. Tra questi c’è Nyck De Vries che, come da contratto, sarà impegnato con Toyota nel WEC. L’olandese lascerà vacante il sedile della Mahindra e, al suo posto, farà l’esordio in Formula E Felipe Drugovich.

Campione del FIA Formula 2 nel 2022, il brasiliano ricopre il ruolo di pilota di riserva in Aston Martin Formula 1. Il suo nome era circolato sempre più insistentemente a seguito dell’ipotetica sostituzione nel GP del Canada di Lance Stroll, ancora convalescente dopo dell’intervento al polso, e poi sfumata. Oltre alla massima serie, Drugovich ha preso parte anche alla recente 24 Ore di Le Mans con la Cadillac V-Series.R LMDh, esperienza terminata anzitempo per via del ritiro.

Sebbene l’E-Prix di Berlino segnerà l’esordio ufficiale in Formula E, il brasiliano aveva già avuto occasione di saggiare le monoposto elettriche. Infatti, proprio sul cittadino di Tempelhof, Drugovich due anni fa aveva preso parte ai Rookie Test al volante della Maserati Tipo Folgore. Per il brasiliano si apre ora una nuova chance firmata Mahindra. Team che, dall’inizio di quest’anno, è in costante crescita come confermato dai buoni risultati ottenuti da Edoardo Mortara e dallo stesso De Vries.

7 Lug [21:31]

A due settimane di distanza
Buemi riottiene il podio a Jakarta

Michele Montesano

Meglio tardi che mai. Alla vigilia del doppio E-Prix di Berlino si è tornato ancora a parlare della gara andata in scena a Jakarta il 21 giugno scorso. A seguito del ricorso del team Envision Racing, Sebastien Buemi ha riottenuto il terzo posto nella corsa indonesiana. Inizialmente il pilota svizzero era stato sanzionato di cinque secondi, perché ritenuto colpevole di un contatto ai danni di Edoardo Mortara, scivolando all’ottavo posto finale.

Come da regolamento, entro il termine massimo delle 96 ore dopo la gara, Envision ha presentato ricorso fornendo fotografie, filmati on-board e i dati della telemetria. Il tutto per dimostrare che il sorpasso di Buemi fosse avvenuto prima dell’apice della curva. Convocati i rappresentanti dei team Envision Racing e Mahindra, oltre ai due piloti coinvolti, si è quindi deciso per l’annullamento della sanzione archiviando il tutto come un normale incidente di gara.

Ciò significa che Buemi ha riottenuto il terzo gradino del podio. A farne le spese è stato, però, il pilota del team Andretti Nico Müller che è sceso al quarto posto. Lo svizzero ha così dovuto rinunciare anche al suo primo podio con la scuderia statunitense. A cambiare, seppur leggermente, è anche la classifica generale che vede Buemi salire al decimo posto.

Sabato 21 giugno 2025, gara

1 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 38 giri
2 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 0"371
3 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 2"513
4 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 2"936
5 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 4"316
6 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 4"833
7 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 5"741
8 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 6"060
9 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 7"745
10 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 10"142
11 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 13"128
12 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 14"387
13 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 14"965
14 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 15"241
15 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 20"541
16 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 21"011
17 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 33"034
18 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 34"737

Giro più veloce: Norman Nato 1'07"453

Ritirati
Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra
Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati
Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati
Maximilian Günther (DS) - DS Penske

Il campionato piloti
1.Rowland 172 punti; 2.Wehrlein 103; 3.Da Costa 98; 4.Barnard 92; 5.Ticktum 80; 6.Vergne 74; 7.Günther 71; 8.Cassidy 66; 9.Mortara 65; 10.Buemi 63.

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